L'inizio dello sciopero nero nella Ruhr

L'inizio dello sciopero nero nella Ruhr L'inizio dello sciopero nero nella Ruhr provocato da un colpo di forza dei comunisti Sulla «tavola nera» è stata affissa la dichiarazione di licenziamento di trecentomila minatori Berlino, 2 notte. La situazione della Ruhr, per quanto riguarda la linea generale del conflitto minacciato, sarebbe — potremmo diro — Immutata. Le trattative fra le due parli sono state — come già annunciammo — rimandate al giorno 7; e certamente l'arbitro non avrebbe ottenuto dalle due parti l'adesione a questa sua proposta di riprendere la prossima settimana a trattare, se le parti, pur essendo rimaste, come sono rimaste in questa prima fase, immote nelle loro richieste e nelle loro resistenze non ammettessero e non intrawedessero nel. loro Intimò la 'possibilità non diciamo già di un componimento del conflitto per via di trattative, ma per lo meno la possibilità di un ulteriore avvicinamento. La distanza ' delle due posizioni rispettive è molta; ma non è poi troppa E, del resto,' quetào che importa non è già che le due parti si incontrino da se stesse, ma quello che importa è soltanto che 6i avvicinino ancora di più ; solo allora l'arbitro potrà intervenire e decidere la vertenza col suo lodo, pronunciandosi per una delle due richieste. La via che ancora separa i contendenti verso quel punto non è troppo lunga; si consideri, come già avemmo ad . esporre, che basterà che una sola delle due parti si avanzi di qualche passo, basterà che gli industriali abbassino la loro proposta di riduzione dei salari dal 12 per cento sino, per esemplo, all*8, che pare essere la misura del Governo avvisata e in media alle altre categorie appli cata, perchè l'arbitro possa intervenire e consacrare tale misura, con la presunzione che 11 Governo saTà senz'altro in grado di renderla, ove occorra per il rifiuto dell'altra parte, ob bligatoria. Prima non potrà. I comunisti sulla'scatta Ma se la situazione per quanto ri guarda la linea generale e, diremo cosi, la via maestra del conflitto è relativamente non buia e tale da non destare eccessive preoccuparlo ni e allarmi, essa, invece, a un tratto si è complicata e mostra lati in ombra per l'Intervento nel conflitto dell'opera e della propaganda comunista, che naturalmente nel buio lavora e sa lavorare. La situazione per questo intervento si è a un tratto pericolosamente complicata; e dalla minacciata serrata? dei 300.000 mi natori si è passati senz'altro a un inizio di sciopero, che già ha assunto misure e proporzioni considerevoli ; da una situazione caratterizzata da una massa di 300.000 minatori minacciati da una eerrata che era piuttosto teorica, ci si trova ora a un tratto nel pieno sciopero, niente affatto teorico, di una massa che raggiunge già il 10 per cento del lavoratori, cosicché 30.000 lavoratori hanno già incrociato -la braccia I comunisti hanno avuto il :empo di preparare accuratamente questa loro azione. La vertenza che è scoppiata l'ultimo dell'anno era; naturalmente, prevista e gli organizzatori comunisti non si sono lasciati sorprendere dagli avve nlmenti. Le autorità e la Polizia hanno in mano documenti dai quali risulta che l'azione era preparata sistematicamente e da lunga mano, e in connessione con essa era anche pre parata tutta una serie di sabotaggi e tutta una azione complessa contro gli operai remissivi e più attaccati al lavoro. Questa aziono radicale dei comunisti è estremamente pericolosa: e rischia di precipitare a un tratto tutta una situazione, facendo tracollare la bilancia verso il piatto del radicalismo anche per tutta la massa del 300.000 lavoratori interessati. II momento è estremamente delicato in Germania; e nelle classi lavoratrici come nelle classi medie l'equilibrio è quanto mai instabile e nulla è più facile che ridurre le masse alla radicalizzazione delle idee, del sentimenti e delle azioni. Tutti gli ultimi avvenimenti lo hanno dimostrato e lo dimostrano a sazietà. Ma qui la cosa è an cora più pericolosa per la speciale situazione psicologica