La nuova sede delle " Scuole Officine Serali"

La nuova sede delle " Scuole Officine Serali"La nuova sede delle " Scuole Officine Serali" I 45 anni di vita della rigogliosa istituzione - Circa 600 allievi all'anno - Ininterrotta formazione di ottimi lavoratori All'angolo delle vie Ormea e Bidone è sorto in questi ultimi tempi uno spa- zioso fabbricato, dagli ampi finestroni e dalle linee sobriamente eleganti, Questo edificio che sarà ufficialmente inaugurato il 28 ottobre prossimo, è la nuova sede delle «Scuole Officine Serali », una vecchia e fiorente istitu- zione torinese che forse, all'infuorl del ceto operaio e Industriale, non è cono- sciuta quanto lo meritano la sua im- portanza e l'opera notevolissima che da 45 anni va svolgendo per la formazione ed il perfezionamento delle nostre maestranze specializzate. Ma prima di parlare di questa nuo- va sede come noi l'abbiamo veduta —;sede che sarà dedicata al vecchi al- ;lievi caduti in guerra e per i quali è pronto un ricordo marmoreo nell'atrio dell'istituto — e prima di accennare ai programmi della scuola e al suo proficuo sistema di Insegnamento pratico, non sarà inutile ricordare come la scuola sorse e come giunse all'attuale sviluppo. II fondatore e i continuatori Essa fu fondata nel 1887 da Domenico Bertotti, d'accordo con un gruppo di industriali che avevano compreso quanto poteva essere utile per le loro stesse industrie l'istituzione di una scuola serale che provvedesse alla preparazione tecnico-scientifica dei giovani operai ed al miglioramento di quelli già avviati al lavoro. Alla bontà dell'iniziativa corrispose un giusto apprezzamento da parte degli interessati, tanto che la scuola contò subito un jragguardevole numero di allievi, .che Iin seguito crebbero al punto da rendere;opportuna la creazione di due succur- jsali in via Chlvasso 2 e in corso Rac-conigl 137. A queste se ne va aggiun-gendo ora una terza, presso le scuole « Sclopls » in via del Carmine 25-27, adlblta al previsto corso di sartoria peruomo, corso auspicato dalla Comunità dei Sarti della Federazione Artigiana. Mutatala *«^^gUione giunse Officine Serali », l'istttuzii cosi al 1929 assunse ron. Gemelli, il con ron uiivetu si iniziò per le Scuole un periodo di radi- cale rinnovamento Beli attrasse sul-nmS^SSi^'^^&1 istituto 1 attenzione di enti, di inau- striali e di privati, fra 1 quali è dove- roso citare l'ine- Gino Fano «residente delTa!m m a e d^l Co^s^rzio obbUffa- oeu Aj\a.m.a. e qei consorzio ooDiiga torio provinciale per l'istruzione pro-fesslonale, che contribuì notevolmente L929, quando l'on. Olivetti ne la presidenza, succedendo al- «lem. E con'l'on. Olivetti si cale rinnovamento. Egli attrasse sul- a far assurgere le « Scuole Officine » allo stato attuale. L'on. Olivetti, raccolti fondi e offerte — fra cui 200.000 lire date dal Municipio per iniziativa del Podestà dott. Paolo Thaon di Revel — e stipulati del mutui, rese possibile la costruzione « ex-novo » della inauguranda sede di via Bidone e Ormea, nonché, la dotazione delle Scuole di materiale didattico e dl macchinarlo modernissimo. Condotte le Scuole a tale punto, l'on. Olivetti ne lasciava recentemente la presidenza all'industriale comm. Alfredo Porino, vice-presidente dell'A.M.M.A. e presidente dell'Istituto « Pro Labore et Schola », In questa ottima situazione, con una frequenza annuale di allievi che si aggira fra i 500 ed i 600, le « Scuole Officine Serali » si preparano ad iniziare il 46° anno di insegnamento. Accanto al comm. Porino sono fra i dirigenti dell'istituto l'aw. comm. Bernabò-Sllorata ed il gr. uff. aw. Acutis, vice¬ presidenti, il dott. Livio Malfettanl, se-gretario generale, e l'ing. Luigi Rossi, ^.