I decorati e le motivazioni di Augusto Turati

I decorati e le motivazioni I decorati e le motivazioni Quindi si sono succeduti sul podio itutti i decorati, ciascuno dei quali, do- po aver ricevuto dalle roani del Duce i spemi rfpJ valore è stato da lui ah- segni cieu valore, e stato oaiui an braeciato. La premiazione si è svolta fra continui applausi, che sono statiparticolarmente calorosi per la Carni- eia Nera Giovan Battista Dus, il mili- te confinario che dette cosi alta prova di coraggio contro il latitante jugo- slavo che aveva tentato di colpirlo a morte. Ecco l'elenco dei premiati e delle rispettive motivazioni: Medaglia (L'amento al valor militare: Camicia Nera Dus Giovanni Battista, Ó8.a Legione S. Giusto. « Comandante di pattuglia di polizia al confine, corse XM^^B^ '& salitò da un pericoloso latitante, era stato colpito a morte, fatto segno dall'assassino a vari colpi di pistola. Rispondendo col fuoco del moschetto, riuscendo a ferirlo e poscia nell'impossibilità di fare ancóra funzionare l'arma, si slanciava sul ribelle colpendolo col calcio del moschetto; ne segui strenua lotta corpo a corpo, nella quale, sebbene in menomate condizioni fisiche per morso alla mano destra, riusciva a disarmare l'avversario ed a colpirlo a morte con la sua stessa arma. - Postumia. 2 settembre 1930-VIII ». Medaglie d'argento al valor civile: Camicia Nera Cilettì Alfredo, 9.a Legione ferroviaria, Roma. • Alla vista di un bimho che, inconscio del pericolo, trattenevasl in mezzo ad un binarlo mentre un treno stava per sopraggiungere, con sublime impulso si gettava in soccorso del pericolante e riusciva a porlo in salvo, ma, investito esso stesso dalla locomotiva, miseramente periva mirabile esempio di coraggio e altruismo. - Avezzana, 29 settembre 1924». Capomanipolo Ragusa signor Mario, 154.a Legione. Taranto « legato ad una corda si faceva calare in una vasca contenente mosto, in soccorso di un contadino che, cadutovi accidentalmente e colpito dalle esalazioni di acido carbonico, non dava più segni di vita, nonché di un altro valoroso che, avendolo preceduto nel generoso tentativo, era anch'esso caduto asfissiato; e, con l'aiuto di alcuni volonterosi, riusciva ad estrarre dalla vasca il primo caduto ancora in vita; tentava poi di portare soccorso all'altro pericolante, ma, colpito a sua volta da asfissia, doveva desistere dal generoso proposito. . Grottaglic (Taranto). 29 ottobre 1926». Camicia Nera Olivieri Giuseppe, 174.a Legione 'Trapani). « Durante alcuni festeggiamenti, mentre un carro simbolico dì grande mole trainato da parecchie paia di buoi percorreva una via cittadina, accortosi che una donna stava per essere schiacciata fra il carro e la colonna di un edificio, con generoso impulso si slanciava in suo soccorso e spingendola sotto il portico la poneva in salvo. Non poteva però evitare di essere egli stesso investito dal pesante convoglio riportando gravi ferite. Trapani, 16 agosto 1929 ». Centurione Bertrand Enrico, 33.a Legione Imperia. » Scorto un vecchio che, inconscio dell'imminente pericolo, stava per attraversare il binario di un passaggio a livello mentre un-treno sopraggiungeva, con animo generoso si slanciava incontro al pericolante, costringendolo ad indietreggiare e andando però a cadere col salvato vicino ad un binario tanto da essere sfiorato del velocissimo convoglio. - Sanremo (Imperia), 21 marzo 1930 ».' Camicia Nera Campanella Salvatore, 171.a Legione, Palermo: ■Sviluppatosi un incendio in un cinematografo, dopo sgombrata la sala dal pubblico, mentre attendeva con altri volenterosi all'opera di spegnimento, uditi dei lamenti provenienti da un angolo, noncurante del fumo e dell'aria irrespirabile si slanciava