delle Confederazioni social-democratiche e della socialdemocrazia in genera di fronte alle masse operaie e nei confronti del comunismo. Il pericolo sta in ciò: che la radicalizzazione .a cui I comunisti hanno preso a dare impulso finisca a un tratto per travolgere non solo le masse, ma, prima ancora che le masse, i quadri stessi dirigenti socialdemocratici, il funzionarismo cioè delle Confederazioni, le quali possono essere prese dal panico di essere e di apparire agli occhi delle masse meno calde sostenitrici dei loro interessi che non i rivali comunisti. E' questo il gioco lungo ormai del comunisti; è questa la leva per cui i comunisti da mesi e, si può dire, da anni sottraggono a grossi scaglioni truppe alla social-democrazia sempre più Imborghesita e.accusata di imborghesimento. E questo i social-democratici, *>tù'che altro, paventano, i flftJxr» «allo sciopero Procediamo, con ordine nella narrazione degli avvenimenti svoltisi nelle ultime ore; > Ieri, Capodanno, le quattro grandi organizzazioni dei minatori, sia quelle social-democratiche che quelle cristiane, si erano riunite per discutere la situazione e avevano finito per ratificare pienamente il manifesto già due glorili avanti emanato ai. lavoratori, nel quale si esortavano questi — come già annunciammo — a non firmare contratti di lavoro individuali, ad avere fiducia nei loro capi e — si aveva cura di aggiungere — di guardar bene di non, lasciarsi trascinare a seguire la parola d'ordine dei comunisti. Però nella stessa giornata si riuniva da parte comunista 11 cosidetto «Comitato preparatore della lotta», organizzazione da settimane preparata dai comunisti in previsione appunto di questo conflitto, Comitato che conta 247 rappresentanti di operai di 97 miniere. Questo grosso Comitato decise di entrare in azione e di non attendere altre trattative, nè quelle del giorno 7 nè altre, avvertendo le masse del pericolo grave che le minacciava in segui to al già avvenuto annuncio di licen ziamentì da parte delle Amministrazioni delle miniere. Il Comitato decise di presentare subito alle Direzioni delle miniere un ultimatum contenente tre categoriche richieste : 1) immediata revoca del provvedi mento di licenziamento; 2) neppure un centesimo di riduzione sui salari e nessun pegggioramento nelle condizioni di lavoro; 3) turno di 7 ore senza perdita di salario complessivo e in conseguenza assunzione di minatori disoccupati. Quest'ultimo punto rispecchia e fa propria la tesi social-democratica della soluzione della questione della disoccupazione e della crisi industriale anziché con la diminuzione dei salari con la riduzione delle ore di lavoro, la quale permetterebbe l'assunzione di un certo margine di nuovi operai. Anche in ciò l'azione comunista costituisce un tentativo abile ed efficace di prendere la mano al social-democratici e rappresenta perciò un pericolo per la ripercussione psicologica che può avere in seno alle" organizzazioni social-democratiche stesse. Il Comitato decideva anche in appoggio di queste richieste Io sciopero immediato nel caso che le suddette richieste fossero respinte dai datori di lavoro. Le direzioni delle miniere, come era da aspettarsi, hanno nettamente respinto queste richieste, con la naturale motivazione che esse sono irregolari, essendosi convenuto con le riconosciute e autorizzate rappresentanze delle classi dei minatori la' continuazione al giorno 7 delle trattative, solo momentaneamente Interrotte. In seguito a questo rifiuto, che l comunisti, del resto, benissimo prevede vano, stamane si sono riuniti in numerose miniere i minatori comunisti e affini, appoggiati e aumentati da una grandissima massa di malcontenti. Le -riunioni avvenivano purtroppo in una atmosfera di eccitazione, di fermento, di malcontento o di sgomento, perchè proprio stamattina in tutti gli Ingressi del pozzi delle miniere veniva affissa sulla cosldetta < tavola nera » (tavola delle comunicazioni ufficiali delle direzioni) la dichiarazione delle direzioni stesse con la quale in tono «ecco si annunciava il licenziamento