La politica economica dell'Italia

La politica economica dell'Italia UN ESPERIMENTO CHE INTERESSA IL MONDO La politica economica dell'Italia à Roma, 3 notte. (A. S.). Il « Times », sempre cauto e prudente nei giudizi soprattutto di politica economica, questa volta, a proposito delle direttive finanziarie ed economiche del Governo fascista, scrive parole che, pur nella loro misura, costituiscono un aperto riconoscimento dell'opportunità e della bontà dei metodi e dei provvedimenti adottati. E il riconoscimento è tanto più notevole in quanto esso avviene a un mese e mezzo di distanza dalla ceduta del Consiglio dei Ministri in cui fu segnata decisamente la rotta;vciò significa che l'organo inglese ha voluto attendere, per osservare con maggiore profondità l'esperimento; finora si era contentato di pubblicare delle -|Drevi corrispondenze informative ! sull'argomento, oggi comprende che i il fatto esce dalla normale cronaca 1mondiale, e con l'obbiettività pon \ aerata a cui si attiene come osserh0 il Governo ed il popolo italiano f^ sono stati presi da titubanze e tanto meno da un senso di smarri- vatore straniero, non teme di espri mere un parere nettamente favorevole. Il Governo italiano non si è ben dato gli occhi dinanzi all'incognita di un grave disavanzo del bilancio, appunto per le ragioni che il « Times » indica: il disavanzo avrebbe provocato o l'inflazione o un immediato indebolimento dello Stato. L'equilibrio del bilancio, infatti, è condizione fondamentale della vita di una Nazione; tranne non si sia in un periodo di guerra in cui tutto deve essere sacrificato per l'avvenire e per l'indipendenza della Patria, in ogni altro caso i vari bisogni devono inchinarsi dinanzi a questa suprema legge di salvezza. Il giornale londinese non si limita a tale constatazione riguardante la saggia amministrazione dello Stato; ma l'inquadra in tutto il vasto processo di adeguamento dell'economia nazionale ai nuovi rapporti, determinati da un lato dalla stabilizzazione della lira a quota 90, dall'altro, dalla caduta dei prezzi mondiali: i risultati e le ripercussioni ultime di questa immensa opera — a confessione del « Times » — vengono considerati ovunque con enorme interesse. E' un giudizio che ci rende giustamente fieri, ma che accresce le nostre responsabilità e i nostri doveri; nel marasma della crisi attuale so¬ mento; a situazioni gravi rimedi rapidi; la via della ricostruzione è aspra e piena di sacrifici, ma è stata affrontala senza tergiversazioni. L'Italia offre al inondo un esempio. . E perciò non e facile e superficiale demagogia quando affermiamo che ' la via tracciataci deve essere percorsa sino in fondo; le ampie linee del movimento sono indicate dal Duce, ma per le conquiste tattiche pratiche di ogni giorno occorre che la collaborazione dei cittadini e delle categorie sia -assidua, costante, fervida. Le resistenze devono essere superate a qualsiasi costo; è orinai un dato di fatto incontestabile che l'organizzazione commerciale è troppo lenta e complicata rispetto agli enormi progressi compiuti nel campo della produzione e agricola e industriale; ebbene, quell'organizzazione va modificata in modo da renderla più aderente alle necessità, cioè eliminando l'inflazione degli intermediari, cioè ponendo quanto più è possibile ad immedialo contatto produttori e consumatori. Oggi come ieri un ribasso dei prezzi al minuto tale da ridurre al minimo lo scarto sui prezzi all'ingrosso (i quali ormai non, sono più al rapporto di 1 a 4, con l'anteguerra, bensì di 1 a 3,66 come la lira) è la chiave di vòlta per giungere presto al punto dà cui comincerà la ripresa. In al- tro campo attendiamo come gli organismi dirigenti della produzione sapranno mettere a profitto le condizioni favorevoli ottenute con la riduzione delle retribuzioni le cifre delle esportazioni saranno il migliore e decisivo commento alle capacità dimostrate. Non è retorica ripetere la frase che gli occhi di molti stranieri, benché di diversa formazione mentale, sono rivolti sull'Italia fascista; ciò deve centuplicare le volontà e le energie a servizio della Rivoluzione fascista che si identifica con le fortune della Patria. La nota del «Times» Londra, 3 notte. 