Gli "squadroni" cercano il loro assestamento e intanto chi decide è il «fattore campo»

Gli "squadroni" cercano il loro assestamento e intanto chi decide è il «fattore campo»L'APPASSIONANTE INIZIO DEL CAMPIONATO DI CALCIO Gli "squadroni" cercano il loro assestamento e intanto chi decide è il «fattore campo» pv>~ò" in "una" cavernaUCè%innovare"ìSe ci fosse un solo intenditore dicose sportive, che, un mese fa, avessesaputo dire la clasisfica della terzagiornata di campionato, tale e qualecome l'hanno ieri pubblicata i giornali,questi potrebbe rinchiudersi in'un tem- tasti, superandone la fama, dell'oracolo di Delfo e della Sibilla di Cuma. La maggior parte, se non la totalità delle previsioni, anche più solide e ragionate, è miseramente crollata di fronte alla balzana piega delle partite di queste prime domeniche. E' cosi che ogei troviamo la Juventus e la Fiorentina, squadroni tabù fino alla vigilia del torneo, all'undicesimo posto a pari punti con Bari e Pro Vercelli, superate dal neo-promosso Padova e a ben quattro punti dalle capolista. Per contro, troviamo Genova e Torino (chi avrebbe giurato tre settimane fa ad occhi chiusi su «rosso-blu» e «granata»?) sempre in esta e a pieno punteggio. E poi provatevi a parlare di regolarità e di chiarezza nel campionato: questo è abracadabra bello e buono, sciarada enza soluzione, mentre lo specchio delle classifiche batte da lontano, in atto di Incognite ' misteriose, qualunque quadro di parole incrociate. Rinunciando, pertanto, a cercar di vedere nel futuro, voltiamoci indietro diamo uno sguardo alle cose più ineressanti provocate dalle partite di omenica scorsa. Due rilievi generali si presentano er primi: la vittoria della maggior arte (la totalità meno una: il Paermo) delle squadre ospitanti e la carsa qualità del gioco esplicato nella generalità delle partite. L'avere nesuna delle compagini vinto fuori casa imostra ancora una volta la grande mportanza del « fattore campo », di uel « fattore campo » che dirtene addirittura preponderante in principio i campionato, quando i differenti grai di forma delle squadre rendono meo nette le differenze di valore e di classe». Quest'anno crediamo, però, ealmente ad un aumentato equilibrio di valore tra le varie squadre in conronto allo scorso anno, equilibrio che. orne già facevamo osseravare la setti™a_na f5_orsa: sL1?a?_if.?sta. a?.SÌlci„„ Equilibrio di valori Rimane ora da vedere se questo quilibrio è provocato da un aumento i valore delle squadre minori o ad na diminuzione di forza di quelle maggiori. Stando alla qualità del gioco volto domenica sui nove campi d'i- ltre fome e che tova ila sua dimotazione nella classifica. alia che hamno visto partite di serie A, si dovrebbe propendere per il seondo corno del dilemma. A questo unto, però, intervengono le precarie ondizioni di forma di molte delle quadre maggiori a diminuire tale pes- imistica impressione. Sta di fatto, ertanto, che si gioca male in questo nizio di campionato e che giocamo male tutti, grandi e piccoli. Tale peg- STà ^c>tSiató rvStoTa afìHMdone *-o-n«« m«-r Hivnntnr anettici. ioramento del giaco non si deve solo ttribuire alla scarsa « forma » di paecchie squadre, ma anche ad un senso i disinteresse e di tranquillità che è un o' nell'animo di tutti i giocatori. Non i è forse sempre detto che il camionato, sia per la vittoria come per le etrocessioni, si risolve nel girone di itorno? A che vale, quindi, impenarsi troppo adesso che la strada è ancora così lunga?! Sta di fatto che i partite tirate proprio a grande anatura finora non se ne sono viste anora. Intanto i « tifosi * si tengono la tanno ouasi per diventar scettici Tutte queste sono parole, passiamo - buoni, finora . _ n ra ai fatti. Di tati ,_c Genova hVne ha r^iz^^i|»\^niea sS Torino, che,_ &^™£W*^jm oro campo nanao ^"u°^^e°te S^.i^gg* la°S^punteggio. \Tf"granata» contro!la^Lazio, che i rosso-blu » contro il Casale non han— "Tr"-" 7,nV<. eccessivao, pero, fornito una P^* *c??ffiv*5 mente brillante. Pare, siano stati d arecchie linee inferiori aUe esibizioni m v,oi n-innn fornite nelle urline due do- enziale. Il Torino, davanti al suo pubblico ha giocato una partita strana e poco onvincente. L attacco, queu anacco he pareva essere tornato ai tempi mi- H» ™.v,» -~-~z,-Ar, n,1{1ftrn gliori, non ha, pur segnando quaiiro goals, dato un'impressione di troppa fondita7di"suffidénte^anicità/lLa difesa, questo eterno punto debole del Torino, ha rivelato parecchie pecche, anche se ha dato modo di vedere m Maina un portiere di sicuro avvenire. L'unica a posto è fipparsa la linea mediana. I difetti della squadra «granaa » apparsi in una partita di non grande importanza, potrebbero accenuarsi ed assumere una gravità perico0Sa contro avversari di valore supelore alla disorganica Lazio di adesso. siccome contro la partitaidi do menica tanno a favore dei « granata », le prò- fe brillantiSostenute contro Fiorentina Pro Vercelli, preferiamo credere ad