l drammatico arresto d'un vecchio per una grave accusa mossagli dal genero

l drammatico arresto d'un vecchio per una grave accusa mossagli dal generoDORO LA VISITA DEL DUCE Un telegramma di ringraziamento ai Capo dei Governo -• In assenza di Andrea Gastaldi la c ttadinanza organizza in suo onore una magnifica dimostrazione ~~ Appassionate ovazioni ai Quadrumviro De Vecchi di Val Csmon Le scuole professionali dai tempi di Don Bosco a oggi Il Beato Don Giovanni Bosco ebbe i Un contributo dello Stato per il ponte sulla Stura La Prefettura comunica: «Con Decreto 19 ottobre 1032 del natali in un paese agricolo e dalla terra Ministero dei Lavori Pubblici, venne | di origine ritrasse alcune delle sue qua- ! concesso al Comune di Torino un concita caratteristiche, come la tenacia e;tributo dello Stato in lire 630.288,40 la semplicità. E' questo un determini-[nella misura del 60 per cento della smo geografico naturale e rispondente spesa di lire 1.051.314 per la rico In onore di Andrea Gastaldi, il giovane e attivissimo capo del Fascismo torinese, al quale si deve in grande parte l'iniziativa della venuta del Duce fra noi e l'organizzazione relativa allo storico avvenimento, i camerati torinesi hanno attuato ieri sera una pubblica dimostrazione. La manifestazione ha avuto il carattere di una commovente irrefrenabile spontaneità; e lo provano i precedenti che essa ha avuto. L'iniziativa della dimostrazione aveva fatto capo e centro al Dopolavoro Provinciale, che aveva emanato gli invit all'adunata all'insaputa del Segretario Federale, giacché si prevedeva che questi nella sua modestia, se ne fosse stato edotto, vi si sarebbe opposto. Ma lo slancio e il fervore con cui la proposta è stata accolta hanno fatto si che Andrea Gastaldi ne venisse a conoscenza; ed ' allora egli ha fatto sapere che si opponeva ad ogni manifestazione che avesse per scopo l'esaltazione della sua persona. Ma non tutti si sono acconciati al contrordine, e la dimostrazione, lui nolente ed assente (egli era ieri ■sera a Milano, al seguito del Duce), ha avuto luogo ugualmente, ed il grido di affetto e di riconoscenza verso di lui è ugualmente traboccato dall'anima del popolo torinese. Poco dopo le 20 la folla ha cominciato ad affluire in piazza Carlo Alberto, davanti alla Casa Littoria, e prima delle 21 la piazza stessa era tutta gremita. Mancavano le organizzazioni sindacali, che più direttivamente avevano avuto l'ordine di rinunciare all'adunata, ma in compenso erano — coi loro gagliardetti, coi loro vessilli e con le loro fiamme che costellavano di vivaci colori la massa compatta e nereggiante — numerosi Gruppi del Dopolavoro, Circoli Rionali, Società Sportive, il « Guf » con la bandiera dalmata, e i Giovani Fascisti: un complesso imponente di molte migliaia di persone, il quale faceva pensare alle proporzioni che la manifestazione avrebbe assunto, se essa avesse avuto libero svolgimento. L'affetto del popolo per il Gerarca Tutto ciò dimostra nel modo più evidente la calda atmosfera di simpatia e di ammirazione che circonda la persona e l'opera del Segretario Federale. Andrea Gastaldi, che sin dal primo momento ha conquistata la cittadinanza tutta, con la venuta del Duce ha data la misura dell'efficacia della sua opera. E' quello che, ieri sera, nella folla, si ricordava con parole di entusiastica adesione. A lui, più che ad altri, si deve la trionfale visita del Duce; ed è lui che, tutto energia, volontà e attività pur nella sorridente e benevola figura, ha voluto accollarsi il grave peso e 'a non lieve responsabilità della maggiore organizzazione perchè le accoglienze al Capo fossero degne di Lui e della città nostra. E' nella memoria di tutti l'opera svolta da Andrea Gastaldi quando, parlando alle maestranze torinesi, nell'inneggiare al Duce ed all'opera sua, le infiammava di entusiasmo e accendeva in esse il desiderio di avere fra loro 11 Ricostruttore che, sorto dal popolo, al benessere del popolo tende con tutte le sue indomite energie. E quel seme da lui gettato ha fruttificato in questi giorni, nel modo che tutti sappiamo perchè oramai fa parte della storia deiLa partenza della Bandiera della R. Aeronautica E' partita per Roma, col diretto delle 18,80 la gloriosa Bandiera della R. Aeronautica accompagnata da una scorta d'onore. A rendere gli onori alla stazione si trovavano il gen. Praty e.un largo stuolo di ufficiali dell'arma, un reparto di avieri con la musica dell'Aeronautica. — Col treno di lusso delle ore 21, sono partiti per la Capitale il Duca di Bergamo e S. E. Gazzera. Ad ossequiare il Ministro della Guerra si trovavano i generali Alberti e Pintor e un gruppo di ufficiali superiori. ie conquiste del Fascismo, ed è inutile perciò sia qui ripetuto. Uno di questi giorni, durante la visi!ta del Duce ad un Istituto di Crei dito, Andrea Gastaldi ha chiesto un : bicchiere d'acqua e bevendolo d'un fiajto