Il gagliardetto del "Nastro Tricolore" inaugurato alla presenza di S. E. De Vecchi

Il gagliardetto del "Nastro Tricolore" inaugurato alla presenza di S. E. De Vecchi Il gagliardetto del "Nastro Tricolore" inaugurato alla presenza di S. E. De Vecchi o 1 o a i , à - * L'inaugurazione del gagliardetto della Sezione provinciale torinesi' del Nastro Tricolore ha avuto luogo ieri mattina nel Palazzo Municipale. La cerimonia ha assunto particolare solennità per la presenza di S. E-, l'Attisciatore d'Italia al Vaticano, conte Cesare Maria De Vecchi di Val Osinoli, della consorte del Quadrumviro, contessa Onorimi, la quale aveva accettato di essere madrina dell' orillununa dell'Associazione; del Podestà, dottor Paolo Tliaon di Revel, che ne era padrino, e delle maggiori Autorità cittadine che hanno voluto presenziare al rito. Autorità e rappresentanze Agenti municipali in alta uniforme la acra ranestapoin al Hrpigupestare Lpachneco'.raiio disposti sotto l'atrio del cortile] aclore del Municipio, lungo il mon^.nentale scalone e all'ingresso del salone- Dovunque piante ornamentali conferivano festosità all'ambiente. Ad ossequiare S. E. il conte De Vecchi e la contessa, i quali erano accompagnati dal marchese Talamo, consigliere d'Ambasciata, si trovavano il Podestà, accompagnato dal vice-Podestà dott. Gianolio, il vice-Prefetto conili). Scozzarella,' il vice-Segretario federale ing.. conte Alessandro Orsi (In rappresentanza del Segretario federale Andrea Gastaldi), il console generale Oddone-Mazza, l'on. Vassallo, il Preside della Provincia grund'uff. Anselmi, il comm. avv. Bardanzellu, il tenente generale Clemente Perol, presidente onorario del Nastro Tricolore. Nel salone della Consulta, di cui le debepa0^al vororapeRiIdejingeJ poalmtra.gnlumiere ravvivano gli ori e la ricchez-1cai maa eaa t ni d ae i ta a di to la go c no ta aahe re no F a li ael ooni aa, oaauio e. si ha tà diarhe Alsire rila diale za della decorazione, Autorità, personalità e un distinto pubblico salutano con entusiastici alala ! il Quadrumviro le Autorità che prendono posto al tavolo della Presidenza- Un mazzo di fiori, omaggio del Nastro Tricolore, viene offerto alla contessa De Vecchi dalla madre del compianto Balilla Bertiglio, di cui essa reca sul petto la medaglia contenta alla gloriosa memoria. Sono presenti il presidente del Nastro Tricolore, cavaliere Natoli, il segretario capiluiiJ Ferrerò, i vice-segretari Ferrerò e Croci, con il gruppo dei decorati della medaglia d'oro al Valor Civile; i presidenti del Nastro Tricolore « Franco Colombo» di Milano, col. Ciampini; gr. uff. Lusena, di Firenze; capitano Scarpa, di Venezia; cav. Terribile, di Napoli, e il cav. Tedeschi, di Parma. Nella sala le camicie rosse dei vecchi garibaldini si fondono con quelle dei garibaldini delle Argonne e dei « Cacciatori delle Alpi ». Fra le Associazioni combattentistiche si nolano Bersaglieri, nella loro bella divisa coi cappelli piumati o i rossi fez. F.' presente il llduciario dell' Associazione Bersaglieri, S. E. Patini, unitamente al comm. Carena, in rappresentanza della medaglia d'oro on. De Carli, del cav. Moncalvo e del signor Fogliatti; i Volontari di Guerra sono rappresentati dal vice-Podestà dott. Gianolio. reggente la Federazione; l'Associazione degli Artiglieri, dal conte Alessandro Orsi; l'Associazione del Fante, dai cavalieri Bisugno e Battaglini; il Gruppo rionale « Dario Pini », dal fiduciario avv. Ferreltini; ed è pure rappresentata l'Associazione Mutilati di Guerra e la Federazione Arditi. Una selva di labari, gagliardetti e fiamme coi colori d'Italia fanno corona al gruppo delle Autorità. La cerimonia Si inizia la cerimonia: Monsignor Garella, che fu cappellano militare del 3.o Bersaglieri in guerra e della Regia Marina a Fiume, indossati i paramenti sacri, pronuncia la formula sacramentale e asperge di acqua benedetta il nuovo gagliardetto; quindi pronuncia un vibrante e patriottico discorso. Il sacerdote rivolge alla contessa Onorina De Vecchi e al Podestà, madrina e padrino deU'oriflamma, che egli dice simbolo dell'amore, della Religione e della Patria, espressioni di devozione. Acclamato al Re e al Duce, Monsignor Garella invia il suo fervido saluto di sacerdote, di soldato e di italiano al nuovo oriflamma, fra i calorosi applausi dei presenti. Dopo di lui il cav. Natoli rivolge parole di devoto ringraziamento a S- E. De Vecchi, il cui nome onora l'albo dei soci del Tricolore, pel suo intervento alla cerimonia a cui ha conferito una speciale solennità, e ringrazia la contessa Onorina De Vecchi ed il Podestà, che hanno accettato di tenere a battesimo il simbolo dell'Associazione dei decorati al Valor Civile. Accenna poi al fortunato sviluppo dell' Associazione, che, da regionale, si è fatta nazionale, e termina rendendo omaggio al generale Perol, di cui egli dichiara di aver interpretato fedelmente gli alti intendimenti. Rin liccaMdidadeepcoe tiloseradPrnoe todabgLilclearclapcgrtihrmfggeettSdppghasPessvmnovati applausi salutano le parole del'upresidente del Tricolore; quindi si al-tza l'oratore ufficiale, avv. Bardanzellu.