Le origini e gli aspetti della crisi che ha colpito la «Società G.B. Borsalino fu Lazzaro»

Le origini e gli aspetti della crisi che ha colpito la «Società G.B. Borsalino fu Lazzaro» Le origini e gli aspetti della crisi che ha colpito la «Società G.B. Borsalino fu Lazzaro» Alessandria, 17 notte. In tutti i paesi dal mondo, il numero di coloro che rinnovano il proprio cappello ad ogni stagione si è venuto di giorno in giorno ridueendn. Ecco 'uno dei più insospettati e curiosi aspetti della 'oppressione univer la" cui curva, fra l'anno decor quello che sta per ccnchludersi, _ vòlta decisamente all'ingiù. Con evi- ,«lenza meridiana, il rilievo scaturisce i<m,*«««» deue raslonl che hMK1° tìa" ìterminato le difficoltà della « Società I anonima G. B. Borsalino fu Lazzaro, \U^^a, con decreto di questi giorni aI1a procedura di concordato weven- I, ronqntitn fra il fenn- [u>°- u nesso ai causalità tra il teno meno che si è accennato e l'azienda, , , , 'a <lua}e trovava, sbocchi per la sua produzione in tutti ì mercati del mon^0' "e e stata- direttamente colpita, sl, da.,far apparire quasi secondane e<l irrilevanti le altre ragioni concomitanti. La crisi ha coito la Società al suo ventisettesimo esercizio, quando i di ri trenti nDTicnTarirt /iT-irt Tof tranotui"! i rigenti pensavano che l'attrezzatura e l'organizzazione conseguita nell'ultimo decennio dovessero salvaguardarla da jjgni sfortuna. Le origini furono modeste. La «GB. Borsalinofu Laz- jcon un capitale di un milione e mezzo. Erano, fra i promotori, i signori cav. G. B. Borsalino fu Lazzaro, Ercoìe ed Emilio Casali, cav. Ugo Pezzi, rag. Alfredo Tonolli, cav. Giovanni ilanara e Oreste Vitali, i quali sottoscrissero il capitale azionario. Vent'anni dopo, precisamente il l.o marzo 1925, la So^ cietà si trasformava in anonima, ed il capitale, che, in varie riprese, era f.1^0 elevato frattanto a sei milioni di Mire, veniva ulteriormente elevate elevato sino a raggiungere, più tardi, la cifra di 24 milioni. Il bilancio presentato in occasione della trasformazione della Società in anonima prospettava una situazione eccellente; gli utili conseguiti dalla gestione confortanti: 408 ^.a. in ™ semestre, cosi da con sentire una rimunerazione del sette per cento ai., capitale azionario e larghe interessenze ai gerenti ed agli impiegati. La flessione dai mercati La trasformazione coincise con l'inizio del processo di ingrandimento dell'azienda; ingrandimento che ebbe una concreta espressione nell'apertura di nuovi reparti di lavorazione, nel perfezionamento e nella moltiplicazione degli impianti, nella razionalizza?OBe, dell'organizzazione commer0lale ed industriale. Questa maggiore B iu org-anica attrezzatura valsTalla società la conquista di mercati che le erano prima preclusi. La produzione aumentò con progressione costante, slno a toccare, nel 1929, un massimo di novecentomila cappelli. Questo ciclo ^F°^erità e di rigogho si a-ceomna^5 naturalmente con un più intenso U dal costante, crescendo dei prezzi delle materie, prime sui mercati di orig£^g» rff"^°e «SaaMmp^l- 0 trBliono gei prezzi delle materie e vasto movimento economico, e sono di quell'epoca, appunto, le ripetute operazioni finanziarie in virtù delle quali il capitale fu portato a ventiquattro milioni. Ma tali operazioni erano in quell'epoca giustificate dal'entità delle cifre che riassumevano risultati della gestione: basti accennare che la produzione del 1929 impose un movimento di molti milioni e portò nelle casse dell'azienda una omma