La domanda tedesca sulla parità accolta dell' Inghilterra

La domanda tedesca sulla parità accolta dell' Inghilterrafili sviluppi del discorso dì Torino La domanda tedesca sulla parità accolta dell' Inghilterra Londra, 10 notte. Dopo gli sterili dibattiti sulla disoc «lunazione chiusisi ieri in un'atmosfera di delusioni e di inquietudini sull'avve-ai utiuuiu.» o "* jìm. ,,,__„ ,„..„„„ nire, e senza che dalla lunga discus-eione sia scaturito un piano qualsiasi di azione futura, pochi erano coloro chea Westminster si attendevano rivela- zioni sensazionali dal dibattito di poli-tica estera apertosi oggi alla Cameradei Comuni. Enorme quindi è stata la sorpresa dei deputati al termine delie dichiarazioni di Simon. H Ministro degli Esteri ha pronunziato un discorso fra i più netti e più promettenti che siano stati uditi nell'aula parlamentare da quando il governo nazionale ha assunto le redini del potere. Chamberlain ha definito la sensazione destata dalle parole del Ministro degli Esteri dicendo: « Quello di Simon non è stato un discorso; è un nuovo fattore nella situazione Internazionale >. E la Camera, dimenticando distinzio-ni di partiti e invincibili antipatie, haapplaudito queste parole. Il «henondo problema del disarmo» Simon ha definito la politica del governo nei riguardi della Germania e del disarmo, ma contrariamente all'attesa generale, non ha fatto cenno ai .lebiti di guerra, quantunque di una prossima nota al governo di Washington parlassero stamane i giornali, lasciando intravedere la possibilità della concessione di una nuova moratoria e di una radicale revisione degli accordi regolanti l'ammontare e le modalità dei paga- menti britannici. Simon e Chamberlainpreferiscono evidentemente attendereche si chiarisca la situazione americanaCiò che al momento esige azione immediata è il problema dell'eguaglianza di statuto sollevata dalla Germania e il disincaglio della Conferenza ginevrina. Il dibattito è stato aperto da! laburista Atlee, il quale ha chiesto al governo di appoggiare « in modo chiaro e netto una riduzione degli armamenti Immediata, universale, sostanziale, sulla base dell'eguaglianza di statuto di tutte le nazioni ». Simon ha incominciato a parlare del rapporto della Commissione di inchiesta in Cina ed ha dichiarato che il governo si rifiuta assolutamente di prender posizione e di pronunziarsi in merito al rapporto di Lord Lytton, in quanto una decisione doveva escere presa dopo avere udito le parti interessateEgli quindi è passato a parlare de« tremendo problema del disarmo ». IMinistro ha dichiarato che questo problema coivolge quello dell'eguaglianza di statuto. In altre parole, la questione delle armi conce33e o proibite ad un gruppo di Potenze, a differenza del trattamento concesso alle altre. Il ministro ha rivelato che 11 governo britannico prima di sollevare la questione dell'eguaglianza di statuto ha tentato di porsi in contatto confidenziale con la Francia. Questo è stato un errore di mossa, ha dotto Simonin quanto non si tratta affatto di un problema anglo-francese. Il piano Kcrriot 11 ministro è quindi passato a parlare del piano di disarmo di Herriot« Dobbiamo tutti riconoscere — ha detto il ministro — che esso mira a raggiungere un accordo con la Germania, e rappresenta uno sforzo effettivo di tener conto della richiesta tedesca di uguaglianza di statuto. La proposta che gli eserciti delle diversenazioni del continente siano basati tut-ti sullo stesso principio è un chiarosforzo da parte della Francia di realizzare 1 uguaglianza. Il_ plano francose inoltre contempla dei Patti di non aggressione da concludersi tra le Potenze continentali che, a causa dellaloro mutua prossimità, sono particolannente esposte a rischi comuni. TalPatti avranno l'appoTrrio caloroso dell'Inghilterra. Quest'ultima si è già impegnata in modo definito a intervenire in Europa In base al Covenant e aPatto di Locamo. « Colgo l'occasione, e parlo a notte del governo e del Paese, dicendo che l'Inghilterra prende tjuesti suoimpegni enormemente sul serio. Hotriot ha dichiarato che csril non dubitadella firma dell'Inghilterra. Esll puòessere sicuro che quando l'Inrrhilterra firma, essa sa quello che fa, e intende tener fede ai suol Impestili ». Le implicazioni della dottrina