Sport coloniale

Sport coloniale Sport coloniale In dieci anni di vigorosa propaganda il Fascismo ha dato alla Tripolitania un'intensa e promettente vita sportiva i ! o ipolitania~era appenn^aTprimì pàssi; "la jc1 situazione generale della colonia, il cui l ite-rritono era quasi per intoro in mano UTRIPOLI, novembre. ipDicci anni or sono lo sport in Tri- iclquasi per intero in mano \ 3per forza a, portivi, che do quei rami che potevano svilupparsi nell'ambito della città di Tripoli e degli immediati dinì torni. In questi ristrettissimi limiti territoriali e colla scarsa popolazione italiana di allora — 8YG0 erano i connazionali in confronto ni quasi 24.000 di oggi — si curavano, per quel tanto che era possibile, lo sport calcistico, il podismo, il nuoto, ecc., mentre si manifestavano ì primi sintomi di attività nel canottaggio e nel ciclismo, il quale ultimo doveva limitarsi a qualche sporadica corsa nelle vicinanze " della città. Lo Stadio del Littorio In dicci anni si sono compiuti passi ' dello sport, e che ha dato più veloci di : Europa. L'avvento del Fascismo, che c£ì,1cìso rfm ,.nr, vigorosa condotta «a coinciso con una \»gorosa conaotta delle operazioni per la riconquista ter- sTTGsnspvtcdoperazioni per la riconquista ritoriale, ha segnato la decisiva marcia in avanti dello sport coloniale, a cui venivano ad aprirsi nuovi vasti orizzonti. Il success.vo graduale potenziamento della Colonia nel campo economico e turistico, dava, quindi, luogo ad un movimento immigratorio dalla madre patria che, se pure necessariamente lento nel primo periodo di valorizzazione agraria, faceva triplicare la popolazione italiana di Tripoli in un decennio; da questa situazione traeva .sempre maggior alimento lo sport, al- l a e è , o ljjp5, w> sviluppi -l^nP1°.u';ama e non staremo a ripeterci e I dobbiamo, tuttavia, ricordare che il Sl1dTLrGdncqlargatosi a tanti rami prima trascura, ti ed intensificatosi in quelli già pra ticati. • La costituzione, avvenuta nel 1927, dell'Ufficio Sportivo della Federazione Fascista recava, infine, un notevole impulso all'attività dei pochi sodalizi cittadini, retti, peraltro, dalla passione fervidissima di giovani sportivi locali, e la complessa attività, cui davano un ottimo contributo le autorità militari colla attiva partecipazione dì atleti e squadre, ne risultava maggiormente coordinata e vivificata. Uno fra i risultati tangibili di quest'attività rinnovata è la costruzione del nuovo Stadio del Littorio in corso Sicilia, opera che, seppure non ancora completata, offre tuttavia, col campo di gioco e coll'ottima pista, ampie possibilità di sviluppo a varie iniziative. Questa è una importante conquista di Tripoli, che dieci anni fa non possedeva campi sportivi d'alcun genere. Le partite di calcio si disputavano allora nella cosiddetta piazza dello Sfoarto, trasformata ora nel ridente Parco Umberto di Savoia. Per varii anni il popolarissimo sport, che anche qui ha i suoi tifosi in buon numero, svolse poi le sue manifestazioni in un campo sabbioso e alquanto primitivo, sito nel quartiere di Sciara el Seld, ora trasformato in un dedalo di nuove vie fiancheggiate da bei fabbricati. E là si svolgeva anche il campionato annuale del calcio tripolino, che, dal 1930 venne a trovare una sede adeguata nello Stadio. Le squadre tripoline hanno saputo compiere ottimi progressi ed ottenere notevoli affermazioni, ed oggi potrebbero competere onorevolmente con squadre di prima divisione. Questa appunto è l'aspirazione dei calciatori coloniali: poter partecipare al campionato in un girone meridionale. Sogno che non tarderà certo molto tempo a diventare