Lo spirito dell'alpinismo moderno

Lo spirito dell'alpinismo moderno CONCLUSIONE Dl UNA INCHIESTA Lo spirito dell'alpinismo moderno . (Poi nostro jjLx-i.-i.oto) ; _er Salire Sul treno che ci avrebbe por-1, [aU aUe nQ!dre calse. Aì BELLUNO, novembre. Comc sapete, scendemmo dai mentiiAvevamo lasciato i| fa'aito, ai freddi attacchi delle pareti,\i^^^o aUc malghe deserte, sui pascoli 1'^j^i stemperava tutte le cose del suo\ : g^inore tanto triste. Mi venne fatto ili j'pe,^are cjle avrei potuto scrivere un' • j ,0 , di bravura sh quel commia- l(o rocce> „ incastonarlo nell'ulti-I artiColo di sport alpinistico. Certo _ farobbe bella figura, e non dispia- \ hbe agli estetizzanti della, monta- sm rimasU al sospiro- » '0?tocent0 e si turano le orecchie ^ volta od anodi risultati e di con,»^ dall'uomo su questo ^"^o di prova. La parola ^1™*"1 r lnnr,rn sfido-ri do «*jbru™}?, la^!°j^*S iZ ,0*lo"° de! vfon, ^Z^t,JnatT-za è ; compretwoiw e l '"^™"^°L,| 1^J?»Z£*J£& e vano è il tenta 11ivo d'opporvisi. Conquiste e consensi . „ I f™™*" si va "n?°*end° °Jin.*% s*° campo, c stolto e vano e u tema- t,vo « opporvtst. Conauiste e consensi i; ^ e' I pensieri che ci mulinavano dentroi non tardarono a manifestarsi. Il sen-- fiero s'era fatto largo e quasi pianeg- , ! giante; la compagnia si ricostituì; U-1 discorso fu ripreso. Udii: -| — Al congresso dell'Accademico è-1 stata finalmente riconosciuta la fon- - \datezza della classificazione delle sca-r :;are dolomitiche e, quindi, della « scao i ^ geUe difficoltà ». Se penso che ani\cora l'anno scorso noti si poteva pro- >nmciare questa parola senza vedersi , accolti da !sorrktrd? commiserazione e - sarcasmo... a un altro soggiunse: -| — Ha fatto più bene questa setti- e mana che i colleghi piemontesi hannoa ; trascorsa con noi, che dieci discorsi oo i articoli sui giornali. Anelie se per va--ì rje ragioni non abbiamo potuto accom- - ; paonarìi a toccare il « sesto grado », i ^ sowo convinti che le nostre monta- e gne non sono quei «.paracarri» che-(non autorizzati portavoci vollero un- tempo far credere. a E' infatti tramontata la leggen- -; aa che le scalate dolomitiche non e\valgano, dal punto di vista delie .idifficolta, le classiche ascensioni dellea Alpi Occidentali e Centrali. Vi sonoi attforeroZ» testimonianze di alpinisti te-,'deschi (gli unici, finora, che abbiano-luna profonda esperienza di entrambee\ie attività) che mettono le cose a po-:8f0. Io ho voluto procurarmi un'altrai documentazione, interrogando l'unicoa,oZpinùita piemontese c/ie durante la I^Tf" *f *" e"f""at0< a ISEST ° T'9°- *?;.ej'rem7n'"e"-a-,te difficile?-, la via Salleder al Sassnel gruppo delle Pale. Alci occidentali e dolomitiche " 1 Sotto la dettatura di G. Boccalaite-\Gallo avevo scritto: eor' 0 e eeaa' I — Non si può fare un esatto confronito delle difficoltà della dolòmia conin 2^ dcl "Tanito 0 del !,neiss> per taJlldiversa natura delia roccia; ma, a mio ^JST^ c<\cldentah c cioè maggior lunghezza,a j -^'«"ìomI Vmmen'tTfàror^oH XITna , raramente favorevoli dellaa\montagna, ecc., ho trovato, in questeloor e vo ^ a\siderare veramente estremamente di)-di Jicili e di impegno complessivo tale da richiedere le estreme possibilità dell'ai-he pim'sto perfettamente allenato. Fra ta-a,ultime, molti passaggi nettamente su-periori, come difficoltà, a quelli che inDolomiti vengono considerati « estre-ma-mente difficili ». Nelle Occidentalisono state compiute molte ascensionche per la