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L'Italia ha disposto il pagamento della rata agli Stati Uniti

L'Italia ha disposto il pagamento della rata agli Stati Uniti L'Italia ha disposto il pagamento della rata agli Stati Uniti Svista "ed'attesaElà da vari^—IC^— b. _' ■._ » i-Roma, 14 notte. In conformità delia deliberazione del Gran' Consiglio del Fascismo, in data 5 dicembre corrente, il Governo italiano ha oggi disposto il pagamento al Governo degli Stati Uniti della somma di dollari 1.245.437, importo della rata del debito italiano di guerra verso gli Stati Uniti. L'atteggiamento inglese Londra, 14 notte. La caduta del Governo Herriot nondesta a Londra nessuna seria emozio-2^-J_m "jÒ"t nnrtVa p in salvataggio operati da Londra e in ,„-,-, - . . . ;„ f.. m j"""^» ~„y,a Wa<!vinp-i-nn metteva implicitamente all'Inghilterra e alla Francia di pagare^oradebitocon riserve mentali da farsi vfler^^la rcvl-sione degli accordi sui debiti. i 1 — r*nmmt*rm ritti 1 più mai? 11 dibàttito di oggi alla Camera dei Comuni, e in■ pascolar modo la comPIeta esposizione del problema dei de Certo, le conseguenze del voto di ierinotte alla Camera francese non sono an- cora calcolabili ma chi può asserire che n^SSn ni» e-se-e incalcolabili britannico, fatto a denti rtretb.ci col '"-''•' i'-rc;>onimei:io ». .peieno 11 in un'atmosfera di tensione estrema. so rifiuto. Cnamberlain ha quindi preci- ****^^ $?^™* lCome venne acceso il debito :- ■ .,. « L'intero debito verso gli Stati Uni-ti fu acceso dall'Inghilterra dopo l'en-Le speseVofà&JXZ? ^StettUntfi WqSes'agdàtefur^ sterline, 288 dei quali pagati mediante ie risorse finanziare dell'erano bntanni- C0| 0 371 milioni dagli alleati. Del re- sto agli Stati Uniti queste spese venne-ro fatte per acquisti di munizioni e di materiali diversi, ma indispensabili alla condotta della guerra. Appena termi-m.ito il conflitto il sròverno inglese ri-condotta delia guerra. Appena terr nat0 » conflitto il governo inglese conobbe che il pagamento di questo co-iossalc debito intergovernativo avrebbelos.salo debito intergovernativo avrebbe indéanitamente posposto la rinascita economica del mondo. .-„>^?^il,5?,^S^*-*lJ>^?>^«."^X» George venne diramata la famosa Nota r?n]4'n..m ..«n In nlulln l'TnoVll'l WO Hi- debitori europei che le somme stretta- niente necessarie per pagare il proprio debito all'America. Al momento della Nota Balfour in situazione era la se- guente: airinghilterra erano dovuti£"a Cr?^niaÌÌv?*^"ÌT ^Ì.^Ì'hwflal'n trancia, dallltalia e dagli ditri debitori 1.300 milioni di stonino, dal- Ja Russia. 650 milioni, ossia un tota-]e 3.400 milioni di sterline. Di frontea que8te somme l'Inghilterra aveva un debito verso l'America di 850 milioni. v:La NoJ,a ^KouT( quindi, proponevauna cancellazione di debiti per un ani- montare di 2.550 milioni di sterline. Ciò'dimostra quanto il Governo britannico:fosse pronto a dimostrare la sua buo- n.A fedo 0 ia sua sincerità. Lonsenten \do a questo colossale sacrificio. Bald win- inviato in America per concludere|un acnordo p?r ,1 consolidamento .leajdebito britannico, ottenne, mediante una\ ^d^utoddi rirclli.'Kr^énto. ^riduzione del tasso di interesse, che. f os se scalato di circa il 28 