realtà. Dall'anno scorso il campionato tripoli-, no viene disputato sotto l'egida della | gF.I.G.C. e dalla stessa epoca esiste anche un gruppo di arbitri del C.I.T.A., cosa che non possono vantare altre città italiane di' ben maggiore anzianità sportiva rUipn8sntlnmcqSrddlcmllTfrcpcScrnmscilmecdltllasodvlE, poiché abbiamo parlato dello Stadio, diremo che, nel decennio, altri campi sportivi sono sorti alla Busetta, a Fesclum, a Porta Benito ed alla Caserma Villia. Vi è, infine, la attrezza-|tiasima paiestra Sandro Mussolini, rior-1 amata dall'O.N.B. -scvEtpcvCmAbbiamo accennato all' automobili-1 n.;«mo^e Ylolport che ha" àvuìo"à"5-|C-i^^ hmmim» ri«n<. rv^nnio- m|e-\%\?T risonanza fuori della Colonia, ini el|altr<* Precedenti note abbiamo illustra- ; p : «> 1° sviluppo dell automobilismo ini Ooj ".''"'L''?,'e''.no al Tripoh e la corsa Tu,]nisi-Tripoli, verranno riprese, dopo due - ianni_d interruzione, quest anno se, coa i me tut.t0 lascia prevedere, la prossima ; o ; o . . . ; - « Dublino automobilistica » coloniale — di cui abbiamo altra volta parlato — avrà buon esito. Le importanti manifestazioni automobilistiche coloniali riprenderanno certo la loro bella tradizione e la velocità segnerà nuove conI quiste sulla strada che ricorda il sacrificio di Gastone Brilli-Peri. Gare attraverso il deserto o i dcndpUn altro sport, popolarissimo anche fra le folle italiane ed indigene della Colonia, è il ciclismo, che, nel decennio del fascismo, ha registrato quaggiù, grandi e significative affermazioni. Do-(po la costruzione delle prime strade, | che erano in condizioni ben diverse da quelle attuali, si sono svolte subito delle competizioni fuori delle mura, e, per due anni, nel 1923 e 1924, si è svolta una corsa di 120 Km. sul percorso Tripoli, Suanì ben Adem, Castel Benito, Tripoli, con aggiunta di vari giri attorno alla cerchia delle mura per raggiungere detta distanza. Le corse incomin- ' -1ciarono, quindi, ad aumentare il loro -j percorso e la loro frequenza, fino a che. l'anno scorso venne effettuato, per la ch le, Ut* prima volta, il Giro della Tripolitania in otto tappe su quasi un migliaio di chilometri, in terreno non sempre facile, specie in alcune tappe. L'anno X è 3Ja^ particolarmente intenso per il ciclismo coloniale, che, fra l'altro, ha vi sto disputare importanti gare, quali la Tripoli-Garlan e ritorno e la TripoliTarhuna-Tripoli, di circa 200 chilometri ognuna e con faticosissime salite. Il Giro della Tripolitania si ripeterà quest'anno e, pare, coll'intervento di un nucleo di buoni dilettanti della madre patria. Negli ultimi anni, in seguito alla costruzione dello Stadio, ha potuto attivarsi anche il ciclismo su pista, che prima non aveva nessuna possibilità di vita nella colonia; pur nel breve tempo trascorso si sono avute interessanti competizioni diurne e notturne. La costruzione ed il miglioramento della rete stradale della Colonia ha Srta^v^o dSsrrla cui prima competizione risale al 1925 e fu onorata dalla partecipazione di S. A. R. il Duca di Spoleto, allora in Trlpolitania quale ufficiale di marina, La prova più ardua e più bella supe- rata, è stata quella della l.a Coppa del Gebel disputatasi 1 anno scorso in con- dizioni climatiche veramente eccezio- nali. Quest'anno si è avuto poi il Cir- culto di velocità con ottimo esito e quindi una importante gara di regola- gli auspici del Gruppo Pugilistico Fa rità per la disputa delia Coppa Oea. Un risultato felicissimo ha registrato, infine, il raid Tripoli-Gadames, compiuto da motociclisti soldati, che hanno effettuato il percorso di circa 800 Km. per gran parte in zona desertica, seppure