Un accordo tra Cina e Giappone auspicato a Ginevra

Un accordo tra Cina e Giappone auspicato a Ginevra Un accordo tra Cina e Giappone auspicato a Ginevra s, E, Massimo Pilottl nominato Sottosegretario generale della Lega _ ° ; Ginevra, 7 notte. Il Le trattative, sul disarmo (fissato it ormai su due punti : parità di diritti i gper ja, Germania, ed adozione della Ip convenzione preliminare proposta da h Norman Davis) hanno avuto oggi una q pausa. La risposta tedesca che, come ì p avevamo detto ieri, sarebbe giunta dif-1 l rumente nel giro di 24 ore, è attesa!°solo per domani. Si sarebbe dovuto di- scutere o°-gi il Piano Davis tendente a fporre la parola « fine r> alla prima Con- ; dferenza del disarmo; ma i pareri sono|utalmente opposti, ed anche ogni deci-ìdsione in proposito appare così subor- i dinata all'atteggiamento tedesco in te- ' t! ma di parità che è stato ritenuto op- uportuno soprassedere ancora sull'esa me delle proposte americane. Tutto è dunque sospeso nell'attesa della risposta di Berlino, che dovrebbe arrivare in nottata, e del ritorno di Herriot e di MacDonald da cui tanto dipende lo sviluppo dei negoziati. Crediamo però di essere in grado dì sapere ohe la risposta tedesca considera come estremamente vaghe le dichiarazioni di Herriot sulla parità e pro- i ponga quindi di precisare, in successi\ve conversazioni che dovrebbero avere I À . , .. . .. , luono entro oennaio al più tardi, le con- , ! Ginevra. ' sfdizioni per il ritorno della Germania a GSenza romperei ponti, il governo del, Reich vuole dare ed avere dunque iljtempo per riflettere e per conoscere i» che cosa consista la sicurezza «per tutti»:! sola sua accett^oTe porU realmente al riconoscimento « Gleichberechtigung ». Il rapporto Lytton della MI I |iRinviata ai prossimi giorni ogni di scussione su quello che è il preoccu-pante problema di questa questione, la !attenzione generale doveva inevitabil-ìI °_ mente portarsi sulla seduta dell'assemblea straordinaria che, discutendo il rapporto Lytton, tratta del complesso problema cino-giapponese, con speciale riferimento alla soluzione da darsi alla questione mancese. La Commissione d'inchiesta presieduta da Lord Lytton e di cui fa parte per l'Italia il conte Aldovrandi, ha presentato, come è noto, un rapporto che, alla luce della discussione, è conside- J rato come ottimo. Le osservazioni che si sono volute fare a questo documento essenziale, appaiono infatti veramente infondate; in circostanze non sempre favorevoli, dovendo sormontare ostacoli frapposti talora dalle stesse autorità locali, disponendo d'un periodo di tempo relativamente corto, la Commissione inviata in Manciuria è riuscita a dare un quadro esatto della situazione e, quello che è più interes sante, a suggerire^una.soluzione~in"cuiIsi rendono compatibili gli interessi del- j ja Cina con quelli del Giappone. Al !temjpo stesso anche gli interessi dell'Unione Sovietica, la necessità di con-l formarsi ai Trattati esistenti, pur sta-1 bilendo nuove relazioni contrattuali, economiche e politiche, tra la Cina ed il Giappone, vengono considerati specialmente in rapporto all'autonomia della Manciuria, che deve essere riconosciuta in modo compatibile alla sovranità della Cina. Per fare ciò la cooperazione delle Potenze occidentali con la Cina è indispensabile. La volontà dell'Assemblea manifestatasi oggi nella calorosa approvazione dei discorsi dei rappresentanti delle Grandi Potenze è piuttosto contra- ; rla a pronUnciaTe verdetti preferendo la procedura di energica conciliazione :fra !a cina e n Giappone con l'interven 'to di una rappresentanza neutra. 1 | || discorso di Aloìsi ] i L'Ambasciatore Aloisi a nome dei ; malia, Boncour per la Francia, Simon 'per l'Inghilterra hanno sostenuto que jsta tesi. Il capo della delegazione italiana ricorda che siamo di fron te a una situazione che si è venuta for mando e che bisogna affrontare con spirito di realtà. Discutere oggi della fedeltà al Patto dovrebbe essere tau¬ tile perchè tutti i membri della Società delle Nazioni sono tenuti ad osservarlo. E' pure inammissibile una divisione fra maggiori e minori Potenze, alcune delle quali dovrebbero avere un interesse alla difesa e al mantenimen¬ ,to del Patto diverso da quello che han Ino le altre. La Società delle Nazioni jnon è una Società di forza, ma di col- Ilaborazione. Ciò premevo. l'Ambascia¬ o itore Aloisi dice che il conflitto cinei i giapponese è stato uno degli episodi a Ipiù gravi verificatisi in questi ultimi ana hi- Voler definire le responsabilità di questo episodio, che ha messo a dura e ì prova la stessa elasticità del Patto dei-1 la Società delle Nazioni, non è forse a!