La grandiosa opera di redenzione dell'Agro Pontino nella commossa esaltazione del sen. Marchiafava al Senato

La grandiosa opera di redenzione dell'Agro Pontino nella commossa esaltazione del sen. Marchiafava al Senato La grandiosa opera di redenzione dell'Agro Pontino nella commossa esaltazione del sen. Marchiafava al Senato Le memorie di Roma nei paesi redenti Uro a lunghe discussioni con gli uffi nali «ari, per stabilire quali spe Roma, 17 notte. 11 Senato ha preso stasera le vacanze dopo un breve ma fecondo periodo di lavoro, durante il quale sono stati discussi 62 disegni di legge, oltre a numerose conversioni di decreti legge. Alle discussioni hanno partecipato 52 oratori. La seduta di oggi ha avuto inizio alle 15,30 sotto la presidenza dell'onorevole Federzonl. Al banco del Governo erano presenti i Ministri Ciano, Slrianni, Acerbo, Jung, Di Crollalanza, De Francisci ed i Sottosegretari Rossoni, Leoni, Riccardi, Romano, Puppini, Asquini, Solmi, Albertini. Dopo l'approvazione del verbale della seduta di ieri, vengono rinviati a scrutinio segreto, senza discussione, varii disegni di legge, fra cui quello per la delega al Governo dei poteri per sottoporre ad autorizzazione nuovi impianti industriali, mentre si inizia la discussione dol disegno di legge contenente modificazioni all'ordinamento degli ufficiali giudiziari, entra nell'aula il Capo del Governo. Interloquiscono a favore degli ufficiali giudiziari d senatori FACCHINETTI e SANDRINI. Prende infine la parola il Ministro Guardasigilli, on. DE FRANCISCI, il quale fa innanzi tutto rilevare lo scopo ultimo del disegno legge, e cioè la regolamcnfcaztone della classe degli ufficiailt giudizani la quale aveva avuto sempre una posizione incerta. E' necessario che la loro dipendenza dall'Autorità giudiziaria sia, non solo gerarchica, ma anche funzionale. Con l'attuale disegno di legge si tende a perequare la condizione degli ufficiali giudiziarii più favoriti con quella dei meno favoriti. Gli ufficiali giudiziari del grandi contri sembra che abbiano dimenticato la solidarietà che dovrebbe unirli a quelli dei centri minori. Essi sono insorti indirettamente, facendo muovere i commessi giudiziari. L'Ufficio centrale del Senato ha chiesto dei chiarimenti sulle deduzioni circa il prodotto netto e il prodotto lordo. L'oratore dichiara che non era possibile sostituire il concetto del predotto netto a quello del prodotto lordo perchè si sarebbe andati incon- - a - o a l i o e di nla delle paludi pontine che nel sese dovessero essere dedotte dai loro proventi. Da indagini fatte è risultato che in una sede quattro ufficiali giudiziari della Corte dAppello avrebbero avuto un semplice provento netto di 72 mila lire, mentre all'cmministrazione è poi risultato che ciascuno di essi aveva concordato con l'agente delle tasse il suo reddito netto per 125 mila lire, vale a dire per un prodotto che in realtà, è superiore (commenti). L'art. 15 del disegno di legge dispone che, con decreto sarà provveduto all'attuazione della presente legge che va in vigore il 1" luglio 1933; vi sono dunque sei mesi per studiare le norme opportune. L'oratore dichiara al Senato che non permetterà mal che gli ufficiali giudiziari, con atti inconsultirechino pregiudizio alla classe dei commessi (approvazioni). In secondo luogo, se nei pressimi concorsi saranno accordate ai commessi giudiziari condizioni di favore, anche se non muniti di tutti i titoli di studio prescritti; infine che prima del 1° luglio 1933 saranno studiate le norme di attuazione che valgano a contemperare gli interessi degli ufficiali giudiziari e dei commessi con gli interessi della amministrazione della Giustizia (applausi). Il discorso del sen. Marchiafava Mentre si svolge la votazione a scrutinio segreto dei disegni esaminati nella prima parte della seduta odiernasi precede alla discussione del disegno di legge sulla costituzione del Comune di Littoria in Roma. Ha per primo la parola il senatore MARCHIAFAVA, iquale esprime il suo compiacimento per il disegno di legge il quale è prova solenne che il lavoro di bonifica integrale dell'Agro Pontino si va ampliando, e che in parte è già compiuto. E' questa un'opera che farà epoca nella storia. Giorni fa un giornale straniero la definiva un continuo miracolo. Ed è impresa veramente miracolosa; Goethe, nel 1787, nel suo viaggio da Roma a Napoli, si fermò nella regione pontina quando erano cominciati lavori di bonifica che furono infruttuosi sotto il pontificato di Pio VIe comprese