Gli occhi "miracolosi" dell'alchimista tedesco

Gli occhi "miracolosi" dell'alchimista tedesco Gli occhi "miracolosi" dell'alchimista tedesco Testi truffati die riaffermano la loro lucia nella teoria del Tauseud Berlino, 23 notte. Che Tausend avesse occhi affascinanti, nessuno sino a oggi si era accorto. Quindi è stata una rivelazione pel pubblico e non lieve la gioia dei caricaturisti apprendendo che i fortunati azionisti della « Società 164 » erano letteralmente affascinati dallo sguardo del... maestro. Questa rivelazione e dovuta a un autentico banchiere, tale Osthoff, il quale conferma inoltre le testimonianze di ieri relative allo spirito di devota disciplina che animava i collaboratori dell'alchimista. * « Tutti — esclama con accento leggermente accorato — subivano il fascino di quest'uomo in cui erano riposte le supreme speranze della patria. E appariva pertanto naturale che tra noi e lui fosse un bel netto distacco e che 10 stesso generale Ludendorf si mettesse sull'attenti ogni qualvolta si rivolgeva al maestro ». Il banchiere lascia poi intendere che punto si duole' di avere investito a fondo perduto 40.000 marchi nella patriottica impresa e invece vivamente deplora che male intenzionati abbiano minato il grandioso edificio. Pres.: — Ella dice di avere Investito a fondo perduto 40.000 marchi. Viceversa risulta in base olle risultanze processuali che lei personalmente guadagnò alcune migliaia di marchi. 11 teste dà una occhiata discreta ai, cerulei occhi del maestro e gli occhi compieno il miracolo. Il banchiere si sovviene che il Tausend non solo gli restituì i 40.000 marchi, ma' pagò anche una somma abbastanza rilevante a titolo di interesse. Un ex-ministro di Stito Oggi è decisamente la giornata dei pezzi grossi. Infatti il secondo a salire sligSdlnntslnlgrirdsapapgcdArse_ esulla pedana è niente meno' che un ex rtMinistro di Stato nonché ex-Direttore della famosa Rentenbank, S. E. il dottor Lentzke. ■ — Signore, — chiede 11 presidente — è vero che ella conobbe personalmente il Tausend? Il dottor Lentzke ha un gesto significativo come per dire « purtroppo », e precisa al riguardo circostanze di tempo e di luogo. Un giorno capitò nel suo ufficio nella sede centrale dell'Istituto statale un certo Mannesniann che con tutte le possibili cautele fece la sensazionale rivelazione: « La Germania sta per essere inondata d'oro. Per carità, giurasse di stare zitto e di agire con la massima circospezione». »Da principio — prosegue il teste — credetti che il brav'uomo fosse un po' pazzo ; ma poi, sentendo pronunciare il nome di Ludendorf e di tante altre personalità, finii iper ammettere in via di dpeFmassima questo altro trionfo della ci-1 viltà. Successivamente andai anche più]in là. Nell'età della radio, dei raggi X e di tante altre prodigiose scoperte, sa-jrebbe la possibilità me altre prodigiose scoperte, sa- sciocco negare categoricamente sibilila di fabbricare ttrtificial- i a a a a e i e mente dell'oro. Lo stesso Tausend mi confidò a bruciapelo come la fabbricazione dell'oro sintetico avvenisse secondo ben determinate leggi musicali. Il signor Tausend mi offri poi 100.000 marchi, o per essere esatti, una quota parie di azioni per tale rispettabilissima cifra. Stimai doveroso di rifiutare l'offerta, dichiarando tra l'altro che l'Istituto da me presieduto non era nè sarebbe mai stato in grado di appoggiare una simile impresa. Si rivolgesse pertanto alla Reichsbank. Seppi più tardi che l'offerta, del Tausend non era stata fatta invano... ». Tausend Interviene allarmatissimo: — SI spieghi ! Lentzke: — Ecco. Il signor Tausend fere intendere che presso l'Istituto da me diretto egli aveva in deposito non so quanti chilogrammi di oro massiccio. Tausend: — Non è vero! Non è vero! Ha quindi la parola un ricco industriale della Sassonia, Riccardo Wolf, il quale, pure proclamandosi incredulo, ammette di avere messo a disposizione del Tausend 00 mila marchi, cosi, a titolo di curiosità, e un poco per non essere da meno degli altri finanziatori patriottici. Uno vinoito allo lotterìa L'udienza antimeridiana si chiude con la deposizione di un commerciante di Amburgo che nella « Società 164 » ci rimise 75 mila marchi. Però costui, gluocando con certi numeri ricopiati dai « buoni d'oro » rilasciati dal Tausend, riuscì a vincere una somma conslderevodc. alla lotteria. La seduta pomeridiana è relativamente monotona'. • Un industriale di Colonia, Peters, racconta i suoi guai matrimoniali. Per verità — dice il teste — alla prima quota di r* mila inarchi non ne avrei fatta seguire altra, ma mia moglie intervenne e facendo appello al mio patriottismo, riusci a