Il volo Roma-Città del Capo e ritorno felicemente compiuto

Il volo Roma-Città del Capo e ritorno felicemente compiuto Il volo Roma-Città del Capo e ritorno felicemente compiuto Napoli, 9 notte. GII aviatori italiani Francis Lombardi,- conte ■ Franco Mazzotti e ing. Mario nasini, compiuto' il periplo del-" l'Africa, oggi alle' 16 hanno toccato il suolo della patria'atterrando all'aeroporto di Capodichìho. L'ultima tappa da Tunisi a-.Napoli di 950 chilometri *V stata Ma più ardua di tutte e lungo la costa*calabra i tre . intrepidi volatori hanno incontrato un tremendo uragano che sono riusciti a superare felicemente. Malgrado ciò all'arrivo (erano partiti da Tunisi stamane alle ore 9 di Greenwiehì i tre aviatori apparivano freschi e sorridenti. Al campo di Capodiclilno erano ad attendere gli aviatori il comandante con tutti gli ufficiali dell'aeroporto, l'ing. Riccardo Mannaiolo commissario dell'Aero Club e numerosi aviatori ivili' e militari. L'apparecchio, dì Lombardi è stato il primo a toccare terra. L'elica non si era ancora fermata" che l'asso sollevandosi dalla carlinga, all'ing.. Mannaiolo' che gli cor-, reva. Incontro, ha domandato con grande ansia notizie della crociera italiana transatlantica e appena ha appreso ' che l'apparecchio, di Donadelli era gnintO à Nata! e quello di BaJ: str'occhi':stava' anche !pbr giungervi, $layà un entusiastico evvjVft alla crociera ed a Bal'io. E a quelli-che .«li si affollavano intorno, per Stringergli la mano e per. conoscere lo sue prime impressioni, ha detto, con voce tremante per l'emozione, che l'impresa compiuta da lui e dai suoi compagni, non- ò nulla di fronie a quella dògli eroici trasvolatorl dell'Atlantico. Subito dopo Francis' Lombardi, insieme con i suoi compagni e con il valoroso motorista Marino Battaglia, che nel frattempo avevano atterrato, in automobile si sono recati all'Hotel Excelsior. Appena giunti all'albergo, Lombardi si è precipitato ai telefono, già in linea con Vercelli, per ricevere il saluto lontano delli su» figlioletta di sei anni. La piccina eli ha domandato se fosse diventato più scuro in viso, o quindi lo ha. informato di avere sognato, slanotte, il Bambino Gesù che le portava in dono un aeroplano.. Nell'udire la voce della sua creatura, l'aviatore aveva gli occhi luccicanti di lagrime, di gioia. Francis Lombardi, quindi, ha chiesto subilo 'lolla caria da scrivere e ha redatto, per S. E. Balbo. 11 seguente telegramma, che è stato immediatamente trasmesso: «Toccando snolo patria nostro primo pensiero volgesl condottiero -e suoi magnifici equipaggi con commossa ammirazione per gli episodi di ardimento oggi appresi. Devoti ossequi: Mazzotti, Lombardi, Basini ». L'Aero Club di Napoli provvedeva, intanto, ad organizzare le più restose accoglienze ai tre pionieri dell'aria, e questa sera ha avuto luogo in loro onore un banchetto, al quale hanno partecipato il Podestà di Napoli. Duca, di Bovino, il vice-Podestà, il Segretario Federale, l'on. Baistrocchi. il g-en. Argentino, "ing. Manniciùolo, il col. Mortucci in rappresentanza del Ministero dell'Aeroautica,. il ten. col. Marini, il leu. col. Poinarici, il cap. Sandri. il comandante Formenlini eil uno stuolo di alli ufficiali. Poco prima che Il banchetto avesse inizio, l'aviatore Lombardi, avendo appreso che sua moglie slava per giungere a Napoli, tìi è recato io automobile alla stazione, per riceverla. Poro