l'enorme difficoltà di quell'impresa che defini colossale in una lettera ai fratelli. Quando fu data lnotizia che la bonifica delle paludpontine era stata decìsa dal Governfascista, essa riempi di soddisfazionl'animo di coloro che conoscevano ldesolazione di quella terra tragica insidiatrice della vita degli agricoltorEra cosi grande l'orroru della malsaà & k, a o el eocaota o ion e mel anrò re el i he a colo XVII un grande medico romanoil Lancisi, si opponeva al taglio deboschi di Piperno e di Cisterna perchè riteneva che essi costituissero undifesa per Roma contro le esalazionpestifere della palude. L'oratore descrive le miserie degabitanti dell'Agro Pontino, che egli ebbe occasione di visitare circa 50 annfa. In tale situazione le paludi pontinfurono lasciate per moltissimi anni. Ma il disonorante abbandono cesscon il Regime fascista. Si ebbe la giusta visione delle varie molteplici necessità e si studiò il problema sotttutti gli aspetti. Ai benemeriti di questa opera sacrosanta di risanamentofra cui l'oratore è lieto di ricordare senatore Prampolini, va la riconoscenza della Nazione. Della grandiosa impresa sono già visibili i risultati magnifici, una. rete di ottime strade, unnn-Jn .ìi .5 ~ + 1 - ^1 4-1à uire le serie di campi appoderati e di casettcoloniche di lieto aspetto, borghi danomi patriottici con scuole, chiese, stazioni sanitarie. Degno coronamento dtutto ciò è la città di Littoria, cittcomoda, bella, igienica. L'oratore ha visitato recentementla zona, ha rivisto l'Agro Pontino radicalmente trasformato e può dire ori, chfurono quelli i più bei giorni dellasuquelli i più vita (vivi applausi). Se la malaria ancora permane, essperò è sempre meno diffusa ed i caletali sono sempre più. rari. Tutto ciè dovuto all'assistenza igienica e sanitaria, competente, vigile, pienamentcompresa dei suoi doveri nonostantle difficili condizioni in cui esplica lsua attività. Questa è già una vittoriaMa verrà ben presto fa vittoria compietà e definitiva quando, perseverando nella profilassi e nell'assistenza, raggiungerà la piena salubrità del'Agro Pontino. Un trattato tedesco dpatologia, pubblicato nel 1914, ricordava le paludi pontine come esempidi zona infestata dalla malaria più perniciosa. D'ora in poi, per merito dFascismo, gli stranieri non potrannpiù citare esempi del genere. L'opera nostra continuerà, e nell palude pontina potranno vivere cosi migliaia di famiglie. Questa vittoria sarà gloriosa per l'Italia e aggiungerà un nuovo motivo ai tanti motivi di riconoscenza che il popolo italiano deve al Regime (applausi vivissìnvi e moltissime conyratiilasÀoni). I monumenti di Roma e Venezia nei paesi veneti redenti Sul disegno di legge per l'autorizzazione di spese per opere straordinarie urgenti, il relatore senatore MARIOTTI ritiene opportuno di dare rilievo ad alcune opere che nell'odierno disegno di legge non sono state elencate. Difatti, ss con le opere pubbliche da eseguire si cerca di porre rimedio alla piaga della disoccupazione, a un'altra opera bisogna pur pensare: al restauro degli insigni monumenti della sponda orientale dell'Adriatico, dove i monumenti di Roma e di Venezia sono innumerevoli. A Parenzo l'Italia ha già, da molti anni, intrapreso i restauri della grande Basilica Eufra-siana; mancano soltanto 200 imila lire per completarlo e ben si possano iscrivere tra le spese consentite da questa provvida legge. A Zara basterà una somma uguale, o di paco superiore, per liberare la Loggia dalla biblioteca comunale che oggi la occupa. L'onorevole Ministro dei Lavori Pubblici iscrìva nel suo programma anche queste due lievi somme, apra agli amici dell'arte la Basilica Euf raslana completamente restaurata e restituisca anche ai cittadini di Zara la grande Loggia, libera dai cancelli, da invetriate, da scaffali. Forse della Loggia di Candia non hanno ricordo i giovani; la rammentano i vecchi che l'hanno vista e ammirata. Nel primi anni del secolo si udì con rammarico la notizia della sua distruzione. L'oratore ricorda di essersi recato più volte espressamente all'Esposizione di Roma del 1911 per ammirare la esatta riproduzione nel padiglione veneto. La sua distruzione era resa meno dolorosa dal fatto che in Traù ne esisteva una copia degna di Venezia e della Dalmazia; ma anche questa è stata distrutta. Sono inutili le postume querimonie. L'oratore propone che, in compenso della distruzione dalle due Loggie, l'Italia riapra al pubblico la magnifica Loggia sammicheliana. Occorrerebbe trasportare la