ha detto sorridendo, scherzosamen!te: ciò vivo d'acqua! ». Certo si e che in queste memorabili giornate egli ha vissuto di spirito. La sua vita era tutta interiore, tutta volontà e fervore. Ma non soltanto in questi giorni. Sempre, le sue azioni sono guidate dalla luce di un pensiero, dalla forza morale di una aspirazione che si identificano nel trionfo sempre più completo della causa del Fascismo. Se, in questi giorni, la. vicinanza del Capo potè galvanizzare il suo operoso spirito, egli c pur sempre il combattente che, pur camminando sul terreno della praticità, non perde di vista le mète ideali. E, ad esse sacrifica tutto se stesso. Per dirgli la propria più calda parola di riconoscenza e di ammirazione, per gridargli il suo affetto, si è radunata ieri sera festosamente la folla in piazza Carlo Alberto. Alcune bande, fra cui quella dei Giovani Fascisti, con le loro note allegre scandivano i gioiosi pensieri dei convenuti. Il sentimento popolare traboccava di quando in quando con acclamazioni ad Andrea Gastaldi. Alle 21 i maggiori esponenti present si sono portati al plano superiore; la loggetta verso la piazza si è illuminata, e i dirigenti la manifestazione si sono affacciati. C'erano, in prima fila, il conte Pallotta del «Guf» col cav. Chiaberto del Direttorio Federale e col centurione Spanare della Segreteria Federale; più indietro, il cap. Gobbi fiduciario del Circolo rionale « Mario Gioda », il comm. Giro e II cav. Orso del Dopolavoro, l'ing. Sartirana, il rag. Casilli, del Pubblico Impiego, il prof, conte Toesca di Castellazzo, il provveditore agli studi prof. Gasperoni, il cav. Ducato e altri. Le parole del conte Pallotta All'« attenti! », cessano le note di < Giovinezza » e gli stendardi si innalzano sul mare di teste, n conte Pailotta prende la parola. « Camerati — egli dice — il Segretario Federale, chiamato dal Duce a Milano, non è presente alla manifestazione di questa sera. Il Duce è partito, ed i tre giorni divampati in una fiammata di entusiasmo appartengono ormai alla storia, al sogno. Bisogna chiudere gli occhi, e ricordare gli episodi di infinita bellezza, per comprendere che abbiamo vissuto in una trionfale apoteosi. La Torino della sabauda « Testa di ferro », la Torino del Risorgimento ha fatto al Duce la sua dichiarazione di perfetta fedeltà, che ha disperso le calunnie e le menzogne sul suo conto. E difatti, se Fascismo è virtù di operosità, di tenacia, di ardimento, nessuna città è fascista quanto Torino, che ha dato 26 medaglie d'oro nelle patrie guerre ed un Quadrumviro alla Rivoluzione Fascista.. Abbiamo visto il Duce vero, tutto cuore e sensibilità, e non solo il Duce tutto cervello e volontà. Gli umili hanno sentito in lui il fratello, ed hanno con Lui stretto un patto d'amore che nulla al mondo potrà spezzare ». Scoppiano fragorosi applausi, e l'oratore prosegue, invitando ad alzare i gagliardetti e gli animi verso il Gran- Il telegramma del Podestà al Duce Nell'atto che S. E. il Capo del Governo ha lasciato la nostra Città, il Podestà si è reso interprete dell'animo della popolazione col seguente telegramma: « La Città di Torino, profondamente compresa dell'altissimo singolare favore concessole da Vostra Eccellenza, innalza con infinita gratitudine e fierezza il suo appassioìiato alala al Duce amatissimo riconfermandoGli la sua illimitata devozione ». La partenza della Coorte Mutilati '-Ieri sera, col treno delle 21,40, sono partiti per Roma 490 mutilati di guerra costituenti la Coorte Mutilati « Benito Mussolini» della M.V.S.N. I mi liti erano al comando del seniore dott. Evaristo Tini veli a e li accompagnava pure il comm. Rampone, presidènte della sezione torinese della Associazione Nazionale Mutilati di guerra. La magnifica schiera degli ex-combattenti in camicia nera è stata fatta segno alla simpatica attenzione del pubblico che a quell'ora affollava la iiòstra stazione principale, ed è partita salutata festosamente da molti commilitoni e dai numerosi familiari che li avevano accompagnati al treno. Alla Cucina Malati Poveri Anche la «Cucina Malati poveri», la benefica Istituzione che ha una tradizione di assistenza e di pietà, ha voluto pendere omaggio alla venuta del Capo del Governo a Torino, distribuendo un numero considerevole di speciali razioni ai malati Doveri. La distribuitone, avvenuta ieri, ha richiamato in coreo Palestre una folla ancor più numerosa di infelici, cui la presenza del Duce nella nostra città ha apportato un sollievo. Hanno concorso con oblazioni, per questa speciale distribuzione, la contessa Rina Prunas-Tola: lire 500; Ainadio-Jona: lire 200; maestro Leone SirdgagHa e sorella: lire 500; Sii* la Melano Bianco: lire 100; Rosina Scaglia Guelfi: lire 100 e il signor Foglia con l'invio di derrate alimentari. de Artiere con amore e devozione; e ■io elevare un pensiero di gratitudine ai capo del Fascismo torinese, ad Andrea