La risonanza del messaggio del Duce

La risonanza del messaggio del Duce La risonanza del messaggio del Duce Commenti parigini Parigi, 2 notte. Annunciato da vari giornali come il numero più sensazionale degli spettacoli cinematografici del Capodanno, e atteso dal pubblico con viva curiosità, il discorso filmato di Mussolini è stato iersera cercato invano sullo schermo di molte sale dei ■ boulevards » dove la pellicola delle « Attualità Fox Movietone • è passata invece ridotta a una brevissima scena di cronaca spicciola. Recatici personalmente in due dei maggiori cinematografi parigini, il « Paramount » ed il « Carneo », non abbiamo se non potuto constatare con nostra viva sorpresa l'assenza totale del film annunziato. Ci si assicura oggi che in qualche cinematografo esso venne proiettato almeno una volta nel corso della giornata, per esempio all'» Olympia ». Jl fatto che esso non abbia figurato nel programma in moltissimi cinematografi del centro e della periferia ha avuto tuttavia come conseguenza che 1 avvenimento è stato privato di quella vasta risonanza morale che era legit timo attenderne, sia pure in un centro » cocardier .->, per servirsi dell'espressione del deputato Cot, quale Parigi Non ricercheremo in virtù di quali ordini superiori il « film » sia stato qua permesso e là vietato, e con quali criteri sia stata fatta la scelta delle sale dove esso poteva passare liberamente. Quello che ci è sembrato lecito supporre è che si sia voluto salvare la capra ed i cavoli, ossia permetterne la proiezione in talune sale tanto per poter dichiarare ufficialmente che il • film » non era stato vietato ed eliminarlo dal programma della maggloran za di esse per ridurne in realtà ai mi nimi termiù.i gii effetti sull'opinione pubblica. Gli intendimenti che hanno presieduto alla strana operazione, ci sono sufficientemente illustrati da; commen ti che al discorso del Oapo del Governo italiano dedicano i giornali parigini di oggi. Quando si legge, per esemplo,- sul « Journal des Débats » che il messaggio di Mussolini ed il simultaneo discorso di Groener costituiscono un'i offensiva diplomatica », non ci vuol molto per rendersi conto dell'ordine d! idee cui si riattacca l'alta diplomazia della quale hanno dato prò mslmb, r | va 1 direttori dei cinematografi pari gini e è i e o o Incomprensione e deformazioni Il discorso di Mussolini era troppo imparziale e troppo sincero, perchè potesse essergli concessa in Francia più che una diffusione a contagocce in circostanze in cui non c'era modo di applicargli il solito sistema delle pestine tendenziose. Sullo schermo di un cinematografo non si può interrompere il messaggio di un Capo di Governo per lardellarlo di repliche polemiche, ed il publico ha troppo buon senso per arrendersi immediatamente a una tesi onesta e ragionevole quando nessun contraddittore ai leva per distruggerne o menomarne l'autorità e la forza con sofismi opportunamente scelti. Ma i giornali hanno a loro disposizione tutti i mezzi di difesa necessari, e ciò spiega ad usura perchè quelle medesime parole che, pronunziate a voce squillante nel Silenzio di una sala colma di uditori facevano paura e vennero quanto più si poteva soffocate, trovino invece largo posto sulle colonne dei giornali, dove l'editoriale è li pronto per deformarle e svisarle. Il « Temps » non può negare del tutto l'alto valore dell'affermazione della volontà di pace partita da Palazzo Venezia e nel principio del proprio editoriale scrive con la solita ostentazione di candore: « Non è da parte nostra che la buona volontà verrà mai meno quando si tratti di dissipare malintesi che esistono tra Parigi e Roma e di consolidare l'amicizia franco-italiana, dando basi ampie e ferme alle relazioni fiduciose tra le due Nazioni. Nel messaggio e nelle dichiarazioni del Duce vi sono delle cose