Bologna-Napoli 3-1

Bologna-Napoli 3-1 L'incontro nel quale gli t'azzurri" hanno perso il primato Bologna-Napoli 3-1 p•£inosroinviato)- T, . Bologna, 5 mattino. 11 bel sogno del Napoli è finito al Littoriale. La squadra che, sola, era rimasta imbattuta per nove incontri, che aveva posto in mostra un valore che non le si conosceva, che s'era battuta con indomabile volontà in difesa dl quel primato al quale era giunta in virtù del suo inizio a grande andatura, ha ceduto. Eppure anche ieri si è pensato che gli « azzurri » riuscissero a resistere al Bologna; iniziarono infatti molto forte, segnarono per primi, ed a metà gara, nonostante la rabbiosa controffensiva dei « rosso-bleu », tenevano ancora in pugno il pareggio. Fu nella ripresa che il Bologna passò. Dovette lottare energicamente per rompere la cerchia difensiva che i napoletani avevano stretta attorno alla loro porta, ma poi, nel volgere di due minuti, la partita si decise. Maini fulminava due palloni nella rete di Cavanna ed il Napoli non poteva che rassegnarsi alla sconfitta. Disperata ma vana difesa A risultato acquisito le considerazioni suggerite dall'andamento del gioco sono presto tratte: il Bologna ha vinto meritatamente, il Napoli ebbe l'attacco in cattiva giornata e dovette difendersi affannosamente senza poter contare sul necessario ausilio della prima linea Non è possibile, in campo* avversario, contro una squadra che lancia sistematicamente i propri avanti all'offensiva, sperare nella buona sorte e fidare nel « match » pari. Avviene che il pericolo che si scampa cento volte non lo si può poi più evitare e si finisce per cedere. SI ebbe quindi la sensazione, quando si vide il Napoli chiudersi nella propria area, stretto da un assedio che si faceva di minuto in minuto più minaccioso, che la squadra dovesse arrendersi da un momento all'altro. Cosi avvenne infatti e, dopo che il Bologna si fu assicurata la vittoria, solo allora il Napoli, tentò quell'impresa che ormai ap pariva superiore alle sue forze. La prima linea « azzurra » riprese a giocare, ma, con cosi poca convinzione nelle sue possibilità, che la difesa del Bologna potè tranquillamente rintuzzare ogni attacco e fu anzi ventura per il Napoli che lo scarto del « goals » non sia au mentato sensibilmente prima della fine. Nel primo tempo invece il Napoli aveva lottato con ben diversa energia aveva giocato in modo da conservare alla partita tutta la sua incertezza, da far anche ritenere possibile una affermazione degli « azzurri ». S'era preparato scrupolosamente, il Napoli, per questo incontro. Sapeva che era il più difficile di quanti sinora aveva disputato. La squadra venne a Bo logna per nulla rassegnata a perdere i due punti e portò con sè una coorte di « supporterà ». Subito all'inizio dovette difendersi, che il Bologna portò quasi di scatto i suoi primi attacchi, ma lo fece con ordine, seppure con decisione. Le puntate di Schiavio, le incursioni di Maini e di Reguzzoni, cosi come le azioni intessute da Sansone e da Fedullo, non riuscirono a sorprendere la salda difesa napoletana. Vincenzi, Innocenti, Buscaglia e Colombari riuscirono a controllare così strettamente le manovre degli attaccanti « rosso-bleu » che questi non riuscirono a trovare la via giusta per superare lo sbarramento e filare con la palla verso Cavanna. Anzi, trascorsi in tal modo circa dieci minuti con il Bologna insistentemente ma inutilmente all'offensiva, il gioco si fece equilibrato. Una fuga di Benatti procurò un calcio d'angolo al Napoli e cominciarono ad aver lavoro anche i difensori bolognesi. eczfLcsspgnduBravisi segna S'ebbe allora un periodo di gioco alterno nei dvic campi, e qualche discesa del Napoli fu anzi ben condotta, senza troppi indugi, con l'ausilio delle