Gastaldi, che ha potenziato in città ed in Piemonte il Fascismo. "5 Se a noi — esclama il conte Pailotta — è stata concessa la sovrumana gioia di questi tre giorni, Io dobbiamo a lui, al nostro amato capo ». i messaggi L'oratore suscita con queste parole un'altra ondata di entusiasmo, e quindi legge due telegrammi che propone di inviare, uno al Duce e uno ad Andrea Gastaldi, e che l'adunata approva con lunghissima e fragorosa acclamazione. I telegrammi dicono: «Duce! Il Fascismo Torinese, fremente di commossa gratitudine per la faustissima visita vostra, stasera vi sente più presente che mai nella sua città e vi giura: Per Tee con Te affronteremo ogni disagio ed ogni sacrificio, pronti a dare sempre più vasto contributo di opere alla Patria, pronti ad arrossare con tutto il nostro sangue le vie della innegabile vittoria futura ». « Fascismo Torinese esultante di fierezza per la faustissima visita del Duce, innalza il cuore pieno di gratitudine a te, Gerarca e fratello d'ogni Camicia Nera, artefice della nostra rinata concordia, del potenziamento del Fascismo Torinese e dell'immensa gioia data in questi tre giorni dal Capo del popolo nostro. Viva il Duce ». Al Palazzo del Governo L'oratore termina invitando i presenti a recarsi sotto il Palazzo del Governo, atributare anche una attestazione di omaggio a S. E. il Prefetto Ricci. E difatti la massa, al fetoso suono degli inni delle bande, fra uno sventolare di vessilli, si reca in ordinato corteo in piazza Castello, e sotto le finestre della Prefettura improvvisa, fra canti ed « alala », una calda dimostrazione. Poco dopo al balcone principale si affacciano alcuni goliardi del G.U.F. con la bandiera dalmata e il loro stendardo. Si presenta con a fianco il conte Pallotta e gli altri dirigenti il vice-Prefetto marchese Di Suni, capo di Gabinetto di S. E. Ricci, il quale annuncia che S. E. il Prefetto si trova a Milano e che, al suo ritorno, egli si renderà interprete dei sentimenti della cittadinanza torinese. Il marchese Di Suni invita tutti al lavoro assiduo, in prò della causa del Fascismo, e termina con un «alala!» al Duce, cui la folla fa eco con prorompenti acclamazioni. Omaggio a S. E. De Vecchi IV ammassamento non si scioglie ancora; si reca, per via Pietro Micca e via Cernala, sotto la abitazione del Quadrumviro conte De Vecchi di Val Cismon, in via Amedeo Avogadro. Grandiosa, vibrante ed imponente è la dimostrazione che i giovani improvvisano all' indirizzo del grande pioniere del Fascismo torinese, chiamandolo, con le parole del Duce, « eroe in guerra e in pace ». Ma anche S. E. De Vecchi è assente, e il vivo desiderio dei dimostranti, che vorrebbero si affacciasse per manifestargli direttamente i loro sentimenti di fede e di entusiasmo, non può essere esaudito. E la colonna fa ritorno, sciogliendosi ordinatamente poco dopo. Concorso filodrammatico La presidenza della Federazione delle Filodrammatiche dopolavoriste ricorda a tutte le formazioni dipendenti di città e di provincia che col 15 novembre p. v. scade il termine d'iscrizione al concorso che avrà inizio il l.o gennaio 1933. Ad evitare però gli ingorghi determinati dalla disordinata affluenza delle adesioni negli ultimi giorni o anche dopo la data fissata, la presidenza invita tutte le direzioni delle compagnie ad inoltrare per tempo dette domande, secondo la procedura del bando, anche per consentirle una più calma compilazione del calendario. a verità. Poi venne in una grande città e qui gettò le basi della sua opera. In mezzo ad una popolazione giovanile urbana il figlio di Castelnuovo intuì che i giovani che andava raccogliendo per farne dei bravi cittadini e dei buoni cristiani si sarebbero poi avviati all'industria ed altri all'artigianato. Fin da quei tempi, verso la metà del secolo scorso, Don Bosco capi che industria ed artigianato volevano elementi capaci e professionalmente formati, che l'avvenire sarebbe stato del lavoro e dei lavoratori, che la loro elevazione economica e sociale postulava una congrua preparazione di carattere tecnico e sociale. Di qui l'idea salesiana delle scuole professionali, che da Valdocco, in un secolo circa, hanno sciamato poi in tutto il mondo. Don Bosco cominciò con una officina tipografica, quella stessa che anche oggi esiste, ampia e dalla luce abbondante, quella che attirò l'ammirazione del giovane Don Achille Ratti, oggi Pio XI. Voleva formare dei bravi tipografi, degli abili compositori. Allora i giovani del laboratorio salesiano non erano certo capaci di comporre il Nuovo Testamento in greco ed in latino per cura di Don Sisto Colombo, libero docente di letteratura italiana alla nostra R. Università, come fanno oggi. Allora componevano modesti opuscoli, ma si perfezionarono poco per volta ed il labora' torio ebbe poi le sue linoti/pes. In questi giorni ci siamo imbattuti in don Stefano Trione che sembra conservare una