La campagna francese contro i debiti

La campagna francese contro i debiti La campagna francese contro i debiti Parigi, 22 notte. Il senso di malessere suscitato dallvoci messe in giro sulla delicata questione del pagamento dei debiti all'America non è ancora svanito, e i commenti fioriscono tuttora nella stampadi : ; unanime essa pure at~ . c'traria commentato è™a[sl fòttaTHe?riordag»/^t. LV i/0fÌ,t^ ^""Iw gfàtfSSg?.Sffi^mnf;„o<„ ^„„:j.._ì„ ji , "^loTh^^guardà'Iauestione dei debiti. Vi abbiamo già segnalato l'opinionehe prevale in seno alla Commissionemotivata dal desiderio di ottenere qual , . .. rìisno^inni future1^Governo in duello che^ dei dXti laell<: Finanze della Camera, nella quale redomina, e bene non dimenticarlo, 1 e emento radicale socialista. Ora i on.le Lamoureux. relatore generale del bilanI0' 11 cui compito è di presentare alla Camera le decisioni della Commissione elle Finanze quando questa avrà terminato l'esame ieri intrapreso delle roposte governative di spese e di enrate dell'esercizio, interrogato dal Temps si è espresso nel modo più f ormale contro la ripresa dei pagamenti, «La mia opinione è chiarissima. A art£essda ™™£to cui la Gema, eve cessare'^pr^pS Ho' semp^feoniderato che il problema delle ripara;oni era vincolato a quello dei debiti ra alleati. Io non vedo davvero comen presenza del dejicit del bilancio e elia crisi economica attuale, il Gover-o possa chiedere al Parlamento e ot-enerne 1 autorizzazione di fare un nuoq sacrifici Qra che , Francja è fru.trata nelIe'sue aspirazioni in Mgulto ]r inadempienza tedesca. Del restovro occasione domani di spiegarmi ubblicamente a tale riguardo ». Analoga opinione ha espresso il viceresidente della Camera, Henri Paténtervistato dalla Libertà. * La Francia non deve pagare, egli a detto. Quando si stende un bilancio onviene farvi entrare tutti i conti, erchè parlare soltanto degli anticipimonetari? I sacrifici umani non debboo essere essi pure stimati? Lo so. Un^stro'àmlco'américànTto d^tS).! non j è una tariffa per valutare i morti le mutilazioni! Ma è forse questa una agione per non parlarne? In una uerra comune nella quale gli StatiUniti si sono impegnati per il lororoprio interesse, la Francia ha datoutto quello che poteva dare: un im¬one e mezzo dei suoi giovani. Essa onta ancora centinaia e centinaia di migliaia di mutilati che sono i testimoni di questo sacrificio immenso, L'America ha fornito il suo oro. « Se vi e un saldo a debito nel no¬tro conto CQn ess&| nQn è certamen.e carico della Francia. Il nostro pae-e, con meraviglioso sforzo, si è rial ato. Ma non per questo esso d3ve esere sollecitato a pagare un conio che, econdo equità, esso ha già regolato. Noi abbiamo firmato e ratificato l'acordo Mellon-Beranger è vero, ma non obbiamo dimenticare che ci trovavamo in condizioni che non ci permetevano di fare diversamente. Il franco ppena convalescente poteva in seguio al nostro rifiuto ricevere un colpo mortale. Membro del governo al momento della ratifica, l'ho votato. Ma ggi la situazione non è più la stessaNoi abbiamo ratificato specificando he i nostri versamenti decrebbero provenire esclusivamente dai pagamenti tedeschi. « L'America- ha- volontariamente rovocato l'inadempienza dei nostrx-nemici, e questo è un fatto nuovo he rimette ogni cosa in questioneNessun pagamento è ora possibile. Biogna che le Nazioni interessate impegnino nuove conversazioni divenute ndispensabili. Bisogna rifare i contenza questa volta omettere nulla; jiogna discutere lealmente e amicheolmente e mettere fine a una situaione che contribuisce ampiamente aprolungarsi della crisi economica mondiale. L'annullamento dei debiti è rmai inevitabile. Gli Stati Uniti non posono rifiutarvisi. E' loro interesse ome è nostro. In seguito alla cessaione dei pagamenti tedeschi, noi croviamo nell'impossibilità materiale di adempiere gli obblighi dell'accordo Mellon-Beranger; moralmente noi dovremmo essere da molto tempo libeati da ogni pagamento. A che prò' eernizzare questo dibattito? Un solpo di spugna definitivo è ben più semplice, e sono sicuro che i nostri amici doltre Atlantico se ne renderanno completamente conto ». La questione dei debiti sarà certamente evocata nel prossimo congresso del partito radicale socialista di Toosa, e le sue decisioni dovranno essere da Herriot prese nella dovuta considerazione.

Persone citate: Beranger, Henri Paténtervistato, Herriot, Mellon, Mellon-beranger

Luoghi citati: America, Francia, Parigi, Stati Uniti