dopo, giungevano anche le famiglie di Mazzotti e Rasini. Terminalo il banchetto, ci 6 stato possibile avvicinare i tre iransvolatori dell'Africa, per apprendere, dalla loro viva voce, i particolari più interessanti della superba impresa compiuta. Tralasciando le lappe dell'andata, di cui s-'ià diffusamente si fi O'-cuputa la stampa italiana ed estera, abbiamo chiesto notizie più dettagliate sul volo di ritorno. Ed ecco quanto i tre aviatori ci hanno raccontato: 11 i dicembre, essi ripartirono da Città del Capo e con una prima tappa di '.|llf' chilometri, raggiunsero Ludetyitz. 11 giorno 5, seconda tappa di 450 chilometri da Ludewitz a Swaetorind, t ':! 0. altra tappa di 93U chilometri, fino a Mnssamedes. Queste priirje tappe erano compiute tutte su zon- compiei anientp desertiche, nelle quali' l'attcrraggio sarebbe stato difflroltosisr-imo. Gli aviatori avevano agio ili rilevare un "singolare fenom-.-no atmosferico.'!.e cioè che mentre à dueQiiln metri di altezza la temperatura erti caldissima, a duecento metri si avvertiva un freddo intenso. Tranne questa singolarità e l'incontro di fìtti strati di nebbia, il volo si compiva iii condizioni abbastanza favorevoli.. li .giorno 7 i tre aviatori erano 'costretti a "Una sosta forzati' a " Musjlarnedes. per intralci dovuti àjfó svolgi monio'di pratiche di carattere burocra-i lieo.- il giorno 8, partenza per Lpauda, 900- '•' chilometri; e il giorno1.9, altra tappa d! 385 chilometri, fino a Boma. Fin qui, le condiiziou! atmosferiche si mantenevano relativamente buone, tranne l'incontro con alcuni ciunuli di. nembi temporaleschi. Modto interessante essi - trovavano il paesaggio dellaNigerìa, ed altrettanto pericoloso, per-il fatto che sterminale foreste apparivano completamente allagate dagli stiraripamenti de! N'.ger, e rivelavano, quindi, , lMmpossib!ittà di un ev'fl-ntuaile atterraggio. I! giorno 10, da Boma, I tre partivano per una delie pia lunghe tappe: 1030 - chilometri,' fino a Libreville; il giorno 11. per un'altra lappa di 850 chilometri, fino' ad Akasso. Quivi gli apparecchi si trovavano quasi sprovvisti di benzina, e ben poco ve ne era sul posto; ecco perchè il giorno 13, essi potevano compiere solamente una piccola tappa di '200 chilometri, fino a Forkadas, per rifornirsi. Era stato fletto ai transvolatori die a Forkadas. vi era un campo di atterraggio; viceversa, in quella località, il terreno apparve pessimo, e, corno è - già noto. Lombardi, nell'atterrare, capottò, subendo danni, mentre' Mazzotti e Basini riuscivano, con grande stento, ad atterrare, sulla spiaggia.'Questi ,due ultimi, assicuratisi • che nessun danno era. oceprso al loro compagno, p%{ivaùo imnwd lutarti ente per Lagos, niSitre--Lombardi p»o-vved«va a lare imtrarcaro il proprio apparecchio per •questa località. À Lagos, gli aviatori dovettero sostare per ben 8 giorni, per l'are eseguire le necessarie riparazioni all'apparecchio di Lombardi.''Soltanto il 22 dicembre, potevano riprendere il vólo per Abdjies (STO chilometri). 