ali, si da prendere alle spalle la difesa avversaria. Tuttavia, la stessa sicurezza palesata prima dai mediani e dai terzini del Napoli, la mostrarono i difensori bolognesi, tempisti perfetti e colpitori sicuri e, pur fronteggiando di tratto in tratto le offensive degli « azzurri », il Bologna non rinunziò ad attaccare con veemenza. Schiavio alzò incredibilmente la palla dopo d'esser giunta a pochi passi da Cavanna, Fedullo indirizzò in pieno sul portiere un paio di tiri, Maini ingaggiò una serie dl vittoriosi duelli con Boltri senza poterla poi spuntare di fronte al più accorto Innocenti. In- «rn2ucdnvgacFmpegnmSllRusrbdtrlpoiptfntllttcfmldtsctnphliCLsdtgSrCbsMadtdm attendersi più un goal Bologna che non del Napoli, ma volle il caso che fossero proprio gli «azizurri » a segnare per primi. Gravisi che era uscito per qualche minuto dal campo per farsi massaggiare una gamba dolorante, era da poco rientrato quando, al 19', condusse una bella avanzata nella metà campo bolognese, La sua azione si sarebbe probabilmente esaurita al contatto con i difensori avversari — i terzini erano entrambi avanzati sin sul limitare dell'area dl rigore — se Ferraris, smarcatosi, non gli avesse richiesta la palla. Gravisi effettuò il passaggio alla sua estrema e si spostò poi al centro per riceverne il traversone. Ferraris potè infatti ritornare la palla alla mezz'ala ed allora Gravisi tirò con forte effetto verso la porta di Gianni. La palla parve dapprima filare direttamente a lato, tante che Gianni non si affrettò alla parata, ma poi, appunto per l'effetto che le era stato impresso, deviò quasi bruscamente e, dopo di aver battuto a mezza altezza contro la parte interna del montante destro, fini, di rimbalzo, in rete, mentre Gianni, sorpreso, più non era in tempo a tentare l'intervento. Questo inatteso, goal, se scateno j4 delirante «pnrsVmsssnnSstfCt i u , e a i i . e a l e i i e i o . i , a , a e a e , i e entusiasmo della colonia napoletana, si che si videro centinaia di fazzoletti azzurri agitati in più punti degli spalti, fu una doccia fredda per il Bologna. La squadra che, dopo aver attaccato con più marcato vigore, vede gli avversari portarsi in vantaggio, difficilmente sfugge ad una momentanea crisi di depressione. Successe cosi anche al Bologna che, dopo di aver portato un fulmineo attacco, con il duo Schiavio-Maini, dovette retrocedere per fronteggiare una serie di offensive napoletane. Reguzzoni pareggia a a i n l n i E' questo il periodo migliore degli « azzurri », i quali riescono a far lavorare le ali e svolgono un gioco di buona fattura. Ma il Bologna resiste. Al 29.0 Gravisi deve uscire in seguito ad uno scontro. Il Napoli ripiega in corner e le redini tornano nelle mani dei « rosso bleu », i quali, per altro, non riescono a forzare la difesa avversaria. Si crede al goal quando Reguzzoni giunge sin avanti alla porta avversaria, ma poiché non tira, si crea una mischia che viene risolta da Fedullo con un colpo di testa che manda la palla alta sul palo. Il Napoli ottiene un calcio d'angolo al 33' e du<" minuti dopo il Bologna pareggia. La palla sta per uscire dalla linea ti: tondo, sulla sinistra, a pochi metri dalla porta napoletana, quando Schiavio, scattando, la raggiunge e la rimetto in gioco. Boltri, accorso per liberare, respinge cosi debolmente che Reguzzoni riprende al volo e segna con un forte tiro che Cavanna non può assolutamente parare. Inutile dire che si rinnova, ad opera dei sostenitori bolognesi, questa volta, l'esplosione di giubilo che aveva salutato il precedente punto degli « azzurri ». Quando il gioco riprende, Gravisi, che al momento del goal era ancora fuori campo, rientra. II Bologna domina, ma il Napoli ha schierato otto uomini a far muraglia davanti