loro lunghezza e continuitàIdi difficoltà fortissime, si possono con- per esempio, le famose « vie Lochmat-1 vli ascensioni, per citare solamente qual-tt ernia fra quelle di pura roccia, vi sono,'rter» al Tdschom, all'Aignille du Pian, al Réquin e molte altre: ascensioni che furono tutte compiute anteguerra i>Aìguillc Noire de Peutcret / miei compagni risposero con gesti di diniego. _ Per rendere accettabili queste considerazioni, bisognerebbe aver fatto in testa tanto le vie Lochmatter e Rey che Je vie sollcder o Tissi o Vòmici. [Mancando della diretta esperienza Mecessaria, a raffronto è prematuro e non può dar luogo a dismissione. Non ci sono che i Bavaresi, purtroppo, die posseggono fino ad oggi tale esperienza. La montagna che fa ringiovanire Ma poi che importa questa ricerca, se parimenti gli esponenti più giovani, quindi più attivi e consapevoli, delle du& formg alpìnismo si trovano a'accordo per magnificare le bellezze del- l'arrampicata dolomitica ed esaltarsi tanto nell'azione che nel ricordo di questo? Mi ha scritto uno di essi, del quale non so se maggiormente ammirare la bravura quando è,alle preseceli la monHagna oppure il fresco sano entusiasmo col quale dà vita ai tentativi di fare del Club Alpino Accademico un organismo all'altezza dei tempi: Tornando a Torino, Balestreri diceva die la settimana di Cortina l'aveva ringiovanito di dieci anni. E ad operare il miracolo sono state, in un coi giovani e freschi compagni, proprio le belle a>-rampicate effettuate. Questa, secondo me, è fti differenza fondamentale fra le arrampicate, anche le più e le ascensioni che quelle rin- \difficilì, delle Dolomiti \dellc nostre montagne; \giovaniscoìto ed esaltano, queste logo ratio e, almeno in un primo momento, deprimono. La. gioia sorge solamente più tardi. E l'altra differenza è che sul- .la dolòmia è più facile fare assicura.zioni e che la roccia ispira maggiore .confidami, e fiducia, poiché una volta che ci si è affidati a km appiglio dipen de, quasi sempre, solo dalle nostre for ze il potersi tenere; mentre sul granito] e sul ghiaccio (naturalmente molto di/- .ficili) ci si sente più malsicuri e, per la\ difficoltà di poter fare assicurazioni o infiggere chiodi, si è costretti a proce-ì dere in modo che una caduta è quasi sempre fatale. \ p . AnU,„ l Potenza dell uomo Le domande che ho rivolte — e an- che qualcuna insidiosa - ai miei cap veneii! Questionari posti allo scoc P» di schiarire un mio dubbio; di docu-\ mentarmì su un fatt0 controverso; di smentire una rodomontata circolante al\P*««o> fra gente ohe si pennetle di sfot-\ ifere j « sesto grado r, ma, intanto, le\'scalate d'un ceiio impegno non le fa sel non si lega fra una guida e un porta-\cidNbpsfdacpdpnvelcclatlssmcrptznQsftore. Sì — mi rispondono, — certo il no- alpinismo meno completo, me no ricco di còmniti scientifici e di mM. ì"*"0' m° >»^#** \di sforzi e di audacie, stabilisce t esswne ' 7JZam£ TT?,' Ii,™'"tsc?un con-\ tatto attivo con la natura che per il\ fatto stesso di escludere tutto ciò che affollino di giovani animosi che si le- a.gano in cordata e vanno a rampicareu'sulle cime vicine e lontane, non taccio-i -ino le voci che vi accusano di aver por-' ìè strumentalità, ricchezza di mezzi e di ! organizzazione, maggiormente esalta ciò che è nuda intima potenza di uomo nei muscoli e nell'anima. — Eppure — replicai sebbene il vostro movimento recluti sempre ' *'| fitte schiere di praticanti, e i rifugi sii