11 2.1. ripartivano per Bamocó (1130 chilometri), il 24.. per Dakar. A Dakar Mazzotti fu colpito da influenza e gli aviatori erano costretti ad una sosta di quattro giorni. Di quesio profittava Rasini per recarsi a Bolama a salutare, a'nome anche dei compagni, i transvolatori dell'Oceano. Egli ci ha detto di avere rilevato il inorale altissimo degli aviatori di -Balbo che lo accolsero con manifestazioni del più fraterno cameratismo. S. E. Balbo, in attesa di iniziare il volo transatlantico, aveva organizzalo una partita di caccia che aveva contribuito a dare all'attesa il tono della più schietta e spensierata allegria. . Il 31 dicembre, essendosi Mazzotti completamente ristabilito, i tre riprendevano il volo per Saint-Louis (200 km.). Il 1.o gennaio tappa, di Villa Cisneros (970 km.). Il 2 gennaio tappa di Àpodi» (1060 km.): il 3, Casablanca li:;') km.); il 4,«Fez -1725 km.): il .1. Orano (490 km.); il li, Algeri (400 km.); il 7, infine. Tunisi (TG0 km.). Dopo Boma, lino a Tunisi, le condizioni atmosferiche in generale sono state buone. .Sorvolando la Costa d'Oro gli aviatori hanno avuto .igio d: ammirare dall'alto i numerosi castelli e le vastissime colture della regione. Sulla- Guinea francese essi hanno sorvolano 300 ehilornertl di- foresia fohissima, compi ri;!iiieiite coperta da mi Ultissimo strato di nebbia, e questo <■ s'alo uno dei tratti più emozionanti de! volo. Emozionali!issima è stani anche la. transvolata della regione de! Rio de Oro, dove, come è noto, non c'è scampo per gli aviatori costretti ad atterrare: o la prigionìa con relativo forte riscatto o la morte. Piacevolissima invece è stala la traversata del Sudan, dove esistono circa 300 campi di fortuna francesi. Su questo territorio, la navigazione aerea, in molli irati) deve svolgersi tra densi stiliti di fumo che si elevano fino a 1500 metri e sono prodotti dall'incendio, delle savane. Come abbiamo detio, la tappa più travagliata è slata proprio l'ultima: da Tunisi a Napoli. Ciò non ostante gli apparecchi sono giunti in uno sta io "perfetto e in condizioni di poter continuare il volo fino a Roma. Ma gli aviatori hanno voluto aderire alle pressioni loro rivolte dalle autorità napoletane ed hanno deciso di trattenersi '-ella nostra città fin-» a domenica mattina. Domani 1 apparecchio di Lombardi verrà esposto a! pùbblico celia Galleria Umberto i. " La nuova vittoria Il più lungo volo turistico finora compiuto nel mondo puf/ dirti air taiilmenie concluso Lombardi, Mazzoni e Basini hanno atterralo ieri con i loro apparécchi sul suo'o della Patria e domenica giungeranno trionfalmente a Boma. E' guesa un'altra grande, ma Unifico vitfor'th .dell'ala Jtalìana che se j>ue a bfèvissijìia disianza la memo'xuiìda transpolata atlantica dello storino di llalbq':'rt,n'impresa che Siene tuminosautente-''.ti dimostrare le grandi M possibilità dell'aviazione turistica, e die conferma le doti mirabili degli apparecchi e dei piloti italiani. Il gramole raid ò stato compiuto da tre-gonitlemen, su apparecchi normali, senza alcuna preparazione speciale e senza alcuna pretesa di voler abbassare i record» esistenti sul percorso della Cìllà del Capo. Lombardi, Mazzotti e nasini si erano prefissi atta loro partenza da noma di dimostrare semplicetti eri ir- possibilità pratiche del. turismo aereo, compiuto senza speciale preparazione con i soli.mezzi di bordo. Il viaggio in pattùglia era stalo deciso dai Ir» audaci, piloti durante l'.ullirnn seminario aerea lombarda. Mentre il pubblico seguiva ammiralo l prodigi, acrobatici dei più noti assi a TaHcdo, i tre gentlemen, appartali, gettavano, durante- un lungo e segreto colloquio, le basi per il grande volo. Pochi giorni dopo l'audace Impresa, nveca inizio, precisamente il 28 ottobre v. s.