Le indimenticabili dimostrazioni dell'ultima giornata torinese

Le indimenticabili dimostrazioni dell'ultima giornata torinese Le indimenticabili dimostrazioni dell'ultima giornata torinese Il Duce ha lasciate Torino dopo tre giorni per Lui trionfali e di cosi protenda esultanza per la cittadinanza, che difficilmente 11 passara del tempo ne cancellerà il ricordo. Le manifestazioni e le dimostrazioni di imponenti masse, nelle quali si fondevano in un unico entusiastico pensiero tutte le classi soeiali, ma nelle quali dominavano gii operai e l'umile gente de! popolo, hanno tenuto dal primo all'ulti, mo momento un diapason altissimo: dal momento dall'arrivo e del discorso in Piazza Castello, quando mezzo milione di persone hanno fatto ala al corteo presidenziale ed hanno acclamato le lapidarie parole che poche oro dopo avrebbero suscitato nel mondo tanta vasta eco, al momento della partenza, là, nel piazzale d'ingresso all'autostrada per Milano, dove gli applausi, le acclamazioni, le invocazioni a] nome del Duce, Gli hanno espresso chiaraaiente la riconoscenza della città per la tanto attesa e tanto gradita visita e insieme la gratitudine per la bella e grande opera che con l'atto stesso della partenza Egli inaugurava. Tre giorni che hanno concluso con grandiosità storica il primo decennio del Regime ed hanno dischiuso con la solennità di un giuramento le porte del promettente futuro. Il nuovo panificio dell' Alleanza Cooperativa!Il Duce ha iniziato la sua terza glor-1 nata torinese inaugurando U nuovo grandioso panificio elettroautomatico della Alleanza Cooperativa. Si tratta di un'opera della quale si arricchisce l'attrezzatura industriale della nostra città: di un grandioso organismo paniticatorio; unico sinora, non solo in Europa, ma nel mondo; si tratta, infine, di una importante affermazione nazionale, sociale e morale, poiché il pane prodotto dall'Alleanza sarà da oggi italiano al cento por cento, nella materia prima, nella macchina elaboratrice, nella ener. già che lo cuoce, affrancando una volta per sempre il nostro pane quotidiano da ogni imposizione straniera. Dare agli italiani pane italiano fu, per anni, allettante, ma, ahimè, quasi insolubile problema: lo ha avviato a felice soluzione, a Torino, S. E. Bisi, attuale presidente della Alleanza. Grazie a lui fu possibile, mediante accordo fra l'A. C. T. e I*Amministrazione podestarile, concludere gli studi iniziati in un progetto definitivo, la cui realizzazione è rappresentata dall'attuale opera. S. E. Mussolini è giunto allo stabilimento di corso Vigevano alle ore 7,15 precise. Gli abitanti del rione, gente umile, minuta, spontanea negli affetti, che non possono trovare alimento se non nella reciprocità, si erano adunati in folla compatta, malgrado l'ora mattutina, di fronte all'Ingresso del panificio, per acclamare l'Uomo che aveva saputo giungere a loro e toccare cosi profondamente ti loro cuore, o gridargli il proprio affetto, la propria devozione d'ora e sempre. E la dimostrazione che questa gente Gli ha improvvisato è stata veramente vibrante di entusiasmo. L'offerta del pane li Capo del Governo, che era accompagnato da S. E. Achille Starace, Segretario del Partito e dal Segretario Federale comm. Andrea Gastaldi, è stato ricevuto allo stabilimento dal Quadrumviro conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, dal generale Teruzzi, Capo di S. M. della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, dal Podestà conte Paolo Thaon di Revel, dall'on. Feverelli presidente delJ'Ente Nazionale per la Cooperazlone, e dal vice Podestà comm. Silvestri. Notiamo ancora fra i personaggi presenti, il vice-Segretario Federale, conte ing. Orsi ed il direttore di segreteria comm. Gazzotti. n presidente dell'Alleanza Cooperativa Torinese, on. Blsl, accompagnato dai quattro