«L'amicizia dell'Italia è di un valore inestimabile»

«L'amicizia dell'Italia è di un valore inestimabile» «L'amicizia dell'Italia è di un valore inestimabile» Parigi, 13 notte. L'articolo di Mussolini sulla « parità di diritto » è riprodotto largamente da tutti i giornali ed ha.prodotto una larga e profonda impressione. La « Liberté », riferendosi al passo del discorso radiodiffuso del Cancelliere tedesco nel quale dice di aver constatato con soddisfazione che « il Capo del Governo di un grande paese amico della Germania ha approvato pubblicamente il punto di vista di questa », spezza una lancia in favore dell'amicizia franco-italiana. « Quello che c'importa — scrive 11 giornale — è di sapere sino a qual punto giunge la collaborazione tra Roma e Berlino, 30 noi siamo disposti a lasciarla compiersi, e se ci rifiutiamo di intavolare con l'Italia le conversazioni che da', principio di quest'anno non abbiamo cessato di reclamare. Il governò francese non ha voluto comprendere e ha lasciato le cose andare per il loro verso convinto forse che il tempo lavorava per noi. « Vediamo oggi in qual senso lavorava e come i nostri timori fossero fondati. Per quanto impressionante sia la trasformazione subita dall'Italia da dieci anni a questa parte, è fuori di dubbio che essa non può pensare a rimanere sola in mezzo agli Stati euro- pei. St'bito dopo la guerra e in seguito ad errori grossolani commessi a suo danno dagli alleati, essa si è liberata dalle alleanze di Ginevra. E' venuto il momento di decidersi. Essa inclina in moao manifesto verso la Germania, ma, checché possa dirsi, l'alleanza non è fatta. E' tempo per noi di agire. Soltanto non vi è più un minuto da perdere. Fra un Reich ibrido sballottato fra tendenze diverse ma nel quale l'anima militare del popolo tedesco riprende ogni giorno più terreno e che rischia di ricacciare l'Europa nel più sanguinoso dei conflitti ispirato dalla idea della rivincita, e la Francia che non aspira che alla pace, l'Italia non dovrebbe esitare se i suoi Interessi saranno da noi favoriti. Ma il programma dei negoziati e dei sacrifici che noi dovremmo consentire, dovrebbe essere stabilito senza indugio. Noi diciamo: dei sacrifici. Parigi valeva bene una messa. L'amicizia dell'Italia in questa ora tragica è di un valore inestimabile. Noi abbiamo fatto tante concessioni inutili alla Germania che non si capisce perchè ci rifiuteremmo di accordarne alla nostra associata di ieri per garantire durevolmente la pace della Europa. Quel pacifismo varrebbe meglio certamente di quello di Ginevra ».

Persone citate: Mussolini