L'insediamento a Vercelli del nuovo Segretario federale

L'insediamento a Vercelli del nuovo Segretario federale L'insediamento a Vercelli del nuovo Segretario federale I! rapporto delle gerarchie - Ardenti dimostrazioni a! Duce a è a e o o o n i e o l d 5 . n a o a a o a i Vercelli, 12 mattino. Il Fascismo vercellese, vecchio fedele provato, s'è raccolto ieri attorno al nuovo Segretarie Federale per promettergli disciplinata e cordiale collaborazione in ogni buona impresa che sarà compiuta al servizio della Rivoluzione. La sala delle adunate — vastissima, bianca, a cupola, nel cuore dell'antico palazzo nobilesco ch'è diventata sede degli uffici federali — era gremita di gerarchi: tutti i (segretari politici e i comandanti dei Fasci giovanili di combattimento. Uomini, alcuni, della città, professionisti, commercianti, industriali, gli altri — la maggioranza — gcnt»> di campagna, di queste feconde piane vercellesi, e della gentile Valsesia e dell'infaticabile Biellese, Alle 11 precise, salutati romanamente dalle gerarchie, sono apparsi nel salone delle adunate S. E. il Prefetto conte Vittorelli, l'on. Caccose, il comm. Piero Cazzotti e il comandante il secondo gruppo di Legioni, console generale Scandolara. Le autorità Con essi c'erano pure le altre più cospicue autorità, della provincia: ii Podestà conte ingegnere Tournon, il senatore Novelli, i deputati Olmo e Ga baslo, la sorella di Randaccio e le me. daglie d'oro, don Arnoldi, presidente dei Volontari di guerra, il preside della provincia Serralunga, i vice-prefetti Bussetti e Martina, il questore De Haro, i camerati 'Capellaro dell'O.N.B. zvnPpsecfpttDStlasscutscarssremritur^^mo^ i~colÒnnem Sa a o a o i i d l l o i o a i a l a , a a e : e è e r è e a Battisti, Puazzoni, FavagrosSa e Autl 11 console Gori, il maggiore dei RR. CC. Rlbet, gli alti Magistrati, gli organizzatori sindacali Stagno, Pozzi, Gritti, il cav. Pozzo, Leandro Gellona, direttore de « La Provincia di Vercelli », Vittorio Sella, direttore del « Popolo Biellese », i dottori Vaccino e Salviolo, l'ayv. Gianasso, la delegata dei Fasci femminili signora Meregazzi, l'ingegnere Abrile, segretario dell'on. Caccese, il cav. di Gran Croce Garbacelo, numerose personalità torinesi come il prof. Bargellini, del Direttorio del Fascio di Torino, 11 conte Pallotta, segretario del Guf, 11 cav. uff. Molari, il capo ufficio stampa cav. Grasslni, il cav. Brambilla e il rag. Ducato, rispettivamente direttore e vice-direttore dell'E. O. A., i dirigenti delle varie attività del «Guf», ingegneri Discalzi, Giacobbe, Carra, Nicoli, i dottori Bogazzi e Beccati, Albanese, Gabri e Sertorio. All'imponente adunata ha parlato per primo l'on. Caccese, che ha riferito sul lavoro compiuto nei sei mesi del suo edmmissariato, per potenziare e affratellare le forze tèi Fascismo vercellese. Ma di cosi significativi risultati, l'on. Caccese non a sè ha voluto attribuire il merito, ma ai segretari politici, alle gerarchie,della provincia, esemplari per operosità e devozione, e, più che ad ogni altro al Prefetto Vittorelli, fascista nell'anima e nell'azione. Concludendo, l'on. Caccese ha oalutato ne! nuovo Capo del fascismo vercellese, Pietro Gazzotti, il camerata di tutte le ore, 11 fedelissimo della vigilia, il fsclldFdsctipDèvlvPsfmqrsvAcrsdv\scombattente della trincea, « l'uomo m— ha detto — che sarà per tutti voi cnon solo il gerarca, ma l'amico frater- mno e la guida sicura. Egli vi condurrà I salle mòte infallibili segnate dal Duce:tper la gloria del Re e della Patria ». | I lunghi, insistenti applausi che han-!rno saiutato le vibranti parole dell'on. Caccese, si sono rinnovati vivissimi quando Piero Gazzotti ha accennato a parlare. Parla Piero Gazzotti Brevi, fiere e toccanti parole egli ha detto, con eloquenza schietta e semplice, con il cuore aperto del vecchio combattente delle prime, dure battaglie. Ha cominciato innalzando reverente il pensiero alla maestà sacra dei Re, al Duce magnanimo, al prodi vercellesi caduti in guerra, e ai martiri della Rivoluzione. Si è detto lieto e orgoglioso di essere stato designato a guidare il magnifico Fascismo vercellese; egli si accinge al compito con l'animo temprato a quella mirabile scuola che è il Fascismo di Torino guidato da Andrea Gastaldi, e con la ferma convinzione di continuare e potenziare, in subordinata e intensa collaborazione con S. E. 11 prefetto Vittorelli, e d'intesa con il valoroso podestà Tournon e le altre gerarchle, l'opera cosi degnamente Iniziata e condotta dal camerata onorevole Caccese. rfidmItArfrcgnz«Camerati - ha concluso PieroiGazzotti —, vi pretro d* dire alle Ca-I *: