Il nuovo Governatore della Banca d'Italia

Il nuovo Governatore della Banca d'Italia Il nuovo Governatore della Banca d'Italia Roma, 10 notte, Oggi alle 15,30 sotto la presidenza del comm. Fraschetta si & tenuta l'annunziata riunione del Consialio Superiore della Banca d'Italia. Nella riunione si è approvata la nomina dell'attuale direttore generale cav. di gr. croce Vincenzo Azzolini, a Governatore della Banca d'Italia, nella carica lasciala vacante dal compianto Bonaldo Strinnher. Vincenzo Azzolini, nato a Napoli 47 anni fa, proviene dall'amministrazione delle Finanze, dove si. venne via via formando e preparando alla scuola di Luigi Luzzatti e di Bonaldo Stringher e dove in breve, si fece notare per la vivacità dell'ingegno e le particolari doti d'equilibrio e di saggezza. Infatti, quando le trattative iniziate dal Luzzatti, Ministro del Tesoro, per quella grande operazione finanziaria che fu la conversione della rendita, dovevano a Parigi, per merito di Bonaldo Stringher, direttore generale della Banca d'Italia, entrare neJJa fase risolutiva, rAzzolini fu prescelto a collaborare con quest'ultimo nell'ardua e memorabile Impresa. Felicemente compiuta l'operazione nel 1906, l'Azzolini rimase a Parigi come rappresentante del Teso ro Italiano presso la Casa Rothschild Ma sopraggiunta nel maggio 1915 la guerra, egli fece ritorno in Italia, ar molandosi nell'87° Fanteria come co mandante del plotone volontari di guerra. Passò poi al 128° Fanteria pren dendo parte a varie azioni e come ca pitano comandante di Compagnia fi ferito a Globna nell'Alto Isonzo, meri tandosi una medaglia d'argento al va lore per il suo brillante contegno di ardimentoso ufficiale. Divenuto invalido causa la grave fe rita riportata non potè tornare al fronte e riprese quindi 11 suo servizio al Ministero del Tesoro. S! occupò allora piò specialmente dei cambi ed ebbe cosi l'occasione propizia di collaborare con lo Stringher per regolare la complessa e delicata materia dei Cambi sull'estero. Per la grande competenza ed espe rienza che erasi nel frattempo acqui stata in «questo campo l'Azzolini fu nominato nell'aprile del 1927 direttore generale del Tesoro. Nella nuova carica iniziò subito con lo Stringher il lavoro preparatorio per la stabilizzazione della lira e fu uno dei diretti collaboratori del Duce in questa mirabile operazione che vittoriosamente concluse 11 programma enunziato dall'on. Mussolini nello storico discorso di Pesaro. Frattanto riunita l'emissione dei biglietti nella sola Banca d'Italia e avvenuta la nomina di Bonaldo Stringher a governatore dell'Istituto riformato nella sua costituzione, l'Azzolini fu chiamato a coprire l'ufflclr di Direttore generale, divenendo pre zioso collaboratore del Governatore Egli ne raccoglie la successione dopr di aver, si può dire seguito passo pas so la luminosa opera del suo insignf predecessore e per oltre due anni la voraito in stretta unione con lui. Vincenzo Azzolini è conoscitore profondo dell'organismo bancario dei più complessi problemi relativi alle monete, del delicato congegno dei Cambi, delle diverse questioni di economia e finanza. Negli ambienti finanziari e mone tari dell'estero, egli gode bella fama come di un degno continuatore dell'opera dello Stringher, grazie anche ai frequenti e proficui contatti che ha avuto ed ha tuttavia con i più autorevoli esponenti della Banca e della finanza degli altri paesi. Prese parte attivissima alla costituzione della Banca dei regolamenti internazionali prima a Baden-Baden e poi all'Ala, e fu assai apprezzata l'opera da lui svolta nella conferenz-. del governatori e dei rappresentanti delle principali Banche di emissione tenutasi a Roma l'anno scorso sotto la. presidenza di Bonaldo Stringher. e che sanzionò la costituzione della Banca del Regola menti internazionali. L'Azzolini giunge al comando del nostro istituto dt emissione indicato dalla perizia e dalla sagacia che lo distinguono e sono garanzia della felice scelta di lui per l'altissimo ufficio, e la sapiente sicurezza onde ten- ne 11 governo dell'Istituto anche in momentl difficili, quando in questi ultimi mesi la malattia costringeva Bonaldo Stringher a rimanere lontano, e inoltre il certo affidamento che egli offre con l'opera già svolta per la continuazione della via seguita da Bonaldo Stringher, i' quale