La rovinosa febbre di speculazione industriale di un commerciante in burro e uova

La rovinosa febbre di speculazione industriale di un commerciante in burro e uova La rovinosa febbre di speculazione industriale di un commerciante in burro e uova Il bilancio delle multiformi imprese; oltre un milione di passivo Il Commissario di P. S. della Sezione di San Donato ha tratto ieri in arresto il commerciante quarantenne Giuseppe Ala, nativo di Venaria Reale, e la di lui moglie Marianna Caterina Losero, entrambi inseguiti da mandalo di cattura contro di loro spiccalo dal Giudice Istruttore di Torino cav. Andriano per bancarotta fraudolenta e truffa. Dense di particolare interesse si presentano le avventurose vicende di cui appaiono protagonisti instancabili i coniugi Ala improvvisamente precipitati da uno stato di apparente ed invidiata ricchezza cui erano pervenuti attraverso le più mirabolanti ed azzardate imprese, nelle condizioni economiche più critiche e difficili, tali da rasentare quasi la vera indigenza. Tipica soprattutto e singolare è la figura del marito, il Giuseppe Ala, individuo dotato di una certa perspicacia, col cervello in perpetua ebullizione elio passa di commercio in commercio, di speculazione in speculazione, trattando i generi più disparati, gettandosi nelle imprese' più audaci, affatto privo di quattrini, ma unicamente armato della sua strabiliante disinvoltura, della sua intraprendenza illimitata. Assecondato un poco dalla fortuna nei primi tempi, egli riuscì a guadagnare la fiducia dei congiunti e dei conoscenti, allargò la cerchia delle proprie relazioni e conducendo una vita dispendiosa e- brillante potè final mente ingenerare negli altri la convinzione di essere giunto a conquistarsi una solidissima base finanziaria. Il castello di carta Ma la vertiginosa corsa al facili guadagni fu naturalmente di breve duraa: l'effimero castello di carta poggiante unicamente sull'illusione della realtà, al primo colpo di vento contrario vacillò e cadde travolgendo il malcauto industriala. Di ciò si renderanno conto i lettori nell'apprendere ì fatti che stiamo per narrare e che culminarono nella dichiarazione di fallimento del Giuseppe Ala, pronunciata dal Tribunale di Torino il 17 novembre scorso. Alcun' mesi prima il commerciante aveva compreso come la posizione diventasse di giorno in giorno più insostenibile e si era perciò rivolo ad un professionista della nostra ciltà perchè tentasse di sistemare le sue faccende. Questi rimase sorpreso di trovarsi di fronte ad un bilancio in cui contro un attivo di 750.000 lire, stava il passivo di un milione e 450 mila lire: convocò i creditori proponendo una liquidazione stragiudiziale, ma non fu possibile evitare il dissesto. La. signora Clementina Bione -creditrice verso il Giuseppe Ala di parecchie migliaia di lire, visto vano l'esito della procedura esecutiva cambiaria, richiese il fallim-mio, ottenendo che il Tribunale emanasse il provvedimento. Venne nominato curatore l'avv. Luigi Corrado ed a giudice delegato fu chiamato il cav. Clemente Alessio. In data 20 novembre il fallito rassegnava al Tribunale II bilancio costituito da un attivo in stabili e mobili di L. 313.000 contro un passivo di debiti cambiari ed ipotecari per L. 1.380.241,45. Lo sbilancio appariva rilevantissimo, imponente: oltre un milione. Ebbero inizio le prime constatazioni di legge del curatore: il Giuseppe Ala, insieme con la moglie Marianna Caterina Losero, gestiva un bel negozio di uova, pollame e latticini in corso Francia. 13. L'avv. Corrado si precipita a vedere la quantità di merce giacente in bottega: 930 lire di burro e formaggio, non un centesimo dentro la capace coppa del banco di vendita! Fornaci e villette Tuttavia se tanto squallore era apparso nel negozio di corso Francia il curatore rilevava come fossero caduti nell'attività del fallimento Ala parecchi immobili di proprietà totale o parziale dei dissestato. Venivano cosi elencate: sulla .Strada Vecchia di Settimo, in regione Barca, al n. 347, una graziosa palazzina a due piani con relativo giardino. Pure ivi un'altra villetta di 3 piani suddivisa in sei alloggi e posseduta dall'Ala in comproprietà con Giacomo, Antonio e Bartolomeo Ala e Pietro Gilardi. Ma qui non soltanto si fermavano i frutti tangibili delle azzardate speculazioni commerciali dell'Ala: tinche in territorio di Cauto ira si elevava una fornace a forma di dado, dotata di una teleferica di 24 carrelli con annesso magazzino, in