L'organizzazione corporativa nuova fonte di diritto

L'organizzazione corporativa nuova fonte di dirittoGLI ELEVATI DIBATTITI DEL CONGRESSO GIURÌDICO L'organizzazione corporativa nuova fonte di diritto Roma, 8 notte. |Sotto la-presidenza del Sottosegrc-tario alle Corporazioni S. E. Asqainvsono continuati stamane i lavori del]primo congresso giuridico. La seduta si inizia con lo svolgimento del tema: «La riforma delle leggi commerciali |attraverso 1 ordinamento corporativoj,|^ trattazione dciravgomento e alti- data al professore Cesare Vivante i quale nella sua relazione rileva che col Regime fascista, è venuto a far parte ftiva emergano Tegole gh ridiche jCi di formare oggetto di leggi, tfessario, secondo l'oratore, l'opera a ufficio nveler-isintivo stnhilmrnto «v^nofLnn^'^fnW S^^'S^IMS? &S^t!S^kMa affinchè da questa sana attività1 collettiva capaci necessi di un ufficio prelcgislativo stabilmente ordinato entro il sistema corporativo per elaborare i materiali forniti dalle singole categorie. L'oratore e affermando che il carattere prog vo e dinamico del diritto romano inse- conclude -ogrcssi- lgna ad assorbire nel diritto tutti i ma-;teriali che la vita appresta onde in tìi- ! ritto possa seguirla e servirla. Il prof. Vivante è vivamente applaudito. La riforma del diritto commerciale srtS. E. Marracino, presidente di Sezione della Cassazione, l'avv. Renato i Finzi e l'avv. Antonio Orlanti svolgo- jdno altri argomenti di diritto commer- iregue S. E. Amo- cdichiara di noni Aciale e finanziario. S deo Giannini il quai„ . poter condividere le conclusioni dei i gprof. Vivante specialmente nella parte !friguardante l'istituzione di un ufficio|Dprelegislativo centrale che creerebbe kgzsrnPglzrdcbdla disarmonia, in quanto l'esperienza dimostra che.i disegni di legge preparati da specialisti e tecnici sono sposso i peggiori. Il presidente, dopo aver riassunto la discussione osserva che non è questo il momento migliore per pensare, nel campo del diritto commerciale, a piani di riforme legislative a lunga scadenza perchè il diritto commerciale 6 il più direttamente colpito dalla crisi. Osserva che si deve riconoscere che i nostri ordinamenti corporativi ci hanno reso e ci rendono in questo periodo ogni giorno altissimi servizi e ciò indipendentemente dalla creazione di uffici nuovi. Ci rendono altissimi servi, zi come organi di segnalazione e sopratutto come organi di manovra e di comando nella politica economica e quindi nella legislazione economica. Per quanto riguarda il tecnicismo delle riforme legislative, .pur senza chiedere agli ordinamenti corporativi più di quello che essi possono dare, è lieto di comunicare che è già in corso presso il Ministero delle Corporazioni la costituzione di particolari uffici tecnici sia per la raccolta degli usi commerciali e dei contratti-tipo sia per la raccolta delle intese industriali regolatrici della produzione. A questi uffici anche i giuristi potranno largamente attingere per le prossime riforme legislative. . Ma la redazione delle leggi — afferma l'oratore — deve essere funzione degli organi politici dello Stato nella loro unità. Conclude accettando come raccomandazione i vari ordini del giorno ed esprimendo la speranza che anche il prof. Vivante, al quale il congresso è grato per il nuovo contributo portato allo studio dei problemi del diritto commerciale, si dichiari soddisfatto. | Il diritto d'autore e d'inventore L'assemblea manifesta la propria adesione alle dichiarazioni di S. E. Asquini con ripetuti anDlausi. Dopo che il prof. Vivante ha dichiarato di rinunciare al suo ordine del giorno associandosi alle idee manifestate da S. E. Asquini si passa al tema « Intorno alla ragione di essere del diritto morale dell'autore e del diritto morale dell'inventore ». Il relatore S. E. Piola Caselli, presidente di sezione della Cassazione inizia la sua relazione illustrando quanto lo legislazione fascista ha fatto per la protezione del diritto morale dell'autore e presenta il seguente ordine del giorno: « Il Congresso plaude al legislatore fascista, che con la legge 7 novembre 1925, rivendicando il pensiero giuridico romano ha affermato e regolato il diritto morale d'autore quale forma primigenia e fondamentale (sono parole di Vittorio Scialoja) della signoria del creatore dell'opera dell'ingegno sull'opera creata e che ha fatto si che questa nozione venisse accolta dalla coscienza giuridica internazionale con l'articolo 6 bis dell'atto di Roma di previsione della convenzione di Berna ». Riguardo al diritto morale dell'inventore S. E. Piola Caselli mette in rilievo la difficoltà del problema insistendo