L'epidemia di influenza in Europa

L'epidemia di influenza in Europa L'epidemia di influenza in Europa uovl letti negli ospedali •• Parziale Oravi In Francia aralisi nei servizi pubblici manifestazioni del male in Spagna Parigi, 21 notte. Da molti giorni attaccata su due ronti, quello della Manica e quello ei Pirenei, anche la Francia è in otta con l'influenza. Se dobbiamo stare alle dichiaraioni delle autorità, le quali, a dire l vero, a Parigi hanno per tradizioe di tingere in rosa tutto quanto oncerne la salute pubblica per non paventare l'homme de la rue e soprattutto per non mettere in fuga il orestiere, l'epidemia non ha assuno finora aspetti allarmanti. La maattia è fortemente contagiosa come empre, ma ha decorso benigno e, a meno di casi particolari dovuti a speiali predisposizioni patologiche del 'infermo o a mancanza di cure, non dà luogo a decessi. Per far fronte ala situazione comunque gli ospedali anno fortemente aumentato il numero dei letti disponibili ricorrendo ad installazioni provvisorie. Nelle caerme le misure profilattiche sono molto severe e i soldati vengono obligati alle precauzioni igieniche del aso, precauzioni che vanno fino ad obbligarli a prendere la sera una poione calda prima del coprifuoco. Le disinfezioni dei locali pubblici, al die delle autorità, procedono regolarmente e alacremente, soprattutto nele scuole e negli uffici. 1 direttori degli stabilimenti di istruzione segnaano non di meno numerosissime asenze giustificate con motivi di saute. Un sintomo delle proporzioni dell'epidemia lo si ha del resto nela paralisi parziale dei sei-vizi di distribuzióne postale e nel peggiorato funzionamento dei telefoni, che, cóme sapete, a Parigi sono ancora in piccola parte automatici. Da ogni parta giungono ai giornali lagnanze, soprattutto di lettori suburbani, circa la ritardata o addirittura soppressa distribuzione delle lettere; soprattutto in molti Comuni dei Diparimenti della zona di Seinne e Oise a distribuzione è pure gravemente disorganizzata. Interrogate in proposito le direioni competenti rispondono: « Onete interruzioni nel servizio nomiate provengono dalle difficoltà che si ncontrano nei sobborghi per trovae persone per le sostituzioni. Quando un titolare lascia il suo sei-vizio i Parigi, dato il numero dei postuanti è facile trovare il sostituto. Ma nei sobborghi accade che non si può trovare abbastanza presto queti sostituti, cosicché il buon andamento del sei-vizio ne soffre. E' quelo che è accaduto qualche giorno a in alcuni Comuni dei sobborghi dove le distribuzioni sono state inerrotte per 24 ore e perfino per 48. Ma ben presto il servizio riprenderà l suo corso normale. Nei servizi pubblici la proporzione dei malati non è superiore a quella registrata 'anno scorso a questa stessa epoca. E' invece fra i portalettere dei sobborghi che si è verificalo il maggior numero di assenze. L'epidemia non ha infierito fra i fattorini dei elegrafi di Parigi più sensibilmente dell'anno scorso a questa stessa epoca. Soltanto il 10 per cento degli effettivi è stato colpito dall'epidemia, cosicché il servizio non ha subito turbamenti. Il turno dei giorni di riposo e dei congedi non è, inatti, stato modificato. Ad ogni modo l'amministrazione delle Poste, dei Telegrafi e Telefoni si sforza di ovviare alle numerose assenze ». A questo dichiarazioni relative alla situazione in una branchia di attività dove le assenze sono più facilmente constatate dalla massa del pubblico, giova aggiungere che fino ad ora nessuna scuola e nessun pubblico locale è stato chiuso per ragioni di igiene e che non pare che ale provvedimento sia contemplato. In sostanza l'influenza, pur essendo più forte e soprattutto più precoce che non l'anno scorso, non sembra avere assunto a Parigi il caratere di gravità assunto a Londra e n Spagna dove secondo le ultime notizie essa sembra essersi manifestata con violenza in tutti i ceti della popolazione obbligando a letto