conferì alla Banca d'Italia solidità floridezza e prestigio anche all'estero. Fascista provato, Vincenzo Azzolini sarà prosecutore di queste tradizioni con quella fedeltà e devozione al Duce ed al Regime che furono costanti in Bonaldo Stringher. Gli accordi salariali le istruzioni per l'applicazione Roma, 10 notte. Gli accordi salariali, conclusi tra le varie confederazioni per promuovere il definitivo adeguamento del costo della vita sulla base di quota 90, sono stati quasi tutti seguiti da .più estese istruzioni, indicasti le modalità-di applicazione nei pochi casi che potevano apparire controversi. Il Lavoro Fascista rileva però che a malgrado di questi successivi preci samenti, continuano tuttavia a sussistere non poche incertezze, specialmente per quanto concerne gli impiegati il cenziati precedentemente al l.o dicembre, e tuttora in servizio, fino a maturazione completa del periodo di preavviso. Per costoro, e si tratta di molte centinaia, se non di migliaia di lavoratori, sono stati posti dalle organizzazioni periferiche due quesiti: 1) devono gli stipendi dei mesi di preavviso essere decurtati della percentuale di ri duzione stabilita nazionalmente per le varie categorie?; 2) come deve essere conteggiata l'indennità di licenziamen to7 sullo stipendio di novembre o su quello già ridotto di dicembre? — Il giornale scrive che, sul primo quesito, si potrebbe discutere, se non si tenessero presenti le ragioni che hanno de terminato la generale riduzione degli stipendi » dei salari. SI potrebbe infatti osservare che il preavviso interrompe già il rapporto di lavoro agli effetti dei successivi diritti e doveri delle due parti, il giorno stesso In cui viene notificato; tanto è vero che il datore dell'opera può dispensare il dipendente dalla prosecuzione del suo lavoro, versando a questo l'importo dell'intero periodo. Ma qui si tratta non già di una disposizione di carattere interno, riguardante una maestranza o più maestranze, ma di una norma generale, adottata nell'interesse della intera collettività nazionale; e pertanto non può ammettersi, per quanto si tratti di lavoratori che vanno incontro a un periodo forse lungo di disoccupazione, che qualcuno possa sottrarsi al dovere di contribuire alla campagna rivalutatrice, iniziata dal Regime con il concorso immediato di tutte le organizza zioni corporative. Il secondo quesito Invece imposta un problema che deve essere risolto in senso affermativo, li. quanto è il preavviso quello che deter mina la entità della liquidazione. Al l'atto del preavviso cioè, 11 datore di opera assume l'impegno di corrispon dere al proprio dipendente una somma di mensilità di stipendio, conteggiata in base alla somma degii emolumenti e agli anni di servizio prestato. Si tratta insomma della tangente stabilita per la risoluzione volontaria del contratto di lavoro; ed è evidente che tale con leggio debba essere fatto in base allo stipendio percepito dal dipendente, nel momento In cut l'imprenditore, pur valendosi della facoltà del preavviso, dichiara scaduto l'impegno contrattuale Il lavoro Fascista conclude quindi affermando che l'indennità di licenziamento agli impiegati che hanno ricevuto la notifica del preavviso prima dell'accordo per le riduzioni, dovrà essere corrisposta sull'ultimo stipendio integrale percepito, cioè quello di novembre. E' evidente però che tale norma impegnativa debba essere sancita da una disposizione nazionale; altrimenti le inadempienze dovute a interpretazioni contrarie saranno ovunque numerose, e numerosi i lavoratori che dovranno attendere per ottenere la corresponsione di una somma regolarmente loro dovuta. « La « 6.P.U. » cambia capo Cinque giustiziati a Mosca Vienna, 10 notte La G.P.U. avrà un nuovo capo; al posto di Mecìnsky verrà nominato uno dei suoi antichi collaboratori: Jagoda 0 Messing. Ieri a Mosca il Tribunale Supremo ha condannato alla fucilazione cinque impiegati delle Cooperative accusati di avere svenduto nei villaggi merci per il valore di parecchi milioni di rubli per fare propaganda contro il regime sovietico. La condanna e stata subito eseguita. 11 Governo dei Soviet ha deciso che nel 1931' i contadini debbono versare una volta tanto una certa somma ai Soviet locali i quali impiegherebbero 1 fondi relativi per i bisogni culturali del villaggio.