-^— -r, _ x »direttore. Il gr. uff. Miretti ne è iltesoriere; sono fra i consiglieri l'ing. Ballocco, il cav. Bolla, l'avv. E. Fano, il comm. Formica, il cav. Quaranta, il conte" Metello Rossi dl Montelera, l'ing. Schaeffer. E' degno di rilievo che tutte queste persone prestano la loro opera del tutto gratuitamente, sorrette da uno zelo e da una abnegazione veramente encomiabili. Maestri, allievi e insegnamento Il personale insegnante è scelto fra i tecnici più provetti dei migliori stabilimenti locali e delle industrie più specializzate. Gli allievi, ai quali per i primi corsi non si richiede altro che di saper leggere e scrivere, frequentano le Scuole pagando quote bassissime, mentre sono esonerati da qualsiasi tassa gli orfani di guerra, e per i disoccupati sono contemplate agevolazioni speciali (dovute all'Intervento della Cassa Assicurazioni Sociali) che vanno fino alla dispensa totale dalla quota. Per iniziativa della stessa Cassa lo scorso anno scolastico furono istituiti speciali corsi diurni e serali per disoccupati, completamente gratuiti. L'insegnamento consta di un triennio di corsi preparatori, di un triennio di corsi superiori e di un certo numero di corsi di perfezionamento, generalmente biennali. I corsi fondamentali, dato il carattere delle Scuole e il limitato tempo disponibile (le lezioni si svolgono per cinque giorni della settimana, dalle 20 alle 22 )r sono specializzati fin dal primo anno e per i seguenti rami: aggiustatori e tornitori meccanici; fabbri, fu .-cinatori e calderai; falegnami, ebanisti• modellatori. I corsi diSonamen-to sono per la tecnologia meccanica, latecnologia del legno, la costruzione diapparecchi radio, per gli apparecchi dariscaldamento e ventilazione, per il di-segno di attrezzatura, per la modella-zione per la scultura in legno. A questibisogna aggiungere due corsi specialie cioè uno triennale teorico-pratico dicarrozzeria per automobili — unico inTorino, all'infuorl della analoga scuolarMq££^è-TV2STSsartoria per uomo di cui si è fatto cen-no tiiù soDra a /«-i^-o' ti ner fnlpsrnami edA dirigere I corso Vjrt&legauniMebanisti, che si inizia quest anno conpiù vasti programmi, è stato chiamatol'ing. Valabrega, noto industriale dmobili, la cui esperienza dà il massimo affidamento per I buoni risultati aquali le Scuole si prefiggono di arrivare con questo corso. Torino vanta infatti una speciale ed antica tradizione in fatto di lavorazione di mobili artistici, e gli ebanisti e gli stipettai torinesi sono ovunque apprezzati e ricercati. Il rinnovato corso delle « Scuole Officine Serali » mira appunto a proseguire ed a raffinare questa tradizione fornendo una adeguata preparazione a quelli che saranno gli artieri dl domaniNella struttura di questi programm di insegnamento non è estraneo però. '^anzi ha conveniente parte ciò che ri- rguarda la cultura generale degli allie- pvi. L'operaio che elee dalle « Scuole,^Officine, deve essere in grado di seri-1 vere correttamente e di sapere compi-1 nare con chiarezza una relazione tecni-itca. un rapporto amministrativo, ecc.; e-nel programma di cultura generale sono quindi comprese anche nozioni di storia, geografia, storia naturale e Imgua italiana. Tutte le lezioni vengono svolte col sussidio di proiezioni, per le quali ogni aula è dotata di un moderno apparato epidiascopico, atto cioè a proiettare fi' gure tanto per trasparenza che per riflessione. Naturalmente al disegno tecnico o artistico è dato un grande sviluppo; ma di pari passo con l'insegnamento teorico e con l'esercitazione grafica l'allievo frequenta fin dalle prime lezioni la sua particolare officina. Il palazzo che s'inaugurerà il 28 corr. Accompagnati dal Presidente comm. Porino, dal Direttore ing. Rossi e dal segretario generale aw. Malfettanl, abbiamo visitato tutto il grande edificio, ancora odoroso di calce e di vernice fresca. La minuziosa visita ci ha mostrato cose ammirevoli. Le aule per le lezioni sono spaziose, tutte illuminate — oltre che dalle ampie finestre — da potenti diffusori, riscaldate elettricamente, tali insomma da non aver nulla da invidiare alle aule di un %ualsiasi istituto di Istruzione superiore, Ovunque, dalle scale agli spogliatoi, dagli uffici ai gabinetti di toletta, nitore, proprietà, sobrio decoro, Ma ciò che più impressiona favore- timucsdcnpcCcnrDdGGTsvolmente il visitatore sono i laboratori,!?situati al pianterreno. Ogni laboratorio Sè un modello del genere, dotato larga- Sdente di un macchinario che risponde'za tutti i perfezionamenti ed alle Inno- cvazlonl che la pratica apporta continua-|nU*«^ ed agii^utensili. Qul gll alllevl lavorano sul vivo, non gpltl che dovranno poi svolgere nel-|^lp offipinp dnv(. vprmlml, assunti Oue- * omcine dove verranno assunti, (tfie- Cr^. f ?