La notte di Natale a Betlemme

La notte di Natale a Betlemme La notte di Natale a Betlemme // pianto degli Ebrei sulle rovine del Tempio - La roccia dove sì alzò la Croce - Suono di campane a gloria nella pura notte di Palestina - " Qui dalla Vergine Maria Gesù Cristo è nato,f - (Per radio detl nostro inviato sp>eoieile) Betlemme, 25 dicembre, ore 1,30. Ieri il Muro del Pianto offriva quel consueto impressionante spettacolo di ogni vigilia di sabato già ricordato da San Gerolamo in una sua Epistola e dai primi pellegrini di Terrasanta. Presso l'ultimo rudere della grande opera per la quale Salomone aveva chiesto al Re di Tiro i più abili artefici nel lavorare U marmo, il bronzo e il duro cedro del Libano, gli ebrei gridavano alto il loro dolore per il Tempio tre volte distrutto, per il popolo disperso, per la patria invasa e perduta. Tragico pianto, più umano e carnale di qualsiasi rito. Erano forse un centinaio lungo quei cinquanta passi dell'antica muraglia chiusa in un angusto vicolo die lascia scorgere soltanto uno stretto lembo del più limpido cielo di Palestina- Di ogni classe ed ogni costume. Alcuni ricoperti fino ai piedi da zimarre dai colori vivaci; altri dal funereo soprabito che sembra indossato per un lutto senza fine; altri ancora con in capo larghi cappelli piatti bordati di pelo di coniglio sotto i quali barbe fluenti e nasi aquilini rievocavano immagini di Patriarchi biblici, uomini, donne e fanciulli ripetevano il la-\ mento millenario. « Israel! Israel! » U rapido tramonto asiatico, calando il sole dietro i monti che videro Sansone stanco della strage dei Filistei, già recava a Gerusalemme la notte, e, quasi l'intensità del dolore esplodesse nell'ansia di non potersi palesare intera, le voci si facevan più acide, le invocazioni diventavano strazianti. Preghiere ? Imprecazioni"! «Israel», «Israel», era la parola che dominava stridula sopra le incomprensibili geremiadi. Il più vecchio, una specie di profeta dagli occhi penetranti e mobilissimi, teneva aperto il Libro della Legge, la Thora, e salmodiava precipitosamente. Tratto tratto, si interrompeva per lanciare un grido più lamentoso e allora, a quel richiamo bizzarro, la turba prorompeva in un urlo lacerante; ciascuno si addossava al muro, lo toccava, lo baciava, gli si strusciava addosso con l'intera persona, quasi tentando un supremo abbraccio della fredda pietra inanimata. Poi ciascuno se ne staccava per riprendere il canto, accompagnato dal moto febbrile delle braccia, delle spalle e dei fianchi. Ma più strane a vedersi, man mano che il tempo passava e l'eccitazione cresceva e la. sensualità del simbolo ingigantiva, erano le donne che, con- le palme aperte, accarezzavano i blocchi e vi soffregavano sopra le labbra piangendo dirottamente. Quindi un silenzio improvviso piombava sul gruppo e tutti fissavano estatici il muro. Quale paradiso perduto, la loro fantasia scorgeva dietro l'ostacolo insormontabile? Che cosa sognava questa gente identificata con, l'eterno viandante? Non ritornava forse dal Getsemani la profezia del Divino Maestro : « In verità vi dico che non resterà qui pietra su, pietra » ? Sulla via della Croce L'impressionante scena che i secoli non valgono a mutare sì svolgeva sotto Ip sguardo impassibile di due poliziotti inglesi e, poco lungi, la Via dolorosa di Cristo salente al patibolo era intanto percorsa dal solito stuolo di fedeli guidati da un gruppo di Francescani. Tappa per tappa, l'epilogo della Passione veniva rivissuta cominciando dal luogo della condanna, il Pretorio. Un frate leggeva ad alta voce il Vangelo al pcpolo cristiano inginocchiato, che di stazione in stazione, ritrovava i luoghi della ascesa suprema. Ecco la imposizione della croce, ecco il luogo della caduta, dell'incontro con la Madre, della pietà del Ch'eneo, del. gesto santo della Veronica, dell'apostrofe alle figlie di Gerusalemme, della terza caduta sotto il peso della croce ed infine la Basilica che chiude nelle sue volte e fra le sue colonne la pietra dell'unsione, la roccia del Golgota fenduta del terremoto della morte ed il Santo Sepolcro. Saliva adesso, il piccolo corteo,scguendo i frati