freschezza giovanile nonostante gli anni che passano, il quale tornava dall'aver fatto una visita alle scuole professionali di Bologna, di Sampierdarena, di Genova, e che, altra volta, fu in Germania per visitarvi le scuole professionali che colà hanno istituito i salesiani. Il Beato Don Bosco concepì e volle le scuole professionali fiancheggiate da appositi istituti educativi ir. opportuni convitti; cosi studenti ed artigiani sono accoppiati; nello stesso ambiente crescono e sono allevate le classi sociali dei professionisti c degli operai, degli intellettuali e dei lavoratori manuali. Tale convivenza getta negli animi preziosi semi di fratellanza e di collaborazione. Abbiamo chiesto a Don Trione se tale metodo è seguito ovunque. Egli ci rispose che viene seguito dove ciò è possibile. Ma a Roma venne creato un istituto di carattere esclusivamente professionale ed, in Germania, si hanno piuttosto convitti operai poiché la legislazione tedesca sulle scuole professionali rende difficile l'istituirne ed il mantenerne. I salesiani, colle loro scuole professionali, hanno ottenuto ed ottengono cospicui successi come lo provano : risultati degli esami pubblici e privati e le esposizioni di lavori che per lo più coronano l'anno scolastico professionale. In genere il loro programma abbraccia un tirocinio od apprendistato di cinque anni. Nel programma la cultura generale e speciale viene accoppiata colla pratica struzione del ponte sulla Stura in regione Barca». Un misterioso ferito Ieri sera, verso le ore 21, un'automobile privata ha condotto all'ospedale Mauriziano un uomo di mezza età trovato gemente a terra nei pressi dell'ospedale stesso ed in condizioni tali da non poter spiegare ciò che gli era accaduto. I sanitari di servizio hanno notato anzitutto che il ferito era in istato di ebrietà alcoolica, e procedendo quindi nella visita gli hanno riscontrato la frattura complicata del femore destro. Interrogato, l'uomo è riuscito soltanto a dire di chiamarsi Gabriele Telesi, di avere 46 anni e di essere di Pinerolo. Niente ha saputo aggiungere circa la sua disgrazia. Trattasi dì un ubbriaco investito e gettato a terra da qualche veicolo? Oppure siamo di fronte ad un ferimento originato da una rissa? E' quanto saprà appurare la Polizia, che, subito avvertita, ha iniziato le opportune indagini. Investimenti B verniciatore Silvio Garlandi di Fedele, di 19 anni, abitante in via Sobrero 28, svoltando in bicicletta da via Sebastiano Valfrè in corso Vinzaglio andava ad urtare contro una vettura tramviaria della linea N. 10 manovrata da Ottavio Bosio. Il Garlandi cadde riportanto contusioni alla fronte e al torace che all'Ospedale Martini vennero giudicate guaribili in dieci giorni. — Vincenzo De Bernardi, di 34 anni, residente a Settimo, percorrendo in motocicletta il corso Regina Margherita, si scontrava con un ciclista, rimasto sconosciuto, e cadendo riportava la frattura della clavicola sinistra. Con autoambulanza municipale, accompagnato dalla guardia dell'impresa consumi Serafini Pecelli, il ferito veniva accompagnato al San Giovanni dove veniva medicato, ricoverato e giudicato guaribile in un mese. — Il milite Luigi Som di Enzo, di 27 anni, abitante in via Campana, nell'attraversare il corso Valentino su ciclomotore, veniva urtato dall'autocarro 23034 TO della Filatura di Torino, condotto da Alberto Giordano, di 25 anni, abitante in via Oropa, 27. Il Som a mezzo di automobile pubblica veniva da Alfredo Marchia accompagnato al San Giovanni dove il dott. Andreoli lo medicava di ferite lacero-contuse alla gamba destra e al gomito e dichiarato guaribile in 20 giorni. Il drammatico arresto d'un vecchio per una grave accusa mossagli dal generoLa moglie alla vista del marito tra i carabinieri impazzisce Una scena drammatica accadeva in uno degli ultimi giorni della settimana scorsa in una casa colonica in quel di Settimo Torinese. Un vecchio contadino benestante, quasi sessantenne, si era recato, come soleva fare quasi ogni giorno, a condurre i bovini al pascolo, ed in casa erano rimaste la moglie e due delle cinque loro figiuole, quando ad un tratto si presentavano due carabinieri chiedendo del vecchio e dicendo che dovevano comunicare direttamente con lui. Di nulla sospettando, la moglie indicò ai militi un prato non molto lontano dall'abitazione, dove il vecchio si trovava a sorvegliare il pascolo degli animali. I carabinieri ringraziarono, e recatisi nel luogo indicato si avvicinarono al vecchio e lo dichiararono in arresto dicendo di doverlo immediatamente condurre in caserma. Richiesti del motivo di tale arresto, i carabinieri risposero trattarsi di una gravissima denunzia sporta contro di lui dal genero e da due delle sue figliuole, cioè quella che aveva sposato fi genero e la sorella di lei. Maria. L'accusa era di violenza contro le stesse figliuole. L'uomo non si adirò e rispose semplicemente : « Ho capito di che cosa si tratta, andremo a vedere tra me e mio genero, chi dei due ha ragione ». Ed intanto chiese ed ottenne di passare, prima di recarsi in caserma, alla sua abitazione per avvertire la famiglia. Non appena il vecchio, che è un uomo incensurato e che in tutta la sua vita non ebbe mai a che fare con la giustizia, comparve in casa in mez zo ai due carabinieri, la moglie diede in escandescenze tali, da costringere le altre figlie presenti ed uno dei due carabinieri a doverla calmare con energia. Ma, l'infelice donna non si cal¬ mò ed all'improvviso dalle lagrime passò ad uno scoppio di risa sardonici! officina o di laboratorio. La cultura ' cne, che fecero temere per la sua ra- abbraccia le materie comuni a questi corsi con tendenza ad approfondire quanto di meglio si adatta alla professione scelta. In Italia la cultura abbraccia anche i programmi di corsi triennali di avviamento professionale. La pratica si svolge completamente in laboratorio con lavori eseguiti tanto a mano quanto coi più moderni mezzi Rione. E purtroppo i timori erano fondati. La donna precipitatisi in cucina, cominciò a lanciare contro i presenti tutte le suppellettili che le capitavano sotto mano, sempre ridendo ed imprecando contro l'arresto di suo marito. Allora, con l'intervento di altri contadini, la povera donna fu ridotta all'impotenza e, chiamato un medico, venne fatta accompagnare prima alle meccanici. I giovani sono sorvegliati | carceri di Settimo, in una cella poco da appositi insegnanti. Al termine del,distante da quella del marito, e poi, Oblazione in omaggio al Duce Mei fausto avvenimento delia venuta del Duce a Torino, la Banca Anonima di Credito ha versato al Pro Milite Italico la somma di lire tremila per l'intestazione di un letto alla Colonia Riccardo De Angeli. Corso per radiotelegrafisti ed elettricisti nelle forze armate Il l.o dicembre 1932 avrà inizio presso la Scuola Radiotecnica in Marina di Massa un corso accelerato per la preparazione di 100 allievi radiotelegralisti per concorrere nei 200 posti del Corpo Reale Equipaggi Marittimi. Ad esso possono partecipare tutti i cittadini italiani di sana costituzione fisica, nati ne gli anni 1914-15-16 e muniti come mini mo titolo di studio del passaggio dal l.o al 2.o anno di istituti medi inferiori tecniche, complementari, ginnasiali, avviamento al lavoro, commerciali o promozione all'ottava classe elementare). La durata del corso è di mesi 4. In pari data avrà Inizio presso detta Scuola un corso accelerato per la preparazione di 50 allievi elettricisti da concorrere nei 150 posti di torpedinieri elettricisti per il Corpo Reale Equipaggi Marittimi. Ad esso possono partecipare i cittadini italiani nati negli anni predetti di sana costituzione e muniti come titolo di studio, della licenza elementa re (sesta classe) o certificato di ammissione a scuole medie inferiori o certificato di licenza della quinta elementare. La durata del corso è di mesi 4 Gli interessati possono chiedere (accludendo il bollo per la risposta) il regolamento ed Informazioni alla Segreteria di detta scuola. Collocamento di mano d'opera CEBCANSI: accenditori caldaie e termoBifoui (presentare documenti comprovanti capacita) — 2 aiuti fabbri anni 18-20 provetti — 1 tappezziere pratico sofà letto 1 parabrisi6ta abilissimo — 4 apprendisti anni 13-14 — 1 aiutante sarto — 1 aiuto pasticciere — modellatrice cioccolato o tappatrice gianduiotti, ghiaeciatrice — una lavorante sarta uomo — una bobinatrice provetta per indotti — una maccliiniiita macchine rettilinee — una apprendista sai-ta uomo — una macchinista scatolaia di l.a categoria — una lavorante sarta uomo — una aiutante sarta uomo — lavo-anti sarti provetti di l.a categoria — macebimste sarte — due lavoranti oonfezioniste earte — ombrelluie lavoro a domicilio una donna pratica tornio revolver una rimagliatiice provetta. — Per fuori Tori no: ac-piustatori attrezzisti per meccanica di precisione, presentare documenti comprovanti tale capacità. Gli interessati inscritti al collocamento possono passare stamane, alle ore 8 30 ner essere avviati al lavoro. ' ' Elenchi di contribuenti Il Municipio comunica che in via Corte d Appello. 1 (padiglione) sono in pubblicazione, per 20 giorni consecutivi, a partire dal 21 corr.. gli elenchi delie nuoviiieerì. ziom e delle variazioni e cancellazioni da apportarci sui ruoli delle varie imposte e tasse per l'anno 1933. uuusie e Note spicciole ftV.Y••S•N• Comai>do l.a Legione MD1CVT — Gli L-fflciali dipendenti sono pregati' di trovarsi stasera alle ore 20. in grande uni. Torme, in piazza Carlo Alberto, per accora pagnamento alla stazione P. N. dei labari che partono per Eoma. 1.a Legione Sabauda, Reparto motocicli, sti iC. Odone» — Questa sera, alle ore 20.45 adunata di tutto il reparto alla ScuolaVin cenzi> Trova. Agli «Amioi dell'Artes. — o.