L'Italia redenta e rinnovellata esalta oggi l'olocausto di Guglielmo Oberdan

L'Italia redenta e rinnovellata esalta oggi l'olocausto di Guglielmo Oberdan IL CINQUANTENARIO D'UN MARTIRIO L'Italia redenta e rinnovellata esalta oggi l'olocausto di Guglielmo Oberdan Ls ra p Alle 8,20 del mattino del 20 di-cembre 1882 il colonnello WeikardJcomandante la piazza di Trieste, in-viava da quell'ufficio telegrafico al-l'I. R. Ministero della guerra a Vien na un dispaccio cifrato che diceva: « Esecuzione avvenuta oggi alle sette del mattino senza incidenti ». Il boia, giunto il giorno innanzi dalla capitale dell'Impero, aveva compiuto la sua opera. Guglielmo Oberdan aveva espiato gloriosamente il suo delitto d'amore per la libertà di Trieste italiana X>a notizia »ìiP« T<..iì.. -,+f conosciuta inmrtì&^ U-U tf^grain-SiScSSSP Sto/oij*. «prò-icc*a; testualmente quello deU'uffi-■fluceva testualmente qu doso Korre-ìpondenz Bureau di Vien na: «Guglielmo Oberdank, condan nàto à morte dal Consiglio di guerra, è stato giustiziato oggi » : ma se la notizia era laconica e so il colonnello Weikard aveva potuto tranquillare i suoi superiori con quel « senza incidenti » diretto a far tirare un sospiro di sollievo a quegli alti circoli viennesi che paventavano po ,. r , . ; rw co meno di un insurrezione, ciò nontoghe che la commozione in Italia siastata vasta e profonda Comn^ di vario genere: che alle preoccupa-zioni del Governo che, fiso alla sua politica e stretto dai suoi impegni diplomatici, avrebbe voluto soffocare sin dall'inizio ogni agitazione che potesse mettere a nudo la profonda ferita aperta nel vivo cuore d'Italia, corrispondeva l'ardore della gio vinezza che nelle Università" e~suÌTepiazze gridava il suo amore per la vittima, il suo sdegno per gli impiccatori, la sua volontà generosa di vendetta. t Fin d'allora si delincava nel nostro paese il drammatico conflitto tra le forze giovani e nuove e quelle l'appresentative di un conservatorismo politico, fosse esso di destra o di sinistra, che rinchiudeva la vita c le aspirazioni della nazione nel criterio angusto di una prudente e pavida amministrazione. Non si vuol dire con ciò che fosse tempo d'audacie quello d'allora, ma neppur oggipossibile nascondere l'angoscia nel pensare che, con quella vittima eroica appena immolata, ci fosse una maggioranza parlamentare pronta a mostrar segni di sorpresa, di rammarico e di disapprovazione all'annuncio 'dato dal Presidente Farini sul finire della seduta del 21 dicembre, che era stata presentata dall'Estrema sinistra al Governo la domanda se questo « avesse speso una parola generosamente italiana per salvare la vita del giovine triestino Oberdank »Francesco Salata, nel suo libro definitivo sulla figura del giovane marlire, ricorda con serena imparzialità il triste episodio parlamentare. Il Presidente del Consiglio Depretis si riservava di dire nella successiva seduta « le intenzioni del Governo su ViuestR interrogazione » e GiovannBovio, scattava: « Noi intanto protestiamo contro l'insulto austriacoprotestiamo italianamente... ». Lo interruppe, tra i rumori della Camerail Presidente : « Non le posso permettere di protestare; qui si discuto... »E il Bovio: « Non contro il Governo protestiamo, ma contro la provoca zione straniera ». Replicava il Premdente: « Non vi sono provocazionifat^_cfl2tr° ^g£*protestare ». Rumori c disapprova ziohi registra il resoconto parlameli-tare: e sono centro gii interrogante. le protesto, non contro il Presi-dente o la « provocazione straniera »Questo il Parlamento, questo il Go-verno di quel tristissimo anno. Ma