su per le strette scalette adducenti al Calvario che sta nella parte superiore del Tempio e non è il Monte della Tradizione pittorica ma una semplice soprelevazione rocciosa appena fuori di quella che era l'antica città. E' vano ricercare ormai . qui in questa chiesa cento volte manomessa e riedificata la rievocazione di una fatale cronaca soffocata da culti diversi. Occorre che l'immaginazione aiutata dalla fede compia il quotidiano miracolo di ricreare ogni volta il mistero del Dio fatto carne sofferente e dell'Uomo inviato a portare sulla Terra il segno tangibile della Divinità. Altrove è l'umanità di Cristo e la fusione perfetta delle due idee. Forse là dove il rito degli uomini non giunse e la natura ancora parla con la semplice voce che fu la voce di Gesù recante al Mondo la buona novella. La città dei contrasti Non senza ragione di Lui fu scritto che restò sempre vicino alla natura e di essa si valse per giungere più rapido ai cuori; e mentre questi pellegrini devotamente si curvavano a guardare attraverso la grata la roccia dove si alzò la croce, mentre si inginocchiavano a baciare il marmo di quella tomba che Giuseppe di Arimatea aveva preparato per sè e accolse invece la Spoglia divina, ci sem brava che i muri, le colonne, gli archi e tutta questa troppo greve suppellettile si dissolvessero nell'aura mistica di Gerusalemme e rivedevamo allora il paese poco prima percorso, l'ansa del Giordano, la distesa metallica del Mar Morto, lo spalto azzurro dell'altipiano della Transgiordanla, le casette arabe di Betania annidate nella desolata valle brulla per la quale il Viandante dell'apologo scendeva a Gerico per mettere a prova la pietà del Samaritano, e lassù, sul monte della Quarantena, dove Gesù si raccoglieva prima di iniziare la sua vita pubblica. Natale in Terrasanta. La semplicità della espressione non giunge a dire intero il suo significato profondo e, più che profondo, intimo, ingenuo. Gerusalemme è la città mista per l'incrocio di razze e di favelle, il luogo dei contrasti e delle eterne dispute spesso sanguinose, dove il Muro del Pianto sta presso la Moschea di Omar, dove se in vetta al Monte degli Olivi volete visitare la chiesa eh; sta sul luogo dell'Ascensione, dovete dare cinque piastre al mussulmano che tiene le chiavi del Santuario stesso, in modo che quelle del Santo Sepolcro sono ancora in mano degli Arabi. La Santa Grotta Ma ad un'ora di cammino di qui, Betlemme accoglie con la sua parvenza di piccolo Presepio bambinesco che ci richiama le lontane dolcezze familiari, e persino lo squallore giallastro dell'arida terra di Giudea sembra temperarsi nel gri giore argentino di qualche rado uli veto. Là, in fondo, sotto il declivio, è il campo dei pastori che scorsero il passaggio dei Re Magi e giubilarono per il fausto annunzio rompendo il silenzio notturno di canti gaudiosi e del suono delle zampogne Qui, racchiusa nella Basilica, è la Grotta della Natività e quel Presepio che San Francesco, dodici secoli dopo il più grande evento della storia del Mondo, riproduceva a Grecalo riportando Gesù fra i suoi figli Apro gli occhi... La Santa Grotta è dinanzi a me. Per tre lati le pareti sono adorne della preziosa tela d'amianto che da alcuni mesi era stata arbitrariamente rimossa da un funzionario del Distretto di Gerusalemme, in seguito a un atto di vandalismo che ne aveva sfregiato la parte superiore. Questa preziosa tappezze- ria è tutta una fuga di arabeschi in oro sul fondo rosso. Il centro della decorazione è costituito da otto stemmi a doppio scudo e da quattro parallelogrammi a cor- \Sulla parete meridionale sono rap-presentate, entro due parallelogram- nice dorata sostenuti ognuno da unacoppia d'angeli e raffiguranti gli e-pisodi più notevoli dell'infanzia diGesù a Betlemme. Ecco, a rapidi tratti, la disposi-zione e le scene dei singoli quadri, mi distinti, la Nascita del Redentore e l'Apparizione degli Angeli ai Pastori. Le altre due figure geometriche dello stesso tipo si trovano sul lato settentrionale della Cripfa e racchiudono la riproduzione della scena di San Giuseppe avvisato, in sogno, dall'Angelo di fuggire col Bambino e con la