per cento. - <:Nel 1926 Churchill, negoziando co iìLondra. « Anco -ininn linei e nlmaneva cosi allarmante da indurre ilv-ì Governi a tenere una Conferenza a1 Governi d'Italia e di Francia, consentiva al primo una riduzione dell'86 per cento, e al secondo del 62 per cento. Nel frattempo, però, le riparazioni tedesche, fissate alla cifra fantastica ài 6.600 milioni di sterline, erano ridotti dal Piano Dawes a 2 miliardi di sterline, e poi a 1.600 milioni dal Piano Young. Sopravveniva intanto la crisi finanziaria in America, col crollo dell'edificio di speculazioni a Wall Street e il ciclone partito da New York raggiungeva le sponde europee seminando sul vecchio mondo dovunque rovine. Nel 1931 un tentativo di riparare ad una situazione minacciosa venne compiuto con la moratoria Hoover, ma nel luglio dell'anno scorso la situazione ri ffhpdzctppmib[Nvn Inico insistette sulla cancellazione dei n déwti e de]le ripara-iom. Disgraziata- Imente — ha detto Chamberlaih — nè :' Ancora una volta il Governo bntan- americani nè quelli francesi si a mostrarono disposti ad accettare la proofeaMta^c^ 1*Conf^ ^if^^^^1^ifèl ri^Sdi Oei cletem in-1s-;ta4overaatiri». n?laral aei Qemu 111 urdnsfcp| mi ij i _ n(.nr!1pcefi «l'ima revisione lu-i Ld PrunleaStt u mla revisione ifle Cnamberlain, quindi, ha riferito 1 col- ini loqui svoltisi a Washington tra Hoc ver i Ul KfCrSS™ UStali; o UmU ìndicò allora anche all'ambascia- - ptore d'Inghilterra a Washington che le!mPotenze europee raggiungessero una rragionevole sistemazione delle ripara- dzioni, ciò che costituirebbe il miglior Umetodo di. approccio in viste della re-1 'l'iniziativa presa dalle ^Potenze «uro- 'A.ipee aUa conferenza di Losanna fu se- r~„im; di ,'„mora ch„ ce c«ae vl^^^^^X Squesto prc ' successo rivolgersi all'America per ot- i i tenere la revisione dei loro debiti. li Cancelliere ha poi detto che l'ef-, - ietto dell'accordo di Losanna è stato j -^ quello di porre un termine al sistema e ; osistente delle riparazioni. oi ,. Debbo dire fra l'altro che la rina- W e sucoesso delia Conferenza di Losanna,! -!h;i avut0 risultati estremamente ampi. <c- Fra le altre cose e glusto dlre ci10 il Id- vaiore del denaro prestato dagli Stati\idi uniti all'Europa è stato salvato dal a successo della Conferenza. -; , vi 6 un'altra cosa che debbo dire; !- -stadio di iin processo per porre u e ,m,10 al sistema delle riparazioni. iecl è che Losanna è stato il secondo eJJ^jr^^SS^^Ttl a. prim0 stadi0 Ktato la moratoria .Hoover. Quest'ultima, qualunque siano j »Istate _lo_ sw Jntenzloni._ha mtiaiflcato a mofalidamente e cambiai - t. . , : • 1, J _ i l'intera .si- moratoria Hoover fu som» convinto che i l'Europa, ria Hoover a-|mYo'gfùdTzio fa"n o saggia, in quanto .. a l'arino scorso essa ha salvai -; °"Ma Z quando 1Lafmurai, ti e stata mes?a in opera, non è esistita w^'4' P»5sibiAtà «« **r ritorno al i=isteri|ma che esisteva prima di essa. Se gli l-: stati Uniti fossero stati desiderosi di a- inviare dei rappresentanti a Losann», e avremmo torse raggiunto colà uni tu¬ n|etemazlonc definitiva. Ji.i siccome ciò n0Il 5 avvenuto, dovemmo concludere a una sistemazione condizionata. Aveva- i-,mo sperato di intavolare discussioni1 ò con gli Stati Uniti appena terminate o le elezioni in America .. o- n d-. . re ; chamberlain ha quindi esposi-.)