Le solenni onoranze a Pio Carlo Falletti

Le solenni onoranze a Pio Carlo Falletti Le solenni onoranze a Pio Carlo Falletti Coevegno di autorità, di discepoli e di ed adesione delle più alte istituzioni ammiratori culturali j I Le onoranze a Pio Carlo Fai letti han- ino avuto quella solennità che l'opera ! Fdell insigne storico torinese e la sua vi-i eta, tutta dedicata alle ricerche, allo stu- j Edip e ail'insegnamento gli hanno meri-|"tato. Alla nostra S»3J^f£^ ictiiuu uicii* [ -Università, dove il fFolletti kop-mì i= TT,rnt& rii mptornati 1 g,±<alletti segui la Facoltà di Matemati- fca e/Lettere e dove si laureo nel no- j qmattina le maggiori autorità cittadine, : cprofessori di Università di varie città zd'Italia e i presidi i direttori e gli inse- f.gnanti delle nostre scuole superiori e inmedie, fro cui molti che Pio Carlo Fai- cletti ebbero a maestro. nI a, nSi notavano fra ì presenti: il Segre- cAutorità e rappresentanze tario Federale e Membro del Direttorio • nNazionale Andrea Gastaldi, accompa-1 P'nato dal Direttorp della qP<rrptPriR mI^H»rQr=V„rir r^t -, o i Ti sFederale comm. Cazzotti, il Podestà mdott. Paolo Thaon di ReveI coi vice-po- > tdestà dott. Gianolio e prof. Silvestri; illssenatore prof. Cian; S. E. Casoli primo ! spresidente della Corte d'Appello; S. E. i scmgMuggia, Procuratore Generale; il gene- crale Fasolis in rappresentanza dl S. E. j iL L Cil generale Spiller comandante di Corpo d'Armata; il gen. Pintor, comandante la Scuola di Guerra, il gen. Perol, il ! sconsole Donegani per il console genera-1 sle Oddone-Mazza; il gr. uff. Anselmi, I npreside della Provincia; il gr. uff. Ca-izlandra, intendente di Finanza; ilRetto- iSre dell Università comm. prof. Pivano; H preside della Facoltà di Lettere com- samendatore prof. Ferdinando Neri; iljnprof. Pericle Ducati in rappresentanza ' del Rettore e dei professori dell'Univer- cqssità di Bologna. Erano pure rappresen tate l'Università di Padova dai proff Valgiiniglio e Fiocco quella di MilanoItutate l'Università di Padova «taìJmidK.j^ze e la Biblioteca di Bologna dal profanSorbelh, la Biblioteca Universitaria di i BBologna dal direttore conte prof. An- Ptonio Borselli, la Società storica subai-'ripina dal prof. Madaro, la Società di cui- ^ tura di Torino dal vice-presidente nrof. j inLevi, la Pro cultura femminile dalla j ppresìdente prof. Mei. laS. E. l'Arcivescovo mons. Maurilio | Fossati era rappresentato dal canonico immons. Bues, ed erano pure presenti fra j in gii altri ilxonte Guido Pallotta, segre- ; lotario politico del « Guf », il gr. uff. avv. ! dMotta, il gr. uff. Bona e il comm. Ras- ; asaval per l'Associazione Medaglie d'o- ; coro dei benemeriti della P. I. Col Regio ! coProvveditore agli Studi comm. prof. I reGasperoni erano i professori cav. uff. j Rocca .e De Dominicis del Provveditorato. Attorniata da un gruppo dl pro fessori, allievi dì Pio Carlo Falletti, sedeva la figlia del festeggiato signorina Lino. Le adesioni e i discorsi Il segretario del Comitato prof. Gui do Voghera, del R. Liceo Cavour, ha comunicato le principali adesioni. D Papa ha fatto cosi telegrafare: « Ad onoranze rese da estimatori del prof. Pier Carlo Falletti di Villa Fai nvmdasegrernfiletto lAugusto Pontefice si compiace aggiungere i suoi paterni voti inviando , ai festeggiato l'apostolico Benedizione. j'°Cardinale Pacelli ». tDopo aver dato lettura dell'autorevo- u le adesione di S. E. il Ministro deli'E- zducazionc Nazionale, il cui testo abbia- smo pubblicato ieri, il prof. Voghera dà tlettura dei seguenti dispacci: ! l« Imminente riapertura Senato non | ami consente assistere solenni onoranze \t che amici ed ammiratori tributano oggi | m' al caro e venerato Maestro Pio Carlo ! t' Falletti. Invio mia fervida cordiale a-IsSSkÌ??