sua Santissima Madre in Egitto, e quella della Vergine che offre il suo Divin Figlio all'adorazione dei Re Magi. Gli otto stemmi sono così distribuiti: quattro a Nord, uno ad O.vest e tre a Sud della Grotta. Essi sono formati di due scudi che si intersecano nella loro parte superiore sormontata da una corona reale, dipinta in oro, da cui spuntano calici di fior dì loto. In uno di essi è riprodotto, in campo d'argento, il simbolo pentacrociato della Custodia di Terra Santa, mentre sull'altro si accavallano due braccia ai piedi una croce rossa su foìido azzurro, emblema araldico dell'Ordine dei Minori. In alto il telone è infiorato di versetti del Vangelo. Tristi ricordi L'attuale tappezzeria dell.'. Santa Grotta ha poco più dì mezzo secolo dì esistenza. 1125 aprile del 1873 una banda di trecento Greci, monaci e secolari, armati fino ai denti, invasero la Santa Grotta, e maltrattarono e ferirono cinque religiosi france- . ... ir. scani che vi stavano pregando. Dopociò, saccheggiarono il Santo Luogo,„.;„ ,„.„77„ „i,„ „..„,..,? portando via tutto quello che aveva un valore intrinseco, perfino le lastredi marmo che rivestivano il santoPresepio. Il console di Francia a Gerusalemme, ottenne dal Governo ottomano la reintegrazione dei Francescani nei loro diritti, con piena facoltà di riparare i guasti. Fu allora che il Governo francese mandò, nel 1874, la bella tela d'amianto, la quale offriva garanzìe contro gli incendi. Ma non fu ottenuta alcuna indennità per i danni; nessuno degli oggetti rubati è più stato restituito. Dei due quadri, dell'Adorazione dei Magi e della Natività, dovuti uno al Murillo e l'altro al Maello, rapiti a forza durante l'ignobile saccheggio, il primo è stato recuperato ed oggi si può vedere nel Museo di San Salvatore a Gerusalemme. Da quel triste avvenimento, un soldato sta giorno e notte di guardia nella Santa Grotta. Vent'anni dopo, in questo medesimo Santuario, un croato, giannìzzero russo e greco di religione, uccise a colpi di rivoltella il frate sagrestano. Tirò poi sui religiosi francescani che passavano in processione e ferì gravemente tra essi un povero vecchio. L'assassino fu arrestato, ma prima del processo riuscì ad evadere. Nonostante la custodia affidata alla polizia, la catena degli incidenti alla Grotta dì Betlemme ha sempre contìnuto ad allungarsi ogni anno più. E anche la storia della tappezzeria ha avuto i suoi interminabili capìtoli, l'ultimo dei quali sì è chiuso, almeno provvisoriamente, di questi giorni col riconoscimento del diritto dei cattòlici di riparare essi stessi la loro preziosa tela d'amianto e di ricollocarla al suo posto primitivo. Pellegrini d'Italia l' Ma come fanno male al cuore questi dolorosi ricordi mentre, avvolti nell'atmosfera dì questa notte incantevole in cui il silenzio dei cieli è pieno del glorioso annunzio, si guarda questa Grotta nella quale risuonò, diciannove secoli fa, il messaggio recato al mondo dagli Angeli: « Gloriaa Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà » ! Non ci si immagini nulla di specialmente sontuoso nel luogo dove j nacque Cristo in questa vigilia na i talizia. Nel momento in cui tutti icredenti sentono scendere nell'anima qualcosa di infinitamente dolce e per un istante dimenticano trava-lgU e passioni e lotte e forse anche U dolori più acerbi e si avviano alle 'chiese oppure si, raccolgono nelle i case con pensieri di reciproco affet-ìto, siamo qui nella culla del erutta nesimo poche centinaia di persone.All'una del pomeriggio è giuntoil Patriarca Latino di Genwalcnméj monsignor Barlasshia, che ha indos sato i sacri paludamenti e alla testa della processione è entrato nella Ba silica. Prima il solenne Vespro pontificale con, durante il Magnificat, la visita al Presepio; poi la funzìo ne nella chiesa di Santa Caterina, parrocchiale, di Betlemme. Tutto sì è svolto con rito semplice e, tanto lontani come ne siamo, ci sembra di ritrovarci in Pàtria essendo quest'anno presenti in maggioranza Italiani. C'è anche Piero Parini, Dìrettore dei Fasci all'Estero, cui sta mane U Superiore dei Francescani ha conferito la Croce d'Oro di Terrasanta, ed il Patriarca la Grande