La salda politica finanziaria del Regime nella relezione dell'on. Olivetti alla Camera

La salda politica finanziaria del Regime nella relezione dell'on. Olivetti alla Camera La salda politica finanziaria del Regime nella relezione dell'on. Olivetti alla Camera oma,noe. Dopo l'esame di alcuni disegni di legge, la Camera ha continuato oggi Ja discussione del rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 1930-31 pVvlLAlle ore 16, sono già presenti nel- ' cl'aula circa trecento deputati. Al ban-,dco del governo siedono il Duce, i Ministri Do Bono, Jung, Ercole, Ciano, De Francisci, Balbo, Di Crollàlanza, e i Sottosegretari Rossoni, Àrpinati,. Romano, Manaresi, Lessema. Asquini, Puppini, Postiglione, Loiacono, Marescalchi, Albcrtini, Leoiù c Russo. Assai affollate le tribune. La Genova-Serravalie All'Inizio della seduta, vengono rinviati allo scrutinio segreto alcuni disegni di legge. Sul disegno di legge che autorizza la costruzione a cura diretta dello Stato di una strada autocamionabllo tra Genova e Serravalle Scrivia, - parla l'on. BERTACCHI. Egli dà lode al Governo fascista per la rapidità con cui ha emanato il decreto legge autorizzante la spesa Ser la costruzione della autocamionalle in parola. Rileva la grande importanza di quest'opera che già procura lavoro a circa 2000 operai e presto ne impiegherà 2500. DI CROLLALANZA: — Saranno anche di più. BERTACCHI prende atto con compiacimento di questo annunzio. Pone In evidenza anche l'mportanza industriale e militare della nuova strada. Essa poi sarà oltremodo utile par decongestionare il traffico del porto di Genova e ciò con maggiore efficacia ed economia di quanto si sarebbe potuto ottenere in quella zona con nuove linee ferroviarie. Inoltre, esarà cosi possibile dare incremento al nostro patrimonio di automezzi perchè purtroppo l'Italia ha finora un numero di autocarri'inferiore a auello di altri Stati europei. Inoltre, l'autotrasportò; rispetto al traffico del porto di Genova, rappresenta un mezzo di uso più comune. - - - L'oratore, dopo aver raccomandato al Ministro delle . Comunicazioni di ■ istituire nuovi treni rapidi per viaggiatori fra Genova e il retroterra, conclude affermando che la camionabile per Serravalle Scrivia dovrà in seguito essere proseguita per Milano, l'Emilia e il Piemonte. Essa costituisce una nuova prova della ciclopica opera "del Governo fascista e pertanto il relativo provvedimento avrà il plauso sincero della Camera (ap■plansi). •PfER afferma che il provvedimento rappresenta una ponderata e lodevole decisione del Governo nell'intento di trasferire parte del traffico dalla rete ferroviaria alla rete camionabile. Nota che alla spesa di cento milioni dovrà essere aggiunta un'altra notevole spesa per le strade provinciali che sboccano nella nuova grande strada. Rileva a questo proposito che il Ministero delle Comunicazioni dovrebbe occuparsi anche della gestione di queste nuove strade. ARDISSONE riafferma l'eccezionale Importanza del porto di Genova il cui traffico renderà indispensabili nuove imponenti opere, anche ferroviarie, specialmente dopo che sarà cessata la crisi economica. L'autocamionabile Genova-Serravalle Scrivia prescinde dal passo dei Giovi valicando l'Appennino a quota minore con pendenza ridotta e minore raggio di curve; a nessuno quindi può sfuggire la grande importamaa della nuova arteria,;EJk»gìa«,l',Qc-»; cezionàle' rapidità con "cui la riuova opera, in meno di sei mesi, è stata progettata ed iniziata. -. ìùisoc; il ' Il "Capo del Governo presenta -alla' Camera due disegni di legge per la disciplina della produzione e del consumo dello zolfo in Italia, e per la delega- al Governo dei poteri per