11 redattore finanziario del Times s| occupa oggi largamente della politica finanziarla ed economica del Governo fascista. « L'Italia — egli scrive — ha affrontato con ammirevole senso della realtà le difficoltà finanziarie e commerciali causate dalla crisi mondiale. Posto di fronte alla oscura prospettiva di un probabile disavanzo, di bilancio per 900 milioni di lire, il Governo italiano ha deliberato radicali diminuzioni di spese, procedendo a una riduzione del 12 per cento sugli stipendi dei funzionari e realizzando cosi di un sol colpo un minore aggravio di 720 milioni di lire. A questa riduzione sono seguite analoghe diminuzioni del salari e degli stipendi di tutte le categorie di operai e di impiegati privati che hanno alleggerito di circa 3 miliardi l'onere attuale della finanza e del commercio italiani. ' Convinto d'altra parte che tali diminuzioni di retribuzioni non avrebbero avuto il loro pieno effetto economico so non fossero state seguite da ima riduzione generale dei prezzi e allo scopo di non ridurre la potenza d'acquisto' dei consumatori, il Governo fascista ha organizzato una campagna per la riduzione degli affitti e del prezzi al minuto. Nello stesso tempo l'Istituto per le case popolari e la Federazione fascista dei proprietari di case hanno accettato di ridurre del 10 per cento i canoni d'affìtto, e la Confederazione dei commercianti ha promesso la riduzione dei prezzi al minuto inducendo- tutti i commercianti a ridurre del 10 per cento 1 prezzi dei tessuti, delle scarpe e di ogni altro articolo di largo consumo. 11 prezzo della luce elettrica è stato ridotto anch'esso del 10 per cento ed è probabile che anche per il gas si avrà una analoga riduzione. Le tariffe ferroviarie per il trasporto delle merci sono state diminuite e gli alberghi e le industrie turistiche hanno proceduto anch'essi in senso analogo. ■ Per ciò che concerne la riduzione degli stipendi e dei salari — continua 10 scrittore — va poi rilevato che, mpiitre i salari degli operai hanno subito una riduzione che al massimo ha raggiunto l'8 per cento, gli stipendi degli impiegati privati sono stati diminuiti del 10 per cento, l'indennità parlamentare del 12 per. cento, gli stipendi degli alti impiegati di commercio dal 12 per cento al 15 fi l'indennità dei direttori e amministratori dello Comprt-'nie anonime e delle grandi imprese industriali sono state diminuite del 25 per cento. /« I risultati e le ripercussioni ultime di questa vasta operazione rivolta ad equilibrare i prezzi interni con la discesa dei prezzi mondiali vengono con. sidorati ovunque con enorme interesse. 11 Governo fascista ha senza dubbio adottato la via più giusta e più opportuna nei suoi sforzi per equilibrare il bilancio e rinsaldare l'economia italiana. Un disavanzo di bilancio avrebbe provocato o l'inflazione o un maggióre indebolimento dolio Stato. L'ima e l'altra via dovevano essere evitate e sono state evitate •. L'Opera Maternità e Infanzia Un milione di madri e bimbi assistiti La riconoscenza al Capo del Governo Roma, 3 notte. Il commissario dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, on. Blanc, si è reso interprete presso S. E. il Capo del Governo delle espressioni di gratitudine e di devozione che numerosissime e da ogni parte d'Italia sono state inviate in questi giorni dalle madri e dai fanciulli assistiti dall'Opera Nazionale. Particolarmente degni di rilievo sono i sentimenti di riconoscenza e di augurio che le assistite esprimono attraverso i medici dirigenti le Cattedre di assistenza materna e puericoltura. L'Opera ha assistito nello scorso anno 1030 oltre un milione tra mamme e bambini.

Persone citate: A. S., Blanc, Duce

Luoghi citati: Italia, Londra, Roma