Croce dell'Ordine del Santo Sepolcro in segno di gratitudine per la visita. E' scesa, così, la sera, cristallina e pura. Le case di Betlemme ancora una volta si sono accese di un caldo color d'oro, poi l'ombra le ha avvolte, mentre a poco a poco impallidivano di un languore struggente. Adesso è la notte, l'ulta notte traforata di stelle che sfavillano straordinariamente lucenti. Si canta il Mattutino e la Messa pontificale è celebrata. Sono le undici e si inizia una nuova processione da Santa Caterina al Presepio. Tanto angusta è la grotta che a malapena contiene qualche decina di persane, ma la commozione è intensa sui volti di tutti i, presenti. Frattanto là lettura del i l a , t o n ì n o a o . a o a e - t ■ - o.vangelo viene commentata da una,,sorta. di. ranpresentazione scenica ed ? ..... ^ ,• - ,. a . m -bellissimo Bambino Gesù di cera e} <yìe>ie deposto prima nello speco del- ola Natività, poi in quello che con(en-a l . à i e e a ò a e ce on su a ti e o zli isi ine la greppia. Alla luce incerta dei ceri brilla la stella d'oro che causò tanta guerra fra latini e greci e sulla quale stanno incise le paróle fatidiche: « Hic de Virgine Maria Jesus Christus natus est», e mentre le campane suonano a gloria nella notte più ci si sente come avvolti da ti «'«idi- popolo cristiano. „. ,. , , . Ciascuno di noi va con la mente aisuoi cari lontani e nuU'altro che unsenio di umiltà soave scende nella-l\cibue tenerezza e si pensa al bene ' che questa ora mistica reca a tutto ilnima. Un anelito infinito di amore,un desiderio immenso di bontà pare,., , , ~ ., dilagare da questa povera Grotta, sulmondo. Non è suggestione del mo-mento, è una realtà prorompente M..... ,. , * T fatta di sconfinata sp&i-anza, La spe-ronza di tutta una umanità eh e trop-chiede e vuole pace. MARZIANO BERNARDI. po sofferse e che nel nome di Coluie, ,. , che come nessun altro sa consolareLarga amnistia natalizia in AmericaWashington, 24 notte. Condoni e riduzioni di pena su lar.ga scala sono concessi, quale regalodi Natale ai Dri°-ionieri nelle carcerica pacale, ai prigionieri nelle cai ceriai quasi tutu gii oiaxi aen America, icondannati a pene da uno a cinque an.ni ottengono la libertà condizionale,gli altri che già erano stati liberaticondizionalmente sono dichiarati libe-rati interamente. In questi casi i giù-dici hanno già incominciato a chiama-re nei loro uffici i condannati, e dopoaver detto loro parole di paterni con-sigli e dato incoraggiamenti si sonocongedati augurando buon Natale,«Altrettanto a lei», hanno metodica-mente risposto i liberati. eti nè rò, ea ! n ! ee a i i liberati. A quelli che dovranno però rimanere in carcere durante le feste natalizie saranno distribuiti in abbondanza tacchini e dolci. Essi saranno poi autorizzati a tenere festicciuole di famiglia tra le mura delle carceri, e potranno ricevere regali da amici vicini e lontani. In molte prigioni i preparativi per la celebrazione del Natale so-no già avanzati, e sono stati nominatcomitati per procedere alla decorazione interna degli edifici e alla preparazione dei programmi di divertimentiie a- e le le t- ae. o éjeàaó ha sollecitata) speo,alt cheProgetto d'una tassa progressivaper ovviare alla crisi nel Belgio Bruxelles, 24 notte. Fra i vani progetti che il Governo vuole realizzare per ristabilire l'equilibrio delle finanze, quello che ha maggiormente impressionato la opinione pubblica è la tassa professionale speciale alla quale tutti i belgi dovranno sottoporsi. Questa tassa sarà progressiva ed il tasso più elevato sembra non oltrepasserà il 4 pei- cento. In base ad essa viene richiesto circa l'I per cento ai cittadini il cui reddito va da 20.000 a 29.000 franchi; il 2 per cento a cominciare da questa somma sino ad un reddito da 80.000 a 100.000 franchi; i3 per cento a partire da 100.000 franchi fino a 200.000 franchi; infino il 4 per cento ai disopra di 200.000 franchiIl Consiglio di Gabinetto non ha potuto sino ad oia esaminare la oro-posta in tutto il .suo valore. Vi è perù da credere che, pr'ma di procedere alla conclusione di questo progetto, il Governo aspetterà'che il Parlamento glabbia accordato i poteri