Necessità, vertenze e problemi del personale del teatro, delle orchestre, del cinematografo

Necessità, vertenze e problemi del personale del teatro, delle orchestre, del cinematografo L'assemblea del Sindacato dello spettacolo Necessità, vertenze e problemi del personale del teatro, delle orchestre, del cinematografo {teatro sono convenuU~ìn'fonateri mat- j'ìol"03 all'assemblea generale tenutasi: djn,eI1« sede di corso Galileo Ferraris 12. zi mtl^™»»?8^ rlunl°nì rigurgitava di pe !rieeeranotlrappreqSentkeU"da&i ™rl%t I 1strali ai corali, dagli artisti di varietà a quelli delle compagnie dialettali, da-'segli impiegati dell'Eiàr agli addetti alla: 'uGli aderenti ai Sindacati fascisti del l chsatro sono convenuti in folla ieri mat- lo|-5S?_ ali assemblea generale tenutasi d + , om ~— „t~~~i-i Fg* 201f organizzai! J II relatore passa qui e e e e j i e e a o à e , e , o i e o e passa quindi a prospettare i problemi di maggior rilievo riguardanti le singole categorie, e cominciando dagli impiegati tecnici ed amministrativi dello spettacolo, che comprendono in maggior parte i dipendenti dell'Eiar, informa che, appunto nei riguardi di questi è quasi ultimato lo schema di contratto collettivo di lavoro e quanto prima si inizieranno le trattative con la direzione dell'ente; per le altre categorie dei Sindacati si provvederà in seguito; quanto alla vertenza della tredicesima mensilità insorta con l'Eiar, se ne attende la soluzione dalla Magistratura del lavoro di Roma, alla quale è stata demandata dagli organizzatori di quella città. Circa il personale dello spettacolo, il relatore dice che il contratto collettivo è stato testé definito; attualmente si è in attesa di stabilire con l'Unione industriale la parte economica: dal canto proprio i dipendenti della Pittaluga attendono la definizione di una vertenza riflettente la mancata corresponsione di maggiorazione per la giornata di Pasqua. Il personale addetto alla produzione dei films aveva già il suo contratto; in questi giorni è stataripresa la discussione per la sua sostituzione, e si confida che l'accordo, con la accettazione di quasi tutte le proposte fatte dal Sindacato, sarà raggiunto nel secondo incontro con i rappresentanti dei datori di lavoro, che avrà luogo il 15 novembre. Le vittime del film sonoro produzione e sviluppo dei films e alle 1 asale di proiezione. Qua e là si notava cnanche qualche artista lirico e qualche ti auro appartenente a compagnie dram- dematìche nazionali. Numeroso l'elemento femminile. All'assemblea hanno partecipato il comm. Melchiorre Melchiorri, segretario della Federazione nazionale Sindacati fascisti dello spettacolo, e il commissario dell'Unione dei Sindacati fascisti dell'industria, Tullio Cianciti, con il vice-segretario rag. Antonio Bonino, il capo sezione Roberto Bertolini, i segretari provinciali dei varii Sindacati dello spettacolo, rag. Plumeri per gli impiegati, Massaglia per gli orchestra h, Bonino Filippo per i corali, Gattullc per il personale cinema e teatro, Maz zei segretario della sezione lavorazione films e il capo segreteria dell'Unione, Nunzi. Era pure presente Manara, delegato della Federazione nazionale dello spettacolo. Un migliaio di inscritti L'assemblea, presieduta da Melchiorri, è aperta da Cianetti, il quale, accennato alle aspirazioni delle categorie che solo oggi, dopo tanti anni, cominciano a trovare la loro realizzazione nei Sindacati fascisti con l'Ufficio di collocamento e con l'elaborazione dei contratti di lavoro, reca, tra insistenti applausi, il saluto dell'Unione ai convenuti e al Segretario nazionale. Subito dopo ha la parola Roberto Bertolini per la relazione sull'attività dei Sindacati nell'anno decimo. Egli esordisce dicendo che la situazione dei Sindacati stessi va giornalmente migliorando nella sua attività, mentre si perfezionano i servizi ed i quadri. La sezione del teatro di Torino conta oggi 1010 inscritti, ha tenuto nel corso dell'anno 14 assemblee con 124 riunioni di direttorii, ed ha risolto 80 vertenze con un ricupero di lire 72.108, interes- stnotrcounlaqugitoDmblrapezigoscseprmdodeorlaabvoSaorcevuredabeglcestli caPlpelch« vescnosllaleSisunodel'aimtiqudari ficstnol'atafareruletadeuQum6 Mm| Cj dDi ordine diverso è stata l'opera pc-.