di tutta la massa di 300 mila minatori per il giorno 15 gennaio. Alla dichiarazione era aggiunto l'invito a concludere contratti individuai), sottomettendosi a . nuovi patti con salari ridotti, In questa atmosfera fra depressa e eccitata sono avventile le riunioni degli operai comunisti, dell'opposizione cioè ai social-democratici. La massa dell'opposizione crebbe, come è naturale. Le riunioni furono assai agitate e spesso eccitate, e si conclusero senz'altro con la decisione dèlio sciopero puro e semplice. I minatòri. comunisti hanno senz'altro obbedito .a questa deliberazione; e ti' successo loro è un fatto tanto più grave in quanto che la massa di' coloro che vi'hanno obbedito è infinitamente superiore al numero' degli operai comunisti veri e propri, Iscritti al partito, perchè, come abbiamo già dettò, vi si ' sonò associati anche gli Incerti, i malcontenti, gli sgomenti e I paurosi. Successo, dunque, dei comunisti, non soltanto in quanto a tattica limitatamente a questa lotta, ma forse anche successo in quanto aumento del partito. . Le miniare dm non si lavora Si sono cosi arrestate questa mattina tutte le miniere, in cui tutta questa massa-di comunisti e simpatizzanti è in prevalenza. E sono ben 22 miniere che hanno cessato il lavoro; e la cessazione del lavoro è completa perchè 1 pochi dissidenti sono stati costretti all'inerzia. Sono completamente in sciopero le miniere di Bergmannsglueck, Scholven, Mesterhold, Federico il Grande (pozzo 1 e 3), tutte questa a Buer; ìa miniera Bismarck (pozzo 1 e 4), la miniera del Re, nel paese di Gelsenklrchen, la miniera Thyssen (pozzo 3, 4, 7, 8) ad Hamborno; le miniere Mehofen e Neumuehle pure a Hamborn; la miniera Beechenvertha Duisburg; le miniere Recklinghausèn (pozzo 2) e Re Ludovico (pozzo 1 e 3) a Recklinghausèn; la miniera di Westfalen a Ahlen, la miniera Friedrick Hausen, a Linifort e la miniera Dlckschelde, a Moers. Presso altre miniere scioperano solo il novanta per cento dei minatori e gli altri sono obbligati all'inoperosità, e queste sono le miniere Concordia col pozzo 2 e 3 a Oberhausen, la miniera Rheinbanen e la miniera Prosper col pozzo 3, a Pettrop, e la miniera Loberg a Dimarklen; al pozzi Re Ludovico 4 e 5 a Recklinghausèn e al pozzo Gustavo a Essen sciopera solo l'SO per cento del minatori. Al pozzo Principe Leopoldo e al pozzo Hausemann a Dortmund, e Jakobl, a Oberhausen, sciopera solo il 75 per cento degli operai. In altre miniere, dove 1 comunisti non hanno 11 sopravvento per 11 numero, essi sono ricorsi alla violenza. Hanno mobilitato masse .di minatori disoccupati, li hanno fatti entrare nelle miniere come se fossero minatori che andassero regolarmente al lavoro con la tradizionale borraccia di smalto, a tracolla e questi si sono, opposti con'la violenza alla consegna delle marche di controllo, riuscendo cosi a intimidire e allontanare dal lavoro un altro considerevole numero di operai. I pericoli dalla situazione La situazione che risulta da tutta questa azione, con la vasta presa che l'iniziativa comunista ha avuto, deve essere considerata come seria Questo iniziale più che notevole successo dell'azione sobillatrice dei comunisti può esercitare — e purtroppo non mancano segni per dire che comincia a esercitare — grande impressione e influenza su tutta la massa, data soprattutto la apparente inerzia dei dirigenti delle confederazioni social-democratiche, le quali troppo lasciano dividere la loro perplessità e il loro imbarazzo, che è poi sostanzialmente indecisione interna. E' in questa indecisione e in questa perplessità che si rivela il maggior pericolo; se lo sciopero guadagnerà nelle prossime ore più numerosi àdepti, ciò potrebbe scuotere l'atteggiamento di parte almeno del funzionarismo delle confederazioni, naturalmente gelose di non lasciarsi troppo sfuggire di mano le masse. Le trattative che dovrebbero essere riprese il giorno 7 non si presentereb bero, ripetiamo, di per se stesse troppo difficili, se non fosse sopravvenuta la nuova minaccia creata dall'iniziativa comunista. Se il sistema