Una stoccata decisiva

Una stoccata decisiva Una stoccata decisiva a u Prima che bianco-neri e granata entrino in campo ha luogo un incontro di prima divisione tra le riserve del Torino e la squadra della Clarense. Le fasi di questa partita servono ad interessare il pubblico, che va man mano addensandosi prima nelle scalee dei popolari, poi sui sedili della tribuna. Sono a migliaia gli appassionati che Torino riversa nel campo di via Filadelfia. Quando la folla ha avuto mezzo di arrivare lo stadio dà un'impressione magnifica tanto è pieno di gente «Centonovantaclnquemila lire di pubblico!» commenta qualcuno. Giungono i Principi e le autorità, che sono ricevute dall'ing. Mossetto e dagli altri dirigenti del Torino, Notiamo nella tribuna d'onore la Principessa Jolanda, il Duca di Pistoia, il Duca di Bergamo, il Conte Calvi di Bergolo, il Segretario Federale comm. Andrea Gastaldi, il Podestà di Torino, l'ing. Silvestri, l'ing. Orsi, il console Galbiati, il comm. Bossi. Le squadro si schierano cosi formato: Juventus: Combi; Rosetta e Calligaris; Varglien I, Monti e Bertolini; Munerati, Cesarmi, Borei II, Ferrari e Orsi. Torino: Bosia; Monti e Martin IH; Bertini, Janni e Giudicelli; Castellani, Libonatti, Busoni, Rossetti e Prato. Un arbitro che non scherza Sono precisamente le 14,43 quando l'arbitro Barlassina senior lancia il fischio d'inizio. La palla è ai bianco-neri, che, però, se la lasciano portar via e la prima, azione d'attacco è dei granata; Cesarini la interrompe e la Juventus invade l'area avversarla, Martin ni libera, ma Varglien spinge nuovamente avanti i suoi attaccanti: la palla va da Ferrari a Borei, da Borei a Ferrari, da Ferrari a Cesarini e Martin deve nuovamente allontanare la minaccia, che, però, ritorna sotto la sua rete e si concretizza con due tiri. a lato di Monti, lungo e da lontano, a di Borei di tesila. Siamo al 2', l'azione 6 a metà campo, Janni e Cesarini si contendono il pallone e trovano il modo di scambiarsi dei calci nelle gambe.! Barlassina vede, interrompe il gioco e dimostra subito le sue intenzioni di non voler tollerare scorrettezze di sorta, ammonendo severamente i due giocatori. L'azione seguente alla rimessa in gioco, fatta dall'arbitro, termina con un tiro a lato di Borei, che era stato lanciato da Bertolini. Non è passato un minuto che una avanzata rapidissima del duo di sinistra dell'attacco juventino,,iOrsi-Ferrari, deve venir pericolosamente sventata da Martin, che allunga il pallone a Bosia. Ancora un passaggio Jungo al centro di Borei su cui l'arbitrò fischia il fuorigioco di Cesarini e Munerati, e una bella parata di Bosia 'su un tiro di punizione di Rosetta da metà campo, poi ecco snodarsi il primo attacco del Torino. Ne è anima e guida Libonatti che, da lontano, manda il pallone tra le braccia di Combi. La prima linea granata non riesce, però, ad ingranare e sono ancona d bianco-neri ohe tengono impegnati d difensori avversari. Al 9", anzi, Borei, spostato verso destra, invia improvviso un preciso e secco pallone, che lascia ferma tutta la difesa del Torino; la palla batte, però, sull'incrocio dei due pali e torna in gioco; la riprende Orsi che la manda al centro, ma Bosia, balzato avanti, la afferra e, applaudltissimo, la invia ai propri «avanti»; si incaricherà Rossetti di mandarla, alta, fuori. Sarà questa la prima delle stupende e numerose azioni difensive di Bosia, che sarà il più forte avversario dell'attacco juventino. Ecco finalmente una ben congegnata azione ded granata: al 13' Giudicelli manda la palla a Busoni, questi a LI bonatti, che la scarta a Rossetti, il qua. le, in piena