La musica nel "Maggio fiorentino,,

La musica nel "Maggio fiorentino,, La musica nel "Maggio fiorentino,, Opere e concerti nel Politeama rinnovato e nella sala bianca di Palazzo Pitti -- Shakespeare e Mendelssohn nel giardino di Boboli - Il Congresso internazionale -- La Mostra della liuteria FIRENZE, ottobre, ira« Maggio musicale fiorentino ». AtNome più puramente toscano e fio-|ticrentino, e più evocatore e augurale, non **poteva esser dato alla festa dei suoni ste dei canti, che, cominciando il ventidue,tadel prossimo aprile, durerà quarantacin-L que giorni, e, accrescendo l'interesse *,della « Primavera fiorentina ». chiamerà ! " qui gente del contado (si pensa ai mag- 1J.tgiajoli e ai raaggianti del tempo anti-jdi co!) e di tutta Italia, e anche di fuori, faper quelle manifestazioni che più lar- tagamente riflettano le luci della cultural "«internazionale. Sarà una festa aristocratica e insieme popolare, seppur non s'avveri intiera la tradizione: Da poi che di maggio siamo Canti e balli noi facciamo. Mancherebbero le danze, o almeno non ho sentito parlarne, fra le molte cose che son già decise. Certo si compirà la strofa: « Lasciam ir malinconia... Que: ch'à esser convien sia... ». Una festa senza mediocrità, senza eccentricità. Arte sana e lieta. Una rassegna di musiche gustosamente scelte, saggiamente disposte, che non avrà la gravezza di Prcerte esposizioni dimostrative, e tutta- devia risulterà illustrativa e istruttiva. 3UNon cose nuovissime, comunque siano, |e ■ mnadi deorcotuscgiprdepuma, fra le nuove, le migliori, le più belle. Non festival, parola usata a designare più brevi periodi festosi e cicli d'una determinata tendenza; « Maggio musicale ». Carlo Delcroix, che lo ha pensato come la manifestazione caratteristica, rappresentativa, di Firenze, (mentre le altre grandi città, ricche di tradizioni e di tesori, Roma e Venezia, hanno le loro periodiche mostre), e ne propugna le sorti con la pertinacia e l'entusiasmo che gli son proprii, non vorrebbe mai cangiare un sì bel titolo. Il quale Maggio, bisogna subito aggiungere, è divenuto possibile in Firenze, poiché Io stesso Delcroix, avendo collaboratori i migliori e più autorevoli fra i concittadini, die' dapprima vita e certezza a quella istituzione orchestrale, ormai vanto italiano, che è la Stabile fiorentina, organizzata, diretta, controllata da un artista qual'ò Vittorio Gui, e promosse, in seguito, e consolidò l'Ente del Politeama fiorentino. Da tali radici, piantate con artistica probità, austerità, competenza, fiorisce il Maggio. Trentasette saranno le manifestazioni teatrali, sinfoniche, da camera, oltre j le teoriche e accenneremo più avanti ninodaBlmbemdeneinsirytiinGzeroleprorRpeGbotodocumentarie, alle quali,™'soOttocenlo teatrale Quelle teatrali, miranti al compiaci- peAlei temento d'ogni categoria d'ascoltatori, e|svperò non eccezionali, saranno iniziate cil 22 d'Aprile con La Vestale di Sponti- I Sni e termineranno alla fine di maggio. lSUSei opere, tutte dell'Ottocento, forti e fenobili; quattro direttori d'orchestra, ptutti di primissima linea, De Sabato, taGui, Marinuzzi, Serafini scenografie 6 speciali; cantanti, fra i più convenienti | n a e e a e o a i i , a , i i e o e i e a n a o i a a n di a o alle singole opere. Alla Vestale, disetta da Gui, seguiranno la Lucrezia Bornia 'di Donlzetti, diretto da Marinuzzi, il Wabitcco e il Falstaff di Verdi, concertati l'uno da Gui, l'altro da De Sabata; La Cenerentola e / puritani sono stati affidati a Tullio Serafin. Essendo prematuro dar notizia della distribuzione delle parti, cui provvede G. M. Gatti, il Segretario generale del « Maggio », è possibile invece accennare alla inscenatura delle opere, cui attenderanno pittori o architetti, incaricati altresì di coordinare artisticamente le scene, i costumi, gli attrezzi, le luci. Fatta eccezione per il Falstaff, di cui la inscenatura moderna e minuziosa sarà serbata quale Boito e Verdi la prescrissero, li altre opere verranno realizzate senza preoccupazioni di ricostruzione o verità storica o realistica, ciò che sarà argomento di curiosità