Cinque milioni di disoccupati in Germania

Cinque milioni di disoccupati in Germania Cinque milioni di disoccupati in Germania La crisi al punto cruciale == Un fosco quadro disegnato da Hitler =« 1 moniti del Cancelliere == Il Governo contro il sabotaggio della sua politica Il conflitto nel Lancashire si inasprisce per il fallimento delle trattative a t a Berlino> 30 notte. (Vice). — Un quadro della situazione economica tedesca ba fatto ieri sera a Monaco di Baviera, dinanzi a 10 mila persone, Adolfo Hitler, capo dei nazional-socialisti. Egli ha esordito affermando che il programma governativo per il risanamento finanziario può considerarsi sin d'ora completamente fallito. « Anzi — egli ha precisato — la catastrofe viene affrettala precisamente dalle misure adottate da Briining soprattutto perchè mancano qui le premesse essenziali per cui il cosidetto sacrificio possa dare frutti ». Replicando poi al motivo dominante dei recenti discorsi del Cancelliere, del Ministro delle Finanze e dei Capo del Centro cattolico, ha affermato che ■■ • il popolo deve essere sanato innanzi lutto politicamente, dopo di che solamente sarà dato procedere al risanamento finanziario; coloro die credono di poter procedere alla ricostruzione economica mediante l'aumentata esportazione dovranno un giorno riconoscere che non la forza economica bensì quella politica avrà deciso delle sorti della Nazione. E* necessario raccogliere in un fascio queste energie politiche, è indispensabile riunire tutti i tedeschi sotto la medesima bandiera, al disopra degli interessi egoistici di classe ». Venendo quindi alla conclusione ha dichiarato che « non tener fede agli impegni firmati all'Aia e nemmeno chiederò un breve respiro mediante la famosa moratoria, Densi aspirare all'intera e completa libertà, questo vogliono I nazional-socialisti. Ed ecco perchè il nostro esercito si ingrossa sempre più, diventa precisamente un travolgente gigantesco fascio di energie per cui la libertà appare già come una mèta ruggiungibile ». I monili di Briining Che la situazione sia veramente grave, è confermato in primo luogo dalle statistiche della disoccupazione. La cifra fantastica di cinque milioni di senza lavoro, secondo i dati pubblicati oggi da una agenzia finanziaria, è stata raggiunta. Si rileva poi che la crisi nel mercato del lavoro, a mano a mano che si avvicina 11 presumibile vertice massimo, assume proporzioni e aspetti sempre più preoccupanti. Sta di fatto che, specie in alcuni centri industriali della Germania occidentale e centrale, 11 fenomeno ha delle manifestazioni atte a giustificare appunto il nero pessimismo e le catastrofiche previsioni deprecate anche ' recentemente, sia pure in sordina, dal Cancelliere. Questi, tanto agli industriali (discorso dì Chemnltz) come agli operai metallurgici (discorso di Colonia), ha dichiarato che essendo il programma finanziario del Governo anche la base per il risanamento del mercato del lavoro, il pessimismo non solo è ingiustificato ma anche dannoso. A Dueren, poi, Bruning ha annunciato che il Governo «è fermamente deciso a eliminare le cause della nuova ondata di pessimismo: l'opera di sabotaggio svolta da certi gruppi di datori di lavoro ». L'allusione venne chiarita poco appresso da un giornale all'uopo designalo. «La botta — commenta la Vossische Zeltung — va riferita a certa industria pesante, che fa capo a Hugenberg, la quale, facendo 11 proprio tornaconto, sabota l'opera del Governo procedendo a licenziamenti in massa e giustificando tali decisioni con la compressione del consumo e la concorrenza estera ■. Lo stesso giornale avverte che il mònito » del Cancelliere era stato suggerito dall'atteggiamento del potente trust dell'industria della Ruhr, che proprio alla vigilia del discorso si rese responsabile di un autentico ricatto. Il Consorzio è quello delle Acciaierie riunite. Questo un bel giorno licenziò sette mila operai e una settimana appresso,' rispondendo a una protesta del Sindacato dei metallurgici della regione, pronunciò una singolare sentenza: «o ci consentite di praticare una decurtazione del venti per cento sui salari e una riduzione delle ore lavorative, e in tal caso ci impegniamo a riassumere 4200 operai licenziati, oppure i licenziamenti deliberati avranno il loro corso ». Il Governo interverrà, anzi si- annun¬ cia che lo stesso ministro Stegerwald intende affrontare la questione e risolverla, se occorre, anche con un alto di forza così come si propone di ridurre a più miti consigli i proprietari delle miniere dell'Alta Slesia, i quali, essendosi egli rifiutato di dichiarare impegnativo il lodo, hanno proceduto a licenziamenti in massa. Boicottaggio? Ora però è intervenuto un fatto nuovo. 