corsa, spara fulmineo in porta; Combi è, però, pronto a bloccare in presa, perfetto di tempo e precisione, il bolide dell'avversario. Altra azione senza rilievo del Torino e poi il primo calcio d'angolo a favore della Juventus. Lo provoca Janni, che manda fuori la palla calciata al centro da Borei, che, spostatosi sulla sinistra, era stato lanciato da Orsi. Il tiro dall'angolo di « Mumo » viene brillantemente neutra lizzato dall'agile balzo di Bosia, che avvinghia la palla mentre Cesarini sta per colpirla di testa, Il gioco è sempre rapidissimo, la palla fila continuamente da un giocatore all'altro. Al 17' dopo che Ferrai-i ha già effettuato due tiri a lato e dopo che Borei è stato duramente fermato da Martin, mentre stava per calciare, Monti, dominante a metà campo alle spalle dei suol attaccanti, scocca un tiro lungo a mezza altezza che va a finire fuori, dopo avere sfiorato il montante sinistro. Al 22' altro attacco juventino: Rosetta calcia una punizione dalla linea laterale, la palla spiove dinanzi alla porta granata, Bertini la rimanda di teata, ma Bertolini la riprende e la spedisce ad Orsi, che la smista a Borei, il quale la invia a Ferrari che tira sulla sinistra; Bosia para fulmineo a terra. Il Torino risponde due minuti dopo con un'azione di Castellani, che Bertolini interrompe provocando un calcio d'angolo a suo favore. Il tiro dalla bandierina non ha esito. Subito dopo, Libo BereiLta.rapspoazicamde parviatire dmesuotolivapiebe tansteAni tirnasi chfalgiuad Bocollanfalcendeinvla stunodopta pato qudaa BuOabi,piùa Inatti conduce, però, un'azione pericoloi sa scaturita da un tiro di puntone I provocato da un fallo di Orsi. E' appe na passato un minuto cte il Torino è o nuovamente in corner, provocato da Jubitmasi,tespaunmisivnodecoveatmspOrsi tetaraligpamBchvapopupaspmsttevasaputugddiqutincodilmspscGsorecptnssfulamapcgnpgLmvmsdtevc a e e o . a , i e a a i o a e e : i l a a. n i Bertini, interrompente un'azione di Bo-' rei. La Juventus è sempre in area granata. Il gioco del suo attacco è continuo, rapido, stringente. Solo Cesarini non risponde in pieno all'attesa. Il tono delle azioni è tecnicamente elevato e stilisticamente avvincente. Il Torino si difende accanitamente, senza soste. Bosia para tutti i palloni ohe gli vengono inviati e ferma quelli che gli passano a tiro. Il duello tra attacco bianco-nero e difesa granata è splendido. Monti, da metà campo, spinge continuamente i suoi uomini all'offensiva, mentre Bertolini allunga palloni su palloni agli ervanti. Ricordare tutti i tiri partiti dai piedi di Ferrari, di Borei, di Orsi sarebbe dimoile, quasi imposslbiile. Tra le tante azioni offensive delia Juventus basterà ricordare le più belle. Al 29', in seguito ad un fallo di Janni su Cesarini al limite dell'area, Orsi tira la punizione davanti alla rete granata; Borei raccoglie di testa e Bosia si salva provocando un calcio d'angolo che non dà risultato. Al 33', dopo un fallo di Rossetti su Varglien, la palla giunge a Cesarini, che costringe Bosia ad una diffìcile parata. Al 34 ancora Bosia sventa da pochi passi una pericolosa puntata di Orsi. Al 36' Borei, ben lanciato da Varglien, avanza a grandi falcate, Monti lo ostacola ed il giovane centravanti juventino sposta la palla a destra à Munerati, che, da tre passi, la invia in porta; Bosia, perfetto di tempo, la ferma, però, in tuffo; a Munerati, stupito, non resta che stringere la mano al portiere avversario. Al 44' Orsi, dopo una precedente avanzata interrotta per « fuori gioco » dà un perfetto pallone a Ferrari, che tira; Bosia, tanto per cambiare un po', para a