arbitrale des se una maggior libertà all'arbitro, se cioè egli — come prima poteva— potesse di propria iniziativa dividere in due e fare la media delle due richieste, la via per la soluzione potrebbe essere abbastanza breve e spiccia; ma dsutingesiltanvdprecentemente, .in segultp a una verten-, r za dell'Industria del ferro dell'Ovest, | vquesta qualità'è stata tolta all'arbitro ge il regolamento è stato mutato nel senso che l'arbitro non possa decidersi secondo la propria convinzione liberamente e'indipendentemente dal passi fatti finora dalle due parti, ' ma deve: puramente e semplicemente associarsi alla richiesta di una delle due parti, oppure essere sostenuto da una di •esse.. . . -Questa norma è ispirata ragionevolmente al fine di impedire che si costituisse l'abitudine di dimezzamenti delle richieste, abitudine che automa floamente' avrebbe avuto e infatti già aveva per conseguenza che le due parti fin dal principio scontavano già in anticipo il futuro dimezzamento, mantenendosi estremamente lontane una dall'altra e aumentando il divario; il che è proprio il contrario dello scopo cui tende li sistemi arbitrale, che è quello di avvicinare le parti. Si è' quindi deciso che l'arbitro possa solo pronunciarsi per le richieste di una delle due parti, cosi si preme sulle due parti affinchè si avvicinino. Ma nella situazione In questione, data la pressione improvvisamente esercitata con tale successo dal comunisti, si ha ragione di credere e di temere che la parte operaia non farà tentativi di avvicinamento verso l'altra parte e che quindi l'arbitro dovrà decidersi per le proposte che faranno gli industriali nei loro passi di avvicinamento, avendo cosi tutta l'apparenza di dare a questi partita vinta. E anche questo è nel calcoli comunisti. Nei calcoli comunisti, infine, non manca uno sguardo allo sciopero dei minatori del Galles, nel senso che allargandosi questo l'industria tedesca certamente sarebbe chiamata a sopperire al fabbisogno da quella Insoddisfatto; i comunisti cosi pensano di esercita/e anche per questa via una maggiore e più formidabile pressione sull'industria. Ma le direzioni delle miniere dichiarano che avrebbero in tal caso stocks sufflcentl a sopperire al nuovo bisogno. La orisi ti Inasprisce All'ultimo momento, si ha da Bochum che la situazione nella regione di Hamborn nella Ruhr si è nel pomeriggio considerevolmente inasprita e aggravata. Il movimento di sciopero si è esteso Ulteriormente. Gli scioperanti conducono un'attivissima propaganda per tutta la regione e per le vie della città e davanti alle Amministrazioni delle miniere. L'affissione dei manifesti delle Confederazioni social-democratiche è stata impedita dagli scioperanti. Presso la miniera di Neumuhl si sono verificate dimostrazioni violente. La folla ha assunto un contegno minaccioso anche contro la Polizia, che ha dovuto procedere a sgombrare la piazza con la forza. I comunisti fanno propaganda anche per la partecipazione allo sciopero delle fabbriche di gas, delle officine di elettricità e dell'acqua. Essi inquadrano rigidamente i disoccupati, che, divisi in scaglioni, hanno il compito di imporre la chiusura delle miniere che lavorano. Analogo movimento 1 comunisti intanto tentano di scatenare tra i metal lurgici nei variì punti della regione renana dove la vertenza per 1 ribassi è tuttora in corso. A Remscheid l'opposizione comunista della Lega dei metallurgici ha deciso di proclamare lo sciopero contro 11 lodo arbitrale che colà è intervenuto e che ha fissato ri duzioni dei salari del 6 per cento. Alcune fabbriche metallurgiche han no dovuto sospendere il lavoro perchè una troppo considerevole parte degli operaia'ha seguito la parola d'ordine dei comunisti. Gli ■ scioperanti hanno fatto violente dimostrazioni e si sono avuti incidenti con la Polizia. imppciapscirenchsounstlascspcequzupsosutosvtovntonntrstlidofiginpchfeutrfapchpaubdeecdeinzavandil tilichinfrMdrmgtsvliladdctpmcrdUqpcslisfi

Persone citate: Bismarck, Federico Il Grande, Hausen, Moers, Principe Leopoldo, Re Ludovico, Thyssen