L'estensione del contratto collettivo alla mezzadria approvata dal Senato

L'estensione del contratto collettivo alla mezzadria approvata dal Senato L'estensione del contratto collettivo alla mezzadria approvata dal Senato Ipit- [Sgno di legge per l'estensione della dl-ifisciplina- giuridica ai contratti colletti-Igvi di lavoro dei mezzadri e piccoli af- : dfittuari. itH Presidente Federzoni apre la cseduta alle 16. Al banco del governo;cRoma, S notte. Dopo tre giorni di discussione, il Senato na approvato questa sera il dise- siedono il Duce, i ministri Bono, De Francisci, Acerbo, Jung. Si-1 cnanrd e i sottosecretari di Stato Ros- ! tsoni, Albertini, Biagi, Riccardi. Loja- pcono, Serpleri, Leone, Russo. L'aula è tassai affollata. i qì r-nnnrfi fi! nwsdrli 1 c1 rappoiti ai mezzadria ePopò la presentazione di alcuni disc-tgai di legge da parte dei ministri De lFrancisci e Acerbo, viene riprosa la qdiscussione del disegno di legge per la sestensione della disciplina giuridica dei|scontratti collettivi di lavoro ai rap-jmttcIrcola affittanza, MAROZZI osserva che e necessario evitare che nell'applicazione nratica delle leggi le situazioni contingenti portino a risultati che. snaturino l'isti- ' ctuto di mezzadria. Bisogna trovare un flavoro che trattenga nel podere i gio- svaul in attesa del momento in cui do- cranno sostituire i vecchi. Eisogna fa-1 tre in modo che il mezzadro, spinto da!-1 dla necessita, non sia obbligato a fare vil bracciante. L'oratore crede Infine I ache la mezzadria sia una vera forma di società, della quale ha tutti gli elementi. RAINERI, relatore, premette che la natura della mezzadria non viene alterata; essa rimane sempre, un contratto a forma associativa e si deve assolutamente escludere che il mezza mocislivstìro sia senz'altro parificato al salariato me=a^cS^ ? dunque si può he già funziona in questo campo. „°ìCanhPn'icaìW li™?H inul certi limiti. cpmezzadria tuati dire che già funziona in que: Il Senato non deve far altro rire duale questi' di là L'oratore illustra pei il carattere giuridico del rapporto di mezzadria, notando che la mezzadria non può essere qualificata come locazione di beni perdile il proprietario non cede al mezzadro nè il possesso temporaneo nè la conduzione dell'azienda. In un paese come il nostro, non solo non bisogna portar via la terra a chi la coltiva bene, ma occorre anzi creare nuove popolazioni agricole. Un grande progresso si Bta facendo ora nel portare l'Istituto della mezzadria in vaste zone recentemente bonificate, quali le paludi Contine. La questione sul carattere di locazione o di società agli effetti della approvazione dell'attuale disegno di legge ha un valore molto relativo. Conclude affermando che si respira òggi un'atmosfera ben diversa da quella del 1921, quando i deputati socialisti presentarono un progetto per l'avviamento alla socializzazione della terra. H Capo del Governo applica una dottrina nuova che nei suoi sviluppi sasae dspmnpratici ha già dato risultati davvéro |mimportanti. i cg\irsenzsechziseFvpsvserilar11 discorse di S. E. Biagi BIAGI, Sottosegretario per le Corporazioni, osserva che il Governo ha voluto stabilire che i regolamenti collettivi del rapporto di mezzadria devono avere carattere obbligatorio. Si è inteso cioè affermare, in una norma di legge, quello che era ormai praticato dall'indirizzo contrattuale seguito dalle organizzazioni sindacali e che era accettato per ripetuto giudizio dalla magistratura del lavoro. Le discussioni svoltesi ed il richiamo alla espressione letterale della legge 3 aprile 1925 avevano determinato la preoccupazione che si volesse andare più oltre, quasi per ricondurre nell'ambito del lavoro salariale quei lavoratori che erano saliti al rango di partecipanti e poi di mezzadri col miraggio di giungere alla piccola proprietà. Aspirazione profondamente sentita da quanti vivono appassionatamente nel lavoro della terra. L'ampio dibattito ha a--uto in Senato un compimento sereno, ; timori sono in gran parte fugati e le 1- ^occupazioni scomparse. Ci può restare aderenti alla portata del disegno di legge in discussione e chiarire che il contratto di mezzadria conserverà sempre il suo carattere individuale anche se alle disposizioni del codice si aggiungano le norme degli organi corporativi poiché tutto questo non servirà che a stabilire delle condizioni di carattere e di portata generale e obbligatoria a cui contratti individuali dovranno uniformarsi senza alterare l'essenza del rapporto di mezzadria. Nessuno potrà pensare a introdurre in tali capitolati disposizioni contrarie alla natura del contratto di mezzadria, nessun organo corporativo, d'altra parte, potrà dettare norme generali o imporre condizioni particolari prescindendo dal fatto che la mezzadria ha un suo speciale contenuto, non solo economico ma anche morale e sociale. Il Regime intende offrire agli agricoltori ed ai lavoratori agricoli il mezzo per conservare e perfezionare, secondo il reciproco interesse e secondo l'interesse del Paese, l'istituto della mezzadria. Toccherà al contratto individuale di inquadrarsi in queste norme generali pur dovendosi adattare alla struttura dell'azienda e alle necessità che variano non solo da regione a regione ma talora, nella stessa provincia, da zona a zona. Un adattamento forzato, qualora si facesse, arrecherebbe danno agli individui e