tuttavia sull'impegno morale che il legislatore italiano ha ormai assunto per la tutela di questa categoria di diritti. Sottolinea particolarmente la necessità che la paternità dell'invenzione risulti allorquando è fatta dall'impiegato o salariato e sia invece brevettata a profitto dell'industriale o in genere del datore di lavoro. Il consigliere Parrella svolge un ordine del giorno in appoggio di disposizioni che possono proteggere il diritto morale dell'inventore in manranza di disposizioni specifiche e concrete. Il presidente del Congresso ringrazia il relatore di cui ricorda l'opera da lunghi anni prestata per propugnare questi diritti e il successo da lui ottenuto nella conferenza diplomatica di Roma nel 1928. Accetta come raccomandazione l'ordine del giorno del consigliere Parrella che il Ministero terrà presente nella definitiva redazione della legge sulla tutela della proprietà industriale. La seduta è quindi rinviata al pomeriggio. Le amministrazioni locali Alla ripresa pomeridiana assume la presidenza l'on. Biagi, Sottosegretario aJle Corporazioni. Notiamo nella sala affollatissima, fra le altre personalità, gli onorevoli Ezio Maria Gray, Costamagna, Ungaro, Saverio Fera, il senatore Schanzer, S. E. Amedeo Giannini, il marchese Pacelli, consulente generale dello Stato della Città del Vaticano. Ha la narola l'avv. Renato Todaro, relatore sul tema <: ordinamento delle Amministrazioni pubbliche locali Egli ricorda anzi tutto la necessità, sollecitamente avvertita dal Governo fascista, di innovare profondamente il regimo de- tilzntntTlnLnHslPzstcnmtrcrsmdmadlmzDpc«aCGsUhS«dSd1vrtvcaadatCtttpbulssdbeli Enti locali li Governo si pose subito!call'opera: la riforma sì è attuata inqua-indrata in un sistema centrale che il re-!rlatore illustra ampiamente di autarchia non è stato affatto, erroneamente nerato dal nuovo ordinamento, e ia ri forma non mancherà di apportare i più benefici frutti. Aperta la discussione, l'avv. Sileno Fabbri si occupa brevemente dell'aspetto finanziario della riforma e delia posiziono che è venuta ad assumere la Provincia in Redimo fascista, corno ente di decentrarnento dei poteri dolio Stato. Risponde brevemente il relatore To- irdÌritfo|^ovo otdSamentS c^ri d'rqi caro, e n presiacnu.- u... Dasimssiime la discussione, osservando che lo Sta- to fascista ha voluto affermare soprat- tutto l'unità dello Stato ed ha voluto che le Amministrazioni puhbluhc loca- li avessero una ragione di integrazione dei pubblici servizi. _ iSi passa cosi ad un^ altra.^ relazione_ le principali' 'innovazioni Introdotte dal iscritta all'ordine del giorno, che riguar-' da il diritto di nroprietà. Ne è relatore il prof. Filippo'Vassalli. Egli esamina i«, nrinrinali innovazioni introdotte dal le principali innovazioni miroootie aai Fascismo anche in questo campo. Sulla: relazione pr.rlano gli avvocati Mirabilo, Corradi, Petrocchi, Butera, Colajanni, Cutolll, prof. Giannini, Carrara e Moschetta. A tutti risponde brevemente il relatore, elio è molto applaudito, i/avv.to Crisostomi-Marini riferisce quindi sull'ultimo tema all'ordine del o-iorno. u dirUto di famtglia. Il relato- ?c premette che non occorre spenderc'rnofte parole per dimostrare Pimpor- tanza che per 11 Redime ha l'istituto dena famiglia, considerata come un nu- e la Santa Sedo relative parti-|irniente al matrimonio. 11 ^™^.^ matrimonio. 11 gr fe .fabbri 5°st!c?,c & "cccss'1^ ?la,c iifp:ir^ Fi£°..a tu.lta I infanzia abbandonata ser *^^ ««n^a ~a"icune questioni ks^ * regimo concordatario ftV ullla stinzione di stato civile. L'on. Saverio Fera intrattiene il congresso sulla ricorca d0,la Paternità; parlano ancora l'avv. Ponrirclli e l'avv. Scognamiglio, a ,,«■ si Iti deìla'favore d'i Inza di-|nome della scuola di mistica fascista. "1, replica a vaili oratori parla poi il relatore avv. Crisostomi-Marini. Il prc sidente rivolge un caldo ringraziamen to al relatore, con che, alle L'0,15, la seduta viene tolta essendo stata esaurita la trattazione di tutti i temi iscritti all'ordine del giorno. Il congresso chiuderà i suoi lavori , domanijnattina; il Sottosegretario onq reyole P.iagi pronunzierà il discorso di chiusura, per il quale viva e 1 attesa A ricordo di questo primo congresso giuridico nazionale, i congressisti of fnranno quindi un busto in bronzo del Duca PGr essere collocato in_posto de- kno al Palazzo di Giustizia. E' una pregevole opera d'arte del centurione Cloza, comandante il Manipolo dei Moschettieri di Mussolini. Il dono, che sarà preso in consegna dalla Commissione incaricata della manutenzione del Palazzo di Giustizia, ha un chiaro significato e vuole