moltq personalità politich» e diplomatiche fra cui il conte Bugallal, l'ex-ministro La Ciervn, l'Ambasciatore di Inghilterra 0 il Ministro dell'UruEuai, l'Ambasciatrice dell'Argentina e gran numero di funzionari delle Ambasciate e dei Ministeri. in questi giorni anche le pòche re• ■ • • -* KV " In Germania Circa 250 mila casi benigni a Berlino Esiti letali nel distretto di Augusta Berlino, 21 uuilu L'epidemia influenzale propagatasi da sud verso nord ha raggiunto gioni rimaste sino ad ora quasi completamente immuni. Anzi, si rileva £ho ,„ queste ultime il morbo ha as ^ " " sunto o tende ad assumere un carattere meno benigno che nelle stesse popolose città della Renania, della Baviera e della Sassonia. A Berlino l'ondata epidemica non ppa inumerevoli —■ secondo calcoli molto approssimativi gli ammalati sarebe bero un quarto di milione — però si i tratta di forme tra le meno gravi che si manifestano con febbre alta ine o n ae oo n oil nae a el n lli uo ao bel d oLe irleasani lito ón ni e, rporse te eeasi ano uo. si ealno hi n8. rà zi ti ta oei ga ei te ogli di breve durata e con forti dolori di testa. Un controllo esatto circa il decorso dell'epidemia si ha solamente presso le varie Casse ammalati — la Aìlgemeine Ortskrankén Kassc registrava sino a questa sera 12.500 casi — e negli ospedali dove vengono ricoverati eli ammalati più gravi dei quartieri oppiai e degli impiegati. Particolarmente colpiti sono alcuni uffici pubblici Quelli telefonici, dove il contatto fra le impiegate favorisce il propagarsi del morbo, la percentuale delle ammalate è salito da ieri ad oggi dall'8 al 15 per cento, tanto che lo s1e*=o servizio ne risente non poco I casi letali sinora registrati a Berlino sono due, dovuti a polmonite, complicazione questa fra 1p nù temute Una forma preoccupante di influenza si ha nel distretto di Augusta: il morbo si manifesta con una febbre altissima 'intermittente e con acuti dolori lancinanti al bacino. I casi letali sono relativamente molto numerosi. Il focolaio della epidemia sarebbe in Savoia Ginevra, 21 notte. L'epidemia di influenza che infie risce da qualche ginrno in Svizze ra (in una sola settimana si sono verificati oltre mille casi a Basilea) sembra abbia avuto il suo focolare in Savoia. Già diverse volte in questi ultimi mesi i giornali avevano accennato al fatto che la malattia aveva fatto la sua apparizione in Savoia, dpve in cerle totalità, fra cui per esempio Chambery, il trenta per cento della popi'fazione era astato colpito. I primi casi di malattia in Svizzera si sono avuti all'inizio dell'anno; sembrava sulle prime che la malattia dovesse mantenere il carattere sporadico, ma improvvisamente, in seguito ai bruschi trapassi di temperatura avvenuti in queste ultime settimane, il processo di diffusione si è accelerato e l'epidemia è scoppiala in pieno. A Ginevra In malattia si è diffusa un po' dappertutto, colpendo anche diverse pei sonai itti del mondo politico e societario, fra cui anche il Sottosegretario italiano della Società delle Nazioni. In generale, il carattere della malattia è benigno, e pochissimi sono i casi mortali. Dalle statistiche sembra che 11 sesso femminile sia colpito in modo particolare. Si calcola' infatti che su quindici casi soltanto tre uomini siano colpiti. Tn generale si tratta di persone tra i venti ed i trentacinque anni. Da giovedì scorso si è verificato un brusco auitieni'' della diffusione del male. Tutti i giornali pubblicano dei comunicali intesi a mettere la popolazione in guardia contro i pericoli dell'epidemia o a richiamare le precauzioni per combattere il contagio. Si richiama la necessità delle elementari misure di igiene, e delle precauzioni da prendere da parte di quelli che fanno gli « sports » invernali, ecc. neripodadisul'achtan.stvaMmchprdeuppertequplamgrretetrbisufareledchplasttrtetrchnmtavrareleinmtrtodloi dtrdrlastQleFsefafrdbdinststascdstugrtavcuvig

Persone citate: Savoia Ginevra