°pera della Assemblea la quale deve - basare il suo lavoro sulla realtà e sul c1mfiml^mriLaa fatto che i rappresentanti resnonsabili !vungere ad | i- ; di governi sono tenuti a o|una soluzione pratica. Del resto fin -ìdairinizio, e con la commissione di in- i chiesta e con l'azione di conciliazione - ' tra le parti, la Lega si e diretta verso - utl tentativo di ravvicinamento degli a e i o ì - e - interessi giapponesi a quelli cinesi. Il rapporto Lytton è tutto ispirato a questo concetto, indica la via di soluzione perfettamente in armonia con l'Idea fondamentale che si debba giungere a un accordo fra la Cina e il Giappone sopra certe basi poste dalla Società delle Nazioni. La discussione che ha avuto luogo in questi giorni in seno al Consiglio; e all'Assemblea non ha modificato nè il quadro della situazione, nè ha mostrato che le soluzioni suggerite nel rapporto fossero irrealizzabili. Questo quadro rappresenta una situazione complessa e deve essere considerato nella sua unità: non è possibile ridurlo in frammenti. Sembra intanto che a sìa utile constatare che nè la Cina nè il i Giarmnne hanna resninto l'lde>i rii' en-1 Giappone hanno respinto l mej. « °n_il, luzione del confiitto ljda raggiUngersi con l'assistenza della » Società delle Nazioni r trare in nee-oziatì ner eiureere alla so-1 trare in negoziati pur giungere ana oo cmo-giappcnese | U , ? Mandu-Kuo - il problema a plù del'cato di tutta la questione Ma sua situazione deve essere conside I rata di nuovo solo quando l'accordo ci- , I no-giapponese sia stato raggiunto. La||Cina attraversa oggi uno dei periodi i ipiù difficili della sua storia, e non vi ! può essere tra noi chi non desideri vc-;-i'- =^ a derla entrare in ima «ase di consol toj -ìmento e di stabilità. Noi ncn possiamo -i - . ?_u l o i e e, - ,..vedere con favore soluzioni parziali della questione cinese. La Cina stessa non può desiderarle. Una situazione di stabilità e di cooperazione sarà il ri-1 sultato di un lungo .lavoro costruttivo e speriamo che esso si inizi sopra una J duplice base; un accordo fra la Cina e ! il Giappone e la cooperazione delle P°_ j tenze con la Cina. e n o, è a Perciò la soluzione più semplice sarebbe evidentemente quella di trasformare la commissione Lytton per aiutare i due paesi ad accordarsi. Se una altra soluzione fosse prospettata per meglio marcare la differenza di natura e di attribuzione dei due organi. l'I- talia non si opporrà purché resti fer-1 mo il concetto del carattere internazio- i naie della nuova commissione da costi-: tuire 'Il discorso dell'Ambasciatore Aloisi è accolto da vivi applausi, e il senso uiIrealistico cui si isPira non manca di - j impressionare favorevolmente l'Assem- l !blea- -l -1 i, d a on - Von Neurath per la parità Ultimo oratore della giornata è il ;I - -itministro degli esteri tedesco von Neu-1 rath, il quale, da quel finissimo diplo- matico che è, sfrutta la situazione a1favore della Germania. Egli infatti di- ce fra l'altro che finché i conflitti futu-, o e n e rn a ¬ ri non tendano a incamminarsi verso una soluzione di forza bisogna rinforzare l'autorità della Società delle Nazioni, e per far ciò bisogna assicurare la perequazione completa militari di tutti gli stati. delle forze :L'accenno |netto alla parità di diritto fatta daljrappresentante tedesco è tanto più ri- i™if -Z. ~„„„tn -Dc.,,1 p„„„„„> m levata m quanto Paul Boncour nel di-1scorso pronunciato nella seduta di og-;gi non ha mancato di fare allusione al-1la necessità che la Società delle Nazio- ni possa disporre di mezzi collettivi che gli^permettàno di assicurare l'ordine eil rispetto dei Trattati. rvm nlw.i„ carole eh* hanno fitto Con queste parole.che hanno latto tornare di attualità un argomento clieper poche oro viene allontanato dal palcoscenico ginevrino, si è conclusa oggi la seduta dell'Assemblea straor-rie, n n¬ nni l- dinaria. Si ha intanto a tarda sera notizia clic il Segretario Generale della Società delle Nazioni sir Erick Drummond, ha nominato il nuovo Sottosegretario Generale italiano. La scelta è caduta su S. E. Massimo Pilotti. La nomina, che prelude a quella prossima a Segretario Generale aggiunto, ha suscitato favorevolissimi commenti in tutti gli ambienti della Società delle Nazioni. Q. T.