Il calcio inglese rifulge solo negli incontri di campionato

Il calcio inglese rifulge solo negli incontri di campionato Il calcio inglese rifulge solo negli incontri di campionato (Oe»l nostro inviato) Londra, 14 notte. La settimana che ha collegato una volta tanto il calcio del continente a quello dell'Inghilterra, è terminata ed appartiene al passato. Il numero principale del programma di questa settimana era fornito dal confronto fra la squadra nazionale professionistica d'Inghilterra e la rappresentanza che viene ritenuta al momento attuale come la più agguerrita e la più evoluta dell'Europa continentale, quella dell'Austria. Confronto interessantissimo, incontro di primissimo ordine, ma spettacolo di un giorno. Alle centinaia di tecnici e di appassioìtati, convenuti da ogni parte d'Europa, la. settimana offriva però altri godimenti. Essa offriva l'incontro annuale fra le squadre calcistiche degli studenti di Oxford c di Cambridge a Highbury, la gara di rugby pure fra le rappresentanze delle due famose scuole a Twickenham, la possibilità di assistere al lavoro di ]rreparazione e di allenamento che quotidianamente svolgono i professionisti — possibilità offerta senza riserve ni reticenze dai dirigenti détte società locali — e infine la partita di campionato Arsenal-Chelsea sul campo deU'Arsenal, di cui appunto si inauguravano i grandiosi ampliamenti. Coreografia e sostanza L'incontro Inghilterra-Austria era un po', quindi, la parte coreografica e rappresentativa dèi programma: tutto il rimanente della settimana era vita sportiva inglese schietta ed autentica, senza preoccupazioni di confronto con 10 straniero) era un'occasione splendida di veder operare nel loro ambiente, con semplicità e franchezza, dilettanti e professionisti britannici di ogni categoria, era l'inglese, come lo si parla: « English as it is spoken ». Occorre dire che l'impressione riportata dai continentali dallo svolgimento delle due parti del programma è differente nei due casi: Vuna è in aperta contraddizione con l'altra. Inghilterra-Austria a Stamford Bridge fece dare un balzo al cuore di tutti coloro che s'appassionano e s'interessano allo sviluppo del giuoco del calcio e dello sport in genere nei paesi siti al di qua della Manica. Dopo che già Vatletica leggera britannica aveva dovuto nel dopoguerra riconoscere di essere stata raggiunta e sopravvanzata in efficienza ed in risultati dai rappresentanti di altri paesi, era ora la volta dei calciatori della vecchia Inghilterra a dover ammettere che ogni differenza di classe e di valore era scomparsa nei confronti coi giocatori del continente. Quando, nel secondo tempo della gara disputata sul campo del Chelsea si ride che la squadra inglese tentennava e perdeva l'iniziativa degli scambi — quando, per usare l'espressione di un amico giornalista tedesco, si notò che gli inglesi, senza accennare a cadere knock out, mostravano chiaramente di essere « groggy » — nessuno di noi potè contenere un gesto di soddisfazione. Italiani, francesi, tedeschi, olandesi si era tutti con gli austriaci. Era 'aspirazione di lunghi, lungldssimi an~ ni dei continentali che si realizzava, era 1 lavoro di trenta stagioni die giungeva finalmente a dar risultati concreti. Li si aveva finalmente nelle mani, quei britannici che per tanto tempo ci avevano guardato con benigno disprezzo dall'alto della splendida isolazione in cui si erano finalmente chiusi. Inghilterra-Austria: grande spettacolo e grande impressione di soddisfazione. Forza e lealtà Poi, il giorno dopo, quelli fra noi che eran rimasti in Inghilterra, si sparpagliarono fra i diversi campi e le innumerevoli installazioni sportive di Londra e della provincia. E l'impressione cominciò a cambiare, subito fin dalle prime visite e dai primi spettacoli. Oxfor-Cambridije. Spettacolo schiettamente studentesco. Folla rumorosa, ma piena di buon umore. Grida ed "r'a abbondanti, ma non un insulto, no» una parola dura, non un'angolosita fra i seguaci delle due parti in tesca giOCO dei tuoi dilettanti, ma è pur causa. Un esempio di sportività gaia, cordiale, sana, simpatica, da rallegrare il cuore. E sì che sul campo non si facevano complimenti. Pochi uomini di classe nelle due squadre, tre o quattro in tutto, che son passati i tempi in cui i e Corinthians » dettavano legge e i dilettanti davano lezioni di gioco tecnico e scientifico. Ma in compenso una combattività, un impegno, una velocità, uno spirito di sa crificio impressionanti: ogni pallone veniva disputato, ogni movimento dava luogo a lotte, ad urti spettacolosi fra uomini, ma non un lamento, non una parola di reclamo, di sdegno o di nervosismo. « Fairness » : lealtà, schiettezza, severità di comportamento nei riguardi anche di se stessi, correttezza. Cara, vecchia Inghilterra, in cui vivemmo i tempi della nostra gioventù studen alsuInsenae ropaogaplaptastGnepriinleInlanchcogmpsvliilEpnilssrpesptergcdpninufvfadql'ncl'landftncuècttildqzzpmccqspgvcml'grsdtcCdMnlLmtsgzrobgacqdecaduto tecnicamente il sfin sempre quella