Diritto penale e prevenzione sociale nella legislazione fascista

Diritto penale e prevenzione sociale nella legislazione fascista Il Congresso giuridico Diritto penale e prevenzione sociale nella legislazione fascista Roma, 7 notte. La quarta seduta del Congresso giuridico è aperta dal Sottosegretario al a Giustizia, S. E. Albertini che ha dato subito la parola a S. E. Aloisi Presidente della seconda sezione pena f ... . .. r_ e aella Corte dl Cassazione ESn svolge la sua relazione sulle riforme fasciste nel campo del diritto e della procedura penale soffermandosi particolarmente sulle fondamentali in novazioni introdotte dal nuovo Codice per ciò che concerne i delitti contro la personalità dello Stato e per la protezione della integrità della stirpe e della famiglia. Il relatore non limita il suo discorso alla legislazione penale ma allarga il suo svolgimento nel campo del diritto pubblico e parla della concezione fascista dello Stato, della personalità nuova del Capo del Governo e delle garanzie stabilite per la sua per sona e per quelle del Capo dello Stato e del Principe Ereditario. Passa poi a trattare del nuovo dirit to corporativo lumeggiando i tangibili benefici apportati alla vita sociale dal Paese dalle leggi che disciplinano l'attività economica nazionale. Legislazione civile e penale Il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Napoli, comm. Brasiello, espone alcuni suoi concetti sulla disciplina delle sanzioni civili nel nuovo ordinamento legislativo penale e specialmente sui danni, il sequestro conservativo (da concedersi nei casi eccezionali), la repressione delle frodi rivolte ad evitare l'adempimento delle obbligazioni nascenti dal reato. L'avv. Cuniettl esamina la legislazione penale nei riflessi del fraudolento comportamento dell'inviduo il quale, per sottrarsi all'adempimento degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna, abbia totalmente disperso o comunque diminuito le proprie garanzie patrimoniali. Il prof. Giuseppe Gregoraci svolge alcune osservazioni sulla tutela dei diritti dell'imputato nella nuova legge di rito penale: egli riconosce che nei nuovi codici non sono diminuite le garanzie dell'imputato. L'abolizione di alcune norme relative all'attività della difesa nel periodo istruttorio non può a priori preoccupare in quanto si deve avere fiducia nell'opera del magistrato. L'oratore avrebbe preferito un intervento facoltativo della difesa. Circa il nuovo ordinamento delle Corti d'Assise l'avv. Gregoraci esprime 11 suo pensiero nettamente favorevole pui osservando, a proposito della severità di alcuni giudizi, che ciò denota il particolare intervento dei magistrati nelle sentenze mentre la riforma, attraverso l'assessorato, intese sempre lasciare in vita il giudizio popolare. Su taluni indirizzi della Cassazione n materia penale si intrattiene l'avv. prof. Aristide Manassero: egli esprime il voto che in casi eccezionali quando j, „iutjice di merito abbia ammesso un fatto manifestamente escluso dagli atti del procedimento penale sia consentito alla Suprema Corte il riesame del fatto, specie quando vi sia nella motivazione della sentenza evidente contraddizione. L'avv. Francesco Panizzl si occupa brevemente del funzionamento : della nuova Corte d'Assise: pur affermando che il breve esperimento della riforma non offre ancora elementi per un giudizio preciso, conclusivo e definitivo l'oratore si dichiara favorevole alla isti- pastgiqudecosurenereziveritoDil cibacail prideziessltalitrdedinidiprdestcalotonizisttutoescutunoa papsozoreptedtocuzidatvdnsdczpbDlbtuzione di alte corti criminali costi mite da soli giudici togaU. L'aw Michele Bianchi, dl Genova, lge ^ ordine del giorno con il qua- ,..6I _„ v,iwhn7inm. a le si fanno voti perchè 1 attribuzione d tlzPmperchè l'attribuzione dl qualsiasi efficacia giuridica nel Regno agli atti e provvedimenti stranieri sia sempre subordinata, oltreché alle norme speciali eventualmente in vigore nelle diverse materie, alla condizione generale e inderogabile della reciprocità dl trattamento. L'avv. Bonardo, di Verona, auspica l'abolizione delle corti di assise con la estensione delle loro attribuzioni al trilbunali ordinari. Finché esse saranne mantenute in vita, si dichiara favorevole a che sia consentito, contro le sentenze delle corti dl assise, un giudlzic di appello. Prevenzione, pena, assistenza H presidente dà quindi la parola al senatore Silvio Longhi, procuratore ge- |nerale della Corte dl Cassazione, rela BUI tema «Gli istituti di preven- !ZI0ne dl Pena e *" assistenza nella le- i e a 1 o e e , ) e i i o - gislazione fascista », Egli si indugia particolarmente sulle fondamentali innovazioni introdotte nel nuovo codice penale per ciò che concerne le pene. Il sistema cellulare, che caratterizzava il vecchio penitenziario, non è più, e il relatore ricorda che tale abolizione fu voluta personalmente dal Duce (vivi prolungati applausi); tutto è stato innovato, e la stessa pena di morte che riappare come sanzione suprema, non è un semplice ritorno all'antico, sia perchè non vi corrisponde la frequenza, di un tempo, sia per 11 modo di diversa esecuzione. Il relatore nota a questo riguardo che la pena capitale non ha mai suscitato repugnanza nella pubblica opinione, che anzi una volta essa è stata