arrotondare il sacrificio. Fu cosi che ci rimisi in tutto HO mila marchi. Il testp conclude però assicurando ctoe, ad onta delle molte disiliusion/ subite, ripone ancora cieca fiducia nella teoria del Tausend. Altri due testimoni sono presenti in ispirlto; i rispettivi rappresentanti leggono le deposizioni di un barone vori lm•lettenberg. membro di una grande Ssor-i^j, rtin»tm„im, *i imh, ,™ n tSocietà di navigazione di Amburgo, e del commerciante Winkler. L'uno e l'altro ammettono di avere investito nell'impresa somme ingenti, però manifestano la loro solidale fidùcia nella teoria del Tausend. . Tausend, quasi commosso, sorride, e subito dopo ascolta con fare sprezzante l'attacco a fondo di un testimonio viennese che non intende avere i danni e le beffe. L'udienza 6 chiusa con una battuta generica dell'imputalo: — Ohi uomini di poca fedel Un caricaturista del Simpllctssimus ritiene stasera di poter affermare che in quell'istante l'alchimista aveva veramente lo sguardo affascinante notato dagli apostoli della » Società 164 ». « ■ L'epilogo in Assise Un dramma tra fuorusciti Parigi, 23 notte. Un dramma fra due fuorusciti causato da gelosia è stato evocato oggi alle Assise della Senna ove è comparso tale Mario Medici, incolpato di avere ucciso certo Sante Forcellini, perchè entrambi si disputavano le grazie di una donna, Luisa Camozzl, la cui condotta del resto lascia alquanto à desiderare. Nato a Sant'Arcangelo presso Ancona", il Mario Medici vive In Francia dove è noto nei covi dell'antifascismo. Anche il Sante Forcellini aveva attirato l'attenzione dèlia polizia per la sua losca • attività di fuoruscito Egli era stato anzi arrestato ed espulso e si era recato allora nel Lussemburgo ove rtfflte* Camozzl, che si era innamorata di lui, lo aveva seguito. Il Medici era partito per raggiungere i due, poi tutti e tre ad intervalli erano tornati in Francia. I due uomini si detestavano segretamente a causa della donna. Il 38 agosto 11 Medici scrive al suo rivale una lettera nella quale dice in sostanza: «Debbo trattenermi con te di un affare personale. Dimmi dove potremo incontrarci ». 11 31 agosto al ristorante Cousin, sito di fronte all'abitazione del Medici, questi si meontra con il Forcellini. Vi sono parecchie persone e il dramma si inizia in un modo abbastanza tradizionale: i due uomini escono nella strada per spiegarsi, ma' il Forcellini comincia in modo molto inatteso: «Ho ricevuto la tua lettera, e te ne ho scritta un'altra Essa si trova nella tua camera. Favorisci andarla a leggerei». Salito nella sua camera il Medici prende la lettera che il rivale vi aveva lasciata. Essa conteneva queste parole: « Ti aspetto stasera allp 51 al bosco di Boulogne e tengo ad avvertirti che non iccssnplnfmdrvrmlnfatao!1 mi servirò delle mani per paura di in ù]sudiciarmi ». 11 Medie- piega la lettera X se la mette in tasca e prende la rivol-j'/dla_atrtomatica che — a sentir lui — - oui.hiho.viw* epa — a sentir lui — Luisa,Camozzi gli aveva comperato - ^ffl„,™ 1StnUla' ò' avvioma-to dal i l e o e a o e : d a n ! uf, ui, r ne n» uiSaresti capace — chiede il Medici — di sparare su di me come già hai sparato su un'altra persona? — Si — risponde l'altro. — Sparerà su di te; sparerei, se Decorresse, su mio padre. Tali sono i discorsi scambiati fra 1 due, secondo riferisce l'accusato all'udienza odierna. 11 Presidente si mostra sceltico. — Voi l'avreste dunque provocato. Avete sparato ad ogni modo per primo. E lui ha fatto uso della sua arma ? — SI, a distanza. Nè sul luogo del delitto, ne sul ferito che ò morto la notte slessa non è stata rinvenuta alcuna arnia. E' vero che i due rissanti erano stati rapidamente circondati do amici e da curiosi, cosicché non i impossibile che qualcuno si sia Impadronito dell'arma gettata a terra. Ad ogni modo mentre il. Forcellini veniva trasportato all'ospedale, il Medici entrava in un'osteria vicina, dicendo tranquillamente: «Ho sparato. Ma se nnn l'avessi fatto egli mi avrebbe uccisol » E' ora la voliti della Luisa Camozzl Essa depone con sicurezza. Parla con Inaudita libertà dei suoi molteplici amori e del suoi grandi e piccoli trarlimenti. Tutte cose che a lei sembrano naturalissime. Essa va ancora piti tonta no dell'accusato affermando che il Forcellini — essa lo avrebbe visto — ha silurato per primo. L'avvocato generale pronunzia una arringa, moderala. L'avvocato difensore chiede l'assoluzione ed i giurali emettono un verdetto mitigato dalle circostanze attenuanti. Il Medici è quindi condannato a 2 anni di rarcere.

Persone citate: Boulogne, Camozzi, Forcellini, Luisa Camozzl, Mario Medici, Osthoff, Peters, Riccardo Wolf, Winkler