- le ei;ulUmo trattative svoltesi fra il Gover- a!no inglese e l'Amministrazione rioo-:Speranze deluse \na; ^ ìver p7r ii"riivio dei pagamento "del dc-jsoilbito del 15 dicembre, « ha confessato visslma durata, però, n Governo amerancamente d! avere confidato in una avorevole risposta di Washington. « Una sospensione del pagamento — ha soggiunto il Cancelliere — avrebbe potuto essere concessa, senza pregiudicare, in qualsiasi modo, la sistemazione finale. E noi dichiarammo esplicitamente che desideravamo ciò; e, al empo stesso, avendo seguito lo stesso prencipio verso i nostri debitori, non potevamo vedere per quali motivi l'America avrebbe dovuto rifiutarci un dentico trattamento ». " ■ La replica americana del ?3 novembre ha prodotto viva delusióne. Una Nota esplicativa del l.o dicembre aveva fatta risorgere la speranza,-di-bre- ^ che sresso aveva troppo presto ammesso u principio che bastava esigere ipaga- rico.no, anziché lasciarsi convincere dall'argomentazione della Nota britannica, insisteva sulle sue posizioni. <: Avevamo sperato di ottenere la sospensione, perchè temevamo che se si fosse insistito sul pagamento del 15 dicembre, ne sarebbero risultate inadempienze da parte di uno o più fra i de- menti par ottenerli. Al tempo stesso, un riPuciio dei debito avrebbe reso difflcj]e ottenere una soddisfacente sistenazione, di tutti i debiti agli -Stati Uniti, sistemazione necessaria per la « Governo degli Stati Uniti avanzò proposte di pagamento. Esse però, esa- minate da presso, non coinvolgevano rinvìi, ma <: un mezzo piuttosto sgradevote per obbligare l'Inghilterra a naUa s; declse di effettuare il nata ^SlcS.S necessaria, la posizione britaniò era necessario per.il salvadeìl'accordo di Losanna. . 1 potevamo lasciar credere alla America che riprendevamo i pagamen- verno desìi Stati Uniti La Vostra io S5S &23?S fflffl quale la rinascita del vecchio siquale acconto sul nuovo repagamenti, che si deve ritenere dalle discussioni con il Go- R. P. L'America adotta verso Parigi la politica del silenzio „. ^Washmgton W notte., . Dt-paitimento di Stato si lascia capirc cne nei riguardi delìtiemoran- dum francese sui debiti sarà adottaid ,n .nni;rim tini *tUm»in «ffoorf P^mica aet silenzio, in attesa <h 'miche elemento pm preciso sui- «> sviluppo della situazione. ADÉ6 ^ UfM\Ù è fìÉìUk pagatiti le loro rate vyashington, 14 notte. / Ministri di Lituania, e di Fintati- hanno dichiarato che i loro H- spettivi-Governi hanno intenzione di pagare le somme scadenti il 15 di' mbre per i debili di guerra. La Po.osisa non paga ina accantona la rata Varsavia, 14 notte. Circoli benr: informali assicurano (ine la Polonia domani con quasi cer tessa notificherà agli Stati Uniti che - .„- ■ „„>,,.~„ 7„ ..,.„j„„.„ > 'f. P.™ onoiaic Ut scadenza, e fuetto di accreditare l importo éeU to rata in un conto vincolato a favo- a causa dell'attuale situazione finanziaria non è in grado di trasferire le valute necessarie a coprire ze di domani. ■■ le scadenti massimo che essa jrc degli Stati Uniti presso la Banca a,, Folov.ia.

Persone citate: Balfour, Churchill, Dawes, Herriot, Hoover