sottoporre ad autorizzazione i nuovi impianti industriali. Per quest'ultimo disegno di legge, la Camera approva la dichiarazione d'urgenza richiesta dal Capò del Governo. Si procede poi all'esame del disegno di legge concernente le agevolazioni fiscali all'Ente finanziario dei consorzi agrari. Vengono discussi vari emendamenti e prendono la parola JUNG Ministro delle Finanze, MARESCALCHI Sottosegretario all'Agricoltura e ARCANGELI relatore. < ti diritto cambiaria r(E' quindi la volta della discussione del disegno di legge che ha dato esecuzione alla Convenzione stipulata a Ginevra tra l'Italia ed altri Stati, per la unificazione del diritto cambiario, e sale alla tribuna l'on. BIANCHINI il quale rileva che queste convenzioni rappresentano il coronamento di lunghi anni di lavoro cui l'Italia ha dato valido contributo. L'oratore, intorno alla questione dei protesti, dice che bisognerebbe cominciare a semplificare tale materia autorizzando anche i notai a servirsi di commessi limitando cosi le spese, specialmente quelle di trasferta almeno per le cambiali di minimo valore. Altro problema da risolvere è quello degli interessi moratori quando non sono espressi nella cambiale.- Conclude suggerendo altri perfezionamenti alle leggi in vigore. Viene poi ripreso l'esame del rendiconto dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 1930-31. L'on. VARZI si occupa degli aiuti finanziari concessi dallo Stato ad alcune aziende industriali. A proposito di un sussidio testé concesso ad una industria speciale, si chiede come dovranno regolarsi gli amministratori di questa Società se durante il corso della, sovvenzione l'azienda avrà degli utili. Osserva che i sussidi vanno erogati con un attento giudizio sulle singole situazioni e quando siano veramente in gioco vitali interessi economici della Nazione. ngpsdslrrimdldrntbdpcmnvptdspdimsndpdslpSissmgGm[tìrnClmcpsefsunLa discussione generale è chiusa, raavvaaenzoneeaamera, prende la parola il relatore, on. OLIVETTI, il quale confuta alcune osservazioni e rettifiche esposte ieri dall'on. Zingali intorno alla relazione. La relazione, del resto, non ha fatto ' che riprodurre lo cifre del Bollettino ,di statisi ; ' ica. ZINGALI: rori anche (Rammenti). — Vi sono talvolta ernel bollettini ufficiali a r e i o o e i o i i . o a ri o o e La ricchezza nazionale OLIVETTI: — Quanto alla ricchezna nazionale, calcolata dall'on. Zingali in circa 700 miliardi secondo suoi proprii studi, la Giunta del bilancio si è attenuta ai dati degli studi dedicati a questo argomento da insigni scienziati italiani-che al 1928 la valutano al più a 475 miliardi (iwteiruzions dell'on. Zingali). Tali calcoli risultano, del resto, approssimativamente esatti se si confrontano con i dati di altri Paesi come la Francia, la cui ricchezza è calcolata al triplo della nostra, e l'Inghilterra, la cui ricchezza e valutata cinque volte la nostra, ciò che non è eccessivo. ZINGALI chiede di parlare per fatto personale. OLIVETTI: — Ma dal 1929 il ribasso dai prezzi, che deve avere evidentemente inciso anche sul dato di 475 miliardi, è stato di oltre il 30 per cento. Quindi, la Giunta ammette che l'attuale ricchezza italiana assommi a circa 400 miliardi, cioè si attiene ad una cifra relativamente elevata in relazione alla diminuzione dei prezzi. Ma la Giunta è ancora più ottimista dell'on. Zingali nel calcolo del reddito nazionale; si deve infatti riconoscere che la maggiore attività spiegata dai singoli, specie per l'impulso ricevuto e per l'esempio dato dal Duce, abbia posto il nostro Paese in condizioni più favorevoli di altri Paesi i cui redditi erano in maggior proporzione redditi di capitali ed in misura