^^!"^^0 all'illustre storico ; vita lunga e florida circondata dall'af--«fetto di quanti ebbero la fortuna di es- "sere suoi discepoli. - Fcderzoni ». m«Mentre si tributano meritati onori ! dai prof. Folletti, pregola dare la fervido adesione dello Società Storica Subalpina e del Comitato Piemontese di Storia del Risorgimento e mia personale con profonda considerazione per le alte benemerenze del valoroso Maestro. - DcVeccM dì Val Oismon ». Hanno pure inviato con elevate e.spressioni la loro adesione: il Segreta- eridaanmsrio generale della R. Accademia d'Ita- Volpe, il Sottosegretario di Stato S. E. | dlia di Scienze morali e storiche S. E. Sòlmi, S. E. Giardino Maresciallo d'Italia, i senatori Agnelli, Albini, Dallolio, Petitti di Roreto, Manfroni, Rava; ,i professori universitari Supino ed Er.l'èra, da Bologna, Bianchi e Dallari da . Milano, Carlini da Pisa, Rodolice da Firenze, Liuzzi, Pettazzoni e Rellini da • Roma, quasi tutti i discepoli del Mae. stro e presidi e professori di scuole medie, funzionari di Biblioteche_ e Musei. Ha preso quindi la parola il comm. .prof. Pivano il quale ha portato alle onoranze al Falletti l'adesione entusiasta dell'Università nella quale il festeggiato compì gli studi. Con delicato pensiero il Magnifico Rettore, ha rintracciato negli Archivi dell'Ateneo il fascicolo dello studente Falletti: vi si trovano ancora la sua tesi di laurea e tutti i lavori da lui compiuti al termine di ogni anno per ciascuna materia. Documenti che non si guardano senza viva commozione ed il prof. Pivano ha proposto che il fascicolo venga offerto al prof. Falletti acciocché egli riveden do quei fogli possa rivivere i giorni del ssSmia, sua bella giovinezza. Quanto con- \senso abbia avuto il gentile proposito ^del Rettore lo rivelarono gii unanimi applausi che l'accolsero. Dopo di lui ha preso la parola il dottor Paolo Thaon di Revel il quale, come Podestà della città che diede i natali a Pio Carlo Falletti, ha voluto rendersi interprete della ammirazione e della gratitudine dei torinesi per il Maestro che alla città ha dato lustro e prestigio con le sue opere e che con le sue civiche virtù si è reso benemerito della Patria. L'orazione del Provveditore agli studi Il prof. Gasperoni che ha promosso le meritate onoranze al Maestro, trovando nei condiscepoli residenti a Torino: De Michelis, Motta Ciaccio e Voghera validi cooperatori, nelle Gerarchie torinesi pieno consenso e l'adesione autorevole delle più alte e significative istituzioni culturali della Nazione, ha cosi rilevato l'origine e il significato della celebrazione. « In questo moto febbrile di vita italica rinnovata ci pane bello sostare in- nhlgmvfrsleme accanto alla veneranda, pensosa eVecchiaia di tiri Maestroi. Sorse cosi per| ^S^%^cétS^^^^.