-ci alle ore 16,30 al palazzo della Promotrice delle Bel. le Arti al Talentino avrà luogo il secondo thè danzante diretto dal M.o Gav. tirocinio il giovane passa dalla scuola all'officina senza provare alcuna impressione di cambiamento nè di ambiente nè di metodo. Con questo addestramento professionale un giorno egli potrà spiegare tutta la sua attività nel campo del mestiere scelto. Oggi che l'artigianato è tornato in onore ognuno comprende quale carattere di attualità abbiano queste scuole e quali preziosi vantaggi arrechino per la prosperità economica di domani. Con questa formazione artistica l'Istituto procura al giovane una buona formazione religiosa e morale. Perchè egli si affezioni sempre più al luogo dove viene allevato vi sono ore dedicate alla scuola di musica vocale ed {strumentale, alla ginnastica, alla filodrammatica. Una volta formato il giovane può tornare al suo paese, entrare in una piccola officina o bottega e pensare col tempo a metterne su una per conto proprio. In tal modo la scuola concorre a decongestionare la uittà, costituisce un rimedio all'urbanesimo. Il B. Don Bosco fu pure l'iniziatore delle scuole serali a Torino; fondò la prima nel 1844-45 e l'Opera della Mendicità Istruita anche oggi fiorente diede un grande impulso a tale istituzione. Man mano che Don Bosco passava dagli oratorii festivi alla fondazione di istituti, di collegi convitti in Italia ed all'estero, la scuola serale ampliava i suoi programmi per adattarsi alle nuove esigenze. A Castelnuovo Don Bosco all'Istituto salesiano è annessa una scuola di agraria, zootecnica e materie affini. A Cuorgnè il Collegio salesiano ha una scuola serale tecnico-professionale e commerciale ed una sezione agricola. A San Paolo nel Brasile l'Istituto salesiano del Sacro Cuore di Gesù con circa duemila alunni delle classi primarie e secondarie, ha pure una scuola commerciale e di arti e mestieri. Scuole serali di altro tipo hanno i salesiani negli Stati Uniti; colà è in uso una scuola speciale per gli emigrati. Quest'anno l'Istituto salesiano Don Bosco di Lansder in Alsazia ha aperto un corso triennale serale di agricoltura e scienze affini con accurato programma moderno. Tali sono lo sviluppo e l'applicazione dell'idea salesiana nel campo professionale. Chi visita i laboratori, come noi abbiamo fatto in questi giorni a Valdocco, accompagnati dal gentile direttore, Don Uguccione, ne riporta la migliore impressione per l'ordine, per la modernità degli impianti, l'alacrità operosa dei giovani. Torino, coll'opera salesiana, cogli Artigianelli o con altre numerose istituzioni affini reca un prezioso e mirabile contributo al progresso economico e morale del paese. A. C. Ser mezzo di una autoambulanza, al lanicomio di Torino, dove fu ricoverata per alienazione mentale. Contemporaneamente il vecchio veniva interrogato e faceva un racconto strano e romanzesco di quanto gli era accaduto in quella giornata. — Verso le undici del mattino — cosi narrò il vecchio — mi trovavo solo in casa, quando venne a visitarmi mio genero per chiedermi se avessi già vendute le uve. Alla mia risposta negativa, aggiunse che egli e suo fratello avrebbero avuto intenzione di acquistarle e che quindi nel pomeriggio avremmo potuto stendere il contratto. Intanto mi chiese dove fosse mia figlia Maria, poiché doveva parlarle a nome di sua moglie. « — La Maria si trova a Cuorgnè — risposi. « — Allora le vado incontro — soggiunse mio genero. « — Ed io vi attendo a pranzo qui in casa mia — soggiunsi io. « E cosi avvenne. A mezzogiorno ci unimmo tutti. a pranzo attorno alla mia tavola. Erano presenti, oltre la Maria, altre tre delle mie figliuole, mio genero e mia moglie. Mancava la figlia sposata al genero, che era stata trattenuta in casa sua. « Ad un certo punto del pranzo, non vidi più a tavola mio genero, ma non vi feci caso, supponendo si fosse recato provvisoriamente in un'altra stanza. Poco dopo si alzò da tavola anche mia figlia Maria, che rientrò tuttavia dopo qualche minuto, invitandomi a salire nella sua stanza per farmi vedere alcune scope da lei intrecciate. Io aderii e salii al piano superiore dove esaminai le scope, trovandole di mio gradimento. Ad un tratto, mentre stavo per uscire e ridiscendere al piano terreno, si alzò una tenda che dava in uno sgabuzzino contiguo ed _ _ apDarve mio genero che teneva una 'turcìcTdèi" bambini"—"17-Ì8: Dischi rivoltella in una mano ed una cam-| biale nell'altra. Egli rudemente mi « _Lo firmi questa cambiale dichiarandoti mio debitore Der 50.000 lire, o io ti denunzio per violenza contro le tue figliuole: quella che ho sposata e quest'altra che è presente. «Sono dotato — continuo il vecchio — di una forza fisica non comune, e senza attendere altro ho colpito con un violento pugno il braccio di mio genero armato di rivoltella, facendogli cadere l'arma che andò a ruzzolare lontano, ed aggiunsi: - ^ _ Non raccolgo le tue