biblioteca presso il palazzo degli studi di Zara. Riaperta la Loggia, oltre al leone di S. Marco vi si potrebbe ammirare il grande Tavoliere, dove i giudici di Venezia rendevano ragione ai cittadini e ai forestieri. In essa potrebbero trovare posto i ricordi storici della Dalmazia e alcuni dei monumenti che la Dalmazia vandalica va distruggendo; fra essi il leone che era sulla porta di Nona. Non è esatto quanto ha, detto il sen. Corrado Ricci che la demolizjoaa «tot teswù dalmati sia cominciata da quattro.o cinque anni- Si iniziò.alla fino del 1918, o nei -primi mesi del 1919, dopo ohe l'Italia, con grave rischio, aveva salvato l'esercito serbo. L'oratore era a Zara quando vi giunse la notizia che dei vandali avevano demolito il leone che sorgeva sulla porta di Nona; si recò sul posto e trovò, intorno.ai frammenti del leone, poveri cittadini di Nona scarni e arsi dalla febbre, come erano quelli che abitavano le paludi ora risanate intorno a Littoria, addolorati che questo ultimo simbolo della grandezza della loro città fosse stato demolito. Frammenti del leone sono conservati nel Museo di Zara; restino essi sotto la Loggia, sino a che non giungano tempi migliori. L'oratore si augura che anche là possa sorgere un Governo forte e benefico come quello che ha risanato le paludi pontine, ed allora il leone di Nona ritornerà sul suo piedestallo, al suo posto. E benché possa dubitarsi che al di là delle Alpi dinariche vi siano vandali capaci dì demolire la porta, quel Governo ricostruirà la porta come era, e vi collocherà il leone di Venezia, simbolo della grandezza della nuova Italia. (Applausi e congratulazioni). DI CROLLALANZA, Ministro dei Lavori Pubblici, rilevati i pregi della relazione del senatore Mariotti, lo ringrazia delle benevoli espressioni che ha avuto per l'opera svolta dal Governo nella preparazione dei programmi per alleviare la disoccupazione, mettendo in risalto le modalità seguite nella compilazione sia del primo che del secondo programma ora sottoposto ai voti del Senato. Egli ha osservato che nei suoi programmi il Governo ha voluto conciliare le ragioni tecniche dell'amministrazione e le esigenze della nazione con i bisogni sociali del momento, e ha lodato la giusta distribuzione che è stata fatta dei fondi generali. La relazione ha messo ancne in rilievo come tutte le raccomandazioni fatte in pree-!cedenti circostanze dalla Commissione n e i , i i i l i a , o e a l o a a e a nI, la a di o ne a ni a- o, ei rna ni li bni ne sò ueto eo, il nmana 1-- di finanza siano state tenute presenti dal Governo. Di questo ringrazia. Ma il Governo è particolarmente grato al relatore per lo spunto finale della relazione, dove è ricordata la cura posta dal Governo fascista nel restauro dl un notevole gruppo di monumenti nazionali, ed è prospettata la convenienza di completare, in questo momento, il restauro della Basilica Eufrasiana di Parenzo e della Loggia di Zara. La richiesta del senatore Mariotti acquista, nelle presenti circostanze, un altissimo significato politico e morale. E il Governo è lieto di dargli assicurazione che porterà rapidamente a compimento i lavori per il restauro della Basilica dl Parenzo e per la liberazione della Loggia di Zara dalla biblioteca. Tutte le opere previste nel programma dei 750 milioni sono state appaltate. Esse daranno modo a migliaia di operai di es¬ te I sere occupati, ed il Governo avrà la ai gioia, mentre altrove la crisi economia- ca e politica provoca turbamenti, di vedi dere il popolo italiano unito e disciplità i nato nel suo lavoro. (Vivissimi ap plausi). te | ar- I provvedimenti per la bachicultur» hel ^,se^t0^f PH}1«SSJ ua sul disegno di legge peri^provvedimenti sa si iò ate te la [ a, ' favore della uaciiicoltùra, e gii risponde il Ministro ACERBO osservando come non sia passibile prendere impegni per l'aumento del premio concesso pe.- la passata campagna. Approvati senza discussione vari altri discesi di legge, si svolge la seconda votazione a scrutinio segreto. Intanto il Presidente procede all'estra- m-!zionc a sorte dei nomi dei senatori n- che, insieme alla Presidenaa, si rechesi1 ranno a porgere al Sovrano gli cul-iffuri di capodanno. Risuitano sortegdi i giati come effettivi i senatori Reggio, r- > Bastianelli, Ciraolo, Zippel, Facchiio - netti, Albicini, Baccelli, Zoppi, Punr- ! celli e come supplenti i senatori Ter- el no la ionia, Prampolini, Nica.ìtro. Alle 18,40 il Presidente toglie la seduta, annunziando che il Senato sarai riconvo(.4to a domicilio.