Un sogno sfumato

Un sogno sfumato Un sogno sfumato Piccolo romanzo cominciato in una sala di cinematografo .e concluso in una bottega di barbiere - I risparmi sacrifica ti per Dna speranza - Bratta sorpresa Una curiosa avventura è accaduta recentemente ai danni di una bella ragazza torinese, dalle guancle rosee e dai capelli bruni. Questa gentile signorina a nome Palmira, aveva già avuto occasione in passato di esperimentare la potenza ed il fascino delle sue pupille, sui cuori maschili, e benché assai giovane, aveva in precedenza intrecciato un idillio che non aveva avuto esito fortunato e si era poi conchiuso in una separazione. La ragazza però era guidata da buoni principi e non amava per il suo stesso carattere tranquillo, e per le sue abitudini laboriose, le avventure irregolari che obbligano ad una vita troppo movimentata per chi desidera, anche in amore, il tran-tran quotidiano da alternarsi alle ore della mensa ed a quelle del lavoro. Era insomma Paimira, a prima vista, colei che si può definire l'ideale delle ragazze da marito; e rappresentava, dopo tutto, anche per chi desiderasse unire l'utile al dilettevole, ciò che si dice un buon partito. Svelta, attiva, intraprendente, Palmira, pensando al sogno da lei lungamente accarezzato di potersi un giorno o l'altro fidanzare e sposare con un uomo che non le facesse trascorrre l'esistenza turbolenta del suo prio amore, aveva con pazienza e con atica accumulato, soldo per soldo, una iccola sommetta che aveva poi depoitata mediante un libretto di risparmio. Nel frattempo, essa continuava a lavorare per mantenere se stessa, ed un piccolo bimbo che era l'unico ricordo rimastole dell'antico idillio troppo giovanile. Ricordo tuttavia abbastanza importante, per tenerla occu- vuoto'ènelenttva in fondo al cuore."^ un gi0rn0) al cinematografo... si sa che le sale degli spettacoli ci nematograflci hanno non solo le virtù pata e per allontanarle dalla testa quei capricci che una giovane poco più che ventènne avrebbe avuto pure diritto di lasciare circolare per il suo cervello. Un giorno, al cinematografo L'esistenza di Palmira, procedeva cosi tranquilla e relativamente sere na, ma senza allegrezza e senza speranza. La ragazza sentiva che dopo tutto qualcosa mancava alla sua felicità Il pensiero di lavorare per il suo bambino non le era sufficiente a colmare il di fare ammazzare il tempo o schiacciare un sonnellino, o appassionarsi alle vicende di un film, ma anche a volte di intrecciare più o meno innocui flirts, che quando non sono innocui, possono divenire fatali. Il flirt iniziato dalla bella Palmira, In un cinematografo di via Garibaldi, fu della seconda specie. L'uomo che essa incontrò durante le esecuzioni di un film di cui essa per quanto faccia non ricorda l'argomento, era un giovane di apparenza distinta, di modi cortesi, di aspetto simpatico, accanto al quale essa provò l'impres- sione di annoiarsi un po' meno di quan- to le era accaduto sino allora. Dappri- |ma non furono che passeggiate senza mèta e senza inconvenienti, poi, se la Imèta non fu raggiunta, furono raggiun-1ti molto presto gli inconvenienti. Ma |questi erano celati nelle insidie di una jluce così dolce e così rosea che l'astuta1Palmirai a malgrado della sua espe- rienza e del suo buon senso, cadde nel-!■ l'inganno ad occhi chiusi, come una collegiale al suo primo incontro con un uomo. Senza quasi rendersene conto, essa si lasciò circuire ed accarezzare dalle belle parole del giovanotto che le dimostrava una passione senza limiti e le prometteva lunghi viaggi sul velivo lo dell'amore, nel cielo della eternità: eternità da innamorati! Tuttavia la ragazza, per un suo ri¬ tegno naturale e per la prudenza insi ta nel suo temperamento, non si lasciò convincere da certe proposte... romantiche di lui. Allora vennero, prima timide, poi mormorate sottovoce, come in un bis hig re di matrimonio. Alla parola « matrimonio », qual'è il cuore di fanciulla che non si apra sim Pat1»™61116 alla speranza? Per la Palmira, poi, queste quattro sillabe irresistibili avevano un suono particolarmente caro. Non raDpresentavano for- « ef « giunto la mèta