lagiovinezza, come si disse, gridava allo e forte il suo sdegno e Giosuè Car ciucci, rappresentante dell'Italia nonimmemore, di quell'Italia che ali-mentava ancora le sue radici nellagrandezza incancellabile del passato o che ricercava con le sue più giovani fronde la purezza delle alture, alzava la sua voce al di sopra delle fazioni politiche. In quella tragica notte dal'19 al 20 dicembre che fu l'ultima notte di Oberdan, il Posta scriveva il saluto d'Italia al Martire e la maledizione all'Imperatore: e all'alba, mentre il boia serrava il capestro intorno al collo del giovane confessore d'Italia, correvano stampate per le vie di Bologna e d'Italia le imprecazioni all' Àbsburgo. Fucilato? Impiccato? Non si sapeva ancora: ma" l'una o l'altra cosa <■■ è, austriacamente naturale ». Questa la grandezza dell'Imperatore invocata e sperata da Victor Hugo — che, sollecitato da Carducci — aveva invocata la grazia. « Ne! sangue ingiovanì, nel sangue invecchia, nel sangue speriamo che affoghi; e sia sangue suo ». E due giorni dopo il supplizio il Poeta con la sua magnifica violenza invitava gli italiani non a fare un monumento, ma a segnare « sur una pietra che resti, la nostra obbligazione con Guglielmo Oberdan » ; a rispondere al pegno che ii Martire aveva gettato con la viìa « L'Istria e dell'Italia » co;1 un giuramento: « A GugSiébno Oberdan, noi accettiamo, ■i liti vita e alla morte. Riprendemmo Roma ài Papa, riprenderemo Trieste ali'Imperatore. A questo Imperatore ileeli iinniceati ». Vero è che il Governo perseguito il Poeta, vero è che si giunse a troncare d'autorità ls sottoscrizioni all'appello carducciano, sì che queste apparvero in pubblico dedicate a <; N. N. eroe », vero che si trovò persino un ministro degli Esteri, il Mancini, che invitò il Governo austriaco a presentare all'Italia la domanda di procedere contro gli insulti carducciani all'Imperatore: ma a questa viltà dell'Italia ufficiale corrisponde va il generoso fermento alimentato nei solchi profondi dalla parola del rappresentante dell' Italia eterna' ménte viva. ..E' per questo che il ricordo cuOberdan - nel cinquantenario ' delsunclizio — pare cosa nuova: c nonappéna perchè la promessa fatta inquel tragico declinare del 1882 fu mantenuta eia un popolo intero schie-ratosi sugli spalti alpini contro le-sercito dell'impiccatore, ma ancoraperchè questo popolo ha saputo trar-re dalla giusta vendetta tutte le con- ro dalla giusta seguenze. I Depretis e 1 Mancini sopravvissero a quegli anni nefasti e ton altri nomi e sotto altre spoglie, -omo già 1 primi avevano tentato diisannullare con la loro paura il sacri-incio dell eroe, cosi i secondi tentare- - no, disperdere il sacrificio di un po-lJ??10: ^ 1 ombra « Oberdan si può -!mre "raramente placata cggi che l'a- n-l™01'?,. . la Patria>.e la disciplina e il|l a o sacrificio son fatti abito d'ogni giorno virtù di ogni ora, sicché i pavidi oblii e le angosciose viltà non trovano più albergo in questa nostra Italia interamente riscattata dall'intrepida energia di un Uomo, dalla dedizione generosa c consapevole di un'intera Nazione. Ed è veramente cosa che sa di mi con forza quasi secreta ma invincin bile, l'Italia sia assurta ad un così - eroico dominio di se stessa, ad una -(consapevolezza cosi masch a e po- tento della propria missione e del ■ proprio diritto. Miracolo che la sto racolo il vedere come a poco a poco,!e l i ria si compiace di compiere, quando i tempi si riempiono di fato e questo fato trova la sua formidabile espressione nell'Eroe che riassume in se i martirii e le vendette del passato, la grandezza e