a Cavanna. S'accendono cosi mischie furibonde che fruttano anche due calci d'angolo, ma la resistenza è efficace, e per una di quel le stranezze tanto solite nel football, è proprio il Napoli che manca al 43' una occasione d'oro per chiudere il tempo in vantaggio. Azione volante, ad ampio respiro; palla da Vogliani a Benatti, da questi a Sallustro che, con abile finta, si smarca e fila solo verso Gianni. H portiere bolognese si vede perduto, esce di fra i pali, ed allora Sailustro scocca il tiro, a porta vuota, ma la palla passa davanti ai due pali, raso terra, per finire fuori di fondo, senza trovare alcun attaccante «azzurro» che ne corregga la traettoria. H tempo finisce quindi dopo che il Napoli ha mostrato ancora di avere delle possibilità e di poter aspirare alla vittoria. Il Bolr^aa inizia la ripresa attaccando. Vincenzi e Colombari lavorano a tutto spiano badando unicamente a di struggere. I « rosso-bleu » battono due corners e sul secondo Maini segna nettamente di pugno, cosi che l'arbitro annulla senz'altro. Al 7', perdurando sempre più serrata l'offensiva bolognese, si ha una nuova mischia nell'area napoletana. Ne esce d'un tratto, palla fra i piedi, Sansone, che tira in pieno su Cavanna, inginocchiatosi per bloccare. La cronaca non registra più che azioni su azioni del Bologna. La prima linea del Napoli non tocca più la palla. Boltri, nettamente impari al compito, è giocato sistematicamente da Maini e Sansone; Buscaglia è l'ombra del vigoroso combattente del primo tempo. Solo Cavanna, Vincenzi, Innocenti e Colombari fanno miracoli per reggere all'assedio, e tiri di Sansone, dl Fedullo, di Maini, Schiavio e Reguzzoni vengono arrestati e deviati in angolo, ma si vede bene che, se il Bologna continua con tanto vigore, il Napoli non può sperare di resistere e di portare in salvo il match pari. edlqtsggvbcNcbmg«laFsmndceiaia nIl Napoli si arrende l o e n i e l a a e a e, a e nn o te Al 18', nell'orgasmo di liberare, un « azzurro » commette un fallo di mano poco oltre la metà campo. La punizione vien battuta da Occhiuzzi che indirizza in area, ove Schiavio, voltando le spalle alla porta avversaria, ostacola Vincenzi avanzatosi per rimandare; fermata da Schiavio, la palla va a Maini, spostato al centro, ed il tiro frutta il secondo goal. Le speranze del Napoli si inabissano. Il Bologna intanto continua a piccchiare a colpi d'ariete. Passano due minuti: ecco un'azione dello Schiavio dei bei tempi; «Angiolino» scatta fra i terzini avversari che inutilmente, vistisi superati, reclamano il fuori.gioco, e giunge a tu per tu con Cavanna. Il portiere para a mani aperte e Maini, riprendendo, segna il terzo punto petroniano. Niente più da fare; la partita è deci sa. Solo una nuova prodezza di Cavan na evita un quarto goal in seguito ad un tiro raso terra corretto da Schiavio a pochi passi dalla porta. L'assedio dura sino al 32', quando il Napoli si distende nell'altra metà campo con un'intesa Sallustro-Ferrari che frutta anzi un calcio d'angolo. Che vale ormai la riscossa degli «azzurri»? Essi imbastiscono buon numero di offensive che la difesa bolognese sistematicamente annulla. Si va verso il termine senz'altre novità, eccezione fatta per un goal di Maini viziato da un chiaro fuori gioco ed annullato. Al fischio dl chiusura la storia, de* Bologna; è salutata, da e ri a r a è a o e a o a o a a e i a u . i a è e o i o n e l entusiastiche dimostrazioni di giubilo.Abbiamo voluto dire minutamente delle fasi di gioco attraverso alle quali la partita è passata per mostrare quanta differenza, y'è stata fra i due tempi e come la vittoria del Bologna sia giunta quale logica risultanza del gioco svolto dai « rosso-blu ». Il Bologna ha disputato lina partita non priva di pecche, ma