consultori, avv. Perosino. cav. Ardizzoia, con. te Avogadro e prof. Bertone, dal direttore generale dott. Allievo, dal due vicedirettori, rag. Spolta e dott. Durando e dal revisori, comm. Fortigllattl, dott. Barra, comm. Clerici e prof. Riccardi, si fa incontro al Capo del Governo e Gli porge il saluto delle maestranze, orgogliose di iniziare il nuovo lavoro sotto gli occhi del Capo. La <dgno- ra bTsT quindi^ accompagnata"da"una~ . .. operaia che recava su un tagliere una bella pagnotta dorata, appena uscita dal forno, si avanza verso l'illustre visitatore, porgendogli il piccolo coltello d'argento in segno d'offerta. Il Duce mostra di gradire assai il gesto gentile, accettando dalle mani della gentile signora il dono saporoso. Assaggiato il pane, il Duce ne fa l'elogio. Quale miglior premio alla fatica? Dalla schiera degli impiegati distesi in catena che avevano assistito lieti e- silenziosi alla brevissima scena, parte un grande applauso e parte il grido che ha accompagnato ininterrottamente in questi giorni il Capo del Governo: — Duce! Duce! Mussolini, sul cui volto gli occhi vivi e mobili brillano di letizia, rispon de al saluto della folla, per quella straordlnaria comunicatività che è m/lui, con un gesto che tutti pare comprenda In un solo abbraccio e saXe rapidissimamente i pochi gradini l'ingresso, seguito dallo stuolo d'elle autorità. Gli è vicino l'on. Blsl., alla cui-competenza egli attinge le notizie tecniche. Magnifico impianto ital/ano II nuovo panificio è un jyiodello di razionalità e di capacità produttiva, fimulino è raccordato direl/tamente al panificio e la lavorazione può effettuarsi pertanto senza soste o interruzioni. Le farine — mediante appesite coelee trasportatrici — passano direttamente dalle fariniere del migrino al silos del panificio. Di qui, dqpo gli opportunitrapassi e le necessarie miscele, sem- pre automaticamente passano al re- parto forno propriamente detto, ad ali-1 e oa, o ati n e , : o al ao o i o a a o . mentare le bilancie sovrastanti le impastatrici. J II ciclo della panificazione ha inizio [cosi, non più come processo produttivo .Indipendente, ma complementare di quello più ampio e veramente compialo dell'arte bianca. Restano evitati cosi |gli sciupìi di t'arine nella vuotatura ;dei sacchi o per casuale rottura loro, 'sciupìi che in uno stabilimento di cosi igrande importanza sommano a cifre jrispettabili. La possibilità di mistione, (inoltre, con porzioni sia pur minime di impurità, rimane escluso. | I! macchinario, completamente costruito da una ditta italiana sperimentatifsima, risponde perfettamente ni requisiti di automaticità e di piena elettrliicazione, ottenuta questa mercè un impianto trasformatore della potenzi) d? KJOO Kw.-ora. 11 panificio, della capacita predittiva di 150 quintali di pr."e nelle òtto ore lavorative, £ eor«nato da due gruppi elettroautomatlci di SO inq. caduno, tre gruppi elettroautomatici di 20 raq. caduno, un gruppi) elettro-semiautomatico integratore per produzioni speciali (grissini e pasticceria). jVpp-wlti 'ìastri trasportatori, raccordami le varie macchine tra loro, evi¬ La più solenne cerimonia del mattino cui la presenza del Duce abbia conerito prestigio e rilievo, è stata certamente quella dell'inaugurazione del'Ossario del Caduti torinesi, nella chiea della Gran Madqe di Dio; ed è stataÌTT-nol minili nliS ni nnntw i-ìzill ialtresì quella più cara al cuore della ittadinanza. Finalmente 1 diecimila orinesi morti nella guerra hanno anche 'onore di un'ultSma dimora degna del oro sacrifìcio.