ricordare il Duce quae genio creatore della nuova "legislazione fascista. Il congresso si chiuderà con un altro rito di riconoscenza: a mezzogiorno di domani i congressisti si recheranno in corteo a deporre una corona sulla tomba del Milite Ignoto e sull'ara Cei Caduti fascisti. I rappresentanti esteri a! congresso vitivinicolo Roma, 8 notte. Fra le nazioni che hanno annunziao la loro partecipazione al congresso nternazionale della vite e del vino, è a Francia, che interverrà con la direione dell'* Ufficio internazionale del vino » e parteciperà alle discussioni di utti i temi anche con apposite relazio izsmdtlegrpNrpmri 4ni presentate da varii suoi rappresen-: 5anti To o„!,,<„.., i„(.™„ì ,™ Santi. La fcvizzera interverrà con una1,targa rappresentanza, fra cui si avranno i delegati delle sezioni viticole di Losanna. La Germania invierà in nome dell'Unione dei viticultori l'ex-ministro dott. Hermes e varii professori; la Romania arà rappresentata dal presidente del'associazione viticultori e dal signor Porn delegato presso l'istituto internaionale d'agricoltura. La Spagna avrà una larga rappreentanza che sarà diretta dal presidene della delegazione generale dell'agrioltura di Madrid e dal direttore generale dell'agricoltura, industria e commercio. Il Marocco sarà rappresentao dal direttore generale dell'agricoltura e dal presidente della camera d'agrioltura di Casablanca. L'Algeria sarà appresentata da Mr. Fabre, profesore dell'istituto agricolo. Documenti storici del Fascismo raccolti in volume lNMleictcgcmgqdcPiSdmaisRoma, 8 notte. L'Istituto nazionale fascista di cultu- miraPr0aSe!aredconave?glre ^attenzioneisdei giovani e degli studiosi sui problemi storici e teorici del Fascismo, ha assunto l'iniziativa d'una pubblicazione della quale è superfluo sottolineare 'importanza. Si tratta d'una collana di « Documenti della storia del Fascismo » Il primo volume conterrà: la relazione del defunto Consigliere di Stato Domenico Earone, sui « rapporti tra potere esecutivo e potere legislativo », compilata nel 1925, con annessa la « Proposta di legge diretta ao-regolare alcuni rapporti tra il Governo e la Camera»; la relazione del professore Gino Arias, sul problema sindacale e sull'ordinamento corporativo. BfiaaczpsrzfUna corona del Segretario del Partito!psulla tomba d'un martire fascista Brescia, 8 notte. Il Segretario del Partilo on. Starace ha inviato il seguente telegramma al Segretario Federale comm. Dugnani: « Pregoti deporre corona in memoria del sacrificio del camerata Giacomo Scalvenzi ». Il sacrificio così nobilmente ricordato da! gerarca risale all'ottobre del 1921. Nel Comune di Corticelle di Pieve, un gruppo di coscritti, col tricolore in testa, mentre percorreva la conrada al canto di canzoni patriottiche veniva assalito da alcuni sovversivi che tentavano di strappare la bandiera all'alfiere. Lo Scalvenzi, accorso in aiuto dell'alfiere, veniva ucciso a colpi di pugnale e di rivoltella. Adempiendo all'incarico doll'on. Starace, il Segretario federale Dugnani si è recato a Corticelle. ed alla presenza delle Autorità, dei capi-zona e Segretari politici, della vedova, delle figlie del martire fascista e di molta folla, ha deposto la corona del Gerarca sulla tomba dello Scalvenzi. rievocandone con un elevato e vibrante discorso il nobiissimo sacrificio. La commemorazione si è chiusa con l'appello fascista dello scomparso. dII dott. Maffio Maffii direttore de « La Naz.ìone » Firenze, 8 notte. La ATfi~io»c di domani mattina pubblicherà : L'on. Umberto Guglielmotti ha! ad!gppppcmtsvrnipncncdchiesto, Pcr motivi di carattere perso-:■< stabilire nuovamente la sua| na,e- cu residenza in Roma. L'editore della! ^««e>,^^^ direttoriali che l'illustre camerata ha esercitato per oltre tre anni con fervo- re patriottico, con puro spirito fascista e con chiara perizia professionale, in quelle di assidua collaborazione politi ca da Roma. ' IVii dott. Maffio Maffii. fiorentino alnascita, combattente valoroso, milite fedele della Rivoluzione, giornalista ehe giovanissimo in questa stessa città fu redattore del Regno dì Enrico Cor- radini ed ebbe poi nel Regime e in grarKn quotidiani posti di alta respon- labilità, succede all'on. Umberto Gu- glielmotti. , «Sotto la guida del nuovo direttore, 'la Nazione, fiera delle proprie tradì- zioni, si ronferma agli ordini dell'Ita- lia fascista e del Duce ». I All'onorevole Umberto Guglielmotti della Nazione che gli sue- cede nel posto di responsabilità, La ""^ ^'d"r~ , che laspUt la direzione t c °« doiK Maffio Maffii cede nel posto di restie i p"" imjivi«i«»»»i», ui Stampa invia il suo cordiale saluto, j