Von Schleicher nominato Cancelliere

Von Schleicher nominato Cancelliere I generali al governo Ito. Germania Von Schleicher nominato Cancelliere Tentativi di conciliazione per l'armistizio politico invernale ■ Le lusinghe al Centro e ai socialdemocratici ■■ L'irriducibile opposizione dei social=nazionali e le incertezze della situazione ni Berlino, 2 notte. Dopo la lunga altalena durata giore giorni fra i due nomi di von Schleicher e di von Papen, il dado è|finalmente tratto e oggi il Presidente ha dato l'incarico di formare il nuovo Gabinetto al generale von Schleicher. Veramente la decisione con la quale il Presidente ha chiuso stamane i lunghi giorni di esitazione è stata per von Papen, e fino a questa mattina, anzi fino a mezzoziorno ancora : giornali uscivano con la notizia che finalmente 11 Presidente aveva tratto le conseguenze dalle trattative svoltesi e si era deciso per l'incarico a von Papen. Nè l!informazione era inesatta, perchè essa è ora confermata da tutti i giornali i quali annunciano che l'incarico è stato dato a von Schleicher dopo il rifiuto di von Papen. Si pubblica Infatti che dopo un rapporto di ieri di von Papen e di von Schleicher dal Presidente, egli questa mattina ha ricevuto il Cancelliere in carica, von Papen, che dopo un esame della situazione, ha pregato il Presidente di desistere da un reincarico alla sua persona e di affidare invece l'incarico di costituire il nuovo Gabinetto al generale von Schleicher. Si annuncia in maniera ufficiosa sui giornali che il rifiuto di von Papen è stato motivato con la convinzione che la sua persona non debba essere di inciampo e debba cedere alle esigenze della situazione politica. L'ex-Cancelliere ha voluto lasciare libera ad altri, e precisamente al solo Indicato dalla situazione che è il generale von Schleicher, la via libera dall'inciampo che la sua persona poteva rappresentare al tentativo di « evitare grossi conflitti col Reichstag ». E il Presidente — annunciano concordemente i giornali tedesco-nazionali — soltanto dopo lunga meditazione e a malincuore, sebbene convinto delle ragioni del Cancelliere, ha consentito a separarsi dal suo collaboratore: ha assicurato von Papen della sua fiducia, gli ha espresso i più caldi ringraziamenti per il lavoro compiuto, e se ne è separato. Indi l'incarico è stato dato a von Schleicher. Soluzione formale Questo modo con cui si è venuti alla soluzione della crisi non è da noi riferito a solo titolo e per solo dovere di cronaca, ma piuttosto perchè caratterizza nettamente tutta la siuazione che si viene formando. L'indecisione fra von Papen e von Schleicher fino a questa mattina era condizionata alla riuscita o meno dei tentativi conciliatoristi che von Schleicher stava ancora conducendo; se questi tentativi gli fossero riusciti, egli sarebbe stato Cancelliere, se no si sarebbe fatalmente ritornati a von Papen. Ora il fatto stesso che il Presidente, dopo il rapporto del due, era ritornato a von Papen, già dice che quei tentativi conciliatoristi fra sindacali e parlamentari del generale von Schleicher avevan fatto cilecca anche essi, non meno che tutti gli altri tentativi precedenti, tanto che solamente per la volontà di rifiuto di von Papen, e per suo desiderio di non impedire la via a ulteriori tentativi di addolcire la situazione politica col Reichstag, si è venuti all'incarico a von Schleicher. Questo procedere stesso delle cose, dunque, mentre delinea il carattere del nuovo Gabinetto come « gabinetto di conciliazione » e non « di lotta » — quale sarebbe stato quello di von Papen — dice anche chiaramente che il Gabinetto sorge quando questa conciliazione non è ancora affatto stata assicurata dalle trattative che si sono svolte, ed è ancora allo stato di tentativo in corso e da fare. La crisi è risolta soltanto formalmente, dunque, ma non affatto eliminata. Ciò corrisponde infatti perfettamente e nettamente alla situazione. Il tentativo di von Schleicher, tentativo di ripiego e non ancora del tutto chiaro, consisteva e consiste nel cercare di assicurare al suo Gabinetto — in mancanza della base parlamentare che sarebbe stata desiderabile, e alla quale si è dovuto rinunciare per impossibilità di accordo con i nazional-socialisti — per lo meno una base in altri circoli non parlamentari, nei circoli economici e sindacali, cioè. Per questo von Schleicher ha trattato con le organizzazioni economiche e industriali e soprattutto con i sindacati cristiani del Centro e persino con i social-democra- !liei o liberi; e con gli uni e con gli altri j^^Queiu dei uentro pongono come