Juventus-Cannes 7-0

Juventus-Cannes 7-0IMPARI COtiFROIiTO FRA CAMPIONI Juventus-Cannes 7-0 Se il risultato di questo incontro fra Campioni d'Italia ed i Campioni di Francia dovesse esser preso come un ndice della diferetica di classe e di vaore fri il Calcio dei due paesi, le cose andrebbero mica male. Ma la prova far nita dal Cannes sul campo della Juvenus fu cosi infelice, che essa non può assolutamente venir considerata come rappresentativa della forza tecnica dei calciatori d'oltre Alpe. Il Cannes fu travolto subito aite prime battute. La Juventus ebbe infatti un inizio di gara impressionante. La squadra torinese pareva esser tornato di colpo in piena forma: giuoco veioce, basso, vario, terzini sicuri, mediani duttili ed intelligenti, attaccanti che inda vano d'accordo. Da questo stile di apeitura delle ostilità, ali ospiti diedero la mpressione di rimaner come sbalorditi: guardarono i bianro-ncri di sotto in su, come si guarda a creature di levatura supcriore, e dalla riportata emozione non sì ripresero più. Differenza di classa Per tuttavia gara, i francesi apparvero come soggiogati moralmente oltreché dominati materialmente. In tutto il primo tempo essi ebbero a procacciarsi una sola situazione favorevole davanti a porta, e la loro ala destra la sciupò subito per precipitazione di tiro. Ciò mentre i juventini ammontichlavano l'uno sull'altro cinque punti e'davano chiaramente ad intendere ohe con qualche volontà di infierire, essi avrebbero potuto raccogliere più ampio bottino ancora. Alla ripresa, forse per il fatto che i bianco-neri giuocarono in dieci, e per qualche tempi, anche soltanto in nove, le cose migliorarono leggermente pei i campioni di Francia. Essi tennero l'attacco per qualche tempo, e riuscirono anche a distili bar Combi dalla sua quiete con due tiri di discreta difficoltà: "ala sinistra Fcchino volle anzi compiei e una prodezza di tipo speciale mandando la palla a finire sopra il palo trasversale dulia disianza di due pass: ed a porta libera. Alla fine della partita, setta palloni erano andati a depositarsi nella rete difesa da Roux. Non vi fu appetto del giuoco in cui vncdrgvnqrspr.dspGignBOfdttPsBtnrrrtsdisgiungere dal ricordo che si porta del- l l'unità. In fatto di tecnica, le stessi-, do- ì lenti note: difetto di padronanza della i palla, imprecisione di passaggi, distribuzione irrazionale del giuoco. La squw- wi**WHi; w /(..■: i tuia U UHI li dm nm ha un J Wl SÌ5teTOa J)cr marcare Var^crsario, che viene lasciato uberò di fare quello che vuole: ognuno guarda, come magnetizzato, l'uomo che ha la palla e nessuno si preoccupa degli uomini a citila palla stessa può andare a fimre- Roux, il portiere fu forse il miglior elemento della compagine: il che ha il ^$>*iJ*a*<!iJ>e** /u \ fino al momento in cui vote tenere I ... . _ . . battuto per sette volte. Roux ha presa sicura e fermò parecchi difficili tiri a terra. I terzini, discreti calciatori, furono cattivi tattici ed i mediani sono tenui e non mostrarono personalità. Fra gli avanti il più incisivo fu l'ala destra, Duthell, che ebbe qualche buon spunto 'di velocità. Il centro Bardot, che pure [contro l'Italia l'anno scorso a Parigi I era stato pericoloso, non seppe nè la- \vorar da solo nè far lavorare i compai9MÌ. Nò mujUor fortuna ebbe Aitken, | l'ex-allenatore della Juventus, che a quarant'anni suonati, per ricominciare a giuocare si sottopose all'operazio.ie dell'ernia alcuni mesi or sono e torna ora in squadra dopo un lungo riposo. Nelle lotte sostenute in Francia per vincere il campionato, il Cannes deve senza alcun dubbio aver sfoggiato al tra volontà, altra forza, altro caratte re che nella scialba giornata d'oggi. Bella giornata della Juventus La Juventus, come già menzionato, iniziò l'incontro a grande andatura e, in campo tutti undici i suoi uomini diede l'impressione di un notevole miglioramento sia nelle condizioni dei singoli indii'idut come nel lavoro d'assieme. Orsi, Ferrari e Bertolini sono gli uomini che han compiuto maggiori prò gressi. Monti e Combi già erano a pun to da qualche tempo, ma anche i due terzini, Varglien e Cesarini stanno ritrovandosi. Un cenno speciale merita Borei II. Nel molo di centro attacco questo giovane giuocatore diede prova di possedere senso della posizione, idee pratiche in quanto a distribuzione, e coraggio anche a tentar di penetrar da solo. Borei piace particolarmente per il modo con cui dà lavoro all'intera linea d'attacco: si tratta d'un ragazzo che dovrebbe far strada. Verso il 30.o minuto del primo tempo l'arbitro espulse dal campo Ferrari. TI juventino si era preso un fior di calciola una gamba da un avversario, ed ave- va commentato con qualche espressione sarcastica il fatto che l'arbitro ancora lo avesse punito. A parte i motim disciplinari, l'allontanamento di Ferrari significò un vero danno per il giuoco, che fino a guei momento si aveva potuto finalmente veder giuocar bene. 1 giuocatori del Cannes ebbero a questo punto un gesto sportivo che merita di essere rilevato con le vive insistenze Clio fecero all'arbitro porche il provvedimento dell'espulsione venisse revocato. . La Juventus continuò a giuocare con dieci uomini soZi, e nel secondo tempo sostituì Munerati con Sernagiotto. Sempre nel corso della ripresa, Caligaris t Gertolini a turno dovettero rimaner fuo ii del campo per qualche minuto a seguito di leggere contusioni. I cinque punti del primo tempo furono segnati da Vaiglieli, Ccsarini, Borei, Borei ed Orsi: i due della ripresa da Orsi e Ccsarini. Il portiere francese non fu in errore che con la difettosa parala del secondo tiro di Borei II e con l'uscita di porta a cui segui il settimo punto. Pubblico discreto, giornata serena, teneno in buone condizioni. ArWtro Presea di Novara. * Le due squadre avevano la composizione seguente: Cannes: Boiix; Tourniaire e Nagy; Beraudo, Kvasz e Cler; Dulheil, Aiticeli, Bardot, Crut e Fechino. Juventus: Combi; Rosetta e Caligans; Varglien, Monti e Bertolino; Munerati (.Sernagiotto), Cesarini, Borei, Ferrari e Orsi. VITTORIO POZZO.