La visita agli Istituti dì risparmio che erogano in onore del Duce un milione in beneficenza

La visita agli Istituti dì risparmio che erogano in onore del Duce un milione in beneficenza La visita agli Istituti dì risparmio che erogano in onore del Duce un milione in beneficenza • Un'immensa folla, a stento trattenuta dalle guardie municipali, si assiepa in via Lagrange per dove deve passare 11 Duce che si reca a visitare la Cassa di Risparmio. ' Nel salone terreno dell'Istituto, tutto decorato di festoni policromi e bandiere, è stato eretto un palco dove prenderà posto il Capo del Governo circondato dalle più alte Gerarchie. Il vasto salone è gremito di autorità e invitati, tutti ricevuti dal presidente, cav. di gr. cr. prof. Giuseppe Broglia, dal vice-presidente S. E. il generale Etna e dai membri della Direzione generale comm. Portigliatti, col. Bechìs, prof. Fenoglio e conte Prunas-Tola. Fra le autorità notiamo S. E. mons. Fossati, il preside della provincia Anselmi, il magnifico rettore Pivano, i senatori, i deputati residenti a Torino, l'on. Clavenzani, il gr. uff. Calandra, intendente di Finanza, l'ing. conte Orsi, il comm. Piero Gazzotti, l'on. Ferracini per l'Unione industriale, l'on. Vianino e l'avv. Gino Poletti per la Federazione del Commercio, l'avv. Gianolio vice-podestà, l'avv. Bardanzellu per il Nastro Azzurro, il conte Tournon, podestà di Vercelli, il comm. Rampone per i Mutilati, il conte Glriodi pe? i Combattenti. E' pure presente, e prenderà posto sul palco d'onore, S. E. la contessa donna Rina De Vecchi di Val Cismon con le figlie e la nuora consorte del conte dottor Giorgio. L'arrivo del Duce è annunciato dalle grandi acclamazioni e dal fragore del battimani che provengono da via Lagrange. • Ossequiato dal prof. Broglia e acteompagnato dal suo seguito il Duce, accolto da reiterati entusiastici « ala- .Jà »r,attraversa il salone fra due folte ali di pubblico acclamante e raggiun- lge1 il^galco d'onore. Sono con Lui sul palco' le LL. EE. il Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon, il Segretario del Partito Achille Starace, il capo dello Stato Maggiore della M.V.S.N. on. Teruzzi, mons. Fossati e il prefetto Ricci, il segretario federale Andrea Gastaldi, dì podestà dottor di Revel, il grand'uff. Chiavolinl e il capo ufficio stampa del Capo del Governo on. Polverelli. H prof. Broglia, che è circondato dal consiglieri conte Cibrario, ing. Pellicciotti, comm. I. Levi, gen. Verno, gr. uff. Donvito, cav. Buronzo, on. Ponti, prof. Donati, on. Quilico, ing. Silvestri, on. Vezzani e avv. Viglino e dal sindaci prof. Ceruttl, rag. Ferroglio e ing. Monelli, rivolge al Duce il reverente devoto ringraziamento del glorioso Istituto. L'esposizione del prof. Broglia . L'oratore, più e più volte interrotto da applausi e le cui parole sono seguite con evidente vivissimo interesse da parte del Duce, continua ricordando che la Cassa di Risparmio di Torino raccoglie un miliardo e 850 milioni di depositi distribuiti tra 610.000 depositanti, ha un patrimonio di circa 140 milioni ed ha elargito in. beneficenza, dalla fondazione, oltre 60 milioni. In questi ultimi anni, da quando cioè la depressione economica ha reso necessarie provvidenze particolari, le elargizioni hanno raggiunto circa sei milioni all'anno. «Le altre Casse di Risparmio federate — soggiunge il prof. Broglia — che qui sono convenute per rendere o maggio a Vostra Eccellenza raccolgono altri 996 milioni di depositi distribuiti fra 262.000 depositanti, cou un patrimonio di 83 milioni e hanno potuto erogare, dalla loro fondazione, circa 40 milioni in opere di beneficenza e Hi pubblica utilità. Complessivamente quindi le Casse di Risparmio del Piemonte rappresentano, tra depositi e patrimonio, la cospicua somma di oltre tre miliardi con 872.000 libretti di deposito argutamente e giustamente chiamati « Certificati di buona condotta >, perchè il risparmio è prova indlscutlDlle di disciplina morale ed economica delle famiglie. Le Casse