Vittorie di Rado e Palmieri nel girone finale

Vittorie di Rado e Palmieri nel girone finale/ CAMPIONATI IT ALI ANI DI TENNIS Vittorie di Rado e Palmieri nel girone finale -(T>£tS nostro invlato)- Bologna, 17 mattino. Il campione italiano Oscar De Minerbi ha perduto la prima partita che lo opponeva a Palmieri. E' opinione diffusa che il titolo difficilmente potrà ormai sfuggire al secondo. Dato che questi ha superato il primo, durissimo scoglio, non gli dovrebbe riuscire difficile regolare gli altri due avversari che completano il quartetto dei finalisti. Sulla carta, infatti. Palmieri appare con probabilità di primo ordine, dato che Rado ha già ottenuto una convincente vittoria su Sertorio in soli tre set relativamente facili. Non troppi giurerebbero, del resto, su una vittoria di Rado su Palmieri: i due si incontreranno domani; questo è il loro decimo confronto diretto di quest'anno. Nelle nove volte precedenti ha sempre vinto Palmieri e — particolare curioso — quasi sempre in quattro set. Ciò significa che il gioco dell'uno è bastante per superare quello dell'altro; nonostante che il giovane milanese abbia fatto quest'anno ancora notevoli progressi non sembra probabile che debba spuntarla proprio questa volta. II campione battuto La partita De Minerbi-Palmieri ha molto interessato il numeroso pubblico che, specialmente in questa giornata festiva, ha voluto accorrere sul campo del Littoriale. Si trovavano di fronte: due giocatori che avevano nell'ab!Iità la loro arma principale: ne poteva venir fuori magari una partita monotona o scarsamente attraente; viceversa lo andamento stesso del punteggio, che è stato molto altalenante, ed ha visto delle lunghe serie ininterrotte di fiochi e delle irresistibili progressive rimonte rispettive, ha dato un tono sostenuto all'incontro. Potrà forse sembrare taradossale, ma pure due giocatori notoriamente regolari e prudenti come i due romani, sono stati spesso intraprendenti e, a volte, persino audaci. De Minerbi ha iniziato molto male, nonostante sia riuscito ad assicurarsi il primo gioco del primo set, poiché Palmieri infilava di carriera tutta una sequenza di sei giochi, vincendo la prima partita. Si notava che il campione d'Italia, molto più registrato nel rovescio, stentava a trovare la giusta impostazione nel diretto: i giochi del primo set servivano però a metterlo in palla, poiché nella seconda partita egli iniziava attaccando con quella foga e quella autorità per mezzo delle quali si aggiudicò l'anno scorso il titolo a Padova. Palmieri cercava di difendersi, ma inutilmente; il punteggio andava presto a 5 a 0 a favore di De Minerbi. Allora si assisteva quasi ad un capovolgimento di situazione: guadagnando faticosamente punto per punto, dopo serrati e spesso prolungati palleggi nei quali i due mettevano in mostra tutte le loro doti di precisione, Palmieri riusciva a portarsi a cinque pari, dopo anche avere annullato un set ball per De Minerbi al nono gioco. Ma non poteva fare di più: poiché il campione d'Italia si portava a 6 e poi vinceva sulla battuta di Palmieri, il primo set ball disponibile a 30-40. Nel terzo set Palmieri riprendeva a segnare punti su punti, pur senza dare l'impressione di dominare, guadagnandoli più che altro in virtù della sua sbalorditiva regolarità, che per l'irresistibilità dei suoi colpi. De Minerbi perveniva a segnare il suo primo gioco quando l'avversario era già a quattro; ma, anche qui, si aveva un tentativo di rimonta : accelerando vivacemente la cadenz? dei suoi tiri, De Minerbi si portava a tre: di più non poteva fare, poiché Palmieri, con un calma sconcertante, rimandava le palle più violente, anche quelle risultanti da colpi schiacciati, mettendo, con queste sue risposte, sempre in difficolta l'avversario e riuscendo, dopo scambi vivacissimi, che inducevano il pubblico all'applauso, a vincere al nono gioco del primo set ball. Il « set » della vittoria Dopo il riposo regolamentare, aveva inizio il quarto set con un servizio d:. Palmieri, sempre dopo un sostenuto