-e della loro città. Ripoano in pace,, tutti uniti, vicini uno al'altro, coma furono stretti nella loro ede di combattenti per la Patria. Da oggi Torinr« ha un nuovo altare, un nuovo faro, ci/1 la cittadinanza può pregare con fede f. guardare con orgoglio. L'Ossario del Caduti non è soltanto un monumento di pietre e di marmi; è monumento, di spiritualità, di amore e di glori?. Dalle tombe, tutte uguali nella oro, maschia umiltà, con la 'uce depassato si irradia la certezza dell'avve/.iire, col canto della vittoria si diffonde la voce ammonitrice dei nuovbestini. E tutto il popolo nostro, racccl to j,,torno a] Sacrario, con quello spi-"- ■" ■<■-'- - — —• rito di sacrificio e con quell'lrreduci bile amore di Patria che lo ha fatto nesecoli Indomito combattente in guem e tenace lavoratore in pace, udrà in eterno quella voce e ne ascolterà Tarn monimento. E maggior valore avrà per 11 popolo nostro l'Ossario dei suoi Caduti, ora che il Duce, assistendo alla inauguraEione ufficiale, gli ha conferito come un suti indimenticabile crisma. Sorte migliore non poteva arridere alia memoriti dei Caduti ed all'orgoglio dei supersuoi morti in guerra. Più alto onore e più splendente vaticinio non era possi bile. Fra gli innumeri manifesti che hanstitl. Pur nella mesta cerimonia e nelldolorosa ricorrenza, Torino esulta. IDuce, il valorizzatore delia Vittoria, irinnovatore della Patria, ha dato il suo nome e il suo cuore, ha legato il suo spirito e la suri volontà al Sepolcro de tano ogni contatto con la mano dell'uomo. Ciò per evidenti ragioni igleniche. 1 silos di riposo e di miscela annessi al mulino comunicano con cassoni di mischia per mezzo di canalizzazioni e di alcuni buratti di sicurezza a proposito di igiene diremo che io stabilimento possiede un perfetto impianto di doccio per il bagno quotidiano obbligatorio degli operai. II Capo del Governo segue con moitti attenzione le varie fasi del processo produttivo, mediante i: Tirale resta eliminato quasi completamente non 11 tavoro dell'uomo, ohe rimane pur sempre 11 regolatore necessario dcila macchina, ma la fatica umana, limitandosi d'ora innanzi 11 compito del•foperaio ad una vigile e costante attenzione. Vien quindi presentato al Duce un album che Egli inaugura, apponeudov ?a propria firma, dopo di che, risalite In automobile, accompagnato dalle persone del suo seguito, si allontana velocemente verso la Mostra della Meccanica, saiutato da nuovi lunghi calorosi applausi dal personale dell'Alleanza e dalla folla che fuori era rimasta in attesa. no tappezzato i muri della città per la venuta del Capo e che hanno loro dato la parola per mille saluti e Invocazioni, uno ve n'era particolarmente commovente e significativo. Era degli orfani di guerra e salutava nel Duce «il rivendicatore della gloria paterna». A quel grido, a quel ringraziamento possono ora unirsi tutti 1 torinesi. La gloria del Caduti torinesi è sancita, è rivendicata, è consegnata alla posterità da! luminoso, inappellabile attestato del Duce. Lo schieramento militare Degna di questa gloria dei Caduti e del loro sacrificio, degna dell'Uomo che Impersona le virtù della stirpe, è stata la cerimonia alla Gran Madre. La cittadinanza vi ha partecipato con cuore vibrante, le ha dato un respiro di coni- mozione e di grandiosità insieme. Ac canto allo spiegamento ufficialo, Torin i ha mandato la propria folla con la sue anima sensibile e pronta; tanto più sensibile e pronta se si tratta di onorare, in una stessa occasione, i suoi soldati e il Condottiero dei suoi destini Il vasto, meraviglioso quadro della piazza Vittorio Veneto, della piazza Gran Madre di Dio e del suo tempio ha cominciato ad animarsi poco dopo le 7, con l'arrivo della numerosa truppa destinata ad offrire l'imponenj te guardia d'onore alla funzione. Tutti i reggimenti e reparti del Presidio hanno inviato i loro uomini. Un duI plice cordone di solda'.i 6 stato diste•3o lungo la piazza Vittorio Veneto, dall'imbocco di via Po a quello del ; ponte napoleonico. Lo schieramento !più nutrito e folto, ha ripreso dopo li ponte, circondando completamentela chiesa della