di Risparmio del Piemonte hanno sempre cercato, con una prudente scelta di investimenti, di dare il loro pronto, efficace ed entusiastico aluto a tutte le iniziativedtlrtiSldri(zlPqsffiDsodsisIaPemapdmsqlqnDtsszdVrldrbmLtt a o o i 0 , n a i — n re e eae ea>, la o o, nnve dello Stato, rendendosi particolarmente benemerite dell'Agricoltura e dell'Industria. E non soltanto l'agricoltura e l'industria del Piemonte hanno potuto attingere il credito vivificatore per il loro sviluppo, ma con giusta com- Srenslone delle necessità del Paese, la assa di Risparmio di Torino, auspice l'indimenticabile suo Presidente quadrumviro della rivoluzione Cesare Maria De Vecchi conte di Val Cismon (grandi applausi), ha messo a disposizione quanto poteva per lo sviluppo delle altre Regioni della Penisola. « Dei sentimenti di devozione del Piemonte alla Gran Madre Italiana, questo Istituto ha voluto offrire a Vostra Eccellenza una testimonianza col far modellare da Edoardo Rubino la figura di Roma Fascista, quale Voi Duce avete saputo forgiare con la Vostra diuturna ammirabile fatica, onde oggi nuovamente Irradia la Sua luce di potenza, di disciplina e di ammaestramento a tutto il Mondo. In questo indimenticabile giorno, che resterà scolpito nel cuore di noi tutti, questo Istituto, desideroso di poter concorrere a superare le difficoltà economiche del Popolo lavoratore, con voto unanime ed entusiasta del suo Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di mettere a disposizione la somma di un milione perchè Vostra Eccellenza si compiaccia di destinarla alle Opere che riterrà più meritevoli. E la Federazione tra le Casse di Risparmio del Piemonte, che ho qui pure 1 onore di rappresentare, ha voluto anch'essa sottolineare la gioia di questo giorno memorabile facendo conlare una medaglia che Vi ricordi, o Duce, la devozione di tutti i risparmiatori piemontesi ». Il compiacimento del Duce Concludendo il suo interessante discorso, il prof. Broglia dice: « La Cassa di Risparmio di Torino e la Federazione del Piemonte cercheranno sempre di meritare l'ambitissimo elogio che Voi, Duce, Vi siete" compiaciuto di fare, segnalandole quale « solida base dell'economia piemontese e valido fattore di quella nazionale ». Al Duce, che si rallegra con l'oratore, il prof. Broglia presenta quindi la bellissima statua del Rubino, assai ammirata dal Capo, e la medaglia d'oro. La somma erogata dalla Cassa ammonta ad un milione di lire, e, seduta stante, Il Duce la passa al Segretario Federale, perchè sia dedicata ai bisognosi attraverso l'azione dell'Ente Opere Assistenziali. Quindi il cav. Casini, fiduciario del Pubblico Impiego, porge al Duce Jl devotissimo omaggio dei funzionari e degli Impiegati della Cassa, i quali, in Suo onore, offrono una giornata di stipendio a beneficio del disoccupati. Infine un balilla, appartenente all'Opera Pia Liautaud, sorta sotto 11 patronato della Cassa di Risparmio, sotto la presidenza del conte De Vecchi, dice con molta grazia una gentile poesia di circostanza, ed 11 Duce lo ripaga con un paterno bacio. Accolto da una appassionata ovazione, prende a parlare il Capo del Governo che elogia ed incoraggia a perseverare nella bella tradizione i dirìgenti dell'insigne istituto. Frementi, interminabili applausi accolgono le brevi parole del Capo, che, dopo avere ancora complimentato il presidente ed i dirigenti, si avvia all'uscita, sempre fra le entusiastiche acclamazioni dei convenuti, mentre nella via si rinnova l'appassionata manifestazione popolare di poco prima. onBecl'CSrutaScIngcaLlogbèsaagDmUesgcGdatcltaBrsfidgnndaclcmDpfvbMllcmegesn—tremodo caloroso ed entusiastico. Sce-' so di macchina davanti all'ingresso i principale dell'Istituto, il Duce, Investi-, All'Istituto San Paolo Dopo la sede della Cassa di Risparmio, 11 Duce ha visitato quella dell'Istituto di San Paolo, In via Monte di Pie tà. nonostante l'angustia delle strade numerosa folla si è radunata per porgergli 11 suo saluto; saluto che fu ol- to