con-|lc trattative dureranno ancora. l Quelli del Centro pongono come con- edizione, la sospenaione, di parte alme- no delle ordinanze di von Papen e, soprattutto la rinuncia a ogni idea di riforma costituzionale; quelli social-de- mocratici o liberi pongono come condi zione niente altro che l'abolizione completa delle ordinanze presidenziali di von Papen sia nella loro parte economica dei famosi acconti di buoni su tasse, sia nella loro parte sociale di riduzione dei salari e di premi all'industria per l'assunzione di mano d'opera disoccupata, la ristabllizzazione completa del diritto tariffario intaccato dalle ordinanze, la revoca della maggior parte dei provvedimenti presi contro le assicurazioni e anzi l'aumento delle assicurazioni per lo meno nel periodo invernale, la riduzione della settimana lavorativa a 40 ore per legge, insomma lo smantellamento completo dell'opera economica e sociale perseguita dal Presidente, non solo col Gabinetto von Papen ma anche in gran parte con lo stesso Gabinetto Bruning. Il Cancelliere e la Reichswehr A concessioni cosi grosse che significherebbero niente altro che una capitolazione completa della politica del Presidente non è credibile che si sia ar- FprlewcrtulosdmnledavtètIncrfsnctrrivati. Lo vedremo soltanto nel pressi-1—mi giorni sia con le dichiarazioni pro-;*grammatiche di von Schleicher sia con l'opera che il nuovo Cancelliere comincerà a svolgere. Tuttavia egli forma dpcneuaTnc^tezza*-SoTtoS c**),rJ£ Vi ~7,P i, t h. gquivoco - di continuare quelle tratta- *tive nella speranza insomma di conci- flIlare in gran parte il diavolo coni0l'acqua santa. rrAccettato l'incarico il Cancelliere si |Sè posto all opera di formazione del Ga-■ ■ binetto, a risolvere cioè le questioni di persone. VI è anzitutto una serie di Mi- cnistri che egli prende a peso dal pn- ccedente Gabinetto e il primo e più im- tportante di tutti è egli stesso, cioè il ! agenerale von Schleicher, come ministro della Reichswehr il quale rimane alla direzione di quel Dicastero. Questa è stata — pare — una condizione posta dal Presidente stesso e che tutti i giornali tedesco-nazipnali fino alla vigilia insistentemente desideravano e facevano presente al Capo dello Stato non avendo bisogno di dimostrazione come in questo momento la direzione della Reichswehr sia la cosa più deli- i cdEgdPdSsma=ato * J^??*^^ P"1*0 di vi3tai tsdella situazione interna, Un altro Ministro, la cui permanenza ha fatto oggetto di una condizione posta al Presidente è quello degli Esteri barone von Neurath, che naturalmente rimane. Rimane anche Il ministro delle Finanze, conte Schwerin von Krossick, e cosi 11 ministro della Giustizia GUrtner e il ministro delle Comunicazioni e delle Poste Etz von Rubenach. Vengono poi i ministri che lasciano il loro posto, cioè quello degli Interni, quello degli Approviglonamenti e Agricoltura, quello del Lavoro e quello dell'Economia. Il ministro degli Interni von Gayl, date le modificazioni programmatiche inevitabili, è diventato insostenibile e sarà sostituito dall'attuale Ministro Commissario per la Prussia, Bracht, 11 quale non è ancora sicuro se lascierà per¬ cspsdiibrinciò il Commissariato o se lo continue- ; rà a reggere insieme con il nuovo:Ministero. Altro ministro che se nei va è quello degli Approvigionamentl |e Agricoltura von Brami, la cui permanenza dopo il fiasco dei contingentamenti è impossibile; cosi anche il ministro del Lavoro Schaefer, il cui dicastero è fondamentale per le trattative sindacali di von Schleicher, e la cui attribuzione servirà dunque al nuovo Cancelliere di carta to mano per le trattative da concludere. Anche il ministro dell'Economia, Warnbold, per ragioni in gran parte personali, andrà via. Per tutti e tre questi Ministeri le trattative prenderanno qualche po' di tempo perchè devono essere condotte a, I in maniera unitaria, e la nomina d*|£nuovi Ministri deve essere fatta d'ac cordo non solo fra loro, ma anche col Presidente della Reichsbank troppo recente essendo il dissidio fra l'uscente ministro dell'Agricoltura — per i contingentamenti — ed il Presidente Luther; in quanto a nomi per questi tre Ministeri nulla vi è di deciso; il pernio sembra rappresentato dal ministro del Lavoro, per cui pare candilato nientemeno che l'ex-ministro del Centro Stegenvald, capo politico dei |sindacati cristiani, ovvero l'organizza-1Per quanto rtguar- jda il Ministero di Agricoltura, si fan-j itore di essi, Otte. Per quanto rtguar-, |da il Ministero di Agricoltura, si fan- j [nq J pomi di von Knebel e di .von! Flemming; per l'Economia si insiste