un'oscura giornata, più che a reali deficenze II Bologna, ad ogni modo, dia domenica una parola decisiva sul vai0re del Torino e chiarirà tutti ipunl ancora oscuri sulle^ sue possibilità nel presente campionato. La giornata dei meridionali Anche per il Genova un severo col audo sarà la partita col Padova, con uel Padova, che, pareggiando dapprima col Bologna, difendendosi poi co aegiosamente con'-o il Torino, batten-do domenica il Milan ha dimostrato dinon appartenere al numero delle com-parse, ma di essere un'unità piena di^a — mrimlnffii noi.u< qualità e di entusiasmo, pericolosa per ualunque squadrone. Domenica sui tre campi del mezzo giorno c'è stata battaglia grossa e, al ermine delle partite, si sono levati inSff M^^ren^aZSno? &atti lasciato sconfitte, anche se ditretta misura, i terreni di gioco di Ba- ri e di Napoli, mentre il Bologna hadovuto spartire i punti con i palermi-àni in tre sole domeniche di campionato petroniani hanno affrontato, sui lorocampi le due neo-promosse e, sia apadov'a che a Palermo, hanno ottenu-o il medesimo risultato: zero a zero.FV toccato alla vincitrice della Coppacimna di collaudare le possibilità edE Jaiore delie reclute, il collaudo è tor-nat0 a tutto favore di queste ultime,che bisogna dirlo, si sono finora com-portate" assai bene. Il Bologna, pertan-o fa ritorno dalle due gite con due""-Wià^o^a^l^^classifica ce se ne accorgerà man mano che i campi di Padova e di Palermo accoglieranno nuovi ospiti, A Bari la Fiorentina ha dovuto subire proprio allo spirare del tempo regolamentare, il goal della sconfitta. I baresi non scherzano, a quanto pare, e sul loro campo non sarà facile raccogliere i due punti. C'è un «duo» ail'attacco, Marchinnneschi-Giuhani. chenon ha paura delle difese più forti; c'èun portiere, Crebi. che ad ogni -partita a fare cose egregie; ci sono mfine Peruca, Gay e compagni che se la cava- no anche nelle situazioni più difficili, Attenti a Bari, quelli che ancora devono andarci! La Fiorentina ha perso nella ripresa, come ha perso a Torino, " A casa sua, contro l'Alessandria, verso a fine della partita, i «viola» hanno perduto terreno di fronte ai « grigi » che hanno chiuso all'attacco. Forse tutti i giocatori toscani non sono ancora a posto e la squadra risente la fatica verso la fine. La Fiorentina si metterà completamente in sesto nelle prossime partite. In attesa del fiato e dela forma migliore, bisognerà cercare di ener più duro nei finali: come i campionati si vincono nei gironi di ritorno, cosi buona parte, se non la totalità, delle partite si vince nel secondo tempo. Le difficoltà dei campioni La squadra dei campioni d'Italia ha perso a Napoli, battuta da un goal provocato da un attacco di reazione napoletano e segnato da Sallustro, un atleta che, qundo è in buone condizioni di forma, ha un tiro che non perdona. I bianco-neri hanno giocato buona parte dell'incontro all'attacco e la quadra, pur essendo stata sconfitta, non ha lasciato cattiva impressione. Proprio come ad Alessandria: partia buona, giocata in area avversaria, essuna grave falla nè di reparti nè i uomini, impegno di giocatori. Prorio come ad Alessandria: risultato assivo. C'è quasi da pensare che un o di malocchio circoli in casa dei etentori dello scudetto. La situazione ella Juventus, quale risulta dopo le rime tre partite di campionato, non delle più liete, ma non è neppure rave. La Juventus ha avuto in caendario due incontri fuori casa di difcoltà tale come nessuna delle grani squadre ha avuto; i suoi giocatori, noltre, incontrano maggiori difficoltà i quelle dei giocatori di altre squadre er raggiungere la giusta carburazioe, data l'età, non troppo tenera per ei calciatori, della loro maggiorana. All'attacco c'è, per esempio, un Ferrari, che, nonostante la massima uona volontà, gira ancora a vuoto, e un Orsi, che non riesce ad essere uel giocatore pericoloso che è sempre tato; c'è un Sernagiotto, che non ha ncora dato la misura del suo valore eale. Quest'attacco, sospinto dalla meiana, preme contro le linee difensive vversarie, ma non passa, perchè i uoi componenti non hanno ancora uello scatto, quella elasticità, quella rontezza di spirito che portano a senare e che sono attributi essenziali ella buona forma. La Juventus, pur elle sconfitte, ha pertanto dimostrao di avere in sè intatte le sue grandi ossibilità. "Verranno presto tempi miliori. Per chi denunciava una defienza juventina nelle riserve, la buoa prova di Borei II a Napoli può esere una ferma risposta. Il Napoli, pur vincendo per un puno segnato su una reazione, ha dato uona prova delle sue forze. Il comortamento dei partenopei in questo nizio di campionato è eccellente Che ia questo l'anno buono di Attila Salustro e del suoi compagni? Lo dirano le prossime partite, quelle prossime artite che, forse, solo per far restar male i poveri « tifosi », saranno capai di dare ancora i più inattesi risulati. E. A.

Persone citate: Attila Salustro, Sallustro, Sernagiotto