che, in cifra tonda, si può deerminare in cinquanta milioni. Senonchè questo- fortunato periodo u presto interrotto da difficoltà scaurite auasi d'improvviso ed aggravaesi via" via, sino a paralizzare Vanda¬ mento economico dell'azienda. Il ricoro presentato dal Consiglio d'amminitrazione per chiedere l'ammissione ala Pi^edura di conco^rdato^preventivo """* e enumera e le illustra. Già, negli anni decorsi, allorché l'incessante progre- ^ indukriale dell'azienda e la neessità di larghi rifornimenti su piaz c estere, avevano portato la società ad effettuare preventive coperture di valuta straniera, grosse perdite le erano state cagionate dalla fluttuazione dei corsi dei cambi, perdite che erano tate tanto più gravi e sensibili in quanto si accompagnavano alle accreciute necessità di circolante, derivan prime, che giunse proprio quando l'aienda era più largamente provvista. A questo scacco la società cercò ri- ppo mediante una serie dì operazio j nnjnni- + a^a t. Ti Q Ti Ti □ 1—1 n nho aiuIttiI. m * carattere finanziano, che culmi . u riduzione del capita, • - e sociale, portato, d'un tratto, da 24 milioni a 14 milioni e 400 mila lire. I attori negativi che insidiavano la via dell'azienda sarebbero stati in tal modo superati, per la vitalità dell'azienda stessa, se un fattore nuovo ed rrimediabile non fosse frattanto inervenuto: la flessione dei mercati, con a rapida, vertiginosa contrazione dela produzione e delle vendite. La produzione, che aveva raggiunto un masimo di 900 mila cappelli nel 1929, delinò nell'anno successivo sino a poco più di 500 mila cappelli, per ridiscendere ancora, nel 1931, a 350 mila unià. Nell'anno in corso la flessione si è ancora accentuata e le previsioni più ottimìstiche inducono a circoscrivere a 200 mila unità la totalità delle vendite. Adeguare le spese alla produzione Questa graduale ma rapida e vertiginosa contrazione della produzione e delle vendite, ha avuto riflessi che, sotto il punto di vista aziendale, pos- pgglflt3tt3tcdmrgcfl9ddlpTVnCzppdsono così classificarsi: maggiori diflàcolta e maggiori oneri nei finanziamenti; minore esigibilità dei crediti; aumento delle perdite di gestione. Tut ^K^lf avanzo che si è venuto creando. Di qUj ja richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo, richiesta che i dirigenti accompagna- no con l'indicazione di un piano inteso a salvaguardare la consistenza e 'efficienza dell'azienda. Mentre la società — è detto nel ricorso — dispone m un'attrezzatura imponente e di una organizzazione tecnica ed amminlstraUva t. deguata al tempi migliori, tanto tddqP .. . gne possibilità di funzionamento c dvita, ed al minimo accenno di ripresaP°t»?*e riconquistare la sua antica posizione. Ed i dirigenti si richiamano, in proposilo, alle conclusioni cui vennero. delegati della Compagnia Fiduciaria Nazionale, (un ente di controllo ammi-.... ,' ,v,rtieniirp fi n'u nlstrativo che gode lo pascolare nau che i valori di bilancio, dal punto dvista contabile, esprimono il pareggifra le attività e le passività, la flessione dei mercati ha generato un ristagno che è fonte per lei non solo dinquietudine. Ove l'organizzazione e leeia degli istituti di eredito verso esaminarono la situazione concreta e le possibilità dell'azienda. Dopo un meditato esame e dopo accurate indagini, i delegati dei!;: Compagnia Fiduciaria affermarono che anche con una produzione anr.ua di sole duecentomila unità (al di sotto di questo limite la flessione dei mercati non potrà, presumibilmente, spingere la prò-^^WtS^Squali la « G. B. Borsalino fu Lazzaro »è debitrice) allorché nell'aprile scorsoguada; l'ammissione alla procedura di concordato, i dirigenti dell'azienda indicano questa via corre la sola che po-tra. risanare l'azienda e nel contempoassicurarne la continuila e 1 efficienza.La continuità dell'azienda (la quale,è bene precisare, non ha interrottofrattanto la sua attività) è cosa, delresto, che preoccupa tutti, in quantoinvolge un problema di portata sociale. La «G. B. Borsalino fu Lazzaro»occupava, in passato. 