\^pio; sacro, agli studi; rjto. che ha avute1 sSss1I ìriI p il consenso ambito e autorevole ! Francesco Ercole, storico e maestro an-i eh Egu, che nel suo saluto fa l'elogio l j E™ alto della dottrina e della virtù di se|"°J^°_™je™,: , A,^ Ì°„4. alU c, idI g [ - —;— * —- . , il —— , v. fu f?m,Fon no1 ne' 1914 quanto a Bolo- g 1 gna rendemmo onore nel quaran-P feslmo anno del suo insegnamento, ini j quella Bologna ohe si onorò del suo a- L : col nobile e fecondo amore della scien- fe za> mentre dalle ininterrotte ricerche p faceva scaturire la luce e dalle vecchie I =: ine?P10i;ate carte traeva elementi di ri-|Va costruzione per la sua gloria; e di Lui- nél^aTb&eSu^ I all'austera anima di Alfredo Oriani, L,, nelle cure dell alto ufficio ritorna pur con memore cuore allo virtù di questo ;so • nostro maestro che vogliamo oggi, do 1 P° aver fatto dolce violenza alla sua modestia, ricondurre qui in mezzo alla i società colta piemontese; qui, donde mosse diSccpolo, già fiero della, natia > tradizione, qui dove Egli ritorna Maelstro per ammonire con una vita con ! sacrata per oltre cinquantanni alla i storia della Patria, con un'alta idealità mleunl'icocal'arirecro degli studi in numerosi giovani, già ;pmaturi e ricchi di esperienza, fieri e or-, gogliosi del suo ricordo; che oggi, pre- clle fec,e dl lui un sacerdote austero del iag j i5T°j ,? s,epPe. alimentare U fuoco sa- _H Crii riponi crii ri i in nlimttiinai m nitnni dio ' c ! senti o assenti, si accostano V Lui e 1 salgono devoti alla Sua casa per rin- ! I novargli in un'ora di indicibile commoizione ''attestazione della loro ricono-1 iSS^WS^cSS 1^° ' ^ * n pr0fessor Gasperoni, con commos sa eloquenza, è passato poi a rievocare jnel febbrile risveglio di indagini, di ri' C; Lcerche e di ricostruzioni storiche in daquest'ultimo cinauantsnnio l'cpera '■ gescientifica e morale* di Pio Folletti, e lo ! cotuale°a Torino',"nelFo'sua sosta a''Éo- Mj^^*S^"i^£L'^^i^itóS^~Ì^r|Slamne patriottica di Torino, il fascino di!m Bologna e di Firenze, il magistero di I ra Pasquale Villari, da cui gli venne l'o- ! d'rientamento e l'incitamento. Da disce-' ^olo divenne così a'sua volta Maestro, in condizione ben presto di recare ap prezzato contributo alla scienza e al la scuola. Continua l'oratore rilevando le benemerenze dello studioso che fin dal 1897 incitò i suoi discepoli a meditare sulla lotta politica deli'Oriani; e nel tentativo di presentare, nell'ultimo corso tenuto all'Università di Bologna, un'ideale ri costruzione dell'Europa, dopo il grande conflitto mondiale, ottroverso l'arte, la religione, la letteratura e la scienza. « Passa — egli ha concluso dellacotugignonitrica la sua parola, tanto più autorevole quanto più si consideri la vita immacolata, il volto sereno che lo rese padre dei suoi discepoli, la verità ch'egli amò e fece amare, la dignità che lo rese insigne e che oi ha indotto a rendergli ancora una volta onore in questa -Torino, perchè s'allietasse la sua vecchiaia e si accrescesse la tradizione storica torinese ». La calda orazione del prof. Gasperoni, attentamente seguita, è stata alla fine lungamente applaudita. li ringraziamento del Maestro Ti ,u„atf„„Q ,,„„,A„„.,:„:„„„„• j. o , <? Archiginnasio di Be¬ j'°Sna. Albano Sorbelh, uno dei pm au tcrcvoh e prediletti aiievi del Falletti, ua avuto l'incarico di leggere il ringra ziamento del Maestro. L'affettuoso scntto che esprime gratitudine alle au torlta e 81 comitato promotore, è