-l tre gentlemen lasciavano Boma. con gli stessi uppareccìd, «Fiat A.S., 2.» muniti di motore «Fiat, A., 50» che gli. aciulori. Monti. Gaiana e GuQliclruotli avevano pilotai,'!, durante lidio il gira aerepd.'lla\ia. L'unlcumoUflca che era.siala.-apportala agli apparecchi riguardava i serbatoi della benzina. Essi venivano portati ad una capacità di 170 chilogrammi, ciò che per mei te va agli apparecchi >in'aul.nnomiit. di circa dieci ore di volo. Sitil'apparecchio di nasini prendeva posto il motorista Marino Battaglia, mentre sa lineili di Lombardi e Mazzoni il xioslo per il passeggero r^cnii-u. occupalo dai bmiagli, degli aviatori e. dui pezzi, di ricambio. Lascialo il campo di Ce.ntocelle i Ire » 4.S. raggiungevano nella stessa giornata Catania, il giorno successivo Tripoli dì dove, pròseguivano celermente terso Uèngriiì, Tobrutc e Assuom luogo ili sona il l.o novembre. Città del Capo uenfua i.-i tefinito raggiunta regolarmente senza il minimo incidente. Boggvtnla così. Citta dei Oino, iopo una sosia di alcuni giorni durame i guati nessuna riparazione venne comipinta agli apparecchi, ma soltanto una semplice revisione, i Ire. iiidacì piloti ■riprendevano la via del ritorno eambiando completamente, il inerario. Oli apparecchi seguivano la costa occidentale dell' Africa, sorvolando dopo la Baia delle Balene, un trailo completaniente deserto, sino a Port Alexander veli'Angola. Poi er.t la volta del Congo Belga, un terreno eh- offre pochissime pns<iiiillUt di attcrraggi, e Ut Coita del Bio de Oro. ove se. si scendi' a 'erra è facile cadere ?iel'r mani dei rlbel'i, e poi finalmente Pn'••»/■, dove si incominciano a trovai-: dei. campi organizzati. In gueslu seconda parie il grande raid assumenti " ->"'o più preciso carattere turistico. Mei-ire nel viaggio di andata infatti era tiaia po<<il)!le predisporre qualche rifornimento, nel vlqggio di ritorno, per l'incertezza delle toppe, gli. aviatori hanno dovuto usare cùmuli" benzina da automobile, usufruendo solo in tulli i principali ceniti africani dell' appoggio delie Agenzie Fiat ■ivi esistenti. Anche guesia seconda porle del nolo africano si svolgeva con In massima regolarità ed i tre audaci aviatori potevano conchhtdere felicemente il lungo vo'o intorno all'Africa ; ■in co'.'j di '.-ì)--.-,-i 'io.OOO chilometri. Il cuore ilei tre valorosi ai latori l-.a affrontalo saldamente tulle le difficoltà del raid, vh'e non furono certamente gneli! e di lieve entità e che vennero superate tu'.'-; britiaiiteuientc. La regolarità con la quale ' protagonisti dot volo intorno all'Africa hanno raggiunto tutte le teppe fissate in precedenza e stala veramente sorprendente iVow il mìnimo incidente di malore ha turbale guesto 'ungo volo. L'unico incidente occorso a Lombardi è da attribuire ni terreno insidiosissimo sul gitale, nella maggior parte delie tappe gli aviatori tlovevano atterrare. Il capo della valorosa patlU olia danneggiava infatti il carrello dei suo apparecchio, durante un atterraggio difficile. V carrello veniva riparato ed ti v-jlo riprendeva regolare come prima, meglio di prima. La bellezza dei lungo ra:d sia essenzialmente in questo: l-e upinire-.chi che volando in formazione di pattuglia compiono 30.000" chilometri, molli dèi quali in regioni quasi desertiche ed insidiosìssime con '.a regolarla di ita , aircllo ». lì' la prima colla che un raid di tale importanza viene covipii.-'n con apparecchi da turismo in pattuglia.- l