rea- l'zzata' la situazione sistemata per sè e per il suo bambino ? Rosee prospettive . *T ^ *^ ". A ciò si aggiungevano ì teneri sentimenti che essa nutriva per quel bel giovanotto che aveva saputo insinuarsi nell'animo suo con la grazia dei modi, . ..... ? , . . ' U orlo della conversazione e la serietà delle promesse. Così, parlando di noz- ze, e progettando di future felicità, i de prolungarono le passeggiate quoti ... * „ „„„ *A„„£Zai A,f^n„ Ilo che sgorgasse timoroso dal cuo-1infine aperte e decisive le proposte * A c diane c finirono per fidanzarsi di fron- te- a se stessi, giurando di sposarsi non appena il giovane avesse compiuto n piccolo miracolo dl trovarsi una ocupazione. L'avvenire sembrava sorrl\ * . nroc,etti dei due Lei era unablde,e.al P™D .Qel °ue- ^ ' , a un at" le stiratrice e si era formata, lavorando in casa, una buona clientela, lui diceva di essere un abile parrucchiere, ma non tale, ohibò! da doversi abbassare alle semplici mansioni di garzone, bensì destina\o a lanciare un nuovo negozio oa « coiffeur » con relativo gabinetto per signora, confortato da tutte le possibl utà dl ondulazioni presenti e future... _ . ., , ,,, E, tra una stirata ali amido, ed una <- ondulation Marcel », la coppia prometteva a se stessa, di tirare innanzi, bambino compreso, una vita di delizie „__,„ uta e ai eomop.ua. — ^ntre aspettiamo — disse un giorno il fidanzato alla sua bella — oc- ljCOrrerà che io faccia conoscenze, mi'Uvvir-ni a oualcuno uer cominciare ad avvlcau a qualcuno per cominciare ad,accaparrarmi, amia volta, una clien-,tela. Oggi, per esempio, debbo trovar- ™i i,, im caffè D8r aUacciare imoortan 'mi in un cane per aimeciare imporcan- con un tale Che mi ha assi- ti relazioni «irato il suo appoggio: e per andare a ™ *«_^C". fi^.C ™i _ Ivormoeeio .*"^S| r caffè, e non far brutta figura, mi occorrono dieci lire. Palmira, lieta di poterlo aiutare, gli diede dieci lire e venti baci. Il giorno successivo, la riunione con l'uomo dal niitnwvnlo ora rmr," nifi ,„!autorete era non più in,un caffè, ma in una trattoria, e furono necessarie altre dieci lire. Per farla breve, a base di cinque o dieci lire al giorno, il brillanto zerbinotto ottenne per un certo periodo di tempo imprestiti quotidiani dalla sua bella, Ma venne finalmente il giorno in cui la bottega fu pronta per aprirsi al pubblico. Mancava soltanto... una bazzecola: poco più di un migliaio di lire per le spese di avviamento. La donna pensò allora al suo libretto di risparmio ed alle 1200 lire che aveva depositate. Senz'altro, dopo essersi fatta promettere per la millesima volta il giuramento tante volte ripetuto del matrimonio da celebrarsi non appena gli affari del negozio avessero cominciato a prosperare, consegnò all'amato bene (sempre a titolo di prestito) tutto ciò che possedeva, frutto dei suoi faticati risparmi. Un'ondulazione impressionante E, finalmente, il negozio si apri. Per consiglio del fidanzato che diceva di voer dare alla bottega carattere della più rigida severità, la ragazza non si fece vedere per alcuni giorni nel negozio, di cui si sentiva giustamente la futura proprietaria. Ma, dopo qualche giorno, avendo visto diradarsi le visite del fidanzato, giustificate naturalmente da ragioni di lavoro, ed avendo bisogno assoluto di parlargli, entrò improvvisamente nel negozio, e non avendovi trovato l'amico, si introdusse nel retrobottega, dove sorprese il giovane occupatissimo ad ondulare i biondi capelli di una gentile signorina. Ma il fidanzato non la vide, ed anzi stava compiendo con tanta cura il suo lavoro, che lo mani, invece di ondulare, avevano tutta l'aria di accarezzare la bella capigliatura della cliente. La stiratrice rimase perplessa e chiamò due o tre volte a voce alta il suo amico per nome. Quegli, però, assorto evidentemente nel capolavoro che stava eseguendo, non udì. Palmira allora fu costretta ad avvicinarsi ai due, e si accorse quindi che si trattava di un tipo di ondulazione a cui lei sola credeva di aver diritto. Seguirono proteste che furono tuttavia subito troncate dall'uomo, il quale avvertì la ragazza come nel suo negozio fosse padrone di agire come