per la permanenza di Warnbold ovve ro sarà sostituito dall'attuale capo delle leghe dei datori di lavoro, Brauweiler. Non si nutrono generalmente dubbi che il generale von Schleicher riuscirà a comporre il suo Gabinetto, che tuttavia si prevede sarà annunciato solo lunedi mattina, in modo che esso sia pronto per l'imminente riapertura del Reichstag, che avrà luogo — come si sa — martedì 6. Pare che il nuovo Cancelliere si proponga di fare le sue dichiarazioni programmatiche davanti al Reichstag sebbene vi siano alcuni giornali che annunciano che vorrà anticiparne qualche cosa anche tra domani e dopo domani alla radio. In quanto a questo programma, esso è già abbastanza caratterizzato in parte dai rilievi da noi fatti circa le sue Intenzioni conciildatoriste col Reichstag, col quale non si intendeva di aggravare i conflitti, sebbene non si escluda affatto che il nuovo Cancelliere possa essere costretto a scioglierlo. Non si sa, nè sarebbe davvero facile immaginare, con quali mezzi programmatici concreti il nuovo Cancelliere possa proporsi di raggiungere questo fine che è in gran 1— g^^p^ q„a^taS ;*^. ma questo Spenderà dalla sorte n a delle trattative sospese che egli si propone di continuare con i sindacati — 11 che in pratica non è nulla di diverso S che coi Partlti *°litIci' sia *** « ri" guarda i sindacati oristiani del Centro - *he m soc,aidemocratici, rimanen- fl semDre escluso esso possa ni001 raggiungere una maggioranza anche se riuscirà a guadagnarsi addirittura la "hWccL'eslazcailqdapqstbngqmdmcuctbsnplcCdi |SOclaidemocraziaddata l'opposizione si-■ ■ irriducibile dei nazionalsocialisti, i Per to riguarda pr0|rrammi con- creU che jj nuovo^ Cancelliere Si- chiarerà senz'altro sospese tutte le in- tensioni di rlforma della Costituzione l ! annunciate dal Gabinetto von Papen e e a i o e e - i cioè riforma della Costituzione, riforma del Reich, riforma del diritto elettorale. E' il programma von Papen che va a gambe all'aria: e per questo riguardo diventa eloquente 11 ritiro stesso di von Papen, e più ancora quello del ministro degli Interni von Gayl. Il generale Schleicher si propone però in sostanza soltanto di attuare in pratica quell'armistizio politico invernale a cui si è andati appresso nell'ultima parte delle ai trattative, e in quanto all'opera da svolgere, egli si propone niente altro e e o o z i o l e à ¬ che quelle strette misure economiche e sociali che risulteranno indispensabili per far passare alla meglio l'inverno sia alla economia che alla massa dei disoccupati; e per questo riguardo sono ii giornali tedesco-nazionali che annunciano che von Schleicher si dichiarerebbe pronto anche ad annullare quelle parti delle ordinanze presidenziali che riguardano la riduzione d-3l salari al fine di Impiegare nuovi operai. Scetticismo nazionalsocialista I giornali tedesco-nazionali — che non gongolano affatto per la nomina di von Schleicher — prevedono possibile senz'altro che tutta l'opera di ordinanze svolta da von Papen possa precipitare. Dove arriverà von Schleicher nell'intento di raggiungere l'accordo sin- gplasldpCsbscnsldddggmgsizl- ; dacale e dove si spingerà nelle trattati o:ve con la socialdemocrazia? I tedescoei nazionali aspettano senza entusiasmo, l |In quanto ai nazionalsocialisti, VAn- l i a r l r à e di e griff cosi scrive: « Il nazional-socialismo non ha alcun motivo di prendere parte all'eccitazione provocata dall'incarico a von Schleicher; è questo un tentativo di poca durata. Noi possiamo con tranquillità attendere di vedere come il signor Schleicher riuscirà non solo a comporre un Gabinetto, ma anche ad accordarsi con i varil gruppi politici, ma più ancora a fare qualche cosa di utile. Von Schleicher vuole appoggiarsi da un lato ai sindacati Uberi o so, cial-democraticl e a quelli cristiani, I cioè del Centro, ma poi anche ai tedesco-nazionali. Secondo noi i contra- *|£e'jf ■£S*3K&1£f SAS^i reggersi il Gabinetto von Schleicher si sfonderà subito. In quanto noi al l e e el modo con cui il generale von Schleicher crederà di evitare il conflitto col Reichstag questo resta sempre un enigma ». Il giornale conclude notando l'impos slbilltà di successo con l'opposizione irriducibile dei nazional-socialisti e anche nella Incertezza del tedesco-nazionali, 1 quali si troveranno forse nel dilemma o di inghiottire la compagnia nei de" ^dacatl rossi ovvero di passare!-1an,oDDM7zrone"situazi'one dunaue~iai- ia t.ne si p0SSa immaginare : -j^ * ° ^ 'j-, - j n! G. P. '

Persone citate: Bruning, Gurtner, Otte, Von Schleicher

Luoghi citati: Berlino, Germania, Prussia