percorsa da una buona strada, in circa 15 ore in "unica tappa. L'attività del Moto Club Tripolino è stata particolarmente intensa nell'ultimo triennio ed il numero delle macchine è salito da 80 a 170 senza contare quelle di piccola cilindrata e, quindi, non targate. L'ippioa ha qui, a cominciare da S. E. Badoglio, appassionati oultori raccolti nella società per l'incremento delle razze equine (S.T.I.R.E.), presieduta dal col. Scarampi del Cairo. Sul'ippodromo di Tripoli, alla Busetta, che è uno dei più pittoreschi per il meraviglioso sfondo dell'oasi da un ato e dell'azzurro Mediterraneo dal'altro, si svolgono annualmente staTioni di corsa importanti, che segnano, fra l'altro, una rassegna dei progressi realizzati dogli allevamenti locali, incoragigiati dal Governo e dalla Società. Sport e propaganda La scherma ha il suo degnissimo posto fra le manifestazioni sportive coloniali: curata per molti anni dalla Società, Fulgor, a cui abbiamo in principio accennato, trova ora nel comitato regionale schermistico, un organo che ne promuove attivamente una sempre maggiore ascesa. Tornei ed accademie si sono succeduti negli anni scorsi in cui si aveva poi, quale massima prova, l Campionato Tripolino. La scorsa primavera, a cura del comitato regionale, ebbe luogo il Campionato della Libia, cui concorsero molti validi elementi della Cirenaica, e che registrò un belissimo successo. Il Comando delle truppe della Tripolitania, l'Opera Bailla e l'Opera Dopolavoro dedicano, a oro volta, il più attivo interessamento al progresso di questo nobilissimo sport che in Triipolltania annovera oggi un bel numero di forti schermidori. Il pugilato, dopo un primo periodo di viva attività, era caduto un po' nell'oscurità, ma da qualche anno, sotto |-t.™«», —"--"-i "\-tsi può gìk assistere ad interessanti]competizioni a cui partecipano so- venté buoni elementi venuti dal regno, E cosi dicasi del nuoto, che viene at- tivamente praticato. La traversata del porto formava ogni anno la maefiiore competizione, ma, negli ultimi tempi, vi si è aggiunta l'eliminatoria per la Coppa Scarioni, oltre a varie prove minori. Il Tennis, a sua volta, ha compiuto notevoli progressi; esiste un Tennis CWb con un'eampe.proprio bellissimo, e vi sono in città vari altri campi e vi preg Oispi _ ivoli. TI Torneo Nord Africano, disputatosi per alcuni anni a cui concorrevano i migliori campioni nazionali a cominciare da De Stefani, ha dato al tennis coloniale un valido impulso ed una schiera volonterosa di giovani, si prepara per affrontare in seguito importanti cimenti. Il podismo, che fin già nel 1922 registrava belle affermazioni, continua la sua tradizione dando luogo a varie manifestazioni che culminano colla disputa del Giro delle mura, su di un percorso di circa 17 Km. Ma nell'atletica leggera in genere, così come nel canottaggio, si è rimasti, per varie cause, piuttosto, indietro finora. Il tempo perduto, però, sarà certo riconquistato con un nuovo ritmo più celere in modo che in un temipo non lontano la Colonia potrà portarsi in tutti i rami dello sport all'altezza delle altre regioni italiane, E ciò avverrà indubbiamente che" lo" sport coloniale si va sempre più ingranando nello sport nazionale, an- che sotto il punto di vista organizzativo e disciplinare. Il primo decennale trova la Tripolitania magnificamente avviata verso maggiori mete nell'agone dello sport: il secondo decennio segnerà la realizzazione di nuove conquiste per le quali si sono gettate così solide basi. 0. Z. ORNATO.

Persone citate: Adem, Badoglio, Busetta, De Stefani, Gastone Brilli-peri, Parco Umberto, Porta Benito, Sandro Mussolini