1 fogli radicali, specie di estrema sinistra, parlano nè più nè meno che di boicottaggio documentato. Si vuole alludere al rendiconto annuale delle maggiori aziende tedesche, alcune delle quali direttamente o indirettamente si trovano sotto_un controllo tale che un giudizio sommario"come quello accennato appare se non altro discutibile. Fórse anche per rispondere alle insinuazioni partigiane, il Consiglio di amministrazione di una delle più potenti acciaierie tedesche, la Krupp, ha creduto utile di fare seguire alla pubblicazione del bilancio una relazione in cui sono spiegate le cause del diminuito dividendo (da 9 a 7) e soprattutto il regime di economia è il teli mollf a cui la società deve più che mai attenersi per evitare guai peggiori, La produzione complessiva 6 diminuita nei confronti del 1929 di circa 100 milioni di marchi. Premesso che due sono 1 problemi che maggiormente si impongono alla generale attenzione, cioè la crisi dei costi di produzione e la disoccupazione; affermato che sulla prima ha influito in misura decisiva la politica dei salari, quella sociale e quella fiscale, si sostiene che per l'uno e per l'altro problema si impone la decisione di « un più ragionevole e distribuito sacrificio». Poiché l'assoybimento della mano d'opera nel processo di produzione è una condizione prima onde il consumo interno si intensifichi, e aumenti quindi la produzione, il dottor Krupp dichiara che gli industriali devono convenire col Governo in questo : « sospendere qualsiasi ulteriore licenziamento non solo, ma anche procedere alla riassunzione graduale di operai licenziati. Tale sforzo deve però essere assecondato dai prestatori d'opera. Questi è necessario subiscano una adeguata riduzione delle ore lavorative, vale a dire una riduzione anche dei loro salari ». Si ha quindi che gli operai oltre alla già praticata falcidia verrebbero a subirne mia seconda. L'una e l'altra sarebbero temporanee, in quanto il processo produttivo, in tal guisa risanato, verrebbe si obbietta. — un poco alla volta a mptterc i datori di lavoro nella possibilità di redistribuire più adeguatamente la mano d'opera. A loro volta, gli industriali ai molti sacrifici già subiti ne dovrebbero aggiungere uno non lieve; infatti essi intensificherebbero la produzione a loro rischio e pericolo; speondo Krupp questa è l'unica soluzione che dia affidamento; tutte le altre escogitate e proposte o sono palliativi, oppure sono destinate ad aggravare ancora più, presto o tardi, la crisi. La situazione — si legge più oltre nella relazione — è veramente impressionante, essendo in hallo lo sorti dell'economia nazionale, e lo è pure quella del popolo che soffre e che forse sta per giungere al massimo della sopportazione: pertanto, a mali estremi estremi rimedi, e questi sono tanto più facilmente applicabili quanto più probabili appaiono i risultati. L'imperativo categorico dell'ora presente è. il seguente: produrre a buon mercato, e all'uopo occorre appunto chp ci si appresti a sostenere gli ultimi sacrifici. Dlsoussionl salia dlsoooupaziono Il problema della disoccupazione è stato discusso di bel nuovo dal Consiglio dei Ministri, p precisamente con riferimento al progetto di Stegerwald per la sistemazione del bracciantato. 