verso il punto donde provevenivano i lamenti, riuscendo a rintracciare e portare In salvo due bambini che colà abbandonati, e già semiasfissiati correvano gravissimo otricolo. - Lercara Friddi (Palermo), 24 marzo 1930-VIII ». Medaglie di bronzo al valor militare: Camicia Nera Caporilli Mario, 9.a Legione ferroviaria, Roma « In servizio alla stazione, accortosi che su un carro ferroviario nel quale si stavano trasportando da un autocarro delle casse di esplosivo, si era manifestato un incendio, con sangue freddo e sprezzo del pericolo allontanava l'autocarro, e poi trasportate a braccia le casse non ancora prese dal fuoco, provvedeva a spegnere l'incendio..- Roma 30 giugno 1927 ». Vicecaposquadra Africani Cristoforo, 135.a Legione Teramo: «Comandante la scorta di un automezzo leggero, colla macchina momentaneamente bloccata, dietro ordine del proprio ufficiate isi slanciava sul fianro sinistro di un nucleo ribelle che tem;ivu avvicinarsi alla, macchina e 10 cacciava alla baio nelta- Nell'assalto, in testa ai suol uo mmi nmaneva ferlt0. Esempio costan te di fe(Je p (U ardiinenio. • Bir Gibui, ing maggio 1928 ». Alla memoria Camicia Nera Birzi Francesco, 2.a Legione Libica, Benda si: . Conduttore di un autocarro, ca ^ i^iTr^ "strava gg^ ™aggio, & ìgere con la sua mai china una posi zione dominante: Ferito e costretto ad I abbandonare il volante univasi con i Icompagni per coadiuvare alla comune difesa.. Mentre valorosamente combat gva rimaneva mori a Ini ente ferito Russie (Cn;*naica,, 13 febbraio 1929 ». & ffl^A8S2S^. .aXosa! mente alcuni ladri con refurtiva e sta va per raggiungerli quando fu fatto segno a colni di fucile che lo ferirono gravemente Albanova (Napoli). 6 ottobre 1929-Vil ». Camicia Nera Noise Romano, 58.a Legione (Trieste): » Di servizio di polizia al confine, scorti due individui con una pistola in pugno, provenienti da una fìtta boscaglia, 11 affrontò decisamente e coraggiosamente, intimando loro di fermarsi. Fatto improvvisamente segno ad un colpo d'arma da fuoco da parte di uno di costoro, cadde vittima del dovere. Postumia, 2 settembre 1930 Vili ». Camicia Nera Gamlnaga Giuseppe. 58.a Legione (Trieste): «Comandante di pattuglia di polizia al confine, affrontava risolutamente un pericolose latitante che aveva poco prima ucciso un suo compagno. Sebbene ferito ai petto da un colpo di pistola dell'assassino, animosamente lo inseguiva. Stremato di forze è caduto al suolo senza preoccuparsi della grave lesione riportata. Si manifestava col superiore accorso lieto del dovere compiuto. Postumia. 2 settembre 1930 ». Medaulla di bronzo al valore di Marina: Camicia Nera Molinari I.artos, 120.a Legione. Roma: • Per avere con sprezzo del pericolo cooperato al salvataggio di sei persone appartenenti all'equipaggio dei piroscafo « Campidoglio » gettato dalla tempesta sulla spiaggia. Fiumicino, 12 gennaio 1925». Medaglie di bronzo al valor civile: Centurione Magrini cav. Vasco. 92.a Legione, Firenze. « Con generoso ardimento affrontava un cavallo che trascinando un carro erasi dato alla fuga attraverso una piazza molto frequentata della città, invano trattenuto dal guidatore che, nel tentativo di saltare dal veicolo, era rimasto in posizione pericolosa colle vesti impigliate ad un gancio del carro. Afferrato per le briglie il focoso animale, dopo essere stato trascinato per parechi metri, per l'urto del quadrupede con una vettura tranviaria veniva travolto e riportava non lievi contusioni. - Firenze, giugno 17-VIII ». Caposquadra Orecchiudt Alberto, 9a Legione ferroviaria, Roma « Sprezzante del grave pericolo, si slanciava in soccorso di un manovale che, nell'ai traversare un binario della stazione ferroviaria, stava per essere investito da un treno, e afferratolo per un braccio riusciva, con mossa fulminea, a trarlo In salvo. - Civitavecchia, 7 luglio 192S ». Camicia Nera scelta Carlone Domenico, 9.a Legione ferroviaria, Roma. « Con prontezza ammirevole si slanciava in soccorso di un individuo che, in quello scalo ferroviario, rimasto imprudente mente in mezzo ad un binario, stava per essere investito da un treno, e afferrato il pericolante per un braccio riusciva a trarlo in salvo sul vicino marciapiede. - Sulmona. 