Gran Madre, e lasciando attorno ad essa un largo spazio.Questa corona, che cinge come in un saldo anello di forza e di giovinezza Ma chiesa che contiene l'Ossario dei j prodi Caduti, si va man mano facendo Ipiù spessa e folta, Dietro i cordoni La Mostra della feanics Prestissimo, il Valentino s'è affollato di automobili che hanno depositato i passeggeri sulla soglia del Palazzo del Giornale La « Mostra della Meccanica » ha un sottotitolo. « Le macelline in azione ». La gran navata centrale del palazzo si è perciò animata di frusciti di sibili, dì utridori, come per la magica volontà d'una modernissima fata. Ognuno utilizzava i minuti per l'ultima riprova di quella sua improvvisata officina e la mano esperta correva da un ordigno aiI altro, almeno per tergere, per polire a specchio la scintillante barra d'acciaio, la corrusca lamina di bronzo E intanto nel vestibolo s'adunane le autorità. 11 senatore '.rezzi, gli onorevoli Olivetti, Mazzini, Terracini, preEidente dell'Unione Industriale, Paron e Vassallo, Di Koasenda, S. E. Cacoli, 1] gr. uff. Anselmi. il gr. uff. Giordano, il cav. Tullio Cianetti, Il comm. Qa speroni, il capitano Gobbi, i dirigenti della Mostra ing. Ugo Fano, gr. uff. Acutis, comm. Porino. Innanzi all'ingresso sono schierati la banda del Dopolavoro Fiat, i gagliardetti delle di¬ vn*sLisszTcdcSrj M! tdn[s•'u| nIc'MeDgfo vanno Infatti prendendo posto le Asociazioni, delle quali giungono nutrite rappresentanze con i gagliardetti ed 1 vessilli. Così, verso 11 corso Moncallei, si distendono 1 Mutilati e Invalidi, Combattenti, il Nastro Azzurro, ' Volontari di guerra, gli Arditi, U Natro Tricolore, gli Ufficiali In congedo, l Milite Italico, le Associazioni d'Arma e tutti I sodalizi, cioè, legati con tretti vincoli all'esercito ed alla guerra, dai quali traggono le origini. E ad essi altri ancora se ne aggiungono, quali l'Aero Club Gino Lisa, ecc. Verso corso Casale, pure dietro i cordoni della truppa, prendono posto i Gruppi Rionali, 1 Fasci Femminili, il Guf. ecc. Internamente ai cordoni, invece, dala parte di corso Casale si va radunando il numerosissimo gruppo ■iegli Ufficiali de! Presidio, della Milizia, degli allievi dell'Accademia Militare e della Scuola di artiglieria e genio; brillante stuolo in cui si notano le rappresentanze di tutte le armi, nonché parecchie divise estere. La folla e i parenti degli Eroi Lo schieramento lungo i parapetti del ponte è pure presto formato. Al'estremltà verso la piazza Gran Matre esso si inizia con le macchie scarattc del plumacchl di due nutriti plooni di carabinieri In alta uniforme, e continua da un lato con 1 Giovani Fascisti e le Piccole e Giovani Italiane dall'altro con gli Avanguardi3ti od i Balilla. Intanto l'affluire della gente si va ntensificando, e si popola anche .a maestosa gradinata de! tempio. La Messa sarà celebrata ad un alare «erotto appositamente sul pronao, otto il solenne porticato. Esso campeggia, rivelato anche a distanza dal uccichio degli ori del suoi drappi e da ol monumentali candelabri che reggono grossi ceri. Gli fanno sfondo e lo incorniciano in alto ricchi drappi dfpdgdLvanddlgefeEdSprlgdtgszsLcgsmprcdngdtmcnp verse oleine del Gruppo Fiat, un manipolo armato di Avanguardisti della Corridoni » con il labaro della legione. Puntualissime arrivano l'automobile taffetta e quindi la macchina del Duco. Lo scroscio di applausi che salutano l giungere del Capo ricopre anche gli quilli di « attenti », cui la banda fa eguire le spigliate note di «Giovineza ». Il senatore Brezzi e l'onorevole Terracini si fanno incontro al Duce, he é accompagnato da H. K. il Quadrumviro conte Cesare Maria De Vechi di Val Cismon, da S. E Balbo, da S. E, il Segretario del Partito on. Staace, da S. E. il Capo di S. M. ella Milizia gen. Teruzzi. da S. E. 11 Preetto Umberto Ricci, dal Segretario