e di discussioni assai interessanti e vivaci. Ciascun pittore farà a suo talento. Il Casorati ha preparato per La Vestale bozzetti a colori neutri, che le luci variamente ravviverav.r.o e determineranno: egli si gioverà largamente dell'ampio panorama della cupola Fortuny. Mario Sironi, l'autore di Meriggio e di Famiglia, provvederà alle scene della Lucrezia Borgia. L'architetto Aschieri eleverà antitesi di volumi e di masse per il Nabucco. Il pittore Oppo tratterà alla sua maniera gli interni della Cenerentola. E Giorgio De Chirico rinnoverà, in un certo senso, la tradizione della scenografia dei Puritani; dipingerà su i fondali gli elementi mobili, la luna, il sole, le nuvole, e giuocherà intensamente con le luci, in modo pittoresco. L'esecuzione di tali scene è già stata iniziata nel laboratorio fiorentino del prof. Donatello Bianchini. Anche i costumi e gli rttrezzi saranno espressamente allestiti. Rappresentazioni all'aperto Il Politeama fiorentino ospiterà cinque delle sei opere. Alla Cenerentola meglio s'addice la piccola Pergola. Esso, che finora è stato ricordato come il più vasto in Italia, sarà fra uno o due mesi celebrato come il più capace e anche il più moderno. E' stato infatti del tutto rinnovato. Conservate le fonda mentali strutture architettoniche, ogni parte accessoria venne mutata a scopo di ulteriore ampliamento e di maggiore comodità. Il palcoscenico, poi, ch'era assai vecchio, è ora riccamente attrezzato, così come ha suggerito l'esperienza degli impianti provati alla Scala e al San Carlo. Abbandonato il meccanismo che sposto il piano dell'orchestra, addi¬ mostratosi inutile, è stato fra l'altro ap- invfeiodprVtrgprttfnScBmtpdtpmdlirnlvspdmssagLRècmcdutrsmzplicato il nuovo modello della cupola Fortuny, il quale consente una perfetto conciliazione dell'uso delle luci diffuse con quello degli scenarii. Ma del rinnovato Politeama si parlerà un'altra volta. La sua compiutezza sarà dunque messa a servizio del « Maggio », per la stagione teatrale, di cui ha la presidenza il Duca Simone Velluti Zati di San Clemente. Alle sei opere son da aggiungere due spettacoli all'aperto. Una sacra rappresentazione del Quattrocento, non ancora definitivamente prescelto, sarà probabilmente svolto davanti alla chiesa di S. Maria Novella. Nel parco di Boboli sarà recitato il Sogno di una notte di messa estate di Shakespeare, nuovamente tradotto per l'esecuzione teatrale, accompagnato dalle musiche vocali e orchestrali di Mendelssohn. E tale parte musicale sarà concertata e diretta dal maestro Fernando Previtoli. La rappresentazione, curato da Guido Salvini, si svolgerà a ridosso della fac ciata interna di palazzo Pitti. Questa re a1.sterà del tutto buia, durante i primi Ti quattro episodii, per i quali basteran no sobrle e fantastiche decorazioni, co- Morate da riflettori. Improvvisamente il | luminato, all'ultimo atto, palazzo Pitti appresenterà U palazzo di Teseo ad Atene, fungendo da elemento prospet- co e attivo; dalle finestre delle stan*• Pur esfe, "luminate, apparirà la molstudine del seguito di Oberon e di Tia^ comparse e fiaccole, Dei singoli concerti sarebbe prema,™p",*reI; Saranno orchestrali, direi" f » De Sanata, Gui, e da altri, al Po.teama- e ta °am,era' "ella ??,a blaja™ i Palazzo Plttl- Come fu detto, constoanno dl musiche non d'eccezione e solanto curiose, ma moderne, di generale «eresse, d ogni paese. Teorie e pratiche Carattere spiccatamente internazic* Pr°blemi della cultura e nelle attualità della meccanica. Cinque giorni di collo3U1' 01 scambi di pensieri, di relazioni; queste saranno brevi, al più di venti minuti, e, stampate per le comunicazio- aie e culturale assumerà il Congresso i musica, che, posto sotto la presienza di S. E. Ugo Ojetti, è anch'esso rganizzato da G. M. Gatti. Sarà uh onvegno di pura cultura e di intelletualità, senza finalità utilitarie, senza copi sindacalistici, senza ordini del giorno; e non perciò distaccato dalla pratica della vita. Il momento presento dell'arte musicale verrà lumeggiato dal punto di vista estetico, esaminato nel ni, verranno poi raccolte