-j3 gi! orchestrali, nei confronti dei quali è giqualu^'ìmpiegatizia agì» occupati coni unprestazione a carattere di continuità,!vspecie nei cinematografi, soluzione che nportò ad un ricupero di oltre 300 mila alire di indennità a vantaggio di circa;P250 inscritti. Dal l.o gennaio al 30 set-1 intembre l'Ufficio di collocamento ha for- e mato: 17 orchestre per Urica (non ioni- nprese l'opera e i concerti al Regio e al aLiceo Musicale); 53 orchestre per ope- Corette (riviste, cinema, commedie mu-| cosicali, comprese le prestazioni settimanali di operetta all'Eiar); sono stati inoltre mandati a destinazione 150 elementi per prestazioni saltuarie in gene- M« fisure. Il relatore informa che il film sono- ; dro a Torino ha gettato sul lastrico più ilodi 300 orchestrali; l'Ufficio di colloca-1 qmento dovrà ora stroncare il mediato- jInrato ed il cottimismo invalsi in modo!cspeciale nella musica leggera, come il |l'«jazz-band », nel quale — soggiunge — leesiste ancora una profonda indisciplina. | oDel resto nella categoria si impone so-ifipratiutto la selezione. v' ""' . , ,„,„ „,„,, „.,„„ ivPer i corali nel 1932 sono stati stipu- plati 52 contratti aziendali e diversi or- §ganizzati hanno effettuato scritture al-,sl'estero (Svizzera, Francia, Principato pdi Monaco, Egitto, Olanda e Amenca|ndel Nord); i sussidi distribuiti ai disoc-j ^pat^s.lao^f-ra,n?^ di lire 32.980 e il tondo panteticodepo-jmao, oea lo pno, uco a, è a do. ga ale mcicoma ola ate rili; un ne hé an- assistenza bIl relatore accenna infine agli attori j qlirici, drammatici, cinematografici e co-.dreografici, non dipendenti dai sindaca-j lti provinciali, ma da auelli nazionali e pdichiara che per essi l'attività sindaca-1 cle ha dovuto limitarsi all'assistenza deiìssingoli. Nessuna vertenza è oggi in cor-idso per queste categorie. « Quella che — vprosegue — non ha trovato ancora la] sua giusta posizione, è la categoria del:nteatro di riviste e varietà e ciò per un : complesso di circostanze indipendenti dalla volontà della organizzazione. Nè d'altra parti; l'Ufficio di collocamento,: cosi com'è costiiuito ha potuto discipli-; nare o per lo mono frenare l'irrequie-| tezza dei più malcontenti, perchè molti! di essi si sono cristallizzati sulla #az-j Sì esc^^eLT df aS per mascherare posizioni equivoche, perchè ancora esistono individui che invuna forma subdola di cottimismo (e'quello che è più grave con il confor- to degli artisti stessi) d'accordo e con il tacito consenso dei proprietari dei lo- cali, continuano la toro attività per-la formazione ai programmi per i loca:i stessi, all'infuori di ogni controllo sin- co-|dacale: perchè gli artisti, per una ra- S^ne più o meno logica, continuano ad ica!offrirsi direttamente facendosi una conle- Acma nte I ore del- correnza sfrenata fra di loro. Per -'ue-ste ragioni, mentre l Ufficio di colloca- mento si vede costretto a mettere in spolverino sui fatti sopra esposti, an- fho l'nrp-anizzazione Quantunque preoc- La disciplina c l'epurazione della cu- "co.|tegoria, secondo il relatore, non potrai)-tti- no essere conseguite che attraverso unKe-'che l'organizzazione quantunque preoc- cd!cupata di una tale situazione, si trovaore.! nell'impossibilità di intervenire». ^^ regolare contratto collettivo che fissi i del,m& E il capo sezione conclude affermando 'ìo spétticol'oC necessità Tonda^nentaìe'è :c di - ungere alla selezione e alla distia' <3 zione per categorie dei prestatori d'o-ì ì pera. Triste 4uadr° La relazione, chiara e precisa ha pre- sentato in un quadro sintetico e in ta 'uhi punti di evidente crudezza Don soli che in genere per tutte le categorie ael-!P lo spettacolo necessità fondamentale è c di - ungere alla selezione e a'ia i;stin- <3p?iKzrssgntib«£a^_ e 1 attività e i rapporti sindacali, ma an-|n cne la vita vissuta dei lavoratori addet-! a ti allo spettacolo, di quei lavoratori cioè]p destinati a divertire il pubblico, e questa vita, che il pubblico non conosce se no- imperfettamente, ci è apparsa ben triste. Accolta più volte da segni di consenso, la relazione suscita in ùltime un'animazione vivissima. Il presidente Melchiorri, prendendo la parola, dice che egli per la pratics quotidiana della Federazione nazionale già era a perfetta conoscenza di quanto il capo sezione Bertolini ha esposto Desidera ora che gli intervenuti espri mano il loro parere ed invita l'assem blea a iniziare la discussione. La Federazione e i Sindacati sono al loro iiosto per accogliere tutte le giuste osservazioni e tutelare gli interessi delle categorie come finora è stato fatto. La discussione — egli dichiara — deve essere larga e sincera. Le parole del Segretario nazionale producono