La Carta dell'Impero Romano

La Carta dell'Impero Romano La Carta dell'Impero Romano ò A La proposta di creare una carta del-l'Impero Romano alla scala di un mi-lione, venne formulata per la primavolta al Congresso Internazionale diCambridge nella seduta del 18 luglio1928 dal signor O. G. S. Crawford,rappresentante deUa Gran Bretagna.La proposta quanto mai interessanteera studiata con un concetto di esatta ; realizzazione caratteristicamente in- Slese, nell'intento di semplificare per|jluant° possibile il grandioso lavoro.; 'Base infattl deIla carta doveva essere :la Carta Internazionale del Mondo al- ! la scala di un milione; cosa che avreb-i iDe permesso di lavorare sugli zinchi j |già eseguiti per quello che riguardava! l—- i — ..u.^,. .iuvui|j già eseguiti per quello che riguardava ! ji contorni geogi-afici e le colorazioni base dei mari, dei piani e dei monti. ed inoltre la carta avrebbe dovuto es-: ^ compilata dalle varie nazioni un |temP° faoenti Parte de»'Impero. I AccoUa con entusiasmo la proposta, sl Procedette alla nomina di una com- missione composta da rappresentanti ; IdeUa Gran Bretagna, dell'Italia, della'JFrancia e della Spagna, e precisamen-: {te dai signori E. M. Jack, conte Fran-. Icesco Pellati, C. della Roncière, ed H. Castro. A questi membri principali fu-'j>'ono aggiunti alcuni membri coadiuto- S^S^Vt^ì SSratìKT^^ SiSSS. dita è atata icheologia italiana. Il Crawford, auto-1 re della proposta, fu nominato segre-i | tarlo della Commissione. : ., . , ,,, 11 piano dell opera Meno di un anno dopo alla fine di ' aprile del uSo^oS^LTtlne- va le sue prime sedute a Firenze e concretava il piano dell'onera enun-1ciando i criteri generali da "seguire perila compilazione della carta, chiarendo ìtra l'altro un elemento che si preseii-ltò subito come una delle caratteristi- M|che difficoltà'di attuazione delipTo^" Ì to, e cioè la data da attribuire alla!jcarta stessa, in quanto che l'estensio-1 Ine dell'Impero subì nel tempo parec-j:ehie modifiche, specialmente dal se;concio secolo in poi, quando sotto al- ialini imnorarni-i anmiiTirn n ì-1,t»i tniil 1. 1 «uni ^^"^^^mTESb? ' |mente v q &m carta ]a gfc )ficie dell'Impero ai tempi di Augusto p ài Settimio Severo, nè tenere assolu-ijto conto di quelle che furon conqui- ! 'ste talvolta puramente strategiche co-i 'me quella tipica della Britannia al|Britannia tempo di Settimo Severo, o d'altra i jpa,,te attenendosi alla pax romana1 ideirepoca augustea, scartare la reale : I™!"-!'»"1 »"6"">»"l ■«•»'» "» '«"itl conciuista ed il formidabile sistema di-:;fensivo creato da Adriano in Britan-1 -ir —Il .1.- «n : |le loro insegne. Solo poiché la carta IJnon è puramente c semplicemente geo-:1 grafioo-storica, ma anche monumenta-; l-1 per quello che riguarda l'Italia, sono i- ! stati segnati I limiti delle regioni auma |gustee. I limiti cronologici dell'opera di 1 vanno dalla prima comparsa dei Roio!mani in ogni regione fino alla caduta d, ; dell'Impero d'Occidente. Nei riguardi, a. ! delle segnalazioni delle città fu deciso Ite ; di limitarsi a quelle che furono abita- ta te durante il periodo romano o in una' parte di esso, scartando ad esempio glijavanzi preistorici. I I primi fofili Nella segnalazione dei singoli mo-inumenti si stabili di eliminare tutti' quelli che fossero in una città od alle compresi neiit.uWlVULI 0. ...UHI V». CUlUIUtUC LULII quelli che fossero in una città od alle sue porte, ritenendoli compresi nel segno indicaiore della città stessa, e di accennare con elementi convenzto- nali i monumenti isolati, come templi, sacelli o ville, che abbiano singolare importanza per vestigia o ricordi sto-.ric. Il caso delle ville si presentò par- ticolarmente difficile alla risoluzione, \ data la grande quantità di questi edi-;fici sparsi principalmente in Italia, e la,diversa importanza che essi possono avere, come si comprenderà facilmen-jte confrontando una costruzione im-; mensa quale a Villa Adriana nei din- v^ 1*Ztow™t£e™\m?TnM ^lP^/^d%iò^ si incontrano nel Lazio non tosterebbe forse una carta al venticlnni'emila: da- : la quindi la grandezza della scala fu \ convenuto che si dovesse esaminare ; caso per caso la maggiore o minore : ^Portanza di un monumento, senza stabUire a tal proposito una norma ge- nei;ale definitiva. Cosi per le fornaci e così Per i sepolcri, che ognuno sa quan- '? J^gJ^f^J^g le ^^ouspto- ri' f u deciiio di segnalare solo i più im- 001'111111'1 Per !e miniere il segno con- Menzionale deve indicare la posizione; P«ctaa di ognuna di esse salvo che Hzona sia particolarmente ricca, noi a«àl caso il nome del metallo in latino sarà■\SCI,lt,to attraverso tutto ildistrotto, sen-1 La lingua da adottarsi per la carta è za ripeterlo accanto a ciascun segno. ILa lingua da adottarsi per la carta è ancora questione controversa, perchè: ^ "^'«- «>="a. *ii*>uuc tu <= affidata la compilazione di ogni foglio, i Sono Jitati per ora compilati il loglio j N. 30 terra commei guitl b"" Uu„ _i -"o" *>. *i ^ " " cura della Spagna. La compilazione dil ouesti fogli ha, come si è detto, carat-! f„„„ i jt li .Idi contenuto storico-archeologico, spe-ìcialmente nella parte che riguarda le'■ regioni più vicina a Roma; il cuore del- o a oa oltre che provvisorio, il carattere del principale foglio italiano, di cui diamo qui la riproduzione, è anche sperimen-tele, nel senso che su questo primo e-»semplare gli esperti d'ogni regione deb-di, bono segnalare le mancanze o suggerì- o Ire le modifiche. Ogni critica di non e- - spertl è quindi prematura e fuori ìuo-a'go, anche se non si volesse tener conto che per la prima volta in Italia si ten-ta un'impresa di tal genere, c che anco-ra nelle Università italiane si studia la storia e la geografia dell'Impero Ro- mano sulle carte del berlinese Kiepert. La carta non può nella sua prima fidi- ziono essere perfetta; si potrebbe nei Ifogli non eseguiti dell'Italia accennareiad altri errori che non sono le semplici , omissioni o storpiature di nomi notateIda qualcuno nell'edizione italiana, ma Iben più gravi cose che potrebbero far ' dubitare della competenza in materia di certi compilatori. Ma a giudicare e icriticare vi sarà tempo quando l'edizio-'ne. sarà definitiva e gli errori appari- nno come stabili anche dopo le revi- >ni della Commissione e degli esperti. I» J'Uol:» La carta a nana Per ora sarà sufficiente constatare il ; lavoro compiuto che non è poco nè poco accurato, specialmente nei ri-lia, segnata miglio per miglio non solocoi cippi superstiti, ma con le distanzeeffettive per rendere più agevole aglistudiosi l'orientarsi in tanto impor-tantissimo elemento della espansioneIromana. In questo foglio mentre ai so-jno da un lato aggiunti elementi a quel-li già stabiliti dalla Commissione, datoj che l'Italia si presentava con un carat-tere troppo particolare perchè si po-tesse compilare la sua carta con ghstessi prlncipii che potevano regolarela compilazione di quella della Galliao della Britannia, da un altro se ne so-no aboliti alcuni, riduccndo per esem-pio a due le categorie delle città anziche a quattro come era stato deciso, equesto per l'impossibilità di classificare; molte città che al tempo dell'Imperopia avevano cessato di esistere, od era-no divenuti semplici villaggi ricchi dirovine dell'antica magnificenza. Si so-no invece aggiunti segni convenzionaliIpcr monumenti, sepolcri, anfiteatri o: teatri che spesso si trovano anche lon-tani dalle città, isolati completamente.glijData poi la differenza tra la configura- Izione fisica dell'Italia antica in con- fronto di quella moderna, cosa che era impossibile segnare perchè i contorni geografici sono fissi — stabiliti com0o-is'è detto sulla carta internazionale delti'mondo — in alcune zone di cui è tipicole esempio Pisa, " eiimentre Si trovava sulla costa in epocail segno de! porto è stato fat-II ... . 1 L W L. L. le esempio Pisa, lontana oggi da! mareel mentre si trovava e romana, o- to in piena terra, affidandosi alla scien-li, za geologica dei consultatori. L'impres-re sione della carta è stata ottimamenteo-.eseguita dall'Istituto Geografico mill-r- tare sotto la direzione dello scomparsoe, \ generale Nicola Vacchelli, membro eoa-di-;diutore della Commissione internazio-la,naie.- no r p_ n-j , ^ ' _1_ ' '*" I | l ! ! i i j : . < •

Persone citate: L. L., M. Jack, Nicola Vacchelli, Pellati, Settimio Severo, Villa Adriana