eccellenti ed altre che si prestano a discussioni. Non ci si può che rallegrare nell'udire Mussolini affermare 11 suo orrore della guèrra, di una guerra che, anche se scoppiasse tra due nazioni soltanto, diverrebbe fatalmente universale e metterebbe in peric-rlo tutta la civiltà, e proclamare che l'Italia, la quale ha bisogno di pace, non prenderà mai l'iniziativa di una guerra. Ecco una cosa che ha un ben altro accento che non l'esaltazione della bellezza dei fucili e dei cannoni; ecco qualcosa che deriva da un senso della realtà dell'ora evidentemente più interessante di tutta la facile eloquenza con la quale si affrontano talvolta vari aspetti dell'opinione internazionale ». La « Liberté » osserva: ■ L'Italia — dice il Duce — si difenderà se essa < è presa alla gola », e1 il suo diritto, diritto naturale di legittima difesa. Ma da chi, da dove l'Italia può avere qualcosa da temere, poiché per sua stessa confessione non ha inquietudini da concepire sulla spa frontiera alpina? ». L'interpretazione data alla frase di Mussolini, che d'altronde fa parte delle dichiarazioni a Ward Price, corrispondente del Daily Mail e non del messaggio, ma che i giornali parigini esaminano insieme a quest'ultimo, avendo fatto delle due manifestazioni una cosa sola, è, come tutti vedono, volutamente restrittiva e deliberatamente incomprensibile. Non è la prima volta che ai moniti di prudenza partiti da Roma, Parigi risponde che nessuno minaccia nè minaccerà mai l'Italia. Un Paese può sentirsi minacciato non soltanto da propositi diretti di aggressione, ma dal mantenimento forzato di uno stato di cose contrario a certi interessi generali e implicante determinati pericoli di complicazioni mondiali. Un commento del giornale di Daladier Se dovessimo giudicare soltanto da questi commenti più o meno subdoli, potremmo forse lasciarci indurre a concluderne che la Francia sia rimasta sorda alla profonda saggezza politica della parola del Duce. Ma non saremo cosi pessimisti. La stampa che fa la voce grossa è oggi, come lo era ieri, quella di opposizione. La stampa ministeriale si dimostra finora as- sai meno esplicita. Un organo radicale spinto, quello di Daladier, Mini--, stro dei Lavori Pubblici, In un com-mento ohe vorremmo ritenere sintomatico, vede nel massaggio di Musso-, lini un segno di détente tra la Franeia e l'Italia ed un primo frutto del. cambiamento di maggioranza alla Camera francese. « Si seguono con intensità a Roma: le menome manifestazioni della nostra vita pubblica — scrive la « Republiquc » — per non rendersi conto che la Francia, allontanandosi dalla formazione governativa di destra, si allontana dall'avventura. La « détente » diplomatica era alquanto indlspensabiie quanto la « détente » parlamentare. Vi sono delle questioni poste, che non si risolveranno gridando alll'Europa: « Noi siamo puri e forti! ». ■ Che si tratti di armamenti o dell'lnterpretaziono dei trattati, vi sono dei problemi che non si possono risolvere che con lo spirito del 1924. lo spirito di Locamo, spirito che .precedette la grandi opere di riconciliazione umana che t repubblicani realizzeranno contro la reazione e suo malgrado». . Dobbiamo credere, ad onta delle strane eclissi subite dal programma, cinematografico parigino del. Lo gennaio, che il nuovo Governo francese sia realmente disposto a considerate ocn spirito ed Intendimento nuovi; 11 problema dei rapporti franco-italiani e staccarsi, cioè, nettamente, su- questo terreno, dalle direttive di Tardieu e della sua maggioranza? E' ancora troppo presto e troppo arrischiato il dirlo, ma non sarà mai troppo tardi nè troppo temerario sperarlo. Anche stasera In qualche cinematografo parigino è stato proiettato il « film » parlato di Mussolini. 