°ntr° tVVlS,°' X£n? d6i fm!fUori!dpregl deUe «Scuole-Officine* torinesi. ! v ri.rB ,,„a rnn1ritt nrrhlatft al lavo- sZ, ì. U,D 5 P oocnlata 01 lav°- t i. C gli ^TL'T0 come jaggio ejsChe sono esposti in diverse vetrine nella sala fl , c^xglio< per convincersi c0Jme gU operal *scarf0 dl qul completa- compiono esercitazioni che hanno so- £!o una cprta narentela con i com-p'V^L ° taZ S 1 e Z:?mente abilitati a passare dalla scuola all'effettivo esercizio dei rispettivi mestieri. Le macchine e gli utensili dei vari laboratori provengono in parte da munifiche donazioni, e In parte sono acquistati dalle Scuole, le quali vivono, oltre che con i fondi raccolti presso i soci ed i sostenitori, con i sussidi forniti dal Consòrzio'Obbligatorio Provinciale'per ulTstruzione Professionale. .L'opera dunque che sarà inaugurata ; fra pochi giorni assomma in sè, oltre!all'entità materiale, un significato mo- rale ed una portata pratica, la cui im-'portanza balza evidentissima all'occhio di qualunque osservatore. Questa fiorente scuola che inizia una altra tappa del suo utile cammino dopo essersi accresciuta e totalmente rinnovata, è un altro vanto della Torino cólta, operante, moderna. Sia data giusta lode a coloro che l'hanno voluta e por f„t„ ,.„, Himn^mnrin rail coma' ^^^^^^^^^gli ambienti ìnieuettuan ™ ™usl™n.torinesi, lungi dal! attardarsi In^Pe^i- mistiche diatribe di fronte alla depres- aua uepiea-|sione attuale, guardino con fermo e lun-.gimirante sguardo all'avvenire pensan-jdo con particolare cura alla prepara- zione ed al miglioramento dei nostrilavoratori. M. C. Nel cinquantenario delia morte di Gobineau La nuova lapide al Cimitero Come avevamo annunciato, in occasione del cinquantenario della morte di Arturo Gobineau — cinquantenario che ricorre oggi- il Municipio het fatto mu-, rare ^^B^m^^^^\guèul ch^Ko^va cheTnomee lai data del decesso dell'illustre estinto. La nuova epigrafe dice: «Giuseppe Arturo — Conte dì Gobineau — nato in Villa d'Auray nel 1816 — morto in Torino il 13 Ottobre 1882 — diplomatico, scrittore filosofo. — Il tempo e gli eventi — ne esaltano la figura — di. presago pensatore In memoria del viaggiatore che, dopo di aver percorsa tutta l'Europa, l'Asia e l'Africa, dove temprò il suo animo avventuroso e compi ricerche storiche, indagini etnologiche e antropologiche mori nella nostra città, improvvisamente, come un ignoto, il Municipio farà deporre stamane sulla sua tomba una corona d'alloro. Ma il Gobineau non era nuovo alla nostra città: fino dai primi anni della sua carriera diplomatica eglt veniva a passare in Piemonte, ospite del conte Barrai, ambasciatore italiano a Berlino, suo intimo amico, le va .canze estive. Fu pure qui, che egli, de dicatosl a cinquantanni alla scultura, »8£SiS?MS& ggj J£™e?iB cenerà dell'hotel Liguj rja cercarono di sollevare le sofferenze i dei' conte di Gobineau in quella triste \ sera del 13 ottobre del 1882. Esse non sospettarono di assistere al trapasso di ! uno dei più grandi spiriti del -secolo, i che oggi ha preso 11 posto che gli spetlava nel quadro stoncc.dellacultura e sella letteratura del secolo XDC. ♦ i Gita turistica al Santuario di Crea i Per domenica ltj corr. 11 Dopolavoro Provinciale organizza una gita al San- tuarlo dl Crea, libera a tutti 1 dopo- 1{i famigllari. n programma dgUa ,tft resta »Qa4 flsaatg. gre 7 30 itrovo ln corso Vittorlo Emanuele 73 7^0 ' '"(sede Dopolavoro Provinciale); par-tenza. ore 7,45: arrivo a Cerrina ore 9,45; sosta di mezz'or.-' e quindi prò-seguimento per il Santuario; arrivo a Crea ore 10,45; visita al Santuario; ore 12 pranzo all'albergo o al saccojarrivo^P|retrernaZlf,nga F&P. S sosta, quindi partenza per il ritorno p.rl arrivo n Torino ore 20. Le ountp ed arrivo a Torino ore "20. Le quote di partecipazione 3ono fissate in lire 10 per il viaggio e lire 29 per il viaggio e pranzo in albergo. Le prenotazioni ^^Tc^S^XSSSS^ telef. 51-211) sino alle ore 12 di sa- bato 15 ottobre.

Luoghi citati: Africa, Asia, Berlino, Europa, Piemonte, Torino