federale e Membro del Direttorio Nazioale Andrea Gastaldi e da altre peronalità. Dopo le rapidissime presentazioni ed un breve saluto dell'onorevole Fcrracii, il Duce taglia il nastro tricolore che hiude l'ingresso e cosi inaugura la Mostra. Seg"e la visita. Rapidamente, ppure interessandosi di ogni cosa, il Duce passa nei corridoi che separano gli « stands ». Da un reparto all'altro, atto oggetto de] reverente omaggio di gnuno, il Capo del Governo percorre di velluto cremisi scendenti lungo la facciata del tempio e addobbanti In pesanti festoni la sommità delle grandi colonne. Accanto all'altare sono il gonfalone del Municipio e 1 gagliardetti del Fascio e della Federazione. L'apparato per la sacra funzione, severo e suggestivo, richiama gli animi alla solennità del momento. L'amplissima scalea è 11 posto d'onore riservato alle famiglie del Caduti. Ai lati del vermiglio tappeto che dalla piazza sale, nel mezzo, fino all'altare, prendono posto i parenti de-'gli Eroi. Le Associazioni delle Madri e Vedove, delle Famiglie, degli Or- fanl, hanno mandato rappresentanze e gagliardetti da tutta la Provincia. iE' pure presente una rappresentanza delle Famiglie del Caduti Fascisti. Su uno dei terrazzi laterali hanno preso posto orfani ed orfane di guerra, sull'altro le orfane di guerra del l'Istituto Figlie del Militari. Come guardia d'onore, ai piedi e nel mezzo della scalea sono spiegate file di agenti e di valletti municipali decorati di guerra, in grande uniforme. La folla, dietro i cordoni e le Associazioni, è ormai imponente. In piazza Vittorio Veneto alle due file di soldati si addossano due moltitudini. Le monumentali spalle del ponte sono coronate, al parapetti, da un nereggiare di gente che vi si pigia con lo sguardo fisso verso il tempio. Non meno numeroso è il pubblico dalla parte di piazza Gran Madre. In corrispondenza di corso Moncalierl e di corso Casale, nonché agli imbocchi delle vie che danno sulla piazza, si j „ notano altrettanti ammassamenti d!gente!. Ne è venuta da tutte le parli, dal centro come dalla periferia; e tut- te le classi sociali vi sono in pari mlsura rappresentate. I palazzi prospi- centi la piazza offrono alla vista balco- ni e finestre gremitissimi. L'ora della sacra funzione, stabilitaper le 8,30 si avvicina, ed ora anche Io tutto l'ampio salone. Particolarmente Egli si intrattiene a compulsare i grafici che segnano lo sviluppo dell' opera assistenziale dell'A.M.M.A., richiedendo all'onorevole Ferraclni spiegazioni e dati. Una fabbrica di apparecchi radiofonici ha installato un laboratorio di montaggio e gli operai sono al lavoro. [1 Duce si appressa loro, vuol conoscere il progressivo ciclo di lavorazione, prende fra le mani 1 telai quasi ultimati, osserva attentamente come 1 collegamenti fra un pezzo e l'altro vengano eseguiti, e financo nota la politezza delle saldature e le connessioni fra i varil organi. Gli operai, che da prima in soggezione hanno lasciato parlare proprietari e tecnici, ora rispondono essi stessi, e quando il Duce s'allontana hanno gli occhi lucidi d'emozione pieni di inesprimibile gioia. La rassegna è presso che Anita. Espositori ed autorità tornano ad affollarsi attorno al Duce e, rinnovandogli una calda dimostrazione di affetto e di entusiasmo, lo accompagnano fin sulla porta del palazzo, ove un ultimo altissimo, interminabile alala saluta la macchina presidenziale, che s'allontana velocissima. Un'occhiata alla scala, ormai gre. hilta ci rivela la presenza della vedo> va Gloda fra le Famiglie dei Caduti e, ne' posto ad esse riservato, numerose autorlt.a- Ricordiamo fra queste: S. E. autorità si sono fatte numerose. A.destra dell'altare si nota un gruppodl generali In alta uniforme; sul latoopposto spicca la macchia bianca del chierici In cotta, cui fanno contrasto le mozzette e le