terra. Cosa ha fatto l'attacco granata in questo periodo? Un'azione bella, rapida, da goal, al 34' : Bertini manda la palla a Prato, questi la rimette al centro a Busoni, che scatta in avanti, supera Oaligaals e, giunto a due passi da Combi, manda alto. E' forse questa l'azione più pericolosa di tutto il primo tempo. chfaprericomtiU goal di Borei e è a Appena iniziato il secondo tempo la Juventus torna all'attacco. Bosia è subito costretto ad intervenire per fermare un passaggio alto al centro di Orsi, che Borei sipre-para a raccogliere di testa. E', poi, Borei, che, al 2', preso il pallone a metà campo, si produce in una rapida puntata personale che termina con un tiro alto. L'azione offensiva dei bianco-neri e insistente, ma non ha più l'autorità e la freschezza del primo tempo. Il Torino, poco a po co, riesce a liberarsi dal dominio avversario e ad impostare qualche veloce attacco, che trova il suo sfogo specialmente sulla sinistra, dove Prato è spesso lasciato un po' libero. Frattanto Orsi e Monti trovano modo di regalarsi qualche calcio e di provocare un intervento ammonitorio dell'arbitro al 6'. I granata portano ora numerosi attacchi, che, però, si infrangono inesorabilmente nel piede di Rosetta, di Cailigaris o di Bertolini, mentre Monti pare un po' giù di tono. Al 17' Bosia manda al centro il suo tiro di rimessa, Busoni di testa invia la palla a Prato, che subito gliela restituisce; Busoni avanza rapido fino a pochi passi dalla porta, poi scocca il tiro; Combi non può bloccare e para con la mano; la palla va a Prato, che, senza esitare, spara in goal; è Bertolini che salva, mandando in corner di testa. Sarà que sta, con quella di Busoni del primo tempo, la più pericolosa azione offensiva del Torino. E', però, in questo periodo di rlscos. sa granata che la Juventus ottiene il punto della vittoria. Mentre il Torino è tutto teso all'attacco ed ha le retro guardie scoperte, Monti, al 22', manda di testa la palla a Ferrari, che la spedisce lungo al centro; Borei (siamo quasi a metà campo) se la spinge avan ti e, velocissimo, avanza su Bosia, va. namente inseguito da Martin e Monti completamente spiazzati; giunto a una decina di metri dalla porta avversaria il centravanti bianco-nero, tira freddamente in piena corsa verso la destra, spiazzando anche Bosia; la palla va à scuotere violentemente la rete. Goal Goal bellissimo, frutto di un'azione personale pregevolissima, che viene a da re alla Juventus quel successo tanto ac canitamente perseguito nel primo tem po e sempre sfuggito per un soffio. Vale ancora la pena di riferire minu. tornente sul resto della partita? Azio ni belle, chiare non se ne sono più vi ste. Il Torino continuò ad attaccare for. se in prevalenza, ma pericoloso non lo fu più. Difesa e mediana juventina,' colla ripresa di Monti, tennero continuamente sotto controllo gli attaccanti avversari. Il Torino, d'altra parte, non potè mai vivere tranquillo, poiché, anche se la stanchezza aveva tagliato le gambe a Orsi, Ferrari, Cesarini e Munerati, rimase sempre dinanzi alla sua porta Borei, che non si lasciò mai sfuggire un'occasione per inquietare Bosia La partita terminò pertanto straccamente, con quasi tutti gli uomini prò vati dal rapido gioco svolto fino al mo mento in cui Borei diede la vittoria alla sua squadra. Vincitori e vinti furono alla fino cai damente applauditi dal pubblico, che tenne per tutto l'incontro un contegno esemplare. Deano del resto di quello, veramente cav." :icresco, del giocatori in campo. ENZO ARNALDI. mcicataconocoe sepmdBiepfesusomgnpadiuadcoprasoilgoanvmppfdstsdcpmvscnlnptttpftfTsglamcmavigvlab