sciocche insinuazioni, ma ti avverto che se vuoi chiedermi del denaro, non è certo questa la via che devi seguire. « Mi allontanai, senza niù curarmi del fatto, per accompagnare i bovini al pascolo. Colà. dODo il tramonto, ho avuta la sorpresa di venire arrestato dai carabinieri ». Naturalmente il racconto del vecchio non ha macato di fare una notevole impressione. Tanto oiù che esso discorda con le dichiarazioni del denunziale, il quale ha negato di avere minacciato con la rivoltella il suocero, p di avergli imposto di firmare un effetto cambiario di 50.000 lire. Ha invece sostenuto di avergli elevato violenti rimproveri per la brutale condotta da lui tenuta verso le arile,una delle quali, la Maria, era presente al colloquio ed ha ammesso di esser stata fatta segno a tentativi di violenza. La voce dell'episodio diffusasi nel paese di Settimo, ha suscitato i più larghi commenti e dicerie diverse, tanto più che il vechio è un uomo energico e ruvido, ma di condotta buona e di costumi ritenuti illibati. L'accusa con la quale lo colpisce il genero è stata una sorpresa per molti e, ad ogni modo, ha già avuto, comunque debba concludersi l'episodio, le conseguenze più disastrose. Infatti la moglie è impazzita, il marito è in carcere e le figlie, come ben si comprende, in grave situazione morale. Delle due versioni del fatto, quale sarà la vera? Ecco l'argomento delle indagini che sono state iniziate. Intanto il vecchio si è rivolto per la sua difesa all'avvocato Dal Fiume. Altro legale che si occupa della faccenda è l'aw. Sartore. La riunione del Consiglio scolastico regionale Nella seduta del 22 corrente del Consiglio Scolastico Regionale, il Regio Provveditore agli Studi ha proceduto alla consegna del diploma di benemerenza di seconda classe e della medaglia d'argento al gr. uff. Gorgolini, decretatigli dal Ministero dell'Educazione Nazionale per il contributo dato all'elevazione e diffusione della cultura nazionale. Dopo 1 ringraziamenti del prof. Gorgolini, il Consiglio Scolastico approvò provvedimenti d'amministrazione relativi ai Comuni di Alessandria, Aosta, Chieri, Cuneo, Govone, Novara, ed all'Istituto dei ciechi di Torino. Espresse il proprio parere sulle domande di vari insegnanti per la riassunzione nel ruoli regionali e sul conferimento della concessione dei diplomi di primo, secondo e terzo grado di benemerenza agli insegnanti elementari, e di quelli di orlino, secondo e terzo grado per non comuni 0 gratuite prestazioni o notevoli elargizioni a favore dell'istruzione elementare. STATO CIVILE 25 ottobre 1932-X NASCITE N. 16: maschi 8, femmine 8. MORTI fi. 31: Laiolo Bernardina m. Gia. nasso. d'anni 32, di Volpiano. casalinga, via FMigno, 63 — Bombara Giovanni tu Giuseppe, id. 54, di Villanova d'Asti, segatore, via Exilles, 63 — Odetti Giovanni Battista fu Bartolomeo, id. 85, di Villar Pellice, carrettiere, corso Belgio, 109 — Andreone Anna ved. Rossi, id. 59, di Monteu da Po, casalinga, via Belfiore, 3 — Fonti Anna ved. Cello, id. 66, di Piacenza, agiata, via Avigliana, 24 — Bordone Rosa m. Berzano, id. 41, di Tricerro V. casalinga, via Rimini, 1 bis — De Ambrosi Giovanni fu Carlo, id. 34. di S. Salvatore Moni'., cameriere, corso Vigevano, 53 — Boggio Francesco fu Antonio, id. 74, di Torino, falegname, via Villa Regina, 19 — Perazzonc rag. Modesto fu Bernardo, id. 42, di Biella, contabile, corBO Vinzaglio, 60 — Maranzana Adelaide ved. Richard, id. 75, di Alessandria, agiata, via San Donato, 37 — Borsetti Giovanni fu Luigi, id. 62, di Fossano, parrucchiere, via Buniva, 13 — Viretto Truto Giovanni fu Costantino, id. 45, ili Giaveno, pensionato, via Gioberti, 12 — Tessa Candir" • fu Michele, id. 39, di Giaveno, contadino — Rossi Franco, di mesi 1, di Torino — Giraudi Renata di Giuseppe, di mesi 2. di Torino — Ricavdi Carlo fu Giuseppe, da'nni 87, di Tortona, fabbro — Boglino Maria Giovanna fu Martino, id. 89, di Trausella Canavese. casalinga — Valle Paola ved. Arrighini, id. 90, di Verolengo, pensionata — iìosso Giovanni fu Raimondo, id. 63, di Casale Monferrato, viaggiatore — Morone Anna m. D'Alessandro, id. 22. di Alba, orlatrice — Vesco Giovanni fu Giovanni, id. 42. di Caselle Torinese, fattorino — Frascati Giacomo fu Elia, id. 88, di Padova, negoziante —1 Carlino Livio di Roberto, di mesi 11, di Torino — Bonisconti Tommaso fu Felice, d'anni 67, di Settimo Torinese, cantoniere — Lampiano Rosa fu Cesare, id. 24. di Torino, ricamatrice — Sarzano Ernesto fu Carlo, id. 66, di Alessandria, barbiere. Nati morti 5: a domicilio 15, negli ospedali, istituti, ecc. 16. Non residenti in questo Comune 4. E. I. A. R. - Radio Torino! Il programma d'oggi Ore 8.15; 12,45: 16.30: 18,35; 20; 23'. Giornale radio — 11,15: Musica varia — 12,30; Dischi — 13-13.30: Musica varia. — 13,30-14,15: Borsa e dischi — 16.40: Can. bambini ■ Ore 18.45: Com. dei Consorzi agrari e del Dopolavoro — 19: Mimica