in un volume. Fra i compositori stranieri hanno finora aderito al congresso, che durerà dal 30 aprile al 4 maggio, Bartok, Block, Dukas, Elgar, De Falla, Hlndemith, Kodaly, Ravel, Roussel, Schonberg, Sibelius, Stteuss, Strawinski, Szdmanowski. Fra i relatori, Guido Pannata considererà l'estetica e la critica musicale nell'aspetto filosofico, e Gaetano Cesari n quello storico; della pratica professionale della critica discorreranno Henry Prunières, l'inglese Holl e alcuni critici tedeschi. Il tema della creazione e nterpretazione sarà trattato da G. M. Gatti, da A. Parente e dal De Schloezer. Largo dibattito, sul teatro; numerosissime le relazioni di indole generae e particolare. Interloquiranno rappresentanti di varie nazioni sulle più originali tendenze contemporanee; G. Rossi Dona per l'Italia, A. Machabey per la Francia, Alfred Einstein per la Germania. Tre russi, fra i quali Gleboff, recheranno informazioni dello stato dei teatri bolscevici. Degli stili vo- ™" ln ™pP°Lto '*"a, cultura tratterà il sottoscritto. P. Bekker e altri si occu- peranno dell' organizzazione teatrale. Altri temi, la moderna meccanica. Sule possibilità della radio parleranno il tedesco Butting, ii francese Coeuroy, lo svizzero Mooser. Sul cinematografo il colacicchi, M. Mila, Roland Manuel, Sul grammofono il Vuillermoz. Infine, SUgli scambi culturali internazionali rlferiranno A. Casella, l'inglese Dent, il prunières, l'austriaco Paul Stefan. E tale e]enco di noml e di argomenti non 6 peraitr0 completo, Questo congresso, ricco di temi e dl cora precise. interesse, che si svolgerà in Palazzo vecchio, sarà integrato da alcune conferenze di più vasta risonanza, nel faione dei Duecento. Ildebrando Pizzetti dirà delle relazioni della musica con la parola. J. Dent riferirà « come ' uri "europeo vede la musica attuale ». Paul Valéry e Franz Werfel toccheranno altri argomenti. Istramenli preziosi Proprio in questi giorni il Segretario generale va organizzando un altro importante elemento del Maggio. Una rara mostra di liuteria italiana. Strumenti ad arco antichi, circa centocinquanta, e moderni, una quarantina, scelti fra i più tipici e preziosi, costituiranno un quadro delle grandi scuole dal Seicento a oggi, presentando le più spiccate caratteristiche della liuteria ci» Brescia, di Cremona, di Venezia, di Roma, di Napoli, di Firenze, del Piemonte. Si vedranno i pezzi più significativi per la fattura, i modelli, le vernici, le dimensioni. Musei regionali, conservatorii, collezionisti forniranno tali esemplari. Anche dall'estero verranno strumenti insigni, inviati da raccoglitori o da mercanti, quali lo Hill di Londra, l'Hermann di Berlino, l'Hug di Zurigo, il Warlìtz di New York. Non mancheranno esemplari notevoli per l'imitazione dei grandi tipi, e una serie di Vuilleaume. Accanto agli strumenti, nelle vetrine., si vedranno gli archi dei varii secoli, quelli meglio rappresentativi del progresso della tecnica. Sulle pareti delle stanze del Quartiere degli elementi in Palazzo Vecchio, dove tale mostra avrà sede, saranno distesi arazzi e stampe, recanti disegni di strumenti ad arco; e l'iconografia verrà accompagnata da un saggio di bibliografia. L'esperto professor Giulio Pasquali, del R. Conservatorio di musica di Firenze, è stato designato a vigilare su tale eccezionale raccolta, di cui si serberà memoria, grazie alla pubblicazione di un catalogo adorno di immagini colorate e di notizie storiche, sì da costituire come una monografia della storia della liuteria italiana. E' allo studio, infine, un'altra interessante attrattiva, quella d'un concorso di canto, che, svolgendosi con norme severe e illuminati criterii di arte, resterebbe perciò distinto da altre iniziative affini e promuoverebbe studii e attività nel campo teatrale e in quello della musica da camera. Essendo tuttora oggetto di esame, non convieneparlarne. Così come non abbiamo riferito altre notizie accessorie o non an-E' considerevole che tanti avvenimenti sieno già stati definiti, sette mesi avanti il Maggio. Preparazione, organizzazione: garanzie di successo. A. DELLA CORTE.