cappe viola dei vescovi e del canonici. Già 11 clero, Infatti, è pronto accanto all'altare; nell'attesa, l'Arcivescovo Mons. Fossati si inginocchia davanti al tabernacolo e prega. Le Autorità 11 Conte Calvi di Bergolo, S. E. Italo Balbo ministro dell'Aeronautica, S. E, 11 gen. Gazzera ministro della Guerra, S E. 11 Maresciallo d'Italia Giardino, il senatore conte Petittl di Roreto, S. E. il comandante designato d'Arma-ta gen. Ferrari, S. E. il comandantedl Corpo d'Armata gen. Splller, ilcomandante la divisione gen. Alberti,il comandante la scuola di guerra gen.Plntor, Il gen. Todeschlnl capo Gabi-netto del Ministro dell'Aeronautica, Ilgiri. Opizzi comandante della Zonaaerea, Il co'. Beltraml comandante ilCampo di Mlrafiorl, Il gen. Da Pozzodel Carabinieri accompagnato dal gen. Casavecchla, dal col. Tirinanzl e dalten. col Paglieri, li paCuW co-mandante 11 primo raggruppamentoLegioni, il Console generale OddoneMazza comandante il primo gruppo diLegioni, il gen. Scandolara il gen. Perol, i Consoli Galbiati, Mannelli eBonina Ln folt0 £ruPP? generali e alti ufficiai! dell Esercito e della MI- lizla sono disposti, come abbiamo det- to, sotto il pronao ai lati dell'altare, Fra essi spiccano le divise degli uf- fidali della Marina e dell'Aviazione,n comm. Brak-Papa rappresenta I'Ae-ro Club Gino Usa. Fra le autori» civili si notano gli , e . [Accademici d'Italia S. E. Canonica e S. E. Iannacone; i senatori Clan, Brez,zi, Asinari Di Bernezzo, Di Rovasenda e Rebaudengo; gli onorevoli Olivetti ,Mazzini, Vassallo, Ferraclni e Vianinojll conte Giriodi di Panissera, presidente dell'Associaz. Combattenti; l'avvocaito Bardanzellu per il Nastro Azzurro; in™6?10™ TiniveIla. comandante la 'SSft8 t UtnaU e 11 comm- Rampone, presidente dell'Associazione Mutilati. In prima fila stanno le medaglie d'oro-atamano, on. De Carli e Rulent, e sono pure presenti le medaglie d'oro al , valor civile col presidente nazionale del «Nastro Tricolore», cav. Natoli e l'ispettore nazionale Ranieri. Della Magistratura vediamo S. E. Casoll, primo presidente di Corte d'Appello; S E. ^uggia, Procuratore Generale; il comImendator Majola, Procuratore del Re- il gr. uff. Motta e il comm. Colombini per le Commissióni Reale Avvocati è Procuratori; il gr. uff. Anselmd, Preside ! della Provincia coi Rettori, i vice-podestà prof. Silvestri e avv. Gianollo, accompagnati dal Segretario generale comm. avv. Gay e dal capo di gabinetto comm. Gualco. Insieme al vice-Segretario Federale conte ing. Alessandro Orsi sono il direttore della Segreteria della Federazione comm. Gazzotti e i membri del Direttorio della Federazione e del Fascio: generale Perol, ing. Bertoldo, capo manipolo Berutti, dott. comm. Bertone, cav. Chiaberto, cav. Masera, prof. Bargellini, comm. aw, Bruno, rag. Boario, cav. Cherasco e cav. Brambilla; 11 comm. Bossi e il cav. Voitolina, dell'Ente sportivo federale, il conte Guido Pallotta, Segretario politico del Guf, tutti gli ispettori federali, l'aw. Miglia, l'ing. De Amicis, il col. Bechis, il col. De Carolis, l'ing. Sartirana, cav. Campagna, seniore Goglino, dott. Cucchletti, ing. Gambotto, console Zucchetti, dott. Zucchetti, cav. Rosso, cav. Bona e dott. Coucourde; 1 fiduciàri dei Gruppi rionali: capitano Gobbi del Gruppo «Mario Gioda», avv. Ferrettini, rag. Boario, ing. Sovena, cav. Cijrincione, dott. Bertolotti, rag. Giudice, aw. Stradella, cav. Papo, e l'Ispettore cav. Cobalti; l'Ispettore superiore del Dopolavoro Provinciale cav. Giro, Il capo-ufficio Stampa della Federazione prof. Grassini, il prof. Canepa, Presidente del Comitato Provinciale dell'O. N. B., e gli ufficiali addetti al comando dei Giovani Fascisti centurione Facchini e cav. Sarasino. Notiamo inoltre il Magnifico Rettore dell'Ateneo prof. Pivano col Senato Accademico, il Provveditore agli Studi prof. Gasperoni, il