11 progetto prevede fra l'altro la riduzione del 75 per cento dei lavoratori agricoli di oltre confine (si allude ai braccianti polacchi che in numero di circa 120 mila prestano la loro opera nelle campagnp prussiane), e in secondo luogo l'obbligo per I braccianti nazionali di lavorare nellp località dove la loro prestazione sarà richiesta. In caso di rifiuto verrà immediatamente sospeso il sussìdio di disoccupazione. Il Consiglio di amministrazione del- etamgndfbsctslIbancllslrgcvznnmutnvdaz\vtl'ufficio per il collocamento e l'assicu razione del disoccupati si è pure occu pato del problema, specie per quanto riguarda i sussidi. Fin dall'inizio della discussione si è delineata una corrente favorevole f rendere «produttivi » i sussidi, specie mediante un ser vizio lavorativo facoltativo. E' risultato dalla relazione del presidente che l'ufficio garantisce il sussidio per l'ai) no corrente a 1 milione e 750 mila disoccupati. . Il conflitto nel Lancashire Londra. 30 notte. Le trattative iniziate ieri da MacDonald per la sistemazione del conflitto nel Lancashire sono- state interrotte Oggi, essendosi constatata l'impossibilità di giunger* a un accordo. Il Primo Ministro ha avuto colloqui con i delegati padronali e con'quelli dei tessitori, e a più riprese, nel corso della giornata, lm sottoposto agli uni e agli altri formule atte non tanto a risolvere la vertenza quanto a ristabilire uno stato di normalità provvisoria, che dovrebbe facilitare l'apertura di trattative vere e proprie. A questo scopo la formula finale avanzata da MacDonald stasera consigliava ai tessitori di riprendere il lavoro con il nuovo sistema degli otto telai, rimanendo inleso che la nuova introduzione è a titolo sperimentale e che la. decisione definitiva non potrà essere presa che nel solo taso tu cui l'esito delia prova sia riconosciuto dalle due pinti come soddisfacente. Una animata discussione si e accesa intomo alla questione della durata di questo periodo di prova che MacDo-j nald non era evidentemente in grado; di fissare. 1 proprietari hanno chiesto' clic la piova fosse estesa a 8 o 9 mesi, perchè a loro giudizio nessun dato preciso può essere ottenuto da esperienze di più colla durata. La proposta degli otto mesi è stata comunicata dal Primo Ministro ai delegati dei tessitori, adunati in una sala attigua a quella dove erano i proprietari cotonieri. Essa è stato recisamente respinta non solo^ ma i rappresentanti dei tessitori hanno dichiarato che se questo era tutto quello che si offriva loro, essi preferivano far ritorno immediatamente a Manchester. Pregati a loro volta di dire se consentivano a.lla lavorazione su otto telai hanno dichiarato che accettavano la proposta per un periodo di lavorazione sperimentale alla condizione tuttavia che l'esperienza venisse fatta su un numero ristrettissimo di telai p solo in alcuni opifici e per una durata al massimo di quattro settimane. Queste condizioni non potevano essere accettate dai padroni, e tutti ì tentativi fatti in serata dal Primo Ministro e dai suoi collanoravori per mantenete almeno in vita questi scambi di vedute sono risultati vani. Non si confessa apertamente questa sera che te trattative siano giunte a (piena rottura, ma si riconosce che la discussione ha condotto a nessun risultalo. I! segretario dei tessitori ha dichiarato questa sera che di fronte BiH'atteggiamento dei padroni e stata constatata l'impossibilità di proseguire le ti'atttaiive. II segretario dell'associazione padronale, più esplicito, ha dichiarato: «Si può dire francamente che siamo alla rottura. Le trattative sono finite, se non nitro per ciò che ci concerne». E tale deve escare la situazione, perchè questa sera stessa l'associazione padronale telegrafava ai suoi membri dì mantenere in vigore la serrata e immillati tutti quanti i termini dclVultimatum tu scadenza per la settimana entrante. Negli ambienti governativi non si dispera ancova, e questa sera il Primo Ministro si è dichiarato periunso che si giungerà all'accordo, pur se non si scorge per ora la possibilità di circoscrivere il conflitto, penile gli ordini impartiti oggi dalla federazione padronale debbono di necessità colpirò altre migliaia di operai per la settimana entrante. I tessitori, dal canto loro, irritati'dalla resistenza e dai nuovi aiti belli- nsprlicfcsddbrano decisi ormai nd abbandonare la questione del salario minimo re-i Stringendo la letta esclusivamente sulla questione del sistema di lavora-!

Persone citate: Adolfo Hitler, Bruning, Hitler, Krupp, Macdonald

Luoghi citati: Colonia, Dueren, Germania, Londra, Manchester, Monaco Di Baviera, Ruhr, Slesia