piena attività di funzionamento, sita all'incrocio quasi della strada provinciale di Chialamberto. Pure la fornace di Ca.ntoira, sembra per un quinto, apparteneva al dinamico industriale. Inoltre a. ChialunTberto, sopra un poggio dominante l'intera vallata, sul terreno di prò prieto dello suocero Giuseppe Losero l'Ala si era fatto costruire .per prò pi'iò uso una leggiadra villetta a due piami, dove si sarebbe recato, durante le vacanze, a. ritemprare le forze stremate da una cosi multiforme e indescrivibile attività! Ma purtroppo le avversità del destino non gli permisero più di realizzare, il dolce sogno... Lo stabile di corso Francia 13 11 Giuseppe. Ala Iniziò nel 1915 il suo commercio, aprendo una latte-ria in via Principi d'Acaja 33, ottenendo un piccolo prestito data la sua. assoluta mancanza di quattrini. Chiamato quindi alle armi ed arruolatosi nel Corpo degli aviatori, lasciò la gestio ne della bottega alla sorella Caterina. Congedatosi, successivamente dal servizio militare, acquistò un "bel negozio in corso Francia 13, mediante una. sovvenzione di diecimila lire a vate dai parenti, ed a lui si unì la moglie Marianna Losero. La vendita dei latticini, del burro, delle- uova diede buoni risultati: il Giuseppe Ala non era tuttavia uomo che si accontentasse di un guadagno sicuro, ma relativamente scarso, e che naturaimente non gli permetteva di condurre una vila agiata e lussuosa, con automobile, viaggi frequenti, gite di piacere. Favorito dalle eccezionali condizioni, del mercato di quell'epoca, anche lui fin pre-so dulia febbre della speculazione immobiliare. Gli affari si susseguirono agli affari con ini ritmo travolgente, ed il Giuseppe Ala pare sia giunto al segno di stipulare il compromesso per l'acquisto dell'intero stabile di corso Francia 13, un signorile edificio com posto di cinque piani recanti ciascuno due alloggi! Rivendette a lotti parecchi appartamenti, realizzando però un piccolo guadagno messo in raffronto all'ingente quantità di denaro preso a prestito da ogni parte. Dalla malattia dei conigli al tracollo dei marchi Frattanto la smania dell'Ala non ha limiti: eccolo entrare in società con altri per la costruzione di una fornace- a Cantoira, ma subito la naen te è attraversate dall'idea di ima impresa più lucrosa e più seducente Egli cede la sua. quota di proprietà sulla fornace permutando le due palazzine site in territorio di Torino alla regione Barca. 11 commercio degl'immobili non lo soddisfa, adeguatamente, il mercato degli stabili diventa difficile, mi colpo di timone a. sinistra: diventa incettatore di bestiame su vasta scala. Ini automobile, si trasferisce continuamente da 'una piazza all altra, passa in rassegna buoi e suini, carica alla, stazione branchi di pecore, svincola ceste di pollame, progetta un curioso monopolio per i conigli; ma ahimè, manca l'esperienza, oli astuti negozianti ne approfittano, gli animali comprati affrettatamente muoio ito per la strada, vengono rifiutati du^rli acquirenti, si verificano per 1Ala perdite ingentissime. Tuttavia queste lezioni non gli servono, non lò richiamano alla realta dei fatti: egli non cedo, resiste, escogita nuove possibilità rimaste finora intentate. Dominato dalla passione dei facili guadagni, propenso a qualsiasi fórma di speculazione, anche la più azzardata, ritenta la fortuna acr qulstundo un forte quantitativo di valuta, estera: 100.000 marchi germanici. Parla con tutti di questa trovata, si sente sicuro della vittoria: dopo una settimana avviene il tracollo. E questa nuova catastrofe va ad aggiungersi alle precedenti. L'estremo tentativo e il fallimento Un poco ammaestrato dalle dure esperienze della vita, l'Ala ritorna so- ipra un terreno più solido e concreto Non disarma ancora però: egli ha fiducia nel suo nome augurale ed imbastisce un'altra speculazione di carattere industriale. Nel 1927 stipula un contratto — definito dal curatore disastroso — col Caseificio di Piobesi, mediante il quale l'Ala si impegna per una fornitura di latte dagli otto ai novemila litri giornalieri. L'apparenza di una florida situazione economica gli permette di trovare ancora gente disposta, a prestargli danaro, ma in seguito al ribasso del prezzo del latte creato dalla concorrenza, sorgono contestazioni col Caseificio di Piobesi, il magnificato affare sorte un esito disastroso. Siamo ormai alla flne, l'Ala non arrischia più voli, si rifugia con la moglie nel negozio di corso Francia 13: ha un ultimo scatto ed