le glorie dell'avvenire. L'ombra di Oberdan non si aggira più corrucciata per le tristi mude di l'iu uun ucuicuci liei le insù muQJ ai n j Trieste austriaca, ma congiunge la a fedele di Roma con le aquile del Cam che hanno spiccato il volo - per j ]0ro alti destini, a i e a La eelÉr<OTe triestina Trieste, 10 notte. Domani Trieste celebrerà con una manifestatone grandiosa il clnquane| ics'TO° anniversario del martìrio di a i o e o a l i l a a o e a a . l i u ni , , . o Guglielmo Oberdan. ,.: Spmo più che mot vive in questi inomi le memorie del grande asssr- ' tore dell'italianità di Trieste perla quale affrontava serenamente e fie- rumente il supplizio. Ricordi eroici \Per guanto, dopo la monumentale\opera di ricostruzione storica com-. pinta dal sen. Francesco Salata, am-'.pia luce sia stata fatta su lutti i\momenti del dramma e ogni punto]del processo politico sia stalo com.\provato sulla base di attive ricerche]negli archivi di Stato di Trieste e di\Vienna, fioriscono tuttavia i ricordi! personali di vecchi patrioti che co- Ìnobbero personalmente il mar lire, ! ricordi che vengono da alcune setti-ì mane pubblicai sui giornali locali.\La sua infanzia inquieta e fanlasti- ca, i suoi studi nelle scuole medie di Trieste e poi al Politecnico di Yien-\ na, dove si maturò il suo pensiero e divenne più ardente la sua passione, la chiamata alle armi, la mobilitazione dell'esercito imperiale per l'occupazione della Bosnia-Erzegovina, in seguito al congresso dì Berlino del 1878, il ripudio dell'odiata divisa e te. fuga in Italia, la distratone* gli Ianni delpenoso esiliò a Roma, i con-tatti coni GràhWWnerstiti del no- lamcon i granai superstiti nei no atro Risorgimento, l'incontro con Ga- ribaldi e il bacio dell'eroe sulla tran- ^iS^Z^^iA per la "sua Trieste, il tentativo im- pedito dal governo italiano di segui- re Garibaldi a Caprera, poi l'annuii-|dato della visita di Francesco Giusep-Ui lPS „ Trieste, quindi la congiura eia]*\dmmlm8Ìons del grande gesto che,i. doveva concludere col sacrificio j-,d u u t m ii " ; .. . - ì^no stati ne vocali cor, Amosso e vivono nel cuo -\tad™°- . . a | •& domani risuon. esti momenti Icon animo co»i-,dA ogni cit- mille c mille bocche il grido fatidi co: «Italia, Italia», che la Jiiattiricjn!rfez 20 dicembre 1882 - ! Oberdan lanciò dal patibolo e che so/-ia!<an,0 Q laccio del capestr0 potè M/.!jrà, ripetuto da o e e ? : e e o n a e A , o e e o e a o i a o l qian i Mussolini Guglielmo]focare. Soffocare però soltanto nella)materia perchè quel grido trovò 7e|miA mmfn,,* mei ™nm M più piofonda risonanze nel cuoie *,tutti gli italiani, massimo Giosuè]Carducc, e valse ad affrettare iZ;diorno auseica'o détta redenzione e'f/(or,io auspicalo aeua recinzione, e.di questa celebrazione (tei sublimeUsacrificio che pose ira l'Italia e l'Im- nero austriaco un cadavere a guisa'M inerilmaMlr ahixaa ai mcoimawe aois„o. L'orazione di IVfarpicati |Tuito il popolo triestino, presente in ispirìto la Nazione intera, parteciA perà domani alla celebrazione del cin-'. quantesimo anniversario del morti-prio di colui che fu giustamente chia muto il confessore della sua fede. Data di eroiche memorie è questa per Trieste ed ora che, dopo altri memorabili eventi di sacrifìcio e di gloria, il sogno del martire, alla distanza di mezzo secolo, sì è tramutato nella più splendente delle realtà, ora è la volta della più alta apoteosi 7Z rito, seppur contenuto in toiajformula austera, avrà appunto i ca-\ reiteri di un'apoteosi: dal proscenio del Teatro Rossetti, nella cui sala su- rà convocata tutta la città, nelle sue] più fulgide