Sedicente commendatore ed autentico truffatore

Sedicente commendatore ed autentico truffatore Sedicente commendatore ed autentico truffatore ma di lire 14.000 dalla moglie dello /1 rallini, assicurando che, approfittan di relazioni ch'egli aveva colla Prjcura del Re di Roma, avrebbe otten(Tribunale Penule di Torino) E' stato portato ieri all'udienza processo contro quel sedicente commendatore Nino Aicardi, di 66 anni, bitante a Genova in via XX Settembr19, le cui gesta truffaldine sono stadi recente ampiamente narrate. L'Acardi, persona dall'aspetto austero serio, si spacciava per commendatore amico di alti personaggi. Egli si ocupava principalmente; di operazioni finanziarie (offriva la sua mediazionper la contrazione di mutui, senza mriuscire tuttavia o concluderli) e splava denaro a povera gente- ed ancha persone di elevata condizione socialalle quali, coi quattrini, prometteva ache... onorificenzp cavalleresche e bnedizioni papali, poiché — garantiva — col suo interessamento « riusciva a prcurare » le une e lo altre. In seguito auna sequela di demmeie presentate nel'ottobre scorso all'Arma dei Carabnieri di Torino, l'Aicardi veniva arrstato a Genova e tradotto nella nostcittà. L'istruttoria condotta contro lui dal Sost. Procuratore del Re caSommella accertava gravissimi eimenti di accusa. Durante il corso del'istruttoria, per ragioni di salute, egotteneva tuttavia la libertà provvisria cosicché ieri è comparso a piede bero dinanzi ai giudici della nona Szione (Presidente il barone AccusanLa teoria dejle imputazioni si inizcon quelle di truffa, per l'importo lire 2000 a danno di certo Angelo Zrattini, abitante in via Villafranca 9ài quale l'Aicardi aveva garantito ottenere una apertura di credito preso la Banca Commerciale Italiana, e millantato credito a danno dello stesZarattini perchè, vantando aderenpresso l'Agenzia delle Imposte di Trino e di Roma, aveva assicurato qust'ultimo che avrebbe per lui ottenuuno sgravio di imposte, e per intansi era fatto versare lire 3700. L'Aicadi doveva poscia rispondere di abudi titolo cavalleresco, essendosi spaciato per commendatore, e di una igente truffa consumata a Torino edGenova per l'importo di lire 31.35somma che egli carpì alla moglie deZarattini facendole credere di conoscre un finanziere abitante a Cannes,quale avrebbe aiutato lo Zarattini cun mutuo di 500.000 lire. Com'è natrale, il mutuo non venne, il ricco finaziere di Cannes non esisteva, e la Zrattini ci rimise le 31.350 lire versaall'Aicardi. L'Aicardi doveva infine rispondedi altre truffe compiute a Genova,Montecarlo ed a Bordighera e di altreato di millantato credito perche, esendo la ditta dello Zarallini, caduta dissesto, ed essendosi aperta una prcedura fallimentare, l'Aicardi asseredo che era prossima l'emissione di madato di cattura contro lo Zarallini, era fatto versare la complessiva soto la revoca del mandato di cattura Infine, tra le vittime dell'autenttruffatore, erano un professionista comercialista di Torino, ed un giovadottore in leg^e. ai quali era riuscitocarpire rispettivamente 4449 e 4000 re per procurare al primo la croce cavaliere ed al secondo una speciraccomandazione presso la Commissne di Esami per la professione di pcuratore presso la Corte d'Appello Torino. E di tali episodi truffaldl'Aicardi doveva pure rispondere, insme ad un'ultima truffa consumatadanno del dott. Mario Armand di Trino al quale, assicurando di interesssi por la contrazione di un mutuo 800.000 lire aveva potuto carpire mila lire. Il processo, per il quale erano citparti lese e molti testimoni, proveniealcuni dall'estero, avrebbe dovuto dure alcuni giorni, senonchè, dopo un bve dibattito preliminare, determinda eccezioni d'indole procedurale sovate dalla difesa, ha dovuto essere speso e rinviato. Il dibattito vertesulla competenza, e vi presero partdifensori dell'imputato avv. UmbeFerraris e Luca Ciurlo di Genova, ilM. cav. Sommella. ed i patroni di Pte Civile avv. Eruno Villabruna ed Amando De Marchi, i primi sostenendoincompetenza del Tribunale di Toria giudicare dei vari reati attribuiti l'Aicardi, di altri contestando il fonmento dell'eccezione. Il Tribunale, dichiarato la propria incompetenzagiudicare perchè il maggior numero reati e stato compiuto nel territodi giurisdizione del Tribunale di Geva ed ha rinviato srli atti a quel Triii t t