all'istituto della mezzadria. Mezzadri e avventizi U sen. Sarrocchi ha messo in luce quale sia l'interesse dell'azienda agricola condotta a mezzadria quando il proprietario intenda eseguire lavori di miglioramento e di trasformazione valendosi della prestazione del mezzadro. Il risultato è duplice: minima spesa del proprietario, ulteriore guadagno per il colono. Di qui il vantaggio di favorire l'impiego dei mezzadri in questi lavori, ma il problema va guardato nel complesso quadro dell'ambiente agricolo contemperando il giusto e legittimo interesse dell'azienda condotta a mezza- BBvddria con gli interessi altrettanto giusti e legittimi dei lavoratori agricoli avventizi. Si può stabilire una norma che precisi quali lavori il proprietario possa fare compiere al mezzadro, determinando la misura particolare della re tribuzione, e quali debbano essere com- ?liuti da mano d'opera assunta per il ramite degli uffici di collocamento. Nelle zone dove la mezzadria offre scarsi guadagni, può il mezzadro occuparsi in lavori che eccedano quelli dell ordinaria coltivazione del fondo; nelle zone, invece, dove la coltivazione richiede larga attività di lavoro e la famiglia colonica non possa sopperirvi, può apparire opportuno, come nella pratica è già accaduto, di fare lo stralcio dei terreni affidandoli con forme di compartecipazione ad altri lavoratori realizzando cosi per questi ultimi, sia pure in forma limitata, un legame più certo e tranquillo con la terra che coltivano. L'oratore conclude dicendo che è in tutti la preoccupazione di non turbare l'armonia e la fiducia nel lavoro dei tmdsft1criggccledssriacmptpprmadledpnffvslattsrnrcbcctada1:|?rmhIlI cquesto spirito che deve diventare co- : cDinne in ogni campo della produzione ce del lavoro per la pace sociale, per la .cricchezza e la potenza del nostro; Paese. . ePRESIDENTE annunzia che e stato. mcampi, specie in quelle aziende In cui vive, nell antica forma consuetudinaria, 10 spirito fascista della corporazione. Approvando questo disegno di legge secondo chiede con suo ordine del giorno 11 senatore Marezzi, il Senato avrà offerto al Regime un mezzo di difesa di i^nndcnrcladcdriorl ;Ipresentato dal senatore JjarozZMed al- itri, il seguente ordine del giosrf): « Il i [Senato, vista la'dotta relaziaaé^ell'Uf- ]ificio centrale che accompagna il dise- Igno di legsre per la <: estensione della : disciplina giuridica dei contratti collet itivi di lavoro ai rapporti di comparte- citazione nel ramo di produzione, agri;cola e di piccola affittanza>; ricono- 1 creatosi fra 1 due contraenti del con- ! tratto di mezzadria deve scaturire una perfetta collaborazione tra il condut tore dell'azienda ed il mezzadro, alla i quale si accoppia un efficace mozzo di 1 consolidamento della unità economica e moràiè della famiglia che può facilitare la ascensione dai conladini verso la razionalo piccola proprietà onde in questo rapporto è mirabilmente espres- sa la millenaria saggezza della nostra stirpe; considerato che le finalità della!mezzadria meglio sono raggiunte; tale dell'azienda, per esempio agli attrezzi ed al bestiame; tenuto presente che la mezzadria deve estendersi ai territorii che con la bonifica integrale e col progresso agricolo vengono a tro farsi in condizioni favorevoli a questo sistema di conduzione; afferma la ne cessità che le norme generali dei capi telati di mezzadria non ostacolino l'a dattamento dei singoli contratti alle varie condizioni ambientali e cho nella applicazione delle riforme legislative la ! mezzadria, non solo conservi, ma seniore più sviluppi il suo carattere associativo, sempre più consolidi il sano istituto della famiglia rurale j>. L'ordine del giorno è approvato con lieve modifica non sostanziale dopo breve discussione alla quale partecipano i senatori CAMERINI. MAROZZI, SU- il relatoreRAINERI e U Sotto- ! ^ %fg™*0? P&AjS«im „,,„ nrnm.. ,r, cr,0t,-tni,.« „ìcll° pro^0110 di sostituire «famiglia non sostanziali; e BIAGI, il quale os- cpnrn Mia ì ^ìrliinTvii naT-tipnloroo-wtoti sare la distruzione delle più nobili o sacre memoria della storia dì Venezia e della civiltà italiana sull'altra sponda dell'Adriatico e che pur furono rispettate per secoli interi anche dai nemici in guerra aperta. - Vo7pi ». « I sottoscritti interpellano il Governo intorno ad atti di barbarie consumati in Dalmazia contro opere d'arte che recavano i segni della civiltà e del genio italiano. - Corrado Rìcci, Alberir> Dallolìo, Salata, Mariolti, Fedele, serva che i richiami particolareggiati i Mnon costituiscono un motivo di chiarez- j za ma di dubbio. Si doveva tener pre- sente soltanto la consuetudine locale, che comprendo tutti i concetti di tradi- ! Nzione economica e sviluppo. Parlano in I nseguito, brevemente, RAINERI e DI j mFRASSINETO. I varii emendamenti i dvengono approvati. j eVari altri disegni di legge sono ap- i provati senza discussione. Durante lo j svolgimento della votazione a scrutinio j asegreto, il Segretario onorevole Scalo- ari dà lettura delle seguenti interpel- ! Slanze: 1 f« Interpello il Governo per conosce- re cosa intende faro perchè abbia a ces- gnBaccelli, Gentile, Venturi, Gian, Orsi. Boncompar/ni Ludovisì, Torraca*. Tutti i disegni di legge sono approvati anche a scrutinio segreto e la seduta è tolta alle ore 19. pieclldgè1lsvn

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