Il riserbo di Chamberlain

Il riserbo di Chamberlain Il riserbo di Chamberlain ; ' Londra, 24 notte. Àrichiesto dagli Stati Uniti; oggi che le ]speranze in un rinvio sono scomparse si lascia correre la voce che non è an Strano a dirsi, mentre sino a ieri, ossia fino a quando esistevano tenui sparanze in una risposta favorevole di Washington, si asseriva che il debito sarebbe stato pagato alla data convenuta qualora il pagamento fosse stato dell'Atlanti nonmsso non la Densa -orni '< cora detto che Londra pagherà, anzi che molto probabilmente non pagherà affatto. j «Prove della nostra ar.oluta incajpacità a pagare, diceva ieri sera con voce stizzosa lord Snowden, ne abbiamo a bizzeffe ». Saranno poi convincenti? Non si dubita affatto che persuaderanno Hoover il quale del resto, come traspare da ogni linea delle sue dichiarazioni, è fin d'ora convinto di tale incapacità, se non pratica certamente tecnica, di trasferire senza danno per nessuno forti somme di denaro pensa come il Presidente; esso non è nè migliore nè peggiore delle assemblee democratiche europee : è esattamente come queste, un'associazione di incompetenze, un organismo i cui nervi anziché convergere verso un cervello divergono verso gli innumerevoli cervelli di 120 milioni di abitanti della Repubblica. Non si ragiona al Campidoglio di Washington perchè i.on ragionano questi milioni di cervelli; si sbraita e si batte il pugno. La situazione interna dell'America che la demagogica Europa si ostina a ignorare ogni qualvolta l'ignoranza le torna comodo, non offre un terreno propizio a discussioni serene su questioni di economia. Si preoccupavano forse delle ferree leggi economiche Poincaré e Lavai quando le esigenze di queste leggi erano invocate dalla Germania? Si ascoltò forse in Francia la voce 1 dell'Italia che scongiurava tutte le Po tenze a passare un colpo di pugna sul la contabilità della guerra? Londra, se condo quel che si dice stasera, dimo'strerà a Washington i pericoli che un -1 pagamento di 28 milioni di sterline fa- ' rebbe correre alla stabilità del bilan-!ciò. Però, quali argomenti invocare? I e pericoli risultanti da trasferte massic-ice di denaro? L'inesistenza di riserve ddspr., di dollari nelle casse ri I di Parigi? -1 Chamberlain interpellato stasera al-e |la Camera dei Comuni sulle intenzio- r ni del governo si è rifiutato di fareo ; rivelazioni, e ha aggiunto che nessuna- j informazione in proposito potrà essere per qualche tempo ancora comunica-ekp alla Camera. Il Cancelliere dello» Scacchiere non ha neanche voluto pro--,nunZiarsi pro D contro la tesi soste--Lut dall>^ Cancelliere Horne e dal Quest'ultimo ha det-i teche l'America va pagata: datele-! subito un centinaio di milioni di rtei--Ulne e poi. ha detto l'oratore, denun-aiziate l'accordo commerciale ansio-aIziate l'accordo commerciale anglo americano. Fra un anno potrete in-e I tradurre dazi sui prodotti americani di 'ta,e ,ive"° da colmare 11 vnoto la"eeo nei oa¬ o ! sciato nelle casseforti britanniche e!pagamento effettuato all'America. dalo Robert Horne, inflazionista convinto ha pure sostenuto oggi che l'America va pagata e senza discussione. « Ci siamo impegnati a pagare, egli ha detto, e dobbiamo pagare. Alla Banca d'Inghilterra, abbiamo 140 milionidi sterline in ore. Ebbene se ne spedi-Sca il necessario in America. Per llnrghilterra è meglio pagare i suoi clebitiche dichiararsi matìampiente. ..i ». P. .

Persone citate: Chamberlain, Hoover, Poincaré, Robert Horne, Snowden