1500_fra_impie-gati "ed operai. Oggi la massa dèliemaestranze e lo stuolo degli impiega-ti sono alquanto ridotti, ma l'aziendada lavoro " e vita sempre ad un mi gliaio di persone, le quali, dal l.o gennaio alla fine del decorso mese, hanno percepito, in complesso per stipendi e paghe, 2.500.000 lire. Una soluzione che non fosse quella del concordato preventivo sarebbe di immediato e non facilmente riparabile danno per un migliaio di famiglie e porterebbe alla, interruzione della attività degli stabilimenti ed alla perdita del valore di avviamento e del nome della società. La richiesta dei dirìgenti non ha trovato ostacoli da parte del P. M. cav. uff. Moy ed il Tribunale, presieduto dal cornai. Bertana, l'ha accolta, disponendo che la convocazione dei creditori abbia luogo il 9 dicembre prossimo e nominando a giudice delegato il cav. Nicola Marsicano ed a commissario s-iudiziale il rag. prof. Pietro Ferrogìio di Torino. Lo sbilancio All'istanza, come fa obbligo la legge, i dirigenti della società hanno allegato il bilancio al 20 ottobre scorso e 'elenco dei creditori. Risalta dalle cifre che fissano l'attivo ed il passivo'entità dello sbilancio: 9.037.311 liretraddistinto : 3.300 mila; cassa 104 mila; clientitecipazioni 678 mila; valori in deposito_50 mila; cauzioni 357 mila. Ì4.958.381 lire, è per 3.074.930 lire di carattere privilegiato e per 21.883.451 lire di carattere chirografario. Il privilegiato è datoditi e valori in deposito. Ed ecco come si suddivide il passivo chirografario: fornitori e corrispondenti 1.838gare 17. cari, ditte e privati: il gr. uff. Bonifacio Faillace di Torino per 481. mila ire; Biagio Pozzi di Alessandria per 92 mila lire; l'ing. Carlo Capsoni, pure di Alessandria, per 179 mila lire; la ditta Albasinl e C. di Intra per 23 mila; la ditta Lee Doumer di Vandengen per 53 mila; la ditta Mussa e Marmorari di Como per 71 mila; il rag. Alfredo Tonolli di Milano per 47 mila: Carlo Visconti di Valenza per 50 mila, eccFigurano, fra i creditori, anche isindaci della società: prof. rag. Luciano Oliva, dott. Dino Saraceno e awCamillo Rosario. Per gli scorsi esercì-. ., , . , zi il collegio sindacale non ha perce-pito gli emolumenti fissati dalle as-semblee degli azionisti. Ed oggi i com-ponenti 11 collegio appaiono "fra i ere-ditori della società per la somma di25 mila lire. All'onera di accertamen-25 mila lire. All'opera di accertamento, intesa ad appurare' la situazione della massa, si è accinto già il commissario giudiziale rag. FerrogìioFrattanto si attende la convocazione della assemblea degli azionisti, nella quale il consiglio d'amministrazione — presieduto dal gr. uff. Ugo Pezzi e composto dal signori Cesare Lenti, amministratore delegato, Armando Pezzi, comm. Ulisse Tonolli e comm. Enrico Paserio, amministratori — dovrà concretare la proposta di concordato da sottoporre ai creditori nella adunanza che sarà tenuta il 9 dicembre. F. A.

Luoghi citati: Alessandria, Como, Intra, Milano, Torino, Valenza