l'atmosfera di sterna «l°"«> ° * franca lealtà che i tuoi spor-M.. ttm respirano. "S^SSEta. Palla ovale. Altra a s - .. ». I idura battaglia, altra leale contesa,\ altro spettacolo di folla che dallo sport uol attingere buon sangue, noti fiele. n un ampio spazio, appositamente riervato allo scopo, seggono a centinaia i professori, gli allievi di Oxford e di Cambridge, coloro che frequentarono le due università negli anni del passato, i genitori, i figli, ì parenti, ognuno coi colori della scuola a cui appartiene od ha appartenuto. Ed è a cosa più gaia e nello stesso tempo più allegra di questo mondo, lo spettacolo che fornisce l'entusiamo di questo fior fiore della società inglese. Gran pubblico, questo, che sa contenere le espressioni esteriori del proprio peitsiero e dei propri sentimenti n tali limiti di cortesia e di cavalleria Il lavoro dei professionisti Ma fin qui, contraddizioni vere con e impressioni riportate nell'incontro Inghilterra-Austria nessuna. Era pur la delineazione di un'atmosfera die non è cambiata attraverso i tempi e che basta da sola a spiegare tante cose. L'assistere al lavoro che svolgono i professionisti quasi quotidianamente è invece cosa che impressiona. Il lavoro è in sè, particolari più particolare meno, il medesimo che svolgono i calciatori delle società italiane. E' la serietà e l'impegno con cui il lavoro viene svolto che sono diversi. E' la cura delle mille piccole cose che possono far sentire la loro importanza nette condizioni fisiche del giocatore e il loro effetto sull'andamento e sul risultato degli incontri die è specialissima. La più piccola ferita ha cure radicate e immediate; U più piccolo particolare del gioco trova attenzione e cura. Il giocatore è l'immagine detta salute e dura sulla breccia per un tempo di cui noi non abbiamo l'idea. Coloro fra gli italiani che assistettero agli allenamenti deU'Arsenal, furono colpiti dalle particolarità della figura di un Jack ad esempio: linea secca, magra, senza un'oncia di grasso o di peso non necessario, ma elastico, pieghevole nei movimenti, simpatico nel viso roseo aperto e in pari tempo intelligente ed energico. Veder questi uomini girar nella nebbia del campo, fra piegamenti ed esercizi graduati e variati in tutti i sensi, pensare che fra i giocatori che si adattano a stare a regime e cure per nove mesi e mezzo dell'anno vi sodo elementi di quasi quarant'amii — Billy Walker dell'Aston Villa che capitanò la squadra nazionale contro l'Austria ha 37 anni circa — è cosa che fa pensare. Ma l'impressione vera, quella che conta e lascia traccia profonda porcile data non dall'atmosfera dell'ambiente o dalla preparazione ma da quei gravi fatti che sono il gioco e i suoi risultati, è quella del gioco die si svolge nel campionato della Lega. Veder giocare l'Arsenal al momento attuale è uno spettacolo. Superiorità insuperata Quello è gioco, è tecnica,. è tattica, è strategia, è scienza. Uno spettacolo che dà gioia, iZitetto, godimento spirituale come lo può dare un grande spettacolo d'arte. Dice Herbert Chapman, il simpatico segretario deU'Arsenal, die egli si sente di battere in qualunque momento e in qualunque circostanza, con la sua squadra, l'undici nazionale inglese. Nessuno di noi che potè fare confronti ne dubita. Meysl meno di tutti. Quello della squadra nazio>iale è gioco tenue, gioco fornito da uomini di classe, ma privo di quell'impronta, di quella direttiva, di quella severità che solo una squadra di campionato può possedere. Di squadre nazionali Vlnghilterra no può formare quante w vuole con tutta tranquillità; essa può cambiare, spostare, muovere, e quel minimo di rendimento ottenuto contro l'Austria non le mancherà mai. Il che già costituisce di per sè una superiorità. Nessuna nazionale continentale dice in proposito un tecnico austriaco — può contare su più di quindici o venti uomini di vera classe internazionale. Si pelisi che l'indiwien-ticabiie spettacolo dell'incontro ArsenalChelsea fu offerto da ventidue uomini di cui uno solo giocò contro l'Austria. Ma, ripetiamo, l'efficenza della nazionale inglese non equivarrà mai a gueZla raggiunta da una squadra detta Lega quando essa gioca in campioìiats, mentre in quasi ogni paese continentale avviene il contrario. L'undici rappresentativo, per circostanze prettamente locali, non è in Inghilterra il giusto esponente della forza tecnica del paese. La cosa può parer strana a coloro che non conojcono o non hanno visto da vicino lo sport britannico ina è così. Il vero calcio inglese va visto, in Inghilterra, nel suo ambiente, nel suo campionato praticato da una squadra di « club ». In queste condizioni esso supera della te- SpsDlarCsetdzdgrrlaspqaPndgccqnccpcTtsrpbmreCtvdeucsCFmvdc1ngntdS1vbdhsnrlatplnnqv2dm2IpIfVd sta e delle spalle il gioco del continente. La nazionale inglese e battxbue. «' vcro 0*oco inglese ancora no. Questo M detto la settimana che ha collegato aliale il calcio britannico a quello conti- \ VITTORIO POZZO.

Persone citate: Aston, Billy Walker, Herbert Chapman