splendida per combattività ed ardore. Si sarebbe detto che il Bologna attendesse la calata del Napoli per mostrare che non è finito, che ha forza e volontà, oltre che possibilità tecniche di primo ordine. Si riscontrò ieri una differenza enorme fra il gioco della prima linea bolognese e quella napoletana: l'attacco « rosso-blu » lavoro da un capo all'altro della partita e fu costantemente aggressivo pur avendo, nella ripresa, Fedullo relegato all'ala sinistra a causa del riacutizzarsi di uno strappo muscolare. Il reparto non ha l'omogeneità della scorsa stagione, e ciò dipende dalla minor efficienza di Schiavio, che ieri fini il match completamente esausto, ma tuttavia impressiona per il cumulo di lavoro che produce. Se non avessero gli uomini del trio centrale, inspiegabili attimi, dl indugio, se le estreme non volessero strafare ma limitassero il compito loro a quanto si richiede alle ali, la prima linea « rossoblu », che tante critiche ha raccolto quest'anno, costituirebbe senz'altro un reparto formidabile. Tuttavia, anche allo stato attuale, è in netta ripresa . Confronti L'attacco del Napoli ha invece deluso. Si tenga pur conto della saldezza della difesa bolognese, ma non si può non constatare che, capace di manovrare a metà campo, la prima linea guidata da Sallustro si smarrisce puerilmente in area avversaria. Ieri i cinque attaccanti napoletani ebbero troppo rari periodi di efficienza e poi, mentre Sallustro rimase sperduto al centro, Vogliani girò a vuoto svolgendo un poco efficace lavoro di spola e Ferraris e Benatti diedero di cozzo sistematicamente contro mediani e terzini avversari. H più attivo, il più continuo, fu Gravisi, che pure venne menomato da un duro colpo. Occhiuzzi, al centro della mediana bolognese, apparve, nei confronti del generoso Buscaglia, un dominatore. Imbattibile nel gioco di testa, fu eccellente anche nel rifornimento dell'attacco. Per contro Buscaglia, dopo aver tenuto con onore il posto per tutto il primo tempo, scomparve nella ripresa equesto suo rapido calare fu una "dellecause determinanti l'incontrastato do-minio bolognese. Tutte le lodi per le due difese. Il trio« azzurro » fu pari per bravura a quellorosso-blu » e nell'elogio bisogna in eludere anche Colombari, in grande giornata. E' a Cavanna, a Innocenti, a Colombari, a Vincenzi sopratutto, che il Napoli deve l'evitato disastro. E con questo è detto tutto. H Napolirientra nei ranghi e si troverà meglionei posti di rincalzo che non al coman-n o e a , l i do della classifica. E', quella azzurrauna bella e forte squadra ma non cosi poderosa da poter aspirare alla conquista del campionato. Ora l'àmbattibilità cominciava a pesarle troppo e chissà che, perduta si splendente aureola, la compagine non possa lottare con minori preoccupazioni. Sdamo infatti convinti che sia stato proprio l'incubo della prima sconfitta ad abbattere la compagine dopo 11 secondo punto bologneseLa reazione dapprima, mancò e poiquando sd produsse, fu troppo blandaV'era della rassegnazione e non si poteva in tal modo risollevare le sorti della gara. L'incontro si svolse su terreno pesante e tale da affaticare enormemente i giocatori. Arbitrò Melandri, della Sampierdarenese, con tatto, accortezza e capacità. Folla da grande incontro: 25 mila spettatori. Un treno speciale ha portato a Bologna oltre mille sostenitori napoletani al quali la partita riservò non poche amarezze. Cavalleresco il contegno ded giocatori in campoNapoli: Cavanna; Vincenzi, Innocenti; Colombari, Buscaglia, Boltri; Benatti, Vogliani, Sallustro, Gravisi, FerrarisBologna: Gianni; MonzegHo, Gasperl; Montesanto, Occhiuzzi, Martelli; Matai, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni. LUIGI CAVALLERO.

Luoghi citati: Bologna, Napoli