25 ottobre 1928 ». Brigadiere Chiurco Pietro, l.a Legione forestale, Udine. < Si slanciava a nuoto in un'ampia e profonda vasca dalle pareti ripide, in soccorso di una bambina che, caduta accidentalmente In acqua, stava per annegare, e raggiuntala riusciva, col concorso di un altro valoroso e merce l'aiuto di alcuni individui accorsi, a trarla In salvo. - Ei-pelle Cosina 13 agosto 1929». Camicia Nera Punichino Giovanni 168.a Legione. Ragusa ■ Avendo appreso che in una casa, nella quale erasi sviluppato un Incendio, trovavan si chiusi due bambini, con generoso ardimento saliva sul tetto e, praticato un foro, penetrava nell'interno dell'eoli flcio. Abbattuta una porta raggiungeva quindi, attraverso il fumo e le fiamme un bambino giacente In letto e lo portava all'aperto, senza più riuscire a salvarlo, che dopo poco spirava per asfissia. - Chiaramonte Gulfi (Ragusa), 3 giugno 1929 ». Caposquadra Manuel Michele, 172.a Legione Enna. « Sviluppatosi nel pianterreno di una casetta un incen dio che minacciava di propagarsi al soffitto di legno e al piano superiore, ove e-ra rimasta bloccata una donna col bambino lattante, incurante del pericolo, penetrava da una finestra nel vano superiore e riusciva a trarre in salvo il bambino e la donna già in preda ad asfissia. Gerami (Enna), 13 oltobic 1929-Vlll. Console generale Giannantonio commendator Ettore, Comando 4.o Raggruppamento Napoli. « Alla vista di un cavalo che, trascinando un carretto, erasi daio alla fuga lungo una delle principali vie della città, con evidente pericolo dei passanti e del vecchio conducente, cui aveva preso la mano, affrontava arditamente il quadrupede imbizzarrito, e afferratolo per il morso, benché trascinato per qualche metro, riusciva a fermarlo. Roma, 5 febbraio 1930-VIII ». Croce di Guerra al Valor Militare: Capomanipolo Brogi Nello, 11 .a Legione Ubica, Bengasi. « Ufficiale di governo addetto ad una colonna destinata ad operare contro un grosso numero di armati ribelli, volontariamente si offriva di condurre un reparto appiedato nel combattimento, e durante tutta l'azione =i distingueva per «lancio e valore personale nel trascinare 1 suoi uomini all'assalto de! nemico asserragliato in profonde caverne ed aspri dirupi. - El Aghelia Esc Scerghin (Cirenaica) Lo ottobre 1928*. Al caposquadra Talamo Egidio della 154.a Legione (Taranto) sono stat» ssegnate tre medaglie di bronzo al valor civile con le seguenti motivazioni: «In più occasioni entro breve volger ,di tempo dava esempio di -prezzo del pericolo e di audacia, sia nell'affrontare e trarre In a.rresto mal'at.tori in flagrante, mentre, armati, compivano gravi delitti, sia. lanciandosi alla testa di un cavallo imbizzarrito che, datosi alla fuga lungo le vie frequentate dell'abitato, avrebbe causato gravi disgrazie senza il suo pronto ed efficace intervento. ■ Taranto, 8 agosto 1923, 13 novembre 1924, 10 dicembre 1924 » Seconda medaglia di bronzo. « Penetrava In un appartamento nel quale erasi sviluppato un ncenrilo e, posto in salvo un bambino rimasto in una stanza attigua al vano in fiamme, si prodigava quasi da solo in un ambiente, saturo di fumo, caldo ed asfissiante, nell'opera di spegnimento, riportando nell'arduo pd esientiante lavoro varie ust'oni ed escoriazioni. - Taranto. 