S^TJ,^^Cta «'Littoria è aperta a tutti, cuore della ,città e dell'intero Vercellese, officina ldella .opere feconde e severe al Bervi-1 o zio della Rivoluzione trionfante. A mia volta visiterò tutti i Fasci e le organizzazioni del Regime nei paesi della Provincia, offrirò a tutti la stessa limr pida disciplina, e tutti lavoreremo insieme per la stessa mèta: Camminare e costruire nel nome del Duce. Se occorra, combattere e vincere ». Un grido unanime ha coronato il fervido discorso. Tutta la contenuta passione, l'ardore dell'animo, la fedeltà antica e sempre viva hanno trova» to voce in quW grido: Viva! Viva il Duce.' E' stata, infine, la volta del Prefetto. S. E. Vittorelli ha ringraziato anzitutto l'on. Caccese per « l'intelligente, zelante, continua, realizzatrice attività spiegata ìd prò' dol Fascismo vercellese. Noi non la dimenticheremo mai ». A Piero Cazzotti, « squadrista e combattente, esperto di alti e delicati uffici ottimamente coperti, lavoratore tenace, gentiluomo senza macchia e senza paura, l'augurio — che è anticipata certezza — d'essere il vittorioso animatore e conduttore del saldo, generoso, robusto Fascismo vercellese ». L'oratore, come Prefetto e come fascista, darà al nuovo gerarca tutto il suo aiuto, tutta la necessaria collaborazione, perchè la provincia di Vercelli, eroica e virtuosa, sia sempr» più strumento di potenza, di prosperità, di gloria per la Patria. Ancora ima volta l'assemblea ha rotto l'attento silenzio per promettere, con un appassionato inno di inesausto amore al Duce, la propria indomita volontà suvaquRd'I11 Ine è ml'acanomcequStbasiB Silente oper^^verceUese fermezza, per il trionfo dell'Idea fa scista. Subito dopo il comm. Gazzotti ha ricevuto, uno ad uno, presentatigli dall'on. Raccese, 1 gerarchi della provincia. li messaggio al Capo del Governo Il nuovo Segretario federale ha quindi inviato i seguenti telegrammi: « Al Capo del Governo e Duce del Fascismo. — Ricevendo alla presenza del rappresentante del Governo fascista le consegne della Federazione vercellese, ho avuta la grande gioia di sentire vibrare aU'unissono col mio cuore il cuore delle Camicie Nere e del popolo della provincia nell'amore per il Duce. L'mvooaeione appassionata che è aaUta a V. E. 6 il giuramento rinnovato che io interpreto come viatico alla mia nuova fatica cui l'alta approvazione dell'E. V. mi ha chiamato ». « A 8. E. Starace, Segretario' del P. N. F. — Assumendo direzione Fascismo vercellese rinnovo a V. E. là ferma assicurazione che darò tutte le mie forze affinchè le Camicie Nere di questa eroica provincia possano àncora, come sempre, servire fino all'ultimo sacrificio il Duce e il Regime ». « A S. E. l'Ambasciatore e Quadrumviro O. M. De Vecchi di Val Cismon. — Assumendo direzione Fascismo vercellese rivolgo il' mio devoto pensiero al glorioso Quadrumviro piemontese, eroe in guerra e in pace, ai cui ordini ho avuto l'onore altissimo di servire nelle ore grigie della vigilia ». « A 8. E. il Sottosegretario alla Pre\sidenssa Edmondo Rossoni. — Assu- chsonisirotrdeMdalecinnfelegutiona cunindoilsodvspcoguavcoMlàopcemmpvqpcelecetonil mendo la direzione del Fascismo ver cellese porgo devoto saluto all'È. V., mìo capo e maestro di anni lontani cui I sempre si volge il pensiero devotamen:te grato e memore», | « A s E_ u sottosegretario agli In!rerni Leandro Arginati. — Nell'inizia- re mio nuovo compito di dirigente il fiero Fascismo vercellese, prego VE. V. di accogliere il mio saluta devotamente memore e fedele ». , Altri telegrammi Piero Gazzotti ha Inviato a S. E. l'on. Blagl, Sottosegretario di Stato alle Corporazioni, e ad Andrea Gastaldi, membro del Direttorio Nazionale del P. N. F. e Segretario federale di Torino. L'omaggio ai Martiri e agli.Eroi ghtrchdBadnpnvSleagrcdmcrUtvrpdfnsmsConchiuso 11 rapporto a Casa "Litto-j^rla, il nuovo Segretario federale, insie-1 dme con il Commissario uscente om Cac-ì lcese e con i rappresentanti dei Combattenti, del Mutilati e dei Volontari di guerra, si è recato a deporre una corona d'alloro sul monumento che la pietà e l'orgoglio dei cittadini hanno eretto ai Caduti di guerra. Un'altra corona di lauri Piero Gazzotti ha poi deposta ai piedi della lapide dove sono scolpiti i nomi degli otto Martiri fascisti del Vercellese. Qui 1 militi della Legione « Randaccio », in servizio d'onoVe, hanno presentate le iarmi, ed 1 nomi del Martiri, scanditi dal stpcscnciI Sogretnno feùeralc> e «1 « presente! » n «^«««T'^rT^^^ ,no suonato nel silenzio circostante con | l la solennità e la gentilezza di un rito, 1 C, A, A. slt

Luoghi citati: E. O. A., Quadrumviro O., Serralunga, Torino, Vercelli