varia — 19,25: Com. dell'Enit — 19,30: Dischi — 20,50: «Fanny e i suoi domestici» tli J. K. Jerome Dopo la commedia: Eiar-jazz. Ore 20,30: Roma-Napoli: «Fanny e i suoi domestici ». commedia in tre atti di J. K. Jerome — Vionnai Arie per soprano e tenore: musica brillante viennese — Bruxelles: Musica varia — Praga: Concerto dalla Sala Smentana — Parigi T. E.t Concerto di musica sinfonicn (Bach: «Suite per cello solo»; Aubert: «IX Suite per due violini s: Mozart: «Larghetto dal quintetto per clarinetto e archi»; Busser: «Allegro appassionato per viola e piano»; Ferroud: «Pezzo por flauto solo»; Liszt: «Rapsodia per piano»; Varaeinì: « Sonata in mi per violino» — Tolosa: Orchestra sinfonica: arie di opere e musica militare; fisarmoni. che; arie di operette: orch. siuf.; orch. viennese; orch. argentina: violoncello e piano; musica inelese — Hcilshera: Serata di musica da hiillo — MueMaoker: «Eie na Egiziana » opera in due atti di R. Strauss — Londra: Concerto vocale per soprano: vaudeville; concerto con arie per contralto: musica da ballo — Barcol'ona: Musica varia — Radio-Suisso: Programma variato. Da NOBILI Piazza Carlo Felice 10 COMPRERETE BENE i più svariati articoli di pellicceria e le pelli sciolte. Si confezionano colli per guarnizioni. Biechi assortimenti di recente arrivo e prezzi convcnlentisslmi. Speciale assortimento di articoli da viaggio, borsette, pelletterie in genere, ombrelli, ecc., ecc. Osservate le sue rinnovate vetrine: troverete certo qualche cosa che vi interessa e che potete acquistare con vostra piena soddisfazione. u. R. s. s7 Unione Repubbl. Sovietiche Socialiste KUSTEXPORT Artigianato Produz. Tappeti Persiani La SATO, concessionaria esclusiva per l'Italia dell'U.B.S.S. ricorda che le aste pubbliche degli 800 meravigliosi tappeti persiani, continueranno anche oggi e giorni seguenti con due tornate giornaliere alle ore 16 ed alle ore 21 nel grandiosi locali di via Principe Amedeo 20. Catalogo gratis. 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I divertimenti KRÌSS, la spada sacra dei malesi e il filtro d'amore al SUPERCINEMA STATUTO Lo strabiliante successo di questa cinematografia unica nel suo genere, strettamente autentica nella sua documentazione, di una rara freschezza e ingenuità di immagini primitive, fa accorrere allo Statuto la gran folla. Anche ieri uno spettacoloso pubblico assisteva al forte dramma che dà dell'amore in Malesia le più singolari visioni. DUE CUORI FELICI Capolavoro Cines, ai Nazionale. I* 2. Ore 15: « CONGORILLA » al Cinepalano Il grande avvenimento del giorno. Tutta Torino accorre! La consegna a Re Alberto del Belgio delle insegne del Cristo Roma, 25 notte. (G. C.) Mons. Micara, nunzio apostolico nel Belgio, dopo essere stato ricevuto in udienza di congedo dal Ponteìflce, è ripartito per Bruxelles. Egli è latore dell'altissima onorificenza dell'Ordine Supremo del Cristo, che il Pontefice ha conferito a S. M. 11 Re Alberto del Belgio. L'Ordine Supremo del Cristo è la più alta onorificenza pontificia ed è destinata ai Sovrani e Capi di Stato. Essa venne, il 2 gennaio scorso, con. ferita a S. M. il Re ed al Principe Ereditario. La Regina del Belgio ha da tempo ricevuto dal Pontefice l'alta distinzione della « Rosa d'oro ». Seguendo la Cronaca la ditta f. bacchelli Gioielliere - via Acc. Scienze 2 bis avverte la sua distinta Clientela eh:' mette in liquidazione tutta la merce, di speciale gusto e fattura, esistente nei negozio, con ribassi dal 20 al 50%. Continuano i lavori del Congresso d'insegnamento agrario Rema, 25 notte. Questa mattina le sezioni del congresso Internationale per l'insegnamento agrario hanno continuato 1 loro lavori per la formulazione e il coordinamento dei vari ordini del giorno che saranno presentati all'assemblea plenaria. Nella sezione seconda il aignor Sturm ha illustrato, a nome della delegazione austriaca, una interessante relazione avente lo scopo di insegnare, soprattutto nella scuola stessa, tutti i mezzi atti ad evitare gli Infortuni che colpiscono gli agricoltori c che nell'agricoltura hanno preso proporzioni tali da suDeraro in parecchi paesi quelli dell'industria. L'insegnamento circa la prevenzione degli infortuni non deve essere solamente limitato alle scuole tecniche ed agrarie medie ^ superiori ma anche esteso a tutti srli altri istituti d'insegnamento agrario come puro alle scuole primarie perchè altrimenti rimarrebbero esclusi da auesti insegnamenti tutti srii agricoltori e rurali i quali dopo le scuole pooolari non frequentano altre scuole. Antiche monels rinvenute presso Biella Biella, 25 notte. Il contadino Leopoldo Zanotto. eseguendo degli scavi in un podere, ha rinvenuto alcune tombe e una grande lastra di granito, del peso di trenta quintali. Rimossa con de! rulli, l'enorme lastra, vi ha scoperto sotto delle manciate di antiche monete. Imponente manifestazione alla Casa Littoria