prof. Donati il prof. Villa, il prof. Boccasso, il comm. Calandra, Intendente di Finanza, l'ing. Bernocco, commissario provinciale dei Sindacati professionisti e artisti, 1! grand'ufl. Pietro Gorgolini, il cav. Ciaj netti, commissario dell'Unione sindacati dell'industria: il comm. avv. Codcgni, segretario dell'Unione Industriale; il grand'uff. Donvito, il cav. Stradala e l'aw. Poletti per la Federazione del Commercio; il conte Candianl. il cont-> Giorgio De' Vecchi di Val dlsnfóiri e l'aw. Tamagnone. per la Federazione agricoltori; l'ing. Pellegrini por la\Fcderazione Trasporti; il cav. PasellaW111 Sindacato del commercio e il dqtt. Sanna per i Sindacati dell'agricoltuv 3. Quindi la contessa Barattieri di San Pietro, delegata dei Fasci Femminili, la signorina Sala delle Giovani Italiane, la signorina Farcito delle Giovani Fasciste, la signora Chinaglia dell'Aia. Famiglie del Caduti in guerra, ti cav. Scaraglio, Fiduciario dell'Ass. Martiri fascisti e numerose dame della Croce Rossa con la ispettrice signora Corbelli-Gnifettl. « Dece, Duce » Mancano pochi minuti alle 8,30. Uno squillo di tromba annuncia l'arrivo del Duce. In fondo a via Po, fra il cordone dei soldati contro il quale si addensa la folla mentre altra accorre dai portici, si vede profilarsi luccicante il corteo delle automobili. Man mano che le macchine avanzano, gli squilli si fanno più distinti e una viva animazione si propaga. SI vede alcunché di bianco palpitare al di sopra delle teste e nonostante la lontananza si comprende trattarsi di fazzoletti agitati in segno di saluto e di giubilo. Coll'awicinarsi delle vetture il lontano brusio della calda dimostrazione aumenta di tonalità fino a che nella piazza Gran Madre di Dio diventa imponente. Le grida di «Duce! Duce! » sovrastano gli «alala» e gli applausi. Si vedono scattane le A.'*ruPJP®> irrigidirsi sull'attenti e preseno tare le armi. Una motocicletta staff eto ta attraversa il ponte a gran velocità; l la seguono due automobili; nella terza o e u Duce. Quando il Capo scende dalla i , , e o E, a, o, , j vettura tutta la piazza scatta in un potente grido di « Duce! Duce! ». L'inno della Rivoluzione, che la musica suona, intreccia le sue note con le acclamazioni della folla entusiasta. Sono col Duce: S. E. il conte Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, il Segretario del Partito, S. E. Starace, S. E. Teruzzi, Capo di Stato Maggiore della Milizia, il Segretario federale e membro del Direttorio Nazionale Andrea Gastaldi, S. E. il Prefetto Ricci eli Podestà dott. Paolo Thaon di Revel. Ad incontrarlo si recano i Ministri S. E. Italo Balbo e S. E. Gazzera, e le altre Autorità. L'Arcivescovo S. E. mons. Fossati, ! c..j ha sul capo la mitria bianca, accom- - pagnato da mons. Bartolomasl, Vescovo e Castrense, da mons. Pinardl, dal Retl tore dei Salesiani don Rlcaldone, da i, I mons. Benna, dal canonico Busca e dal n.| parroco teologo don Bertola, rende - omaggio al Capo del Governo. Subito l dopo, 11 Duce, col seguito delle Autoa rità, sale la monumentale scalea e va l a disporsl In « cornu eplstolae ». ol La Messa e la visita all'Ossario Uno squillo di tromba Indica l'ini» n. al o- d , funzione. Celebra la Meso rArc&escovo, assistito da mons. e Eemm e da] canonico BuscaaUnmfX di gruppo di cappellani militari è ai lati n. aen>aitare Mentre ha Inizio la pta fun- e in onore e memoria dei "gloriosi li caduti, ciascuno ricorda un'altra fun- zlone cne ad essa a, rieollega. Fu nel - novembre del 1918 che il popolo torie, nese si raccolse Intorno a questo temf- pio a pronunciare un solenne giurae, mento: e cioè di resistere fino alla Vlt- toria. Per un vero miracolo, al termine della funzione giungeva notizia del me- i.morablle Bollettino della Vittoria an-

Luoghi citati: Bergolo, Boario, Europa, Italia, Milano, Torino