| la. af-ì L'orazione dell'avv. Bardanzellu ni, !pe-1 Egli inizia il suo discorso rivolto a li- S E. il conte De Vecchi, di cui, con io- rapida efficace e colorita parola, rie-, is- voca il non lontano passato di glorio-: oo- so combattente e di fascista a cui; sempre arse nel cuore la fiamma del-, grande Idea mussoliniana. Dice che ccanto alle gloriose medaglie di guera il Quadrumviro tiene non meno caa quella al Valor Civile clic si riconette alla tragica aggressione comunia di Casale, che nessun piemontese otrà mai dimenticare. Fu il giorno n cui il conte De Vecchi vide cadere suo fianco i tamburini Struccla c rioglio insieme al giovanetto Scaglio. Egli slesso mischiò il suo sanue con quello dei Martiri immolati er la Causa della Rivoluzione fascia, ed il suo sangue servì ad argina la ipaurosa e rossa marea. L'oratore esprime poi con toccanti arole alla contessa Onorina De Vechi la riconoscenza di tutti i compoenti ia gloriosa Associazione dei deorati al Valor Civile, per aver essa ccettato djessere madrina al gagliar- etto, e aggiunge che nessuno avrei)-1 e avuto maggiori titoli per esserne il Uadrino se non il Podestà. rappresene^^^ Valore, di cui cinque d'oro. L'av- ocato Bardanzellu esalta l'atto gene-'oso per cui anche un modesto ope-jaio vlén tratto dall'ombra in cui vìve er assurgere nella luce della gloria. icorda poi la data della fondazione ei Tricolore: il 4 novembre del 1929, n cui il cav. • Natoli-, iper ordine del enerale Perol, raccolse il primo grupo di soci. Nella sala, in prima fila, 1 decorati l Valor Civile ascoltano con viva commozione l'oratore, il quale rievoca la agica line incontrata dal conte iiiyeneiu Ue la Foresi e dallo squadrista apo-tecnico Casale, i (inali si .vicri- carono con spirito di altruismo in ocasione dello scoppio della diga di Mazze. Ed accenna alla, signora Stilari-Grasso, anch'essa fregiata di meaglia d'oro, la quale salvo l'ufficiale egli Alpini, oggi suo marito, nel nulo pisodio alpinistico. E, polche i due oniugi sono tra le file dei decorali, il loro volto si imporpora nel senr rivivere quel tragico ricordo, su di oro si affisano gli sguardi dei pie enti. Ad una ad una vengono dall'oatore ricordate le eroiche gesta dei ecorati presenti: la medaglia doro Perino, guardia municipale, i'avv. Canerano, la vecchia Peirano che ha ora ttantasei anni ma è vispa e vegeta reca sul petto tre medaglie d'argeno per altrettanti salvataggi; la Madalena Mecco, anch'essa appartenente alla grande e generosa famiglia Au arcaiuoli che si distìnsero e si distinguono in opere di salvataggio come la Longo-Davico; ed infine il gen. Perol e l cav. Natoli. Per la madre del piccolo ed eroico Balilla Bertiglio, ii quae trovò la morte per salvare dulie acque di un canale un fanciullo, l'oratore ha commoventi ed alte parole che richiamano lacrime sul ciglio dela buona signora. L'avv. Bardanzellu ha poi un simpatico accenno al presidente dell'Associazione: del cav. Natoli parla quale garibaldino, squadrista e camicia nera, ed esaminando l'opera da lui svola in pio del Nastro Tricolore mette n rilievo l'entusiasmo col quale egli ha sempre operato. Conclude infine raffrontando la bandiera del Reggimento intorno alla quale si raduna i' fiore della giovinezza italica con il gagliardetto del Tricolore, che raccoglie anch'esso uomini pronti a soffrire e a morire per un alto ideale natilo e per una affermazione di sublime altruismo nel nome del Re e del DuceLe ultime parole dell'oratore suscitano una calorosa dimostrazione al Sovrano e al Capo del Governo. Quando gli applausi hanno termine, il ca pitano cav. Ferrerò legge le adesioni pervenute all' Associazione e i telegrammi che i decorati al Valor Civili hanno compilato per inviare al Re al Duce e a S. E. Starace. La lettura si svolge fra rinnovate acclamazioni Poi il Podestà si alza e dice: — Per i decorati al Valor Civile eia eia, alala ! La sala ripete l'eco degli alala ' che si innalzano da ogni dove; e con questa manifestazione la cerimonia ha termine. Nelle sale del Municipio, il Podestà, coadiuvato dal vice-Podestà dottor Gianolio e dal capo di gabinetto comm. Gualco, ha offerto un rinfre sco alle Autorità e personalità presenti Nel pomeriggio, al Gruppo « Ilario Pini ». il fiduciario avv. Ferrettini tutte le Camicie nere della regione hanno fraternamente accolto nella se de del Gruppo i decorati al Valor Civile, con a capo il generale Perol e il cav. Natoli Le ordinazioni sacerdotali in DuomMons. Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino, ha amministrato, in Duomo, il sacramento del presbiterato ad un gruppo di numerosi giovani appartenenti ai Passionisti, Congregazione ds. Paolo della Croce da Ovada, alla Servitù salesiana, ai Lazzaristi, Con gregazione di Vincenzo de' Paoli, maggiore. Mons. Fossati era assistitdai can. mons. Benna e Busca. Era no presenti molti fedeli, La commovente e solenne cerimoniebbe luogo nel presbitero dell'altar