nei: a massa un effetto immediato. Parecchi sono coloro che chiedono di interloquire. Primo è Zargani del Regio. Egli rileva il disagio c'eglt orchestrali del nostro Massimo, i quali i lavorano tre soli mesi all'anno e sono pabbandonati per gli altri nove mesi. In-, vvoca che si provveda anche per essi, vSalza ribadisce i rilievi del precedente | alicssirsz1namge dnvoratore ed accennando ai mancati ^on certi de! Regio, lamenta che mentre si vuoi dare un carattere di stabilità alla relativa orchestra, i sussidi pubblici va¬ dano ad altri enti musicali, spesso con! qbeneficio di semplici dilettanti, mentre:dgli stabili del Regio, per un falso con cetto della dignità invalso rei rostri costumi, non possono cercare in più umili et nlicazioni della loro attività artistica quel pane che viene loro a mancare. Plumeri si occupa delle condizioni del personale dell'Eiar. Libello, a nome deli artisti di varietà, denuncia gli abusi che avvengono nella sua categoria. « Non c'è da vergognarsi — dice — di vendere patate ai mattino e andare in scena alfe sera; ma vi sono elementi noco onesti che fanno agli onesti una sleale concorrenza ». Designa particolarmente gli accaparratori del personale e confida nell'azione epuratrice del Sindacato. Monti si sofferma a lungo sui problemi che maggiormente toccano da vicino gli orchestrali, e a difesa della categoria invoca l'istituzione dell'albo dei professionisti e il divieto di impartire l'insegnamento ai non titolati. Propone poi un ordine del giorno col quale chiede che siano radiati dal Sindacato quei membri che come mediatori fanno una sleale concorrenza all'Ufficio di collocamento e sono al tempo stesso elementi di rorturbazione nel seno dell'organizzazione. Rossino, per l'arte varia, si fa portavoce dei proprietari dei locali che lo hanno pregato di far presente all'assemblea che essi cure sono in grandi difficoltà. Ma egli è rumoreggiato da una Darte dei suoi colleghi. E con lui, essendo l'ora già tarda c l'assemblea stanca, il numero desìi interlocutori è esaurito. Infatti ultimo oratore è Filippo Bonino, ma Questi interviene nella discussione come segretario di categoria. 6 mila occupati sa 25 mila orchestrali psetsfdcleugpmbTullio Cianetti prima, Melchiorre Melchiorri, poi, rispondono esaurientemente a tutte le questioni sollevate. Circa Ve Eiar » Melchiorri dice che la decisione della Magistratura avverrà il 3 novembre; è dunque imminente. Ag giunge che l'Ente aveva offerto mezza 2tnprdrii un atto di fierezza. Circa gli artisti di!"fagsvsdsaloncbctlridmeddr!varietà dichiara che si potrebbe orga nizzare l'Ufficio di collocamento per assicurare ad essi continuità di lavoro, ;Parlando degli orchestrali dice che oggi 1 in Italia c'è posto per 6 mila persone e ne esistono 25 mila. Sebbene ritenga non ci sia da farsi soverchie illusioni, annuncia che l'Albo si avrà e forse an Cora entro quest'anno. Non è alieno dal | consentire sulla proposta avanzata da Monti per l'istituzione di una tassa sui « films » sonori. Melchiorri precisa infine il punto di vista dell'organizzazione sugli altri problemi sollevati e conclu ; de esprimendo la sicurezza che anche ilo spettacolo in Regime fascista fra 1 qualche anno avrà trovata la sua via. jIntanto occorre sostenere l'Ufficio di !collocamento, prima conquista verso |l'assetto migliore: occorre denunciare le irregolarità; coloro che hanno altre | occupazioni saranno depennati dall'Ufificio; ma gli inscritti ai Sindacati de vono ricordare che l'epurazione e l'ele- ivazione della loro categoria dipendono, primP cne da altri & essi £tessi n §indacaUsmo fascista non è solo dife,sa ^ interessi materiali; è anche e soo prattutto presidio morale. Egli tornerà a|nei prossimo anno con la speranza che -j problemi odierni, sui quali la Fede- porterà tutto il suo attento e -jminuzios'0 contributo risolutivo, siano mrnbranche dell'Unione. Il Commissario di i j questa insieme con i segretari dei Sin -.dacati e gli altri funzionari, darà tutta -j la sua opera al conseguimento degli scoe pi per cui l'assemblea è stata convo-1 cata. Si proclama infine lieto della diiìsciplina dimostrata, pur nella vivacità -idei dibattito, che dichiara chiuso ele— vando il pensiero reverente al Duce, a] una grande e prolungata acclamaziol:ne parte dall'assemblea all'indirizzo del n : capo del Governo. Sono le 13 e la sala ti lentamente si sfolla. è o: lsbrsqhtdilmlggslvgdEvcgpI

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