in pieno dissesto ordina la costruzione dell'elegante villa di Chialamberto. Ma sono fuochi di paglia: la stella è per sempre tramontata. E sopraggiunge la dichiarazione di fallimento estesa poi con sentenza 2 gennaio scorso del Tribunale di Torino anche alla moglie Marianna Losero, quale socia di fatto del marito Giuseppe Ala, 11 curatore riassume le cause del vistoso dissesto: mancanza assoluta di capitali iniziali, tenore di vita inadeguato ai limitati proventi, rilevanti imposte per.sopraprofltti di guerra, inesperienza in speculazioni rischiosissime, perdite continuate cospicue. Il curatore ha pure iniziato causa per annullamento di vendita di tre alloggi del valore di 150 mila lire situati nello stanile di corso Francia 13 e di proprietà del fallito. Contro l'Ala è pure pendente un procedimento penale per truffa in seguito a denuncia contro di lui sporta dalla signora Clementina Valpreda ved. Bione alla quale sarebbe riuscito a sottrarre circa 25 mila lire di titoli conia promessa, poi non mantenuta di una garanzia Imniobiliare, Minatori infortunati Ieri mattina da - Usseglio venivano trasportati all'Ospedale Mauriziano, dove erano stati colpiti da infortunio sul lavoro, due minatori. Causa lo scoppio prematuro di una mina al le cave dove lavoravano, i poveretti erano stati colpiti da scheggia in più porti del corpo. Entrambi avevano riportato lesioni agli occhi e anche altre ferite. Essi sono certi Domenico Bressanelll di 35 anni, bresciano, e Marco Brunelli, di 22 anni, veneto. Il primo ha riportato una ferita perforante all'occhio destro, e il secondo lesioni meno gravi agli occhi e ferite alle mani ed al torace. pacchi-regalo della Colonia biellese Domenica 25 corrente, nei locali della Colonia, in via S. Teresa 20, auspice il Gruppo delle dame patronesse avrà luogo la distribuzione dei pacchi regalo ai bimbi biellesl bisognosi. MILIZIA M.V.S.N. J.a Batterla d.a.t. — Tutti gli appartenenti alla 3.a Batteria dovranno trovarsi sabato 24 c. in. alle ore 21 hi corso Oporto n. t) por importanti comunicazioni, e per concessione di porto d'anni. M.V.S.N. 3° Gruppo art. o. a. ccG. Faota». 19» e 11». Batteria. — 1 graduati e le Camicie Nere dipendenti dalla 10» e li» Batteria C. A. si troveranno questa sera .alle ore 21 precise, In via Boglno a, per servizio speciale. Contributi degli addetti al commercio. —L'ufficio principale della Cassa Nazionale malattie peT gli addetti al commercio di Torino, informa che 1 contributi per l'anno 1931 vanno esclusivamente effettuati a mezzo del Bollettino di conto corrente postale n. 1-10177 o presso gli uffici della Cassa ii« via Artisti 9 bis.. La Cassa rende nuovamente attente le ditte interessate che non ha esattori o Incaricati speciali per le riscossioni a domicilio del contributi In parola. Cure balneo-termall per gli Invalidi di guerra. — Gli Invalidi di guerra della Provincia di Torino che aspirano alle cure balneo-termall ed ldroplnicho possono presentare domanda all'Opera Nazionale Invalidi, via Andrea Provana n. 5. Torino, indicando il loro domicUio ed allegando l'estrat, to verbale dell'ultima visita collegiale subita. Le domande saranno accettate fino al 15 marzo 1931. In riferimento al furto patito da uu sacerdote abitante 1n via Maria Vittoria 2, et si prega di render noto che 11 parente di cui è stato fatto cenno non è quello convivente col sacerdote stesso. Liceo musicale Giuseppe Verdi. r.ascuola di recitazione e d'arte scenica affidata alla contessa Adele Morozzo della Rocca ha iniziato- i suoi corsi. Lo Iscrizioni sono ancora aperte sino a tutto gennaio.Ufficio di Collocamento Cercansi: capo meccanico per riparazione macchine, lavorazione luta: un tornitoreun tubista-, un operaio pratico per la lavorazione e loro composizione delle vernici e smalto; 5 ferratori di prima categoria; un tornitore provetto per la lavorazione pistoni, con documenti comprovanti capacità; un aiuto tornitore anni 18-18 capace filettare, pratico tornio revolver; un tracciatore pelli; 20 tornitrici per filati cotone fantasia; io ragazzine anni 14-16 apprendiste; 2 stiratrici provette a mano ed a macchina; lavoranti confczlonlste e fantasia; aiutanti di seconda categoria; apprendista sarte; lavoranti estorne per plastrous fini e blouse; 2 sarto pratiche lavorazione tasche e foderaggio; 3 ragazze robuste anni 20 apprendista, stucchi; macchiniste calzettaio per elastici. Centralini: Redazione n Cronaca 40940-40947 Telefono « Seguendo la Cronaca 41329