Il generale Gonzaga creato Marchese del Vodice

Il generale Gonzaga creato Marchese del Vodice Il generale Gonzaga creato Marchese del Vodice Roma, 30 notte. Con sovrano motu proprio S. M. il Re si è compiaciuto di concedere al principe Maurizio Gonzaga, medaglia d'oro, generale di Corpo d'Armata, già comandante generale della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, il titolo trasmissibile di marchese del Vodice. Gonzaga Maurizio Ferrante, marchese, principe del Sacro romano impero, signore di Vescovato, dei conti di Villanova e Cassolnovo, patrizio veneto, altezza serenissima, generale di dnllj njlctdvmCorpo dannata, senatore del Regno, Uè nato a Venezia il 21 settembre 1861, lnda don Antonio Franceso e da donna Domenica Priamo. E' il principale rappresentante della storica Casa Gonzaga, dell'unico ramo vivente detto di Vescovato, derivante da Giovanni, se eclescondo figlio di Federico I di Mantova ; I Gonzaga di Vescovato con diplo-inma imperiale di Praga del 1" marzo e1593, ottennero la qualifica di Prin- rcipi del Sacro romano impero. Nel 1703 furono creiti Grandi di Spagna; di questo ramo rimangono oggi la linea primogenita, rappresentata da don Maurizio e da suo figlio don Ferrante Vincenzo (nato a Torino il 6 marzo 1889) e donna Angelina Alliata, e la secondogenita rappresentata dai fratelli don Carlo Lodovico e don 1Giovanni Maria Emanuele e Geltrude ddel Carretto. Da signoria di Vescovato gera uno dei pochi feudi mmeriall sc-i^pravvissuti in Lombardia alla conqui sta austriaca, ma assorbiti poi dall'Austria in virtù dell'atto di Vienna del 9 aprile 1815. Don Maurizo Iniziò la sua carriera militare col grado di sottotenente nel nezdnzl i a o l quarto reggimento fanteria il 24 apri- j le 1881; fu promosso quindi tenente nel luglio 1883; capitano il 4 novembre 1889; maggiore a scelta il 29 dicembre 1899; tenente colonnello il 7 ottobre 1904; colonnello il 30 dicembre 1909; comandante il reggimento misto Libia! il 7 luglio 1913; comandante la zona militare di Tobruk il 2 dicembre 1913; vice-governatore della Cirenaica il 26 febbraio 1914; maggior generale comandante la brigata di Napoli il 2 luglio 1914; tenente generale il 1. giugno 1916; comandante la divisione militare territoriale di Genova il 26 gennaio 1919; comandante il Corpo d'armata di Firenze il 19 aprile 1922; comandante d'Armata il l.o febbraio 1923; coman- dante generale della Milizia Volontaria 1 Sicurezza Nazionale dal 7 settembre : 1925 al 9 ottobre 1926. E' decorato di due medaglie d'oro al valore militare, la prima di motu pro%)rio di S. II. il Re per l'azione del Vodice, la seconda con decreto 2 settembre 1922 per l'azione di Stupizza; di tre medaglie d'argento, di due croci di guerra e di cinque distintivi d'onore per ferite riportate in guerra. Ecco le motivazioni delle due meda":ie d'oro, concessegli entrambe mcn tre egli comandava la 53.a divisione: l« Animato da fortissima volontà, da incrollabile fiducia nel successo delle armi nostre, con raro sprezzo del pericolo, si teneva, per un intero mese di lotte accanite, a stretto contatto con le proprie trappe di prima linea, portando loro di persona, nei momenti più critici, la parola animatrice, incitandole con l'esempio alle azioni più iardite, rendendosi cosi primo fattore di quelle gesta che ci resero padroni del Vodice e che ci permisero di te-nerlo Inespugnabile di fronte ai -più accaniti sforzi nomici. — Vodice, mag- gio-giuipio 1917 ». <- Nel momento più grave della guer. ra," sbarrando c^'là0surmvM passo all'avversario premente con vi-gorcsa grande offensiva, dava alle sue truppe brillante esempio di fermezza, di coraggio e di valore personale, nei siti più esposti alle offese nemiche, ; manteneva un così esemplare conte gno pito in più parti dei corpo dal pio: nemico, rimanendo mutilato, fino a che fu costr.-tto a lasciare, suo malgrado, il campo di battaglia, sul quale, nel nome de! Re e dalla Patria minacciata, aveva mostrata la via del- 10 anche quando fu gravemente col- to in più oarti dei corpo dal piombo onore, quella che portava al nemico. Magnifico esempio di alto sentimento del dov diti ' lieo esampio di alto sentimento vere, di sapiente spirito offen- li fulgido eroismo. - StupUza. 31V0, 25 ottobre 1917 ».