meglio gli piacesse e che la scel- 1 ta del genere di ondulazione da faxe ad- 'M ,, 6.. u. ... .... - \le clienti spettava soltanto a lui ed al- | l'arte sua. — Esci — gridò alla ragazza — e non mettere mai più i piedi nella mia j bottega! — Esco — rispose la stiratrice — ma saprò io pettinarti a dovere! Da quel momento, però, un gran gelo si fece strada nel cuore della donna, là dove prima era il calore ardente della passione; e vigilando nascostamente sulle vicende del negozio e del relativo proi^etarfo^sTaccoWe^ to'woSto'cliente del suo fidanzato non si era ac¬ contentata di una sola seduta e che l'ondulazione era divenuta permane» te... Tanto permanente che la biondina non ^ piu uscita dalla bottega, rimanendovi come padrona nel posto che avrebbe dovuto invece occupare Palmira. ciò bastò per trasformare i teneri sentimenti della giovane donna in un aspro rancore, misto a propositi di vendetta. Ed in questi giorni Palmira, con molta mestizia, ma con l'animo deliberato ad agire, si presentò nello studio dell'avvocato Vallauri del- la nostra città, e fece la narrazione che , noi abbiamo riprodotto chiedendo di far |valere le sue ragioni. I L'avvocato si riservò di deliberare e, I nel frattempo, per appurare i fatti, in- ... „ r .' , \5 „, vitò a colloquio il barbiere. Ed ora, qua- | le sarà la risposta dello specialista in'nndnla7inni' 1 Grave infortunio di un operaio In un reparto di uno stabilimento industriale di corso Mortara è avvenuta nel pomeriggio di ieri una grave disgrazia. Un motore a nafta, per cause non I ancora accertate, è scoppiato investen- |do con una enorme fiammata e pezzi di;ghisa un motorista, certo Umberto Ci- i notti, di 29 anni, abitante in via Pier FVirriinnrn filvi 2 TI rli<jp-rn-7inrr> oro. vementff erito? ^^S^t'aS fcPnvo dl sensi. Egli veniva prontamen-1 ro orìonnìion Hi n filini nnnr 11 n ninni I ^.Scuola per Impiegati ed Aspiranti ad impiego da esso autorizzata una serie-te soccorso da alcuni operai e quindi,1 con l'autobarella dello stabilimento, trasportato all'Ospedale San Giovanni. Qui il medico di guardia, dott. Cassini3, gli riscontrava ustioni di primo e secondo grado alle mani e alla faccia, ferite lacero-contuse al polpaccio sinistro e abrasioni e contusioni multiple. Iniziative culturali per i dopolavoristi Aderendo alle molte richieste pervenutegli il Dop. Prov. comunica che in principio d'ottobre avrà inizio presso la di corsi di lingue (francese, inglese, tedesco e spagnolo), di stenografia, dattilografia, corrispondenza commerciale ecc. L'iscrizione a tali corsi è gratuita per i dopolavoristi e le tasse di frequenza sono ridottissime: a quanti poi dioessi si distingueranno per diligenza e profitto verrà concessa la totale dispen- ; sa da esse. Gli interessati possono chie- i jCERCARSI: un operaio turnista per im- pianto forni industriali capace eseguire la-1 vori su qualsiasi disegno; un falegname|ebanista: un tornitore in lastra; un aiuto' tornitore 18-20 anni; un garzone muratore non inferiore 16 anni: un ragazzo 12 anni; una lavorante sarta uomo a^slemista; una. lavorante per maniclio e colli; tre donne' lavoranti esterne, per tasche, foderaggio ' dere lo speciale programma di detti corsi al Dop. Provinciale (corso Vittorio Emanuele 73 ). Per la Mostra d»lla meccanica Si invitano tutti gli Artigiani che non hanno ancora inviato la loro adesione alla Mostra della meccanica, a volersi presentare oggi stesso Mia Federazione Artigiani (via Verdi, 11) per ottenere le speciali agevolazioni concesse agli artigiani associati. Si avverto inoltre che nella giornata di oggi 4 ottobre, scade i) termine utile per la presentazione delle adesioni. Collocamento di mano d'opera ed assiernista: un apprendista sarta da donna: una lavorante sarta provetta oc- chiflli a macchina; due macchinista sella- iC; una apprendista 14 anni per commis-'sioni; due apprendisti- per stabilimento 15. 18 anni rpbustc; una lavorante sarta uomo provett,jg(-inia. lavoranti provettissime per induménti militari; una macchinista ma- glierlc macchina rettilinea; una modista maKazziniera.

Persone citate: Vallauri

Luoghi citati: Mostra, Palmira