11 ottobre 1928». Terza medaglia di bronzo: «Legato ad una corda, si facpva calare In un pozzo nero per recar soccorso a due individui che. scesivi per compiere un salvataggio e colti dalle esalazioni di gas mefìt'ci, erano caduti orivi di sensi, ed estratto il corno esanime di uno degli infelici, tentava di portare anche l'altro all'aperto ma. avvertiti i primi sintomi di asfissia, doveva dpsisterp da.l trenc'ccn proposito. - Taranto, 29 giugno 1926 ». Medaglie di bronzo al valore civile: Camicie Nere Ca.podonico Gualtiero e Rondinara Vittorio, 5.a Legione Forestale. « Partiti con una squadra di soccorso alla ricerca di un escursio nista ritenuto sperduto sul monte Campocatino, iniziavano in piena notte la faticosa ascensione. Sorpresa la squadra dalla bufera ed, a causa del freddo intenso, colpito da assideramento uno dei componenti. Intra prendevano l'ardua via del ritorno col carico del caduto che, malgrado l'aiuto dei compagni, giungeva cadavere. - Guarcino (Frosinone) 18 di cembro 1927 ». La nuova sede di « Milizia Fascista s Terminata la consegna delle rlcom pense, i decorati sono rientrati nelle file e S. E. Mussolini, chiamato il Segretario Federale dell'Urbe, Nino D'A roma, ha con lui passato in rivista 1 giovani fascisti, che erano allineati al la sinistra del podio, ed ha espresso al Segretario Federale il suo alto coro piacimento per l'imponenza e per l'or dine della grandiosa manifestazione Quindi, salutato dalle truppe e da un'altra imponente dimostrazione della moltitudine, si è direttto a piedi seguito da tutte le autorità, al Cavai cavia defl Pincio, per assistere allo sfilaniento delle truppe. Al suo passaggio la folla, riversatasi fulmineamente lungo la strada, lo ha acclamato con grida rinnovate di « Evviva 11 Duce! ». Al termine del Cavalcavia del Pincio S. E. Mussolini ha sostato, e subito si è iniziato lo sfilamento che si è svolto nel modo più perfetto. Alle 12 li Duce è risalito in automobile mentre al suo indirizzo si elevavano ancora imponenti acclamazioni. Di ritorno dalla rivista passata dal Duce a Villa Umberto, S. E. Teruzzi si è recato a inaugurare la nuova se de di i Milizia Fascista» in via del Tritone. Erano presenti i luogotenenti generali Starace, Traditi, Maggiotto, Varne, Carini, Gagliani, Priolo, Scorza, Torre, Allegretti, Mlcheroux e Nobili, i consoli generali Auro d'Alba, Dupanloup, Agostini, Giannantonio, De Plato e Vaccaro, i c wsoji Tanese, Dall'Orto, La Rocca, Gravelll, Salvetti, Rimediiotti e numerosi altri ufficiali del Comando Generale e delle varie specialità della Milizia. Dopo la visita ai locali i presenti si sono riuniti nell'ufficio del direttore, on. Alessandro Melchior!, il quale ha rivolto a S. E. Teruzzi brevi parole di saluto e di ringraziamento, offrendogli in omaggio una coppa d'I argento da mettersi in palio fra le Camicie Nere in una gara sportiva. S. E. Teruzzt ha risposto ringraziando ed affermando di inaugurare, in nome del Capo del Governo e Comandante Generale della Milizia, la nuova sede del giornale delle Camicie Nere, dichiarandosi lieto di portare alla famiglia del giornale, e particolarmente all'on. Melchiori, le espressioni di simpatia e di affetto del Duce del Partito Fascista. L'austera cerimonia si è chiusa- al grido di: « Per il Duce! A Noi! » lanciato da tutti i presenti I,a celebrazione ha avuto poi il suo coronamento iersera nll'Augusteo con la grande accademia di scherma che i vincitori dell'undicesimo torneo hanno offerto a! Duce. Il teatro era gremito di uno scelto pubblico di invitati. Tra le autorità presenti erano il Governatore, S. E. il Principe Buoncompagni, il