Ambrosiana-Beogradiski 6-1

Ambrosiana-Beogradiski 6-1 la ripresa italo-yagoslava Ambrosiana-Beogradiski 6-1 Milano 31 mattino. Perlaloro prima comparsa su suo- silo italiano dopo la ripresa dello re- lozioni, i calciatori hanno avuto della prova da •no non riflette mento del giuoco loro esistente fra le due squadre in campo: uno scarto di due o tre pun- r3ti soli, sarebbe stato più sincero. Ma serimane il fatto che l'unità di Bclgra- pado fu in guanto a tecnica nettameli-^ ™an. , .. .- j , . ..ule oaituta aa una Ambrosiana c/te pur non s'impegnò mai a fondo nei sfcorso della cara san »»nn™,!<.i-,-'« n .m,„rt«, JeiiA 11 Dvograush-i <s. o... sq.waiu tieau j Capitale jugoslava, comprende nelle ciste file quattro o cinque internazio- l'aim7i Hi tratta w; un'unità rirrmìrn ns'dnan.e>i irana ai un amia energica ej^combattiva. I mezzi fisici e tecnici tidi cui essa dispone sono tuif altro (stche disprezzabili. L'ala c la mezz'ala destra ed il mediano sinistro ad csempio sono uomini che sanno l'affar loro. La padronanza della palla e ottima in quasi tutti gli elementi c la velocità e più che discreta. A giudicare dalla prova di ieri, quello che ha di imperfetto la compagine è la ■visione tattica del giuoco ed il senso di impostazione delle azioni. 1 movimenti che inscenano gli avanti sono tanto semplici nella loro concezione, da parer spesso ingenui: la difesa che li deve sventare può legger chia ro nelle intenzioni come se esse fossero state dichiarate ogni volta in anticipo. La squadra tutta poi giuoca basso a metà campo, ed allora come è naturale avanza in siile piacevole, e ricorre ad azioni a parabola': alta nelle vicinanze di rigore, ed allora, come è logico pure, si ferma e non fa più nulla di concreto. La squadra che fu ieri ospite dell'Ambrosiana possiede forse la capacità di dare al proprie? giuoco un to- niina gino più pratico. Le nimica l'abitudine di giuocarc su terreni erbosi. E, secondo le asserzioni dei suoi dirigenti, le ripetute e tassative istruzioni di tener il contegno più scrupoloso per evitare incidenti c per lasciar buona impressione finirono per intimidire i giuocatorì e per togliere colore alla loro attività. Che certe situazioni morali abbiano le loro conseguenze sul comportamento del cai- siochpacobateditaestrItridatore all'estero, lo che noi. In altre circostanze. lappiamo an- i'. Beogradski dovrebbe certamente figurar meglioAf1 li disastroso risultato di, ieri è d'orni- '" io innanzi tutto all'incertezza del portiere messo a guardia delia rete nel primo tempo. L'Ambrosiana doveva presentarsi in campo incompleta; essa fece comunque posto all'ultimo istante a Meazza ed AUemandi tornati freschi freschi da Praga. I nero-azzurri giuocarono in tono franco e disinvolto. Liberi dalle preoccupazioni che negli incontri di campionato tolgono serenità all'intelletto, essi condussero tranquillamente il loro giuoco d'attacco, e per una volta tanto fu dato di veder la prima linea composta di cinque uomini: le mezze ali erano tornate al loro compito primitivo, quello di attaccare. Il risultato non \ tardo a farsi sentire: senza necessi tà di accanimento alcuno, si ebbe un giuoco fluido, piano, scorrevole, continuativo, die fece passare un'ora e mezza di pene alla difesa avversaria Qualcuna delle avanzate di Meazza t-j iacompagni furono di ottima fati avinelala deuu•■ nhaujsau<: sta(inpateve nounpulepeiodinomuatalenoanhazipaìiobediaipee mIliara: i<j L>unio Hi / U-L i (t i f / fJUl.iCUUC U.'-fl'j intendere. Gli jugoslavi attaccaronoiìe„ ■ „„„ fy.„„„J*, , ... suansi con frequenza, soltanto u loro\afcapalla a terra, smarcamentì, allunghihJin proferita, cambi di pozione, li ri tn porta pronti e decisi. beTI giuoco non fu affatto unilatera- cole come il risultato potrebbe dare ad^i'^lamstdeIrecadcorelasegjvcpddstimgiuoco perdeva ogni volta di effica- j seeia nelle vicinanze dell'arce di rigore. Verso il 20.o mwntfo, bombardaménto della porta degli ospiti. Palo dapprima, poi il portiere è colpito in pieno, poi nuovo palo, poi cannonata di Levratto che corona l'opera fd vnfUa il lontano angolo della rete. Dieci minuti più tardi, Meazza prende al volo un centro di Levratto e, di testa, segna di precisione. Poi, ni 40.o minuto, Mihalic spara fort; da fuori dell'area di rigore: Gazza ri tenta di parare col piede, ma non tocca nemmeno la palla, che finisce in rete a fil di palo. Tre ininv.ii più tardi Gazzari guarda varcar la linea della porta una puntata di Meazza, Ed un minuto prima del riposo Levratto segna ancora con un forte tiro. Cinque a zero. Alla ripresa, il Beogradski cambia il portiere. Il nuovo venuto pare dapprima non debba aver miglior fortuna del suo predecessore, che r/ùì al . secondo minuto un forte traversone idi Feioni lo batte nettumerfCe. BglWucdspm„ìpara pero presto due o tre palloni].^'difficili, ed allora gli ospiti si rìpren-Udono e riescono a tener per qualche |etempo l'attacco Uva ottima occasio- ~ne si presenta finamente all'ala de- Zstra, che sbaglia del lutto il bersa-'.walio. Prima della Une, la mezz'ala de- sMmritmrtmn eir.nrni'ttetniJn iti lstra Marjanotic, approra.anao ai \ .tttta incertezza dei difensori milane-:nsi, riesce a deviare la palla sopra a pOeresole ed a segnare, salvando così,ml'onore. L'incontro termina con l'Am- brosiana ali attacco. ePubblico non troppo numeroso, 'pGiornata fredda. Terreno in ottime uscondizioni. Arbitro Garroni Le due squadre erano così composte: Beogradski S. C. : Gazzari (Glaser nel secondo tempo); Tosic e Rodavanosic; Djordjevic, Popovie ed Arsenjevio; Tirnanic, Marjanovtc, Gliso<ùic, Injadinovic e Zivhocic. Ambrosiana: Ceresole; l1eirNtcf.-, - ttjr.anrai- (goni ed AUemandi; Serrantoni, Tur- arM e Demaria II; Frionl, Domarla l, icm e v ' T pi-ratto l Ueazza, Mlhahc 'VITTORiO POZZO. |*

Luoghi citati: Milano, Praga