minore redditi di lavoro (applausi). Si può quindi ritenere che il nostro credito nazionale, pur avendo avuto una flessione in conseguenza della minore rimunerazione o del minore guadagno di ogni classe di cittadini, abbia avuto un parziale compenso dal più intenso lavoro. Ma nessuno può dubitare che il reddito nazionale sia dopo il 1928, epoca a cui risalgono gli ultimi studi conosciuti dall'oratore, diminuito di almeno un quinto. E allora come si può giustificare l'affermazione dell'on. Zingali che la pressione tributaria non è variata? Finanza coraggiosa e saggia «Dall'esame fatto dalla Giunta risulta che la finanza pubblica è stata gestita con un senso di grande prudenza ed insieme di grande coraggio. Se si pensa che' lo Stato italiano ha risolto in dieci anni il problema della bonifica e della risurrezione agricola, ha dotato il Paese di una magnifica rete di strade e di porti, ha promosso la nostra attrezzatura di granoe Paese industriale, ha dato impulso alla costruzione di una marina mercantile che sta a pari con ogni altra più progredita, se si aggiunge che anche il problema della casa, in tanti altri Stati ancora assillante, non esiste più in Italia, si deve pur concludere che si sono poste le più salde basi allo sviluppo futuro della nostra economia valorizzando tutte le nostre energie interne (applaitsi). E tutto ciò 11 Governo fascista ha potuto fare con mezzi nostri, esclusivamente tratti [tìalla. inostra. attività, dal nostro .lavoro, dal nostro risparmio (approvazioni) senza fare ricorso al credito estero se non una ,voKa,'iSola,-vper,-,iUnft, Cifra modestissima che stiamo regolarmente rimborsando, nè si deve dimenticare la grandiosa opera di ricostruzione nelle Terre liberate (approvazioni). «Perciò, nonostante che il disavanzo sia riapparso ancora una volta nella nostra storia finanziaria, esso deve essere considerato come un fenomeno eccezionale dovuto alle attuali condizioni eccezionali della crisi. L'oratore rileva infine che vi è un fenomeno che costituisce l'indice più sensibile della situazione finanziaria di un paese:' la sua moneta. Orbene, la nostra lira ha dimostrato una saldezza a tutta prova. La crisi mondiale si è scatenata quando la nostra stabilizzazione era ancora recente; monete su monete sono già allora crollate, anche alcune delle più solide e pregiate; i controlli sulla circolazione dei capitali e sulle uscite dell'oro sono diventati sempre più generali. L'Italia, invece, ha visto la sua moneta salda senza aver mai ricorso a misure restrittive. Constata che da qualche mese l'oro affluisce in misura sempre maggiore al suo Istituto di emissione. Ora. la saldezza della nostra lira è simbolo e prova della saldezza della nostra finanza, della resistenza della nostra economia, dalla solidità del credito dello Stato fascista. Nel Decennale del Regime questo non è certo, tra gli infiniti altri, risultato meno memorabile della nuova vita italiana (vivissimi ripetuti applausi). ZINGALI, per fatto personale, è lieto di aver provocate le precise e con- ttanti d esarazioni del re atore. Delresto, egli non dissente dalle conclu- m& 4 "SHJBF^JKÌ* bensì da un punto di vista che puòdir..: formale, dalla valutazione cioè «a, tolta. dir..: formale, dalla valutazione cioè di qualche cifra. L'ottimismo è dunque, in sostanza, comune a lui e aSla Giunta. PRESIDENTE: — E allora il fatto personale non esiste (ilarità, approvazioni). ZINGALI prosegue replicando intorno alle cifre in discussione, e OLIVETTI ricorda che egli ha valutato il reddito italiano d'oggi a 75 miliardi. Il disegno di legge è approvato. Votati a scrutinio segreto i disegni di legge già approvati oggi, la seduta è