Nuovi colloqui di Grandi

Nuovi colloqui di Grandi Nuovi colloqui di Grandi con Curtius e Henderson Ginevra, 26, mattino. Ieri mattina S. E. Grandi ha avuto all'Hotel MeCropole un lungo colloquio col Ministro degli Affari Esteri del Reich, dott. Curtius, ed un'altra conversazione col Ministro degli Esteri britannico, Henderson. Nelle prime ore del.pomeriggio sono partiti da Ginevra i signori Henderson, Briand e Curtius, diretti aLle loro capitali. L'on. Grandi, che si è tratte nuto per tutta la giornata a Ginevra, partirà oggi par Roma. Secondo informazioni date alla stampa da parte della delegazione tedesca, nel colloquio Grandi e Curtius sarebbero • state esaminate le questioni sottoposte al Consiglio della S. D.. N. sulle quali i due ministri avrebbero constatato la loro identità di vedute. (Stefani) Commenti berlinesi « Qualche cosa di-buono si è ottenuto col benevolo appoggio italiano». Berlino, 26, mattino {Vice) - La stampa berlinese fa una specie di bilancio dei lavori ginevrini ed ammette in complesso che la Germania può dichiararsi soddisfatta. I sonazionalisti ''affermano, naturalmente, che Curtius è stato battuto su tutta la linea; tuttavia il tedesco-nazionale Montag, dando l'annunzio dell'ultimo colloquio Grandi-Curtius, osserva che « qualche cosa di buono in seguito al benevolo appoggio italiano si è potuto ottenere ». I-giórnali democratici esaltano l'affermazione tedesca. « Si tratta —> scrive il Welt Am Mantag — di un autentico successo per Curtius e per la Germania. Vogliamo dire che non la vittoria personale del Ministro va rilevata,, bensì il trionfo del diritto e della, giustizia; anzi, andiamo più in là, affermando che al successo ha contribuito la resipiscenza di Varsavia. Zalewski.'ha dimostrato di essere un buon polacco, ma anche un ottimo europeo ». Il giornale del lunedi conclude augurandosi che la campagna nazionalista contro Curtius cessi e che comunque non possa avere alcun risultato: « Che la caduta' del Ministro sarebbe uno schiaffo per la stes?a Società delle Nazioni ». La delegazione-tedesca giungerà alla capitale oggi'verso mezzogiorno. Ieri mattina.-ti Cancelliere Brtìning ha parlato a Colonia nei padiglione deMo^Mostra dinanzi a oltre 2000 iscritti al «Sindacati cristiani ». in sostanza non ha detto nulla di nuovo. Però ha riaffermato che il Governo intende di appoggiare nei limiti del possibile l'azione per il-rlbasào dei prezzi e rendere in tal guisa meno gravoso il sacrificio imposto alla massa lavoratrice- Ha dichiarato poi che la falcidia dei salari si risolverà In un beneficio anche per l sacrificati, in mianto il ribasso del costi di produzioni! avrà una slcu ra ripercussione sul mercato del lavoro. Non na mancato neanche di ripetere quanto disse nella Prussia orientale: che il Governo è ben deciso di opporsi all'agitazione dei radicali, sia di destra come di sinistra; « a tutelare ad ogni costo, nello stesso interesse della democrazia, l'autorità statale ». Infine ha accennato alla politica estera, dichiarando che per ottenere autentici successi In tale campo è necessario anzitutto procedere all'assestamento delle finanze statali e al risanamento dell'organismo produttivo nazionale. Ieri sera il Cancelliere ha parlato anche a Pueren, nella Renanla. Lo sfato d'assedio in Spagna è cessato da ieri La situazione eccezionale permane a Madrid • I socialisti si asterranno nelle prossime elezioni. Madrid, 26 mattino. Lo stato d'assedio è stato tolto, da ieri, in tutto il Paese, in seguito a decisione presa dal Consiglio dei Ministri. Tuttavia la censura continua ad esistere ed è affidata al Governatore civile, il quale, sino alla apertura della campagna elettorale annunziata per l'8 febbraio, potrà vietare le riunioni pubbliche. Lo statò d'assedio è mantenuto soltanto a Madrid e ad Huesca, a causa dei processi iniziati in seguito agli eventi verificatisi nello scorso dicembre. Siccome questi processi non potranno terminare prima della fine di febbraio, la campagna elettorale si farà nella capitale con le limitazioni che lo stato d'assedio comporta. L'altra sera la Sezione di Madrid del partito socialista si è riunita per deliberare sulla tattica elettorale. Il Congresso si è pronunziato con 258 voti contro 38 per l'astensione, e tutto lascia supporre che i Comitati di provincia approveranno la tattica approvata a Madrid e che il Congresso nazionale del partito, che si terrà il 2 febbraio, non farà che ratificare il voto dei Comitati. Si aspettava con curiosità la decisione del socialisti che deve influire sull'atteggiamento dei repubblicani, la cui maggioranza è partigiana dell'astensione. Il gruppo delle Cortes costituenti, presieduto da Sanchez Guerra, esaminerà oggi la situazione per decidere del suo atteggiamento. E' noto che la maggior parte dei suoi membri, e forse tutti, sono partigiani dell'astensione. Resta a sapere quali mezzi essi si proporranno per ottenere le Cortes costituenti; ma non è impossibile che essi mantengano segrete alcune delle loro decisioni Si attende che prima dell'8 feb braio eventi politici importanti vengano a modificare nuovamente la situazione. Si dubita assai che le elezioni possano servire da mezzo di pacificazione se non potranno avere per risultato che delle Cortes, nelle quali non vi siano che depu tati della destra monarchica. D'altra parte una crisi ministeriale porrebbe un problema vitale alla Corona. Il Re chiamerà a palazzo San chez Guerra per chiedergli consi glio? Si osserva che l'idea delle Cortes costituenti ha fatto progresso nel senso che numerosi monarchici ammettono che delle Cortes ordinarie potrebbero convocarle,,