I liberali sono usciti dal Ministero inglese

I liberali sono usciti dal Ministero inglese I liberali sono usciti dal Ministero inglese Le dimissioni di ésDhì respinte - Il sopravvento ài conservatori Londra, 28 notte. vII dramma a Downing Street si è ' esvolto stamane all'ora fissata, secondo! le regole prestahilite e previste. Vi era schi, aH'ultir^sfima ora, profetizzava!ncambiamene -i programma, umilianti j aritorni all'ovile bbondanti passaggi a | ecapo chino sotto 1» forche caudine dei tPatU di Ottawa. Vi è poi stato un ulti-j ztentativo di persuasione esercitato pgiornali sui prù intransigenti fra gli gmo dai attori del dramma. Gli uni sono stati jozmgscongiurati ad accontentarsi delle numerose campali vittorie riportate su tutti ì settori della politica interna ed estera dal novembre dell'anno scorso ad oggi, e quindi a non imporre agli avver- j ta i i l o i e i à e o sari nuove ed eccessive mortificazioni; agli altri è stata, fatta presente l'assoluta necessità di mantenere salda la compagine governativa e di non compromettere, in un momento Internazionale di tanta gravità, il prestigio del governo. A Samuel, la stampa ultraconservatrice, arcifelice in cuor suo di vederlo abbandonare il ponte di comando per tornare a far parte della ciurma, rivolge oggi gli stessi attacchi che scaraventò l'anno passato sul capo di Henderson, di Clynes e degli altri membri del gabinetto laburista, al momento in cui si davano a precipitosa fuga per non trovarsi compromessi dalle misure di economie adottate dal governo. La crisi Dopo un'ora e mezza di discussioni e di scambi di vedute, Snowden, Samuel e Sinclair comunicavano a Mac Donald la loro decisione di dimettersi e uscivano da Downing Street, salutati sulla soglia dagli scatti di dozzine di obbiettivi fotografici. Forse i Ministri liberali si attendevano appoggi da parte dei' Ministri simoniani e laburisti nazionali, .ma essi — a quanto si dice — non hanno aperto bocca. Troppo avanzato era il lavorìo compiuto nei giorni scorsi per la conquista delle poltrone lasciate vacanti perchè esistesse la ferma volontà di trattenere i partenti. Thomas, poi, il più importante membro laburista nazionale del gabinetto, non poteva certamente proporre compromessi, poiché si sarebbero direttamente o indirettamente risolti in una sconfessione del suo operato a Ottawa. Runcimann e Simon avevano da lungo tempo abbandonato alla sua sorte il libero scambismo, e non potevano quindi che disapprovare l'ortodossia fuori moda dei loro ex-correligionari. Dovevano inoltre tener conto della volontà dei membri del loro proprio partito, i quali esigevano una i-iù larga rappresentanza in seno al governo, e una maggiore presa in considerazione delle loro vedute. In lingua povera, erano stati istruiti di montare la sentinella dinanzi alle poltrone vuote. Il Daily Express sostiene oggi che la rivolta dei deputati simoniani è stata niente altro che un «bluff » inscenato allo scopo di forzare la mano a MacDonald e indurlo a offrire ai seguaci di Simon i portafogli di Samuel, di Sinclair e di Foot. Non si può accertare quanto di vero vi sia in questa interpretazione degli eventi da parte dell'organo di lord Beaverbrook, ma che la mano, vra sia stata frustrata risulterebbe dal semplice fatto che le più ambite poltrone rimaste vuote sono stasera occupate da conservatori. Gli informatori ufficiosi narrano poi che nel corso della giornata di ieri MacDonald offrì di dimettersi e di passare le redini del governo in mano di Baldwin. Risulta che la proposta di dimettersi è stata avanzata anche stamane dal Primo Ministro durante la riunione del gabinetto, ma è stata respinta da tutti i presenti. Ur..i seria causa di screzi e di risentimenti è stata eliminata nelle ultime nprnvsnmsscpn0Stnacfntsnv-erbvtditnlquarantotto ore grazie alla decisione. presa dal Primo Ministro di mantenere : sir John Simon al Foreign Office. Si dice, non si sa con quanta verità, che al Ministro degli Esteri sia stata offerta una dignitosa via di uscita dal Foreign Office, mediante il suo ingresse all'Homen Office, ma egli avrebbe recisamente rifiutato il trasloco poiché es so sarebbe stato interpretato all'estero 'quale indizio di un mutamento di rotta !coinvolgente qualche cosa di somiglian-||te a una disapprovazione delle diretti-[ ve imposte dal Ministro alla