Prefetto, S. E. Montuori, il Comandante il Corpo d'Armata., S. E. il generale Vaccari, 11 vice-Segretario del Partito, on. Starace, il Segretario Federale dell'Urbe D'Aroma, e ufficiali generali della Milizia. dell'Esercito e della Aeronautica. Nella galleria avevano tlamgtjpresto posto le rappresentanze di tutte'le Forze Armate, mentre sul palchettone si erano disposti la banda della Milizia e gli Allievi dell'Accademia di educazione fisica. Un ricchissimo arazzo scendeva dal palchettone sull'orchestra, dove era slata disposta la pedana per gli assalti. Il Duce è giunto alle 21,30 precise, accompagnato dal generale Teruzzi e dall'on. Landò Ferretti, ed ha preso posto in uno dei palchi laterali. Un uragano di applausi ha salutato l'apparire del Duce, mentre la banda della Milizia intonava l'inno « Giovinezza». L'acclamazione è durata a lungo sempre più vibrante d'entusiasmo, ed è cessata solo quando ha avuto inizio l'accademia schermistica. Esaurito il programma schermistico, il Duce ha ricevuto nel suo palco il bresciano Battinelli, vincitore della « Coppa Mussolini », e tra nuove fragorosissime acclamazioni del pubblico gli ha consegnato il trofeo stringendogli poi calorosamente la mano. Mentre la banda intonava l'inno « Giovinezza » e gli applausi si facevano sempre più alti ed entusiastici, il Duce, sempre accompagnato dal gen. Teruzzi dall'on. Ferretti, ha poi lasciato il teatro, rispondendo all'appassionato grido della folla col saluto romano. Telegrammi augurali dell'Esercito e dell'Aeronautica Roma, 2 mattino. Nella ricorrenza dell'8.o annuale della fondazione della Milizia, S. E. il generale Gazzera, Ministro della Guerra, ha inviato a S. E. il generale Teruzzi il seguente telegramma: Occhi e cuori fisi all'alta méta comune, l'Esercito cordialmente rinnova il suo saluto augurale alla salda Milizia Volontaria». Il Sottosegretario per l'Aeronautica, S. E. Riccardi, ha inviato il seguente telegramma a S. E. il generale Teruzzi : « In occasione dell'ottavo annuale della costituzione della Milizia, l camerati della R. Aeronautica inviano alle Camicie Nere il fraterno saluto augurale ». S. E. il generale Teruzzi ha cosi risposto: « La Milizia accoglie con cuore fraterno il saluto augurale dei camerati della R. Aeronautica, e, mentre consegna alla storia la sua coorte di Canuti, eleva il pensiero reverente agli rtrepidi che col sacrificio della vita consacrano le più ardue conquiste dell'ala fascista ». NELLE PROVINCIE In tutte le città l'ottavo annuale della fondazione della Milizia è stato celebrato solennemente, tra manifestazioni di entusiasmo, con adunate e riviste alle quali hanno presenziato le Autorità Civili e Militari. A Brescia Breaoia, 2 mattino. L'ottavo annuale della Milizia fu celebrato a Brescia con la grande adunata delle Legioni e delle forze fasciste in Piazza della Loggia, alla presenza di tutte le autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e sindacali e di una folla di popolo. Il console Bastianon presentò i reparti della Legione al console generale Oddone Mazza, comandante il 7.o Raggruppamento Camicie Nere, che le passò in rivista, insieme con l'on. Augusto Turati, luogotenente generale della Milizia. Quindi tutte 'e forze della Legione sfilarono in modo perfetto davanti alle autorità al suono delle fanfare e tra gli applausi de! cittadini. Terminato lo sfilamento, l'on. Turati riunì a gran rapporto, nella caserma in Castello, tutti gli ufficiali della Milizia. Nel pomeriggio, convocati dal segretario federale Dngnani, si radunarono, nel salone Pietro Da Ceramo, il Direttorio federale, tutti 1 capizona e segretari politici della provincia. Alla riunione intervenne l'on. Augusto Turati.