di Herriot aecoi.do la quale i firmatardel Patto Kellog non possono rimanere neutri in caso di conflitto, esigono una matura riflessione, perchè secondo Simon coinvolgono un importante cambiamento delle leggi internazionali regolanti i diritti e gli obblighdei neutri. Disarmo progressivo Il Ministro è quindi passato a parlare della questione dell'eguaglianza dstatuto. Egli ha affermato che si tratta di un problema morale e non legaleIl governo si propone di ottenere una effettiva riduzione degli armamenti. La Germania chiede una limitazione che sia applicata in modo eguale a tutte lPotenze. Ci sono state delle esitazioniha detto il Ministro, ma queste non sono state causate in alcun modo dal desiderio di infliggere alla Germania unstato di inferiorità permanente. Lo esitazioni sono state causate dall'ansia circa l'uso che della nuova situazione sarebbe stato fatto in Germania 0 altrove« lo propongo a nome del governo — ha detto Simon — che, accogliendo ladomanda dell'eguaglianza di statutdella Germania, gli stati europei si uniscano in una solenne affeimazlone chin nessuna circostanza essi tenteranndi risolvere le presenti e future vertenze mediante il ricorso alle armi. 11 mondo ha diritto di ottenere questa specìfica assicurazione. Il riconoscimento dpai-te degli altri del diritto morale dellGermania alla parità di trattamento deve essere connesso all'accettazione dquesto impegno. Se questa assicurazione sarà data, io posso dichiarare francamente che il governo è favorevole alla richiesta tedesca di eguaglianza dstatuto e desidera che essa sia soddisfatta. Io ritengo inoltre che le limitazioni di armamenti imposte alla Germania debbano essere contenute in unConvenzione generale del disarmo chdefinirà le limitazioni degli armamentdi tutte quante le Potenze. In altre parolf desideriamo che la parte quinta deTrattato di Versailles che limita attualmente gli armamenti tedeschi sia abbandonata, e che le limitazioni impostalla Germania siano ottenute mediante lo stesso processo col qualsarà ottenuta la limitazione degli armamenti di tutte, le altre nazioni. In se coado luogo — e questa 6 una qusstiono estremamente grave — noi pensiamo che lo limitazioni degli armamenti tedeschi in base alla nuova Convenzione debbano durare un corto periodo di tempo, ed essorc assoggettate agli identici metodi di revisione applicati alle altre Potenze. In ogni caso" è da escludersi che delle nazioni prescrivano una pioibisiono perpetua di armi a una par- "Colare nazione. la Germania ha di 2^rat° ch£ essa non ha intenzione di riarmare, che desidera soltanto che sia 1 riconosciuto il principio deìi'ewar-lian| za di armamenti. So l'uguaglianza di ;statuto deve essere concessa, questo ; principio deve essere ammesso (opj ptausi). « Il governo britannico e pronto a dichiarare il suo desiderio, in cooperazlone cogli altri membri della conferenza del disarmo, di vedevo questo principio iscritto nella futura Convenzione. Con quali mezzi e attraverso quali stadi questo principio potrà essere applicato è cosa che dovrà essere deci sa daila Conferenza di Ginevra alia ch'aie 6 assolutamelito essenziale che parta' cipi la Geriuaaia ». ' Nel frattempo, a nomo del governo britannico, il Ministro ha proposto: in primo luogo che ia Conferenza giunca a un massimo di disarmo positivo ea tro quei limiti elle possono essere àdofc tati da tutt: & le ir'otezze, e proibisca nel, frattempo un incremento desìi ammal,;l!?na per q-jaìsiasi di esse; in secondo I luogo la piena realizzaziené pratica del ^ :) sere realizzata immediatamente, di gui-basato su un eterna di stadi di disar-u un sistema di stadi di disarmo, ciascuno giustificato c preparato dalle conseguenze degli stadi precedenti. « Questi principi da me enunciati, ha detto il Ministro, dovranno applicarsi ovviamente all'Austria, all'Ungheria e alla Bulgaria ». Il Ministro ha quindi detto che il go¬ [verno britannico non ò affatto animato i da un orgoglio piuttosto ingenuo di pre- J aentarai alla Conferenza di Ginevra conun proprio plano britannico di disarmo intende collaborare con le altre Potenze animato soltanto dalla l'erma volontà di giungere una volta per tutte alla soluzione del problema. R. P.

Persone citate: Chamberlain, Herriot, Kellog, Lord Lytton