0. P. a n a - Impressioni viennesi « Manifestazione importantissima » Vienna, 2 notte. Il radio-messaggio di Capodanno del Duce, viene definito dalla Nexlp-Freie Presse la più interessante tra le manifestazioni politiche avvenute ieri: U tono col quale il Capo del Governo italiano ha parlato di pace sembra al giornale assai notevole e In particolar modo la t esse mette In rilievo la dichiarazione che mai l'Italia provocherà un conflitto. In egual senso Mussolini si era pure espresso nell'autunno nel discorso di palazzo Venezia, dicendo che la politica revisionista dall'Italia mira appunto a impedire una guerra. « li sentir confermare i desideri di pace e la sicurezza che il ritorno alla calma si accentua e che presto le condizioni economiche miglioreranno — dice la Neue Freie "Presse — è un' Importante manifestazione politica e specialmente importante, perchè viene dalia bocca di -Mussolini'». Mentre il Capo del Gdverno 'Mattano parlava alla radio per- gli americani, il Ministro degli Esteri czecoslovacco — del quale tutto si può dire "fuori che nel dopoguerra si sia adoperato a profitto della pace europea — si .occupava nella. Narodna Politlka del revisionismo, cercando di farlo apparire una specie di valvola per gli Stati e 1 Governi i quali non possono fare un'efficace politica Interna e debbono con un pretesto tenterò di riunire contro un avversario straniero 1 Partiti che all'interno si combattono. Qui il dottor Benes ha fatto cilecca, perchè l'affermazione gli crea l'obbligo di spiegarci come mai siano invece antirevisioniste giusto la sua Czecosjovacch-ia e l'alleata Jugoslavia Sue Stati europei dei quali il mondo intero sa che hanno all'interno da mettere pace fra infiniti Partiti e nazionalità. La logica del Ministro degli Esteri czecoslovacco soffre di troppo palese contraddizione In termini : e se contraddizione non c'è, allora alla Czecoslovacchia tocca mettersi alla testa del movimento revisionista. I. Z. À Londra si protesta per non aver sentito il discorso Coma Mussolini apprese l'Inglese Londra, 2 notte. Nessun commento appare oggi in questi giornali sul messaggio di pace che Mussolini ha rivolto ieri per radiotelefono all'America II testo del messaggio è noto qui solo per il tramite dei corrispondenti romani di questi giornali, ma i loro telegrammi sorto giunti ieri a notte troppo inoltrata per permettere ai collaboratori diplomatici di commentarli. Si manifesta solo un malcelato risentimento contro la Compagnia inglese di radiotelefonia per non avere essa preso disposizioni atte ad offrire al pubblico inglese la primizia dei messaggio, che era giunto a Londra per la ritrasmissione della stazione di Rugby in America. Al pubblico inglese non è offerto invece oggi che un cablogramma da New York, nel quale si riferisce che l'audizione del messaggio è stata perfetta L'edizione vespertina del Daily Fxpress, che non manca mai di rivolgere pungenti frecciate all'Italia fascista, oggi complimenta Mussolini e a sua volta si unisce al coro di proteste contro la Compagnia radiofonica, rea di avere privato il pubblico inglese del messaggio. Il giornale narra che Mussolini dove la conoscenza ammirévole che egli ha acquistato della lingua Inglese a lady Curzon, perchè ella la un albergo della Svizzera aveva scommesso con Mussolini che non avrebbe potuto apprendere In tre mesi l'inglese. Mussolini — sostiene il giornale — accettò la scommessa e al termine del tre mesi lady Curzon ricevette una lettera autografa del Duce scritta In in» glese assolutamente perfetto. Corriere diplomatico sovietico assassinato la una stallone rasai _. Berlino, 2 notte. Si apprende da Vilna che in una pie cola stazione russa, poco lontana dal confine polacco, è stato trovato assassinato il corriere diplomatico russo Stolaroff. Si dice che si tratta di una esecuzione sommaria fatta da agenti della G.P.U. poiché lo Stolaroff era sospettato di recare all'estero documenti St?sr6 ti,