e nobili espressioni urna-1 ne Arturo ÙarnU-àti hìr-fi Vrm-ftrt ne, Arturo marpicaii, vice-segreta- cato, nei più alti cieli della patria La cittadinanza ha inteso nel suo pieno valore la rievocazione del sacrificio di Guglielmo Oberdan, e tutte le case sono ammantate di tricolori-, i tricolori del trionfo, e 'tutte le finestre splenderanno a sera di luci come per una festa del nostro mera- al Martire tratte in massima ,di il 20 settembre 1918 i SS2^SI. .. . jc di manifesti, fra i quali % seguenti ! dei! Segretario federale e del Podestà , yn manifesto de, pasci 1 ,,.,,„ . . > , , , ! Quello del Segretario federale dotjtor Carlo Perusino dice: e |!■ h ,. , -,—- quant anni Guglielmo Oberdan sali- va il patibolo nel nome sacro d'Italia, V«Fascisti, cittadini! Or sono cin- unico suo pensiero, anelito di ogni isua speranza, credo della san immor-icitalo fede. 11 suo sublime sacrificio, p da cui lauta luce si irradiò, poneva Nlper le Provincie irredénte' o l'Italia ò stessa la pietra angolare di quella - nuova età che doveva trovare il suo |duplico, trionfale compimento sui gsGd--;:•*campi ai Vittorio Veneto e nei segni odel Littorio. itcittadini- Precursore, p!c« fascisti confessore della Patria e martire, Guglielmo Oberdan arricchisce la radiante costellazione dei grandi spiriti che l'Italia vollero, per essa mori-ilrono e dai cieli, della gloria ne veglia no, immortali, le sicuro sorti. Com bMa l !memoriamo la data fatidica sotto le o n a i i a o a i forme della glorificazione. E ognuno di noi. sfilando dinanzi alla cella dove egli, proiettato lo spirito nel futuro, visse le sue ultime ore mortali, senta l'orgoglio di aver derivato da lui così immenso retaggio ideale. « Fascisti, cittadini! Garriscano ni ! vento tutte le bandiere. Splendano le luci eli tutte le case. L'anima di Trieste fedele di Roma e custode dei giusti confini, gridi nossente che il comandamento di Guglielmo Oberdan vive e vivrà in essa immutato, fino a quando tutti i fati non siano compiuti. ->. « Trieste, dalla Casa del Fascio, 20 dicembre 1932 - XI ». fi Podestà, che pure ha fatto attignere un vibrante manifesto, ha rievocato ane-sin, aera, in seduta straordinaria della Consulta, la data fatidica pronunziando un nobilissimo discorso. Come si svolgerà SI rito Il programma della manifestazione, che è siato elaborato dalla Fede vcrzndMqfSdqzdd.: razione dei Fasci di combattimento,] ai stobiKSce chs domani alle dieci tutte c- ' a cìttadìnmaa aHlvAsca.no in piazza - deWUnUà dovc"si formcrà n qran. (;icso corteo che si recherà a ren- \dere omaggio alla cella di Gv.gliel- e\mo Oberdan, -. Quindi il corteo proseguirà alla le Organizzazioni, le scolaresche e lajppadc^i-'.volta del Teatro Rossetti, dove, alle ai\ore 11,30, Arturo ^arpicati, ^y^o]Segretario del P. N. F., terrà il *L.\scorso ^£a«uo.^ e]mente, nei Teatri Nazionale, Fenice i\cd Exoelslor, le scolaresche si radui! ne.rav.no per assolcare il discorso di - ÌMarpicaii che verrà ritrasmesso per , ! radio. Al corico prenderanno parie\ -ì tutti i reduci, le Associazioni com- .\battcniistinhe e gli iscritti al P^&- Fascio femminile,. O.V.F., il Fascio Si giovanile di combattimento, le Asso-^-\ e , , l e li Interverranno alla celebrazione anche i Segretari politici e i comandanti dei Fasci giovanili dÀ combat-\timenio con i rispettivi gagliardetti, - e « Podestà dei Comuni della Pro- ' r,mnirÌT>an ed - vincici con i gonfaloni municipali ca - * valletti, le rappresentanze di Enti, «A Associazioni, Slgan^ioni M** $- cali di tutta la ritorte Giulia. ^- "rnanili di combat-^iivi gagliardeitìinani della Prò-\'