Vivo dibattito in Germania sulla limitazione delle importazioni

Vivo dibattito in Germania sulla limitazione delle importazioni Vivo dibattito in Germania sulla limitazione delle importazioni Berlino, 6 notte. Il Gabinetto del Reich si è oggi riunito per esaminare alcune questioni economiche fra cui un programma di lavori e la nomina di un commissario per gli enti industriali e bancari salva, ti dal dissesto e sovvenzionati da interventi governativi in seguito alla crisi finanziaria scoppiata nel luglio dell'anno scorso. Di questi enti si farà una revisione di gestione allo scopo di rag¬ giungere economie principalmente con riduzione di stipendi agli alti impiega- ■' Come è facile immaginare anche [ati questione dei contingentamenti nelle sue ripercussioni internazionali ha fatto oggetto di nuovo esame del governo dopo il fallimento delle trattative con l'Olanda, e intanto che la commissione apposita è in via per Roma, e che l'altra incaricata di trattative per 11 conflitto delle divise si mette in viaggio per la capitale d'Italia, le agenzie ufficiose nel frattempo continuano a spiegare il punto di vista governativo e a chiedere maggiore comprensione da parte del paesi esteri. Pro e contro i contingentamenti «La Germania poteva e può attendersi — scrive la Corrispondenza politico diplomatica tedesca — appunto dai paesi con cui sta in relazioni politiche amichevoli uno spirito di comprensione per la sua speciale situazio. ne, sopratutto per il fatto che in fondo il primo passo sulla via di queste limitazioni delle importazioni non l'ha fatto la Germania, ma essa lo ha lasciato fare proprio ad altre Potenze che finanziariamente ed economicamente sono ben lontane dal trovarsi nella sua situazione. Speriamo perciò — conclude — che portino a un buon successo le trattative che si stanno iniziando in questo momento a Roma, e che siano anche eliminate le difficoltà improvvisamente sorte da parte del governo italiano, e che anche l'Olanda dimostri maggior comprensione per noi nell'ulteriore decorso delle trattative e che tutte quindi si concludano col successo medesimo col quale si sono concluse le trattative col Belgio ». Si è riunita intanto oggi la commissione centrale dell'importante Lega dell'industria e del commercio sotto la presidenza del suo presidente Grund, e ha esaminato la politica economica del governo di cui ha lodato i principi! animatori e le misure prese con l'ordinanza economica e sociale per ravvivare l'economia e tentare di assorbire una parte della disoccupazione a mezzo di una migliore e maggiore distribuzione del lavoro, e la riduzione delle ore lavorative settimanali. L'assemblea ha quindi invitato I suol associati ad approfittare in larga misura delle possibilità offerte dall'ordinanza governativa cooperando cosi alla sua applicazione effetti. espresso il parere che profondamente contrarie all'obiettivo ultimo di questa politica e dell'ordinanza, quello cioè di ravvivare l'economia, sarebbero e sono le misure di limitazione delle importazioni dall'estero che porterebbero, cosi come stanno le cose e come I fatti dimostrano, a una corrispondente e forse più grave diminuzione delle esportazioni tedesche In seguito alle inevitabili contromisure dei paesi esteri colpiti. Tale ripercussione alla fine sl ripercuoterebbe non solo in danno diretto dell'industria, ma anche in dan. no indiretto dell'agricoltura stessa. Il problema di mantenere viva la quantità di lavoro per l'estero non può essere oggetto di ideologie o di altro, ma è una necessità reale. Il governo deve trattare questa questione dal punto di vista nazionale della conservazione del lavoro, tenendosi lontano da sempre ingannevoli frasi fatte. .one e a realizzarne i benefici^.r^e5?ef_J^J.iu!?^Hugenberg e Von Papen Per contro una voce, anzi un coro di voci non solo favorevoli a quello che già si è fatto o tentato finora in materia di contingentamento ma esortante a fare anche di più, viene oggi da una assemblea di capi del partito tedesco-nazionale in vista della campagna elettorale, In cui hanno parlato varii oratori influenti del partito, e primo il suo capo dottor Hugenberg. Estata esaminata In questi discorsi tutta la politica del Gabinetto von Papen di cui Hugenberg ha messo in evidenza il grande merito storico di aver liberato la Prussia dal marxismo senza spargimento di sangue pur non negando l'innegabile e cioè che in materia molto, e forse di più c'è ancora da fare. Hugenberg, come gli altri oratori, ha insistito sulla conecessaria continuazio ne e accentuazione della politica a fa vore dell'agricoltura di cui non si è cheall'inizio, seppure il provvedimento suiLUino-^ti rfà se<mi un nrimn nntn. il Rohr-Demmin, ha rincarato la dose ie risorse della produzione agricola del paese siano sfruttate fino all'estremo. I contingenti attualmente progettati, ha esemplificato, riguardano soltanto un terzo delle importazioni agricole dall'estero, il che vuol dire che c'è da provedere ancora per altri due terzi. II capo del partito ha quindi chiesto al governo di von Papen la riforma dell'economia, la riforma della Costituzione, la completa epurazione ammi nlstrativa e burocratica. Ha chiesto che, senza indugio, sia ripudiato tutto lquanto rimane della politica di socia- lizzazione tentata da Brtlning, e circa il problema del regolamento dei debiti privati della Germania ha chiesto una decisione autonoma de! governo del Reich. E' quindi passato a polemizzare coi nazional-socialisti di cui ha deplorato che dopo aver lungo tempo combattuto coi tedesco-nazionali sotto l'unica bandiera « nazionale » essi l'hanno poi disertata per darsi al socialismo puro, contro il quale — ha detto — si Infrangeranno. G. P.

Persone citate: Rohr-demmin, Von Papen