vera e propria degenerazione. Insomma, tato l'alpinismo, con la vostra ansiosa ricerca del sempre più difficile, a mio ] unieo, il valore universale di questa modernità. Tanto che nella recente \conquista della parete Noiid del Cer vino possiamo vedere un simbolo per ìfetio dell'alpinismo moderno, un trion f0 dei valori sporiivi esaltati dalle for \se spirituali che si sovrapponqono tita- liticamente al simbolismo classico di quella famosa montagna. Lo stesso eroico fervore è quello che accende, da panni, gli assediatiti d'un'aUra ghiaccciata parete Nord, che ha già voluto\U sue vittime, ma che pur finirà col capitolare. Sicché appare strano che\le crittc7ie si manifestino proprio ora\c1ie la gioventù italiana marcia così \speditamentc. c consapevolmente versolla piena conoscenza di se stessa. Si dt\rebbe che avesti soprairoissutì... che siete aridi e insensibili; e le vostre imprese »ioi iZJujiiinato do un bagliore di spiritualità. Le risate che accolsero le mio parole! Ne restai talmente mortificato, che mi batterono amichevolmente sulla spalla per rinfrancarmi. « Chi siamo » — Oh, lo sappiamo che dici così per stuzzicarci a parlare! Noi insensibili al fascino della montagna'! Noi ginnasti da circo perchè passiamo dove tanti si arrestano sgomenti? Misera leggenda, che c'ispira soltanto una profonda pietà per chi la perpetua! Tutta l'evoluzione dell'alpinismo è una dimostrazione sempre più luminosa che gli uomini amano la montagna e sulla montagna si avventurano impegnando le loro energie e perfino la loro vita, spinti da un ideale più intimo, più profondo, più vitale che il raggiungimento di cime vergini, che l'esplorazione e la scienza, un ideale che nell'epoca classica vegliava come adombrato da questi clementi importantissimi ma forinali (. contin(7ent» dell'alpinismo. A nome di tutti uno proseguì: — E' una volontà di conoscerci, di sentirci valere in noi stessi, per quanto siamo effettivamente nel fisico e nel morale, quella che ci spinge a misurarci colla montagna, simbolo della natura intera. E? l'aspirazione al godimento puro e primordiale della propria vitalità, al pieno possesso di essa; è l'aspirazione aUa conoscenza ed all'espressione vera e totale della propria potenza. Quella potenza con la quale si regge lo sforzo soverchiarne, quella potenza che fa le razze vittoriose nello spazio e nell'avvenire. Non mi bastava. Insistetti: — Ma anche fuori di qui, sulle rocce corazzate di ghiaccio, ugualmente lampeggia questo spirito nuovo. Non dobbiamo ignorare quanto lianno saputo fare gli Accademisti piemontesi e qualche lombardo in questi ultimi «lini lassù. -, — Certo. Oggi vediamo l'alpinismo espriìtiersi colla medesima essenziale modernità fuori del campo dell'arrampicamento puro dimostrando il senso Ma io non trascrissi altro sul mio taccuino. La documentazione siili' essenza sportiva — sportiva nel signifi- aver fatto un'esposizione abbastanza\precisa e imparziale nelle lettere pre\cedenti, che oggi trovano in questa ra - aTsLre «T„% nfigari 4» taccia S uZldò «kSS vrinmto i quest altro pnmaio. ' VITTORIO VARALE pida appendice sull'alpinismo modernamente inteso la naturale conclusione a dimostrazione dell'unicità d'intenti die anima la gagliarda gioventù italiana, sia quella che opera sulle verti '| ginose erode ad Oriente che l'altra assalente i colossi ghiacciati a Occii dente

Persone citate: Aìguillc Noire, Gallo, Tanito

Luoghi citati: Belluno, Cortina, Tissi, Torino