pai leggio, nel quale entrambi i giocatori facevano sfoggio di abilità, il campione d'Italia si trovava con tre giochi di svantaggio; con un magnifico sforzo di volontà si portava u due, ma Palmieri andava subito a quattro, cogliendolo più volte con delle palle taghatiisimc che cadevano appena al di là della rete e rimbalzavano seccamente all'indietro, mettendo a prova la velocità e la scioltezza delle gambe di De Minerbi. A 6-3 a suo favore Palmieri serviva e si portava con fatica a 40 a 30: il primo .set ball finiva in rete; un altro set ball era annullato da De Minerbi con un ben piazzato smash, poi, con un oat dell'avversario Palmieri andava nuovamente in vantaggio e, attaccando sul rovescio, costringeva il campione d'Italia a rispondere in corridoio, vincendo al nono gioco il quarto set della partita. Vittoria meritatissima di un giocatore modesto e tenace che, venuto al tennis agonistico in ritardo, sembra poter correggere 1 suoi difetti di temperamento, con la volontà e la sempre maggior considerazione della sua forza e delle sue possibilità. Rado, come abbiamo detto, si è sbarazzato con evidente facilità di Sertorio. Il torinese ha a sua scusante il fatto che ieri mattina il campo di gioco lera ancora quanto mai soffice per la pioggia della notte: queste condizioni del terreno erano particolarmente più favorevoli al gioco tutto finezze e costellato di colpi smorzati clic spessissimospmdvgsdtssminqgs5dRs svolge il piccolo milanese, che a quello, più impetuoso e potente, di Sertorio. Comunque, anche in condizioni perfette, difficilmente a Rado sarebbe sfuggita la vittoria, tanto sono evidenti i suoi progressi di quest'anno, la vivacità della sua intelligenza di gioco, la sua freddezza e la sua smaliziata tattica in partite. Rado sa l'arte di smontare l'avversario, demoralizzandolo con colpi inaspettati ed impensabili, proprio nei momenti in cui crede di poter concludere l punto. Sertorio ha potuto condurre nel primo set per 3 a 2 e 4 a 3, ma a questo punto non poteva segnare altri giochi; anche nel secondo set il torinese si trovava in vantaggio per 4 a 3; 5 a 4, ma Rado pareggiava e vinceva al dodicesimo gioco. Nella terza partita Rado, dopo un pareggio a 2 a 2, andava sempre in vantaggio e vinceva rapidamente per 6 a 3. Le altre partite Una combattuta partita è stata quella tra le signorine Valerio e Rìboli. La campionessa d'Italia, pur non in perfette condizioni di forma, ha saputo imporsi mercè i tenaci sforzi di volontà alla piccola fiumana, che ha sfiorato la vittoria nel primo set, conclusosi soltanto al I8.0 gioco. Nel secondo set, la signorina Valerio poteva meglio imporsi, anche approfittando dell'evidente stanchezza della giovane avversaria. Sempre nel girone finale femminile, la triestina signorina Manzutto batteva la fiorentina Luzzatti, in 3 sets, opponendo alla regolarità dell'avversaria un gioco aggressivo. Perdeva' il primo set per 4 a 6, ma riusciva ad aggiudicarsi ì due susseguenti per 6 a 4, 6 a 4. E' stato giocato anche il primo set della partita di semifinale doppio misto, fra le coppie Rlboli-De Minerbi e RadoPanneggiare. Il piccolo milanese ha mandato in, visibilio il pubblico con dei tiri piazzatisslmi, intercettando con una agilità da gatto, a rete i rimandi dei due valorosi avversari. Il set, proprio per merito principale di Rado, è stato vinto da questi per G a 2. Sulla fine di questo primo set, ha incominciato ad imperversare un violento temporale che in breve ha reso i campi impraticabili. Il gioco, sospeso a set aggiudicato, non è stato più ripreso ed il seguito della partita è stato rimandato a domani mattina. Ecco i risultati delle partite di oggi :i Singolare signore: Girone finale: Va* lerio b. Riboli 10-8, 6-4; Manzutto bLuzzatti 4-6, 6-4, 6-4. Doppio misto: Semifinale: Rado-Fari meggiani b. Valerio-Riboli 6-2 (interi rotto per la pioggia). Singolare uomini: Rado b. Sertorio 6-4, 7-5, 6-3; Palmieri b. De Minerbi 6-1, 5-7, 6-3, 6-3. UMBERTO MAGGI0L1. ]

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