una ! limpida rievocazione del passato. Egli | accenna ai grandi avvenimenti dell'ul \tlmo cinquantennio, ma si sofferma a | maggiormente considerare le grandi 11 ! trasformazioni dell'ultimo decennio e I Iscrive: ; «L'Uomo provvidenziale, che tutto -« mnnrin h ì„„imsi ;„t*ii„tt„ x>„ " ™1? .JSLSSw "lte»e»° more 0 volonta ferrea ritrasse l'Italia ! daìI'orlo del precipizio sul quale essa zadegisinammo-1 Dvamml'OClemcoqutochgnglaldeunrae sodem'a- era giunta, avendo seguito fallaci ,seii~ rieri ». Accennato al caos italiano nell'immediato dopoguerra, rievoca una solenne adunata fascista a Bologna. I giornali avevano annunciata un'adunata del nuovo partito nel centro della città amministrata dai rossi. Era recente l'as- sipptensol'riNcnasalto del Casermone e l'eccidio di Giulio ìa perpetrato" nella" sa"ià dell£5511 o. | duta . a a . e o l i e e a o siglio comunale, durante la tragica se- Pi« La piazza era deserta — scrive il prof. Falletti — e io mi trovavo come spettatore sotto il portico dei Banchi. Solo davanti al portone del palazzo comunale notavo un assembramento. Alcuni TOinttti prìma dell'ora indicata, ecco apparire una carrozzella trainata da un cavallino. V'erano sopi-a due giovani. Alle mie spalle udivo ripetere in bolognese: « Hanno del fegato! ». Era evidente allusione ai due che, senza alcuna scorta, avanzavano tranquilli verso l'assembramento, hi seguito mi fu detto cho uno di essi era Benito Mussolini. Poco dopo spunta una prima schiera di fascisti preceduta da una insegna recante il nome della sezione del luogo da cui proveniva. Seguono molte altre, tutte quante con la propria insegna, tutte quante formate di giovani aitanti, provveduti di manganello. Ogni schiera è ac- nsvl'vtsspsptcolta con applausi dal pubblico che neiizi si è addensato sotto i por- Sfrattempo si e aaaensato sotto i portici della piazza e sulla gradinata di San Petronio. All'apparire della Sezione di Molinello, —• considerata inespugnabile rocca dei « rossi » — gli applausi si fanno scroscianti e prolungati. Proseguire la descrizione è imper¬ - \Jluo. Esprimo tutto, asserendo die la o ^vista parve, a chi ebbe la fortuna di i e l e e o i o - assistervi, annunzio di prossima liberazione. Quei tempi sono passati. Ormai l'antica prora, governata dai Nocchiero audace e magnammo, fila, diritta e sicura, verso il radioso avvenire di Roma ». Il pubblico eletto, che ha ascoltato •religiosameirte, accoglie con plauso commosso e con ammirazione ila parola del Maestro ohe con mente di studioso severo e sereno ad un tempo, ha esaltato il Regime, le sue opere e soprattutto la trasformazione morale operata negli spiriti. Più tardi, iil Provveditore agli studi ha accompagnato il Segretario Federale, il Podestà, ii senatore Cian, il magnifico rettore Pivano e il generale Clemente Perol alle, casa del Maestro, dove, accolti con viva gratitudine dalla famiglia e da Pio Carlo Falletti, hanno recato a Lui U saluto della Città, della oEsnga.sSsCcpadesdssSrttaOlsa ed estimatori. A tutti l'illustre vegliarr| manifestato la sua riconoscenza ^.\^ «- « ***** attestazione di e1 stoma e di ssaffirgj pmScienza e della Politica. Nel pomeriggio I ssi sono recati a rendere omaggio allo [astorico ed ai Maestro i vecchi discepolll, | d1 rappresentanti deUW'WMÉtt. delle ■ Istituzioni culturali e numerosi amici |