clamorosamente plaudita. Anche altri Stati sono costretti a tornare al riconoscimento della massima delle sanzioni, come una a'10^03- conclusione di posizioni in asso-i mt° contrasto fra loro, H senatore Longhi mette quindi in lcnqplz particolare rilievo gli istituti di assi- tenza sociale preventiva creati dal Re- gime esaltando l'azione che svolge in questo campo l'opera per la protezione ' della maternità ed infanzia. II relatore è vivamente applaudito e complimentato. L'avv. Michele Franciosa svolge una sua relazione sull'assistenza ai minorenni traviati nelle legislazioni moderne. Quindi il presidente invita il direttore generale degli istituti di prevenzione e di pena, comm. Giovanni Novelli, a svolgere la sua relazione sulle riforme penitenziarie fasciste. Il relaore ricorda alcune parole scritte dal Duce fin dal 1921 per dimostrare che l Fascismo, ancora prima della Marcia su Roma, comprese che per combattere la delinquenza occorreva rieducare; nelle parole di Mussolini c'era già l primo nucleo della nuova legislazione penale. Il nuovo carattere della pena La pena, nel nostro ordinamento giuridico, ha il carattere di castigo ed è destinata ad impedire con la intimidazione la delinquenza; questo carattere essenziale della pena nella nuova legislazione risulta evidente dall'essere sta- ta conservata a base della responsabi- ità penale, la imputabilità morale, e trova conferma in tutto l'ordinamento del Codice che ha ripristinato la pena di morte, ha adottato le misure ammi- nistrative di sicurezza, eccetera. Il Co- dice assegna alla pena la finalità della prevenzione speciale, mercè la emenda del condannato. Cosi, l'Italia fasci- sta ha, prima di tutte le Nazioni, cercato di redimere il condannato, che, so¬ o che lo voglia , può gradualmente ri-tornare alla vita libera. II relatore afferma che la riforma pe-nitenziaria è in piena e completa attuazione ed espone con quali criteri sono stati trasformati o impiantati gli istituti dl prevenzione e rieducazione. L'autorità dello Stato — egli rileva — deve essere preminente nel campo della esecuzione penale; il Fascismo ha bandito utti i vieti sentimentalismi che deviano le opinioni pubbliche dl altri Paesi a questo riguardo. Ma l'aspetto più particolarmente fascista della riforma penale, è riposto nell'armonica difesa sociale contro la delinquenza, per mezzo delle pene e delle misure di sicurezza, ossia reprimendo e rieducando; perchè, se lo Stato fascista è stato forte, che debella 1 nemici dell'ordine e della disciplina nazionale, è altresì stato profondamente educatore che dalla culla, nelle più importanti manifestazioni della vita fisica ed intellettuale del cittadino, assiste gli individui, ne assicura la integrità ed il miglioramento fisico e morale e li sospinge sulla via delle virtù civili. Il relatore afferma che la istituzione del «giudice di sorveglianza» ha pienamente risposto al suo scopo: con essa il Regime fascista ha realizzato uno dei voti più antichi, costanti ed accreditati della scienza penitenziaria. Termina la sua interessante esposizione esprimendo il voto che le leggi penitenziarie, che sono vere leggi di bonifica umana, prendano il nome del Duce: chiamandosi « Leggi Mussolini »Scroscianti applausi accolgono la relazione del comm. Novelli. L'aw. Umberto Ferraris espone quindi alcuni oriteri relativi alla dichiarazione di «delinquenza abituale ». Sulle varie relazioni parlano gli avvocati Ugo ContiPondrelii, Sabbatini e Jannetti-Piromallo. e e o e o o a n Gestanti e minorenni Il gr. uff. Sileno Fabbri, richiama l'attenzione del congresso su tre puntche riguardano rispettivamente la donna gestante e nutrice, 11 minorenne inquisito, i Consigli di patronato; in rapporto all'esperienza che egli ha di questi problemi quale commissario dell'Opera nazionale Maternità ed Infanzia ed In rapporto altresì ai compitdevoluti per legge all'Opera stessa, l'oratore prospetta il problema della opportunità che le assistenti sociali ed medici specializzati dell'Opera Maternità, possano essere ammessi negli stabilimenti carcerari per compiere la lorfunzione di educazione e tutela moraled igienica della gestante e della madre; sopratutto igienica, in quanto essè legata al problema del bambino. Richiama altresì l'attenzione del congresso sul trattamento dei minorennInquisiti e fa voti affinchè, là dove esstono Istituti dl osservazione e di rieducazione per minorenni traviati del'Opera Maternità, se ne debba trarrprofitto fino a quando non sarà possbile all'Amministrazione della Giustizidi creare stabilimenti speciali per mnorenni nelle sedi di Corte d'Appello. Infine, per quanto concerne i figli dcarcerati e dei liberati dal carcere, poché presso i Consigli di patronato esstono rappresentanti dell'Opera Matenìt&Tfa^voti affinchè 1 Consigli stessegnalino di volta in volta ai rapprsegnalino di volta in volta ai rapprsentanti dell'Opera, i casi in cui esistprole da assistere, in modo che la Isttuzione creata dal Regime per la difese la protezione, non solo igienica, manche morale dell'Infanzia, possa dar1 propril mezzi ed 1 propri ordinamenper l'alto scopo dl assistenza e di riducazione dei minorenni. La seduta ha termine alle ore 1i lavori del Congresso saranno ripredomani.

Luoghi citati: Genova, Italia, Napoli, Roma, Verona