dal fragore degli applausi e degli evviva, che scoppiavano tanto sulla strada come alle finestre ed al balconi, si è soffermato alquanto, rivolgendo il suo cordiale e sorridente saluto in basso e In alto. Sulla soglia dell'Istituto, Egli è stato ssequiato dal presidente sen. Di Berezzo, dal vice-presidente comm. A. Bocca, dal direttore comm. Baccaglini da alcuni membri del Consiglio, fra ui il conte Parea, il gr. uff. Gobbi e avv. Francesco De Vecchi. Erano col Capo S. E. De Vecchi, S. E. Starace, . E. il gen. Gazzera, S. E. il gen. Teuzzi, S. E. il Prefetto Ricci, il Segreario Federale Andrea Gastaldi, il viceegretario conte ing. Orsi, il Podestà onte Thaon di Revel coi vice-Podestà ng. prof. Silvestri e avv. Glanollo. l'Inegner Bertoldo, il comm. Gazzotti, il apitano Gobbi, 11 console Bonino ed ltre personalità. La relazione del sen. Di Bernezzo All'Ingresso del Duce, nel grande saone degli sportelli, riboccante di impieati, echeggiano e rintronano formidaili «alala». Il Capo del Governo accompagnato al piano superiore e ul vestibolo a sommo della scala lo ccoglie un altro osanna. E' il fresco, rgentino grido di affetto che gli rivolono le giovani alunne dell'Educatorio Duchessa Isabella, dipendente dall'amministrazione dell'Istituto San Paolo. Un'alunna gli porge un mazzo di fiori gli rivolge un gentile saluto; ma le ue parole vanno perdute nel festoso ridio delle giovanette, che inneggiano ontinuamente al Duce. Nella sala del Consiglio, 11 Capo del Governo, accolto da tutto il Consiglio di amministrazione, prende visione di alcuni interessanti diagrammi apposi amente appesi alle pareti, nei quali è ontenuto tutto il fiorente sviluppo del'Istituto, che specie In questi ultimi empi ha grandemente intensificata ed allargata la sua attività. Il senatore DI Bernezzo gli fornisce informazioni al riguardo: l'illustre Ospite non cela la sua ammirazione ed 11 suo elogio. I grafici rappresentano rispettivamente l'andamento dei depositi fruttiferi che raggiungono gli 818 milioni; la circolazione delle cartelle fondiarie (600 milioni) ; le operazioni del Monte di Pietà da cui risulta che nel 1906-1908 si è avuta per le classi non abbienti una crisi più grave di quella 1930-1931; e e operazioni bancarie, che, sebbene recenti, hanno già un portafoglio di 165 milioni. Il sen. Di Bernezzo comunica poi al Duce, che la apprende con viva compiacenza, la notizia che l'Istituto, per festeggiare la visita del Capo del Governo, ha erogate 500 mila lire a scopo benefico, e cioè al riscatto gratuito al Monte di Pietà di indumenti, coperte, enzuola e simili, in considerazione del'approssimarsi della brutta stagione. Inoltre il presidente consegna al Duce, a ricordo del lieto avvenimento, una medaglia d'oro, recante nel « recto » la effigie di San Paolo ricavata da un gesso dello scultore Davide Calandra, e sul verso la seguente dicitura: c L'Istituto — di San Paolo di Torino — nel CCCLXX anno — di sua fondazione — a — Benito Mussolini — che lo accrebbe — e gli segnò mète più alte — Ottobre, Anno X E.F. ». Il salato della folla L'Ospite Altissimo è poi accompagnato in una sala ove sono radunati signori e signore, delegati di beneficenza dell'Istituto, quelle pie persone, cioè, che visitano i poveri ritenuti meritevoli delle oblazioni elargite dall'Istituto, Delegata « ad honorem » è la signora Orsi, sorella del compianto sen. Delfino Orsi, che fu presidente dell'Istituto, e con la quale 11 Duce si intrattiene affabilmente, elogiando l'opera umanitaria di delegati e delegate di beneficenza, ed incoraggiandoli nel loro meritorio compito. Fra gli evviva dei presenti, il Duce abbandona la sala e si reca sulla balconata che corre all'ingiro del grande salone del pubblico, ed allora si assiste MiDltiPvrilmclFmSnrcmvDad una manifestazione di omaggio al Capo che ha veramente qualcosa di grandioso e di commovente. Impiegati e impiegate, che gremiscono il vastissimo ambiente, gli sguardi rivolti In alto all'amato Capo, acclamano a gran