politica'i estera del governo. , |t H ritorno al governo di partito, has sostenuto in questi giorni "MacDonald, ! dnon potrà avvenire che quando il paeseil'h avrà oltrepassato i marosi della crisi j economica mondiale. Di questa necessi-1 z tà di mantenere intatto il carattere na-:t zionale del governo, MacDonald è oggi'" pia che mai persuaso. E onde misurare h gh eventuali effetti delle dimissioni di J.. ogrgi, egli intende — a quanto si annuii- lzia — iniziare entro le prossime settimane una grande campagna di propaganda in favore del governo. Al sensazionale deperimento dell'en- tusiasmo degli elettori manifestatosi a e nel corso delle successive elezioni sup pletive va rapidamente posto un riparo, e per questo vari membri del gabinetto si recheranno fra breve nei centri vitali del paese per pronunciarvi discorsi e chiarire gli intenti governativi. Si parlava stamane di dimissioni generali dei membri del gabinetto per dar modo a MacDonald di procedere a un lèzppfi. .ssuo radicale rimpasto. Il Primo Mini- : stro però non ha creduto necessario j complicare la situazione politica, ed ha'proceduto oggi stesso alla sostituzio- ne di tre dei seggi lasciati vacanti dat0o„„A, " A. „,5 r'„„trilriairiPi. Samuel e dai suoi amici. Contrariameli- Ute alle previsioni dei giornali del matti- Uno, il portafoglio degli Interni è stato j attribuito a sir John Gilmour, ministro. conservatore dell'Agricoltura. Il porta- foglio dell'Agricoltura è passato in ma- no del conservatore Elite*, attuale sot-tosegretario al Tesoro, e il deputato I simoniano Collins è stato nominato Mi- nistro degli Affari scozzesi. Collins è da jventidue "anni membro del Parlamento I- j-, u:_„ . J„i „„..Mf„ Uh». Ie fu uno dei «whips» del partito libe- rale tradivate. tt t, . ... Non si sa ancora a chi verrà altri- buita la carica di Lord del Sigillo pri lvato. Sembra che essa sia stata offer Ita a lord Reading e da lui rifiutata. Uno |dei candidati a questa onorifica caricaLil quale ha maggiori probabilità di ot- | tenerla è lord Alien, il notissimo orga-jnizzatore laburista, che fu uno dei più]convinti ed entusiastici sostenitori della politica macdonaldiana dell'agosto dell'anno scorso. La sdegnosa lettera di Snowden Com'era da prevedersi, Snowden parte con una sbatacchiatura formidabile di porte sul viso dei conservatori. La lettera da lui inviata stasera a Mac Donald ribocca di fiele e di delusione. fons^cfdi^a^a ^èndajconservatrice ui ™ .Non ho bisogno di dirvi — scrive wden — che rimpiango di essere Snowden obbligato a compiere questo atto poiché esso distrugge la nostra intima associazione politica di quaranta anni e la nostra cooperazione in una opera che ha trasformato gli aspetti partigiani della politica britannica. Ma non posso più, senza perdita di tutto il rispetto che ho per me stesso, rimanere membro di un governo il quale segue direttive politiche che — a mio giudizio — sono disastrose per il Paese, e condurranno allo sfacelo dell'Impero, e che inoltre creeranno serti pericoli per le nostre relazioni internazionali ». Snowden accusa poi di vero e proprio tradimento il partito conservatore. Egli ricorda coma MacDonald si fos.se solennemente impegnato, prima delle elezioni legislative e durante la campagna elettorale, a non diventare prigioniero ^lei conservatori. «Ho accettato questa promessa in buona fede — dice Snowden — e sono tuttora pronto ad appoggiare un Governo nazionale che aderisca a queste condizioni ». Senonchò Snowden aggiunge che non può rimanere membro di un governo il quale intende usare il Primo Ministro e. e : to> economie sono state applicate, ì soc i ed i suoi colleglli quali strumenti perl'esecuzione di una politica interamen- te conservatrice. Per Snowden Io stato di «acuta emergenza nazionale» cheimpose la coopcrazione di tutti i parti- .. - - t, v,;ì.._„i_ s. ——:„ ti è scomparso. Il bilancio è pareggia- e corsi ai disoccupati limitati, la conver- sione del prestito di guerra è stata effettuata e rimosse sono state pure le minaccio al credito nazionale. Il partito conservatore non ha tenu to fede ad uno solo dei suoi impegni. Snowden fa la storia degli eventi dal- o ' l'agosto dell'anno scorso. Dimostra, con a ! citazioni in appoggio, come Baldwin ed-| altri ministri, a varie riprese, rassicu- -[rarono il corpo elettorale dicendo ene il protezionismo sarebbe stato introdot- to solo in seguito ad una esauriente disamina della situazione e dei bisogni del paese. Ebbene, tale disamina non 'hà avu.o luogo. « La inesorabile ingordigia dei prote zionisti — dice Snowden — ha prodotto uno schema permanente di protezio"e la cui appUcazione durante sei mesi ha Muo^ ^P™—^pr^ JKStó cSter^aT^SS'^ il protczioiiio» lo sterile terreno industriale si sono rea- ssdvltcsgNmabPssNfssldbllizzate. Il nostro traffico internazionale è notevolmente diminuito; la disoccupazione è grandemente aumentata, e !a politica del governo ha condotto a rappresaglie e restrizioni ». Non contento di ciò, Snowden afferma che nella sua lunga carriera politica, nulle, ha mai visto di «più indegno e più disonesto » del modo con il quale i risultati della Conferenza di Ottawa sono prospettati dalla stampa conservatrice. Snowden riassume questi risultati e dice: Non potete pretendere che liberi .scambisti aderiscano a tale politica di : umu;azione e di asservimento nazio j naie. La mia lealtà a voi e al Governo 'è stata tesa fino al punto della rottu ra. Il vecchio appello alla subordinatone delle vedute personali agli inte ressi del Paese deve essere rivolto ai U Non gono j ubero-scambisti, ma U Tnry che h:lnno rotto l'unione del Go j vernò nazionale imponendo la loro po. litica per la quale non avevano otte nuto nessun mandato». Snowden termina questo terribile at-, to di accusa contro la destra dicendo ! I che se ne va privo di legami con quàl- siasi partito, ma con la speranza di| jpotere .ancora^servire in una posizio-j Ine politica indipendente le cause alle| Ini.ali nnutirma a ovoHorn nrnm„n.! quali continua a credere per promuo-, vere il benessere della sua Patria. Su ner "-iù identien è il fesfn nplla lime-s P«r Sd=. dieci membri m£ l,et«,a inviata da. dieci membri !ibe-l Irali del Governo di MacDonald. Essai |si ™sJum* '«tta in questa frase: L*™ | ricolo per i migliori interessi dell Tin¬ . .jpero; una deroga dei poteri del Parla-']mento, una barriera alla rimozione Bo'yMfftoSS1' ""una causa probabile di aumentato in. ! cremento della disoccupazione e di torbidi sociali ». Nella loro lettera i deputati liberali fanno una critica spietata e appro-lfondita della politica protezionistica! del Governo e degli accordi di Ottawa. Essi, a loro giudizio, non possono condurre — come già ha detto Snow- j^n - <*e allo sfaccio dell'Impero bri .tannico. Inoltre essi legano le mani al- rtnehilterra alla nrnsqima rnnfo™,» 1 lnSn"terra alia prossima ^onterenza a i a n e e e e r i n o n l o economica, e stabiliscono un program ma d'azione governativa contrario agli interessi del mondo e ad ogni possibilità di riduzione delle tariffe doganali. Senonchò Samuel ed i suoi compagni terminano dicendo che essi intendono appoggiare il governo nella esecuzione delle direttive politiclio riguardanti l'India, nell'adempimento degli impegni assunti nel Covenant della Lega delle Nazioni e del Patto di Parigi, e nella promozione nella più larga misura possibile del disarmo internazionale. Una dichiarazione di MacDonald L'impressione destata negli ambienti politici dalla attera di Snowden è enorme. Nessuno si attendeva che la partenza del Lord del Sigillo privato si producesse con tale una esplosione di risentimento e di amarezza. Stasera Macdonald, non nella sua qualità di Primo Ministro, ma quale membro del partito laburista nazionale dirama una dichiarazione così concepita: « Abbiamo messo mano ad un grande lavoro dodici mesi oi ccr.c. Sapevamo che cosa tutto ciò significava. La r;stessa determinazione di ignorare tur. - |ti glì interessi partigiani che dimoo strammo allora rimane viva in noi. 11 eIlavoro non è compiuto e non potrà es- sere terminato finché, in un modo o in ii-i alf»./-, t,r.« ci Darà vinnH -iA r.i - un altro, non si sarà giunti ad una sistemazione delle riparazioni e dei debi- - latac^e^^°Sdiale c^nornica e . n Ma rivolgiamo oggi agii elettori lostesso appello che rivolgemmo dodici mesi or sono. E cioè diciamo loro che la Nazione ha eisogno di un governo al disopra dei partiti, e